Un piccolo excursus della vita di Totò (Salvatore) Schillaci.
Nato in un quartiere povero di Palermo, presto è stato notato il suo talento e nel 1982 (a 18 anni) fu ingaggiato dal Messina in C2. Nel 1988-89 (era ancora al Messina, ma in serie B) fu capocannoniere con 23 reti e, lasciato il Messina dopo 219 presenze e 77 gol, fu ingaggiato dalla Juventus ('89-'90) dove, con 15 gol in 30 partite fu tra i migliori attaccanti del campionato e Vicini lo portò al mondiale "Italia '90", dove fece quello che tutti sappiamo (capocannoniere con 6 gol, Italia terza).
Nel 1992 passò all'Inter, senza grandi risultati. Poi si trasferì in Giappone e divenne l'idolo dei tifosi, realizzando ben 65 reti in soli 3 anni e 93 partite con il Jùbilo Iwata.
Si ritirò da calciatore attivo a circa 33 anni alla fine del 1997 (anche per un infortunio). Tornò a Palermo e fondò, nel 2000, una scuola calcio.
Fu inoltre proprietario dell'U.S. Palermo, squadra delle categorie dilettantistiche siciliane e nella stagione 2017-2018 fu direttore tecnico dell'Asante, club palermitano di Terza Categoria legato a un'omonima
ONLUS e composto interamente da atleti
migranti.
In carriera ha segnato 197 reti in 533 partite ufficiali (fonte Wikipedia).
Ovviamente ho scritto solo dati anagrafico-storico-statistici, senza alcun commento, per non andare fuori regolamento.
Lo ricordiamo anche per la partecipazione ad un paio di Reality, tra cui l'isola dei famosi, ospite di varie trasmissioni TV, attore "una tantum" in TV, consigliere comunale a Palermo, e anche opinionista saltuario per Radio Sportiva e in qualche trasmissione TV.