<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> A proposito dello stare a casa quando nevica.... | Il Forum di Quattroruote

A proposito dello stare a casa quando nevica....

Ieri avevo commentato così un post del nostro cobra oppresso questa volta dall'ansia neve:

GuguLeo ha scritto:
cobracobra ha scritto:
...Optate anche voi per una sana camminata?...

Guardo la neve dalla finestra, alzo un po' il riscaldamento di casa, mi metto vestito comodo comodo con le mie ciabatte preferite, mi preparo un bel cappuccino bollente e mi godo il panorama imbiancato. Tutt'al più, se proprio viene giù bella convinta, recupero gli stivali e il giaccone pesante e affronto vialetto e scivolo armato di pala, già pregustandomi il lungo bagno caldo che seguirà. Perché darsi la pena di uscire?

Penso sia ben chiaro a questo punto come io appartenga al partito di quelli che se fuori nevica si rimboccano ben bene le coperte fin sopra alle orecchie e si predispongono per una razione supplementare di meritato riposo.

Questa premessa mi sembra necessaria per spiegare bene l'atmosfera del racconto di quanto successo questa mattina:

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La sveglia suona abbondantemente dopo le otto, e non è una bella notizia perché di solito al sabato non la punto per niente, lasciando che sia il livello di stanchezza a decidere l'ora giusta per abbandonare le coperte. Ma questa mattina devo accompagnare Leo a una partitella di pallone, ancor meno di un'amichevole, a una trentina di km da casa. Fuori dalla finestra è tutto bianco. Non è neve alta, ma giusto un paio di cm completamente ghiacciati. In lontananza vedo poche automobili muoversi con grande circospezione. Alla radio dicono che si sta intorno ai meno 7, meno 8 o giù di lì. Sapete già come la penso riguardo all'abbandonare la tana in queste condizioni, e mi informo con la moglie (che tiene i contatti con i genitori degli altri bambini calciatori in erba) se si gioca anche in quelle condizioni.

"Cerrrtoo! Il mister ha detto che si gioca anche con la neve!"
"Ti avevo chiesto di scambiare il numero di telefono con qualche altro genitore. Non sarebbe il caso di chiedere conferma lo stesso a qualcuno?"
"Il mister ha detto che si gioca anche con la neve!"


Dando per scontato che non ha il numero di telefono di nessuno, le suggerisco l'idea di chiamare almeno il vicino di casa che ha anche lui il figlio in squadra e informarsi un po' intanto che mi vesto pesante e cerco i calzettoni da freddo freddo in fondo a chissà quale cassetto.

None, lei è troppo presa dalla vestizione del pupo. Sottomaglia, maglia, altro strato indefinito, pile, maglia pesante d'ordinanza della squadra, giacca a vento e k-way tutti già indossati uno sopra l'altro. Leo conciato così assomiglia da paura a Cassano quando giocava in spagna e lo chiamavano il gordo. Ma non si lamenta perché è felice di giocare la sua seconda partitella assolutamente non ufficiale che vale meno della classicissima sfida scapoli contro ammogliati.

Oramai è tardi, e veniamo tutti e due sbattuti fuori di casa indirizzati verso il ritrovo di gruppo al nostro campo sportivo per le 9.30 da dove ci si muoverà dopo verso il paese avversario.

Guardo perplesso lo scivolo del garage. Una bella lastra, ma sembra al tempo stesso anche piuttosto sottile. Il mio garage doppio e mezzo è per lungo, e devo tirar fuori prima la Jazz, gommata estiva. Prendo lo slancio in retro e supero lo scivolo facendo appena in tempo a fermarmi prima di invadere la via solitamente deserta ma che vede transitare proprio in quel momento un grosso SUV nero Mercedes che si prende un bello spavento, visto che fermarsi per lui sarebbe stato piuttosto complicato perché anche la via è in discesa quasi ripida.

Sgommando e scivolando riesco ad accostare in qualche maniera la Jazz a lato strada, grato quantomeno di non essere rimasto bloccato in mezzo senza potermi muovere né da una parte né dall'altra. Scendo e anche stare in piedi è una mezza impresa. Cammino dove c'è neve fresca non battuta per non scivolare. Leo mi corre incontro per prendere le chiavi della macchina da riportare in casa.

"LEO NON CORR..." e Leo si è già schiantato per terra a faccia in giù.

Ma oggi nulla può scalfirlo tale è l'eccitazione della partita, e nonostante la botta non indifferente, si scrolla un po' stranito la neve di dosso e corre di sopra.

Tiro fuori la Civic gommata invernale, carico Leo e salgo tranquillo lo scivolo sempre in retro, punto il posteriore verso la discesa e quindi metto la prima per ripartire in salita sul ghiaccio. Bello! Prima tranquilla, seconda e posso anche accelerare un po'. Le vie del paese sono di un bel bianco compatto, il termometro segna meno 5 e chiedo a Leo se è proprio sicuro di voler giocare lo stesso, ma per lui ovviamente splende il sole. Mentre guido tranquillo e sicuro mi chiedo come si possa pensare di andare in giro con le estive. Ho davanti un RAV4 che si muove al rallentatore e con grande cautela, in evidente difficoltà. Vorrei anche superarlo, mi fa da tappo, ma la presenza del bambino seduto dietro mi invita alla prudenza.

Fuori paese le strade sono pulite, e arrivo al centro sportivo in perfetto orario. Il parcheggio è bianco immacolato e quasi mi dispiace segnarlo con gli pneumatici. Anzi, la tentazione sarebbe quella di fare qualche numero, dei bomboloni, ma ho sempre Leo seduto dietro. Pazienza. E già capisco che la pazienza mi servirà, perché non vedo nessuno degli altri genitori con relativi pargoli pronti per dare il via alla trasferta. Fermi nella panna, chiacchiero un po' con Leo e guardo l'orologio. Passa giusto qualche cane, ma degli altri manco l'ombra. Forse arriveranno con la slitta.

Telefono alla moglie: "Ari, ma ce l'hai il numero di telefono di qualcuno?"
"No, mi sono dimenticata di chiederlo, ma tanto il mister ha detto..."
"...avevi poi telefonato almeno al Toni?"
la interrompo.
"No, mi sono dimenticata di farlo."
"Io il suo numero non ce l'ho, chiamalo tu e fammi sapere qualcosa."
e butto giù il telefono nervoso già sapendo come stanno le cose.

Veramente lo sapevo già quando avevo guardato fuori dalla finestra appena sveglio, accolto dal bianco uniformante della neve. Non so se mi sono fatto convincere dalle insistenze assolutamente poco pratiche e fuori dalla realtà della mia muliebre compagna di vita oppure dallo sguardo felice ed intenso di Leo, che compirà 7 anni esattamente dopodomani. O forse non volevo passare per il solito brontolone trova scuse per stare in casa come di solito mi accusano in famiglia.

Squilla il cellulare.
"Ho sentito il Toni, mi ha detto che ieri l'ha chiamato il mister..."
Non riesce a finire la frase perché ho chiuso il telefono incazzato si dovrebbe sentire incazzato uno spedito in mezzo alla tormenta così, solo perché è bello stare fermi in mezzo al gelo.
Premo il pulsante start, e a momenti completo la mattinata con il classico "31", visto che per la prima volta in 4 anni di onorato servizio la batteria stenta e i secondi passano raggelanti mentre il motore gira lento lento e fatica ad avviarsi.

Poi però tutto bene, e riesco a riprendere la via di casa. Non sarebbe stato bello rimanere bloccati e sperduti in mezzo al nulla, con la neve, a meno 5 e un ragazzino sul sedile posteriore.

Le strade, incomprensibilmente, mi sembrano meno pulite di prima, e cerco di concentrarmi sulla guida e fare attenzione. Squilla di nuovo il cellulare. Maledizione, ho dimenticato di attivare il vivavoce della macchina. Rispondo lo stesso al telefono, cercando con lo sguardo un posto buono per fermarsi, che chiaramente non c'è.

"Perché mi hai messo giù?"
Oh cazzo, ma il gelo deve per forza bloccare il cervello delle persone?
"Il Toni mi ha detto che il mister ieri chiamava tutti per dire che la partita era annullata, perché non ha chiamato anche noi?"
Ecco, la colpa è sempre di qualcun altro...ma non ne possiamo parlare a casa dopo?
"Ma il nostro numero di telefono ce l'ha?" chiedo.
"Sì...credo..."
"Vabbé, ora sto guidando, ne parliamo dopo..."
"Ma perché non ha chiamato anche noi?"

Chiudo, opportunamente, la linea.

Ho solo voglia di un bel bagno caldo.
 
La prossima volta fammi un fischio che accompagno chi vuoi, tanto sono lo stesso in giro senza meta per "spurgare" il differenziale del CR-V :D
 
Direi che il post di ieri ti ha portato un po' di sfiga :D
Comunque bel racconto; per la parte relativa alla salita della rampa, anche io l'ho affrontata questa mattina con 10 cm di neve vergine.... nessun problema, le termiche vanno alla grande ;)

PS: qui in friuli oggi giornata memorabile per gli amanti della neve (come il sottoscritto :D )
 
GuguLeo ha scritto:
Penso sia ben chiaro a questo punto come io appartenga al partito di quelli che se fuori nevica si rimboccano ben bene le coperte fin sopra alle orecchie e si predispongono per una razione supplementare di meritato riposo.
Questa premessa mi sembra necessaria per spiegare bene l'atmosfera del racconto di quanto successo questa mattina:
++++
Ho solo voglia di un bel bagno caldo.
:D
Sono in studio per sistemare alcuni "imprevisti"
Grazie perché mi hai tirato su d'umore :D :D
 
Ahahah, io la penso in maniera diametralmente opposta.

Non appena cadono due fiocchi rimango imbambolato a gurdare dalla finestra e se la neve non attecchisce rimango profondamente deluso.

Oltretutto non appena posso esco di casa, con la macchina o a piedi, e vado in giro a cercare di prendere più neve possibile :)

Invece vorrei spendere due parole nei confronti di chi si lamenta per lo stato di pulizia delle strade e che spesso coincide con chi non non si è preparato adeguatamente per affrontare la stagione invernale. Penso infatti che, chi non è attrezzato per tale evenzienza (bastano 30&#8364; di catene), non debba e non possa nemmeno lamentarsi, anche perchè, per quanto capillare può essere la pulizia delle strade, è impossibile mantenere perfettamente pulite tutte le strade.
 
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