<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Altro che Tototruffa... Alexandra al Bataclan | Il Forum di Quattroruote

Altro che Tototruffa... Alexandra al Bataclan

Altro che Tototruffa... Alexandra al Bataclan non ci era mai arrivata.

https://www.tpi.it/2018/07/22/alexandra-bataclan-finta-vittima/

La storia di Alexandra, che si finse vittima del Bataclan e ora rischia fino a quattro anni di carcere: falsa testimonianza e truffa aggravata.

22 Luglio 2018 - Alexandra ha 32 anni oggi e per tre anni ha finto di essere stata tra le 350 persone ferite durante il tragico attacco terroristico al Bataclan. Il suo è l’ultimo processo aperto ieri a Parigi per falsa testimonianza, ma sono almeno quindici i casi di false vittime di terrorismo al vaglio della giustizia francese.


Qualcuno è già stato condannato. Ora tocca ad Alexandra, che ha inventato di essere stata coinvolta negli attacchi del 13 novembre a Parigi, dove persero la vita trenta persone, per ottenere fondi, come è previsto dalla legge francese.

Ma non solo. È anche per notorietà che alcuni soggetti si sono finti vittime dell’attentato terroristico. E Alexandra, infatti, era stata protagonista di numerose interviste giornalistiche.

Per il terzo anniversario dei tragici fatti di Parigi, la 32enne aveva addirittura posato per Afp. In quell’occasione la donna aveva indossato una corona di fiori e aveva messo in bella mostra il tatuaggio che si era fatta fare all’indomani dell’attentato.

Fluctuat nec mergitur, oscilla ma non affonda. Quello che era diventato il motto di resilienza delle vittime dell’attentato campeggiava sulla pelle della francese, per coprire – assicurava lei – la cicatrice di sei centimetri provocata da un proiettile dei terroristi.

Aveva architettato tutto nei minimi dettagli, Alexandra. Poi, però, qualcuno dell’associazione di cui la donna faceva parte, Life for Paris – nata proprio per dare sostegno alle vittime degli attacchi del novembre del 2015 – aveva iniziato a insospettirsi.

Qualcosa nella sua storia non tornava. Quando Alexandra raccontava la sua testimonianza non tutti i pezzi coincidevano. Le incongruenze e i post particolarmente struggenti sui social network hanno portato i membri dell’associazione a compiere verifiche approfondite sul suo conto, fino a scoprire la verità.


Alexandra non era presente al caffè Le Carillon quando in quel drammatico 13 novembre le pallottole dei kalashnikov dei terroristi uccidevano trenta persone.



Come si legge anche su Le Figaro, a inchiodare la donna è stato un video della Cnn in cui Alexandra afferma di non aver mai raggiunto i suoi amici al caffè Le Carillon e di essersi così salvata per miracolo. Sono stati gli stessi membri dell’associazione, le altre vittime del Bataclan – quelle vere – a denunciare la donna.


Falsa testimonianza e truffa aggravata. Questi i reati di cui è accusata Alexandra e per cui dovrà comparire davanti ai giudici francesi il prossimo 2 ottobre. Rischia da due a quattro anni di carcere.
 
Dopo i falsi terremotati nostrani adesso anche i falsi feriti in attentati terroristici.
Certo che la gente non sa più cosa inventarsi per approfittare della solidarietà della gente,degli aiuti da parte dello Stato e soprattutto per acquisire notorietà,che a sua volta porta soldi.
 
Più che vergogna che schifo. Tutto il mondo é paese, ovunque ci sono in giro esseri meschini e viscidi che non aspettano altro che l'occasione per guadagnare soldi e fama alle spalle di chi ci ha rimesso la pelle.
Spero che marcisca in galera per un bel pò di tempo.
 
Almeno nel caso dei finti sfollati dal terremoto certi personaggi qualche danno l'avevano subito.
Magari era crollata una seconda casa o una catapecchia e loro l'avevano fatta passare per l'abitazione principale,non li giustifico sia chiaro però qualcosina ci avevano rimesso.
Questa invece si è inventata di sana pianta di essere stata ferita,non so se gli amici che non ha raggiunto siano stati feriti o peggio,ma se così non fosse significa che non ha subito più danni di quanti ne posso aver subito io a causa degli attentati dato che avrà visto le immagini in tv al massimo.
Scusate il termine ma ci vuole proprio la faccia come il culo per inventarsi addirittura delle ferite d'arma da fuoco.
 
Altro che Tototruffa... Alexandra al Bataclan non ci era mai arrivata.

https://www.tpi.it/2018/07/22/alexandra-bataclan-finta-vittima/

La storia di Alexandra, che si finse vittima del Bataclan e ora rischia fino a quattro anni di carcere: falsa testimonianza e truffa aggravata.

22 Luglio 2018 - Alexandra ha 32 anni oggi e per tre anni ha finto di essere stata tra le 350 persone ferite durante il tragico attacco terroristico al Bataclan. Il suo è l’ultimo processo aperto ieri a Parigi per falsa testimonianza, ma sono almeno quindici i casi di false vittime di terrorismo al vaglio della giustizia francese.


Qualcuno è già stato condannato. Ora tocca ad Alexandra, che ha inventato di essere stata coinvolta negli attacchi del 13 novembre a Parigi, dove persero la vita trenta persone, per ottenere fondi, come è previsto dalla legge francese.

Ma non solo. È anche per notorietà che alcuni soggetti si sono finti vittime dell’attentato terroristico. E Alexandra, infatti, era stata protagonista di numerose interviste giornalistiche.

Per il terzo anniversario dei tragici fatti di Parigi, la 32enne aveva addirittura posato per Afp. In quell’occasione la donna aveva indossato una corona di fiori e aveva messo in bella mostra il tatuaggio che si era fatta fare all’indomani dell’attentato.

Fluctuat nec mergitur, oscilla ma non affonda. Quello che era diventato il motto di resilienza delle vittime dell’attentato campeggiava sulla pelle della francese, per coprire – assicurava lei – la cicatrice di sei centimetri provocata da un proiettile dei terroristi.

Aveva architettato tutto nei minimi dettagli, Alexandra. Poi, però, qualcuno dell’associazione di cui la donna faceva parte, Life for Paris – nata proprio per dare sostegno alle vittime degli attacchi del novembre del 2015 – aveva iniziato a insospettirsi.

Qualcosa nella sua storia non tornava. Quando Alexandra raccontava la sua testimonianza non tutti i pezzi coincidevano. Le incongruenze e i post particolarmente struggenti sui social network hanno portato i membri dell’associazione a compiere verifiche approfondite sul suo conto, fino a scoprire la verità.


Alexandra non era presente al caffè Le Carillon quando in quel drammatico 13 novembre le pallottole dei kalashnikov dei terroristi uccidevano trenta persone.



Come si legge anche su Le Figaro, a inchiodare la donna è stato un video della Cnn in cui Alexandra afferma di non aver mai raggiunto i suoi amici al caffè Le Carillon e di essersi così salvata per miracolo. Sono stati gli stessi membri dell’associazione, le altre vittime del Bataclan – quelle vere – a denunciare la donna.


Falsa testimonianza e truffa aggravata. Questi i reati di cui è accusata Alexandra e per cui dovrà comparire davanti ai giudici francesi il prossimo 2 ottobre. Rischia da due a quattro anni di carcere.
Una cacca
 
Altro che Tototruffa... Alexandra al Bataclan non ci era mai arrivata.

https://www.tpi.it/2018/07/22/alexandra-bataclan-finta-vittima/

La storia di Alexandra, che si finse vittima del Bataclan e ora rischia fino a quattro anni di carcere: falsa testimonianza e truffa aggravata.

22 Luglio 2018 - Alexandra ha 32 anni oggi e per tre anni ha finto di essere stata tra le 350 persone ferite durante il tragico attacco terroristico al Bataclan. Il suo è l’ultimo processo aperto ieri a Parigi per falsa testimonianza, ma sono almeno quindici i casi di false vittime di terrorismo al vaglio della giustizia francese.


Qualcuno è già stato condannato. Ora tocca ad Alexandra, che ha inventato di essere stata coinvolta negli attacchi del 13 novembre a Parigi, dove persero la vita trenta persone, per ottenere fondi, come è previsto dalla legge francese.

Ma non solo. È anche per notorietà che alcuni soggetti si sono finti vittime dell’attentato terroristico. E Alexandra, infatti, era stata protagonista di numerose interviste giornalistiche.

Per il terzo anniversario dei tragici fatti di Parigi, la 32enne aveva addirittura posato per Afp. In quell’occasione la donna aveva indossato una corona di fiori e aveva messo in bella mostra il tatuaggio che si era fatta fare all’indomani dell’attentato.

Fluctuat nec mergitur, oscilla ma non affonda. Quello che era diventato il motto di resilienza delle vittime dell’attentato campeggiava sulla pelle della francese, per coprire – assicurava lei – la cicatrice di sei centimetri provocata da un proiettile dei terroristi.

Aveva architettato tutto nei minimi dettagli, Alexandra. Poi, però, qualcuno dell’associazione di cui la donna faceva parte, Life for Paris – nata proprio per dare sostegno alle vittime degli attacchi del novembre del 2015 – aveva iniziato a insospettirsi.

Qualcosa nella sua storia non tornava. Quando Alexandra raccontava la sua testimonianza non tutti i pezzi coincidevano. Le incongruenze e i post particolarmente struggenti sui social network hanno portato i membri dell’associazione a compiere verifiche approfondite sul suo conto, fino a scoprire la verità.


Alexandra non era presente al caffè Le Carillon quando in quel drammatico 13 novembre le pallottole dei kalashnikov dei terroristi uccidevano trenta persone.



Come si legge anche su Le Figaro, a inchiodare la donna è stato un video della Cnn in cui Alexandra afferma di non aver mai raggiunto i suoi amici al caffè Le Carillon e di essersi così salvata per miracolo. Sono stati gli stessi membri dell’associazione, le altre vittime del Bataclan – quelle vere – a denunciare la donna.


Falsa testimonianza e truffa aggravata. Questi i reati di cui è accusata Alexandra e per cui dovrà comparire davanti ai giudici francesi il prossimo 2 ottobre. Rischia da due a quattro anni di carcere.
In un epoca in cui diventi famoso e guadagni dei soldi facendo lo stupido in una casa o in un'isola oppure sei li che ti metti in mostra sul Web, lo credo che possano accadere queste cose. :emoji_angry:
 
io non è che mi sorprendo molto , basta pensare a quello che accade dopo un evento tragico come può essere un terremoto quando devono intervenire i reparti antisciacallaggio ,e non pensate che gli 'sciacalli' siano i soliti noti, spesso sono 'normali' cittadini che credono che tanto gli oggetti che prenderebbero comunque sarebbero andati al macero e quindi è meglio che stiano a casa loro.
 
io non è che mi sorprendo molto , basta pensare a quello che accade dopo un evento tragico come può essere un terremoto quando devono intervenire i reparti antisciacallaggio ,e non pensate che gli 'sciacalli' siano i soliti noti, spesso sono 'normali' cittadini che credono che tanto gli oggetti che prenderebbero comunque sarebbero andati al macero e quindi è meglio che stiano a casa loro.

Almeno qualche volta agli sciacalli che saccheggiano le case semidistrutte dovrà pur cadere un mattone in mezzo agli occhi,neanche tanto per punirli ma solo per il calcolo delle probabilità...
 
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