<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ago, 80 voglia di correre... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Ago, 80 voglia di correre...

Peraltro anche Ago tra il 1979 e il 1980 corse ben 23 gara in "Formula Aurora", ovvero il Campionato britannico di F.1, che si correva se ricordo bene con vetture dell'anno precedente, con buoni risultati, tra cui un 2° posto e due terzi nel 1979. Nel 1980 giunse 5° nel campionato.
Sai, andare forte in moto, affina sensibilità e occhio per la velocità, utile anche sulle auto. Diverso, ma non impossibile, il passo inverso, dove la guida più fisica della due ruote, comporta tanta tecnica e sviluppo psicofisico specifico, anche se le moto hanno prestazioni inferiori.
Altra maggiore sensibilità di guida è quella in fuoristrada, tanto che molti piloti da pista si allenano in cross, ma pochi velocisti emergono nei fettucciati, mentre alcuni grandi crossisti, sono diventati campioni su pista.
Resta alla base la grande passione per i motori che li unisce tutti... un po' come tutti noi.
 
Sarebbe piaciuto anche a me conoscerlo di persona. Ma immagino che sia davvero una bella persona.
Beh, non conosciuto, solo ho avuto la possibilità di avvicinarlo, da semplice commissario. A malapena ha avuto modo di scambiare due battute con i presidenti del MC, ma ho apprezzato che abbia apprezzato il nostro umile lavoro, del resto, mettere le terga sulla sella, impugnare il manubrio e ruotare la manopola del gas, mettono di buonumore chiunque abbia passione. Altro personaggio, che ho conosciuto meglio tra i commentatori, Guido Meda, grande appassionato e Nico Cereghini, grande conoscitore e competente.
Ago era quasi inavvicinabile, troppa ressa intorno. Ma comunque mai altezzoso.
 
A un vecchio Motor Show conobbi di persona Pierfrancesco Chili, quando andava forte con le Superbike (è nella hall of fame del campionato), e scambiammo qualche parola. Credo sia l'unico pilota motociclistico di un certo prestigio che ho conosciuto dal vivo.
 
Pierfrancesco Chili, quando andava forte con le Superbike
Era anche stato pilota ufficiale Aprilia, tra i primi della classe 250, ma in quegli anni surclassato da Cadalora, prima, Reggiani, Biaggi, etc buon pilota... il pilota più interesante che ho conosciuto fu Michele Rinaldi, il primo centauro italiano campione di cross, negli anni in cui l'Italia dominava la Regolarità, poi divenuta Enduro. Persona di cultura e modi, non particolarmente espansivo ma molto cordiale ed intelligente, anche Loris Reggiani.
 
Un ricordo a latere di un grande e sfortunato rivale di Ago. Il grandissimo Paso.

E non voglio neanche dimenticare un altro grande e sfortunato, Jarno Saarinen.

Anni in cui la sicurezza aveva ancora molto da evolversi e che ci hanno lasciato troppo presto.

Ecco, un altro grande pregio di Mino, fu il saper evitare i rischi e cadere pochissimo, pur andando fortissimo, anche all'Isle. Indice di sensibilità di guida ed intelligenza nel capire il limite. Pochi altri come lui. In primis "Steadie" Lawson.
 
Riconosco che "asfaltato" per Hailwood è inappropriato, anche perché più anziano di Agostini. La fine carriera del primo è coincisa con l'inizio dell'altro e si sono incrociati solo per un po'.
 
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