<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 4R divulga il Fiat pensiero...e il suo. Lettori ignorati | Il Forum di Quattroruote

4R divulga il Fiat pensiero...e il suo. Lettori ignorati

Vi invito a leggere l'editoriale del mese di Luglio e l'articolo sul futuro Alfa Romeo.
Leggere tra le righe per capire la solidarietà di 4R con le pseudostrategie di Fiat.
I commenti sono sprecati.

Sarebbe da chiedere al Direttore di 4R che pontifica tutti gli interventi degli appassionati equiparandoli a commenti da tifosi della Nazionale (anche Lei malconcia), quasi a dire che non sono meritevoli di considerazione perchè non autorevoli.
Allora per favore 4R, lascia perdere di chiedere due righe sull'Alfa Romeo, tanto per far vedere che sei dalla parte dei lettori.
Sappiamo come la pensa 4R in merito all'Alfa Romeo, ma anche Maserati.
4R non ha :
- mai sentito la voce dei suoi lettori in merito alla vicenda Alfa Romeo
- mai ha organizzato un incontro di confronto in merito, davanti alle dirigenze Fiat, le quali, deboli di poche giustificazioni da portare sul tavolo preferiscono confrontarsi sotto la protezione degli editoriali di 4R

Lancio una sfida a 4R :
organizzi un incontro con i presidenti del RIAR, con gli Ex di Alfa Romeo (scuderia del portello), con il presidente dell'Alfa Blue Team (per fare un esempio) e una rappresentanza di quasto Forum (me compreso) a confronto con i tanto titolati veri "capitani della nazionale Alfa Romeo" (che di nazionale non avrà piu' nulla). Poi metta il video in rete sul sito di 4R e faccia sentire la VOCE DEI LETTORI.
Saluti
 
riporto per intero l'articolo posto in prima pagina del numero di luglio di 4ruote...

Per gli italiani l'Alfa è un po' come la Nazionale di calcio: siamo tutti commissari tecnici e tutti sapremmo quali modelli fanno al caso del Biscione, come e forse meglio di chi è chiamato a gestirlo. Là ci sono i tifosi, qui gli alfisti, ma la sostanza è quella. E, allora, ecco una bella svolta di cui discutere, perchè Alfa ha deciso di cambiare modulo di gioco. Anzi, ha deciso di cambiare addirittura campionato, come spiega il capo della marca, l'ingegnere tedesco Harald Wester, nell'intervista pubblicata a pag.82: non più una casa soltanto sportiva, che se la batta con le varie Audi, Bmw e Mercedes, ma qualcosa di più familiare, più solido, che cerchi di rubare clienti anche alla Volkswagen. Ancora sportiva, certo, ma non solo. In gergo di mercato automobilistico, si traduce in "segmento premium dei generalisti", ovvero quei costruttori che fanno auto per tutti, ma con quel qualcosina in più che consente di spuntare un prezzo un po' più alto. Comunque inferiore a quello delle premium vere e proprie, che sono poi le tedesche nominate sopra. La Giulietta è la prima auto di questo nuovo corso, studiata per strizzare più l'occhio ai "Golfisti" che ai possessori delle varie Audi A3 o Serie 1.

E' uno sviluppo clamoroso, che avviene in contemporanea con un altro snodo fondamentale nella vita centenaria dell'Alfa: l'abbandono dello stabilimento di Pomigliano d'Arco, una fabbrica imposta dalla politica a Giuseppe Luraghi, che ha riservato più croci che delizie. Ma è tutto il gruppo Fiat ad avere una logica sempre più globale e sempre meno italiana. E non solo: qualche giorno fa, Carlos Ghosn ha scandalizzato Parigi dicendo che oramai la "sua" Renault "non è più un costruttore francese".
Un paese, per quanto grande, non basta a tenere in piedi un marchio: non è più tempo di legami affettivi né di nazionalismo automobilistico. Si bada al sodo, anche a costo d'infrangere vecchi tabù. E Wester, attraverso Quattroruote, manda a dire agli alfisti che il Cuore sportivo non basta più a reggere il peso degli investimenti. Il suo ragionamento, in soldoni, è: meglio un'Alfa che strizza l'occhiolino alle famiglie, ma viva, di un'Alfa dura e pura, ma moribonda. Allegria!
 
non capisco dove sia il paventato appoggio di 4ruote verso queste parole...

4ruote ha tratto le sue conclusioni da un'intervista di Wester, il quale ha fatto oramai ben capire che si preferisce far scendere il marchio Maserati verso il basso piuttosto che continuare a credere che Alfa, con i suoi numeri oramai piccolissimi, possa tirar fuori modelli costosi... ad un prezzo che difficilmente risulta consono per i potenziali clienti premium...

4ruote conclude poi con un ironico Allegria!...

che la dice lunga sulle idee in proposito...
 
autofede2009 ha scritto:
non capisco dove sia il paventato appoggio di 4ruote verso queste parole...

4ruote ha tratto le sue conclusioni da un'intervista di Wester, il quale ha fatto oramai ben capire che si preferisce far scendere il marchio Maserati verso il basso piuttosto che continuare a credere che Alfa, con i suoi numeri oramai piccolissimi, possa tirar fuori modelli costosi... ad un prezzo che difficilmente risulta consono per i potenziali clienti premium...

4ruote conclude poi con un ironico Allegria!...

che la dice lunga sulle idee in proposito...

Che dire, c'è ancora qualcuno che dei dubbi sul fatto che l'Alfa non esista più?
A certificarne la fine è la sua stessa dirigenza.
Parere mio, ma nè carne nè pesce non accontenta nessuno e scontenta tutti.
Poi saranno le vendite che diranno la verità
 
Già oggi Alfa assumeva quel ruolo di quasi premium in seno a FIAT infatti una 159 mica la regalano ma costa qualcosina meno di un Audi .... già oggi chiedevano qualcosa in più di una FIAT .. non vedo dove sia la novità clamorosa. Di clamoroso c'è solo l'assenza di una vera strategia per il rilancio di un marchio storico. Solo vergogna deve attraversare le loro vene.
 
autofede2009 ha scritto:
riporto per intero l'articolo posto in prima pagina del numero di luglio di 4ruote...

Per gli italiani l'Alfa è un po' come la Nazionale di calcio: siamo tutti commissari tecnici e tutti sapremmo quali modelli fanno al caso del Biscione, come e forse meglio di chi è chiamato a gestirlo. Là ci sono i tifosi, qui gli alfisti, ma la sostanza è quella. E, allora, ecco una bella svolta di cui discutere, perchè Alfa ha deciso di cambiare modulo di gioco. Anzi, ha deciso di cambiare addirittura campionato, come spiega il capo della marca, l'ingegnere tedesco Harald Wester, nell'intervista pubblicata a pag.82: non più una casa soltanto sportiva, che se la batta con le varie Audi, Bmw e Mercedes, ma qualcosa di più familiare, più solido, che cerchi di rubare clienti anche alla Volkswagen. Ancora sportiva, certo, ma non solo. In gergo di mercato automobilistico, si traduce in "segmento premium dei generalisti", ovvero quei costruttori che fanno auto per tutti, ma con quel qualcosina in più che consente di spuntare un prezzo un po' più alto. Comunque inferiore a quello delle premium vere e proprie, che sono poi le tedesche nominate sopra. La Giulietta è la prima auto di questo nuovo corso, studiata per strizzare più l'occhio ai "Golfisti" che ai possessori delle varie Audi A3 o Serie 1.

E' uno sviluppo clamoroso, che avviene in contemporanea con un altro snodo fondamentale nella vita centenaria dell'Alfa: l'abbandono dello stabilimento di Pomigliano d'Arco, una fabbrica imposta dalla politica a Giuseppe Luraghi, che ha riservato più croci che delizie. Ma è tutto il gruppo Fiat ad avere una logica sempre più globale e sempre meno italiana. E non solo: qualche giorno fa, Carlos Ghosn ha scandalizzato Parigi dicendo che oramai la "sua" Renault "non è più un costruttore francese".
Un paese, per quanto grande, non basta a tenere in piedi un marchio: non è più tempo di legami affettivi né di nazionalismo automobilistico. Si bada al sodo, anche a costo d'infrangere vecchi tabù. E Wester, attraverso Quattroruote, manda a dire agli alfisti che il Cuore sportivo non basta più a reggere il peso degli investimenti. Il suo ragionamento, in soldoni, è: meglio un'Alfa che strizza l'occhiolino alle famiglie, ma viva, di un'Alfa dura e pura, ma moribonda. Allegria!

Lo volevo proprio chiedere, ma non osavo. Grazie Fede!
 
Penso che quell' "Allegria" esprima il disappunto di 4R
Penso anche io che l'articolo sia più che altro un riepilogo della dura verità, condito da un commento finale ironici/critico
 
Concordo con il giudizio di autofede, non ci vedo un "appoggio" di Quattroruote. La rivista ha semplicemente raccolto un'intervista di Wester, che chiarisce quale sia l'obiettivo di Fiat.

Triste, ma già si sapeva. Alfa già si era posizionata nel segmento sub premium, o "generalista con una marcia in più". Quindi, solo una conferma ufficiale.

Secondo me, ad un ragionamento come questo, consegue una Giulia derivata dalla Giulietta, quindi TA. Così come fa VW con la Passat.
 
autofede2009 ha scritto:
riporto per intero l'articolo posto in prima pagina del numero di luglio di 4ruote...

Per gli italiani l'Alfa è un po' come la Nazionale di calcio: siamo tutti commissari tecnici e tutti sapremmo quali modelli fanno al caso del Biscione, come e forse meglio di chi è chiamato a gestirlo. Là ci sono i tifosi, qui gli alfisti, ma la sostanza è quella. E, allora, ecco una bella svolta di cui discutere, perchè Alfa ha deciso di cambiare modulo di gioco. Anzi, ha deciso di cambiare addirittura campionato, come spiega il capo della marca, l'ingegnere tedesco Harald Wester, nell'intervista pubblicata a pag.82: non più una casa soltanto sportiva, che se la batta con le varie Audi, Bmw e Mercedes, ma qualcosa di più familiare, più solido, che cerchi di rubare clienti anche alla Volkswagen. Ancora sportiva, certo, ma non solo. In gergo di mercato automobilistico, si traduce in "segmento premium dei generalisti", ovvero quei costruttori che fanno auto per tutti, ma con quel qualcosina in più che consente di spuntare un prezzo un po' più alto. Comunque inferiore a quello delle premium vere e proprie, che sono poi le tedesche nominate sopra. La Giulietta è la prima auto di questo nuovo corso, studiata per strizzare più l'occhio ai "Golfisti" che ai possessori delle varie Audi A3 o Serie 1.

E' uno sviluppo clamoroso, che avviene in contemporanea con un altro snodo fondamentale nella vita centenaria dell'Alfa: l'abbandono dello stabilimento di Pomigliano d'Arco, una fabbrica imposta dalla politica a Giuseppe Luraghi, che ha riservato più croci che delizie. Ma è tutto il gruppo Fiat ad avere una logica sempre più globale e sempre meno italiana. E non solo: qualche giorno fa, Carlos Ghosn ha scandalizzato Parigi dicendo che oramai la "sua" Renault "non è più un costruttore francese".
Un paese, per quanto grande, non basta a tenere in piedi un marchio: non è più tempo di legami affettivi né di nazionalismo automobilistico. Si bada al sodo, anche a costo d'infrangere vecchi tabù. E Wester, attraverso Quattroruote, manda a dire agli alfisti che il Cuore sportivo non basta più a reggere il peso degli investimenti. Il suo ragionamento, in soldoni, è: meglio un'Alfa che strizza l'occhiolino alle famiglie, ma viva, di un'Alfa dura e pura, ma moribonda. Allegria!

Resto allibito, ma lo slogan "Berlina di famiglia che vince le corse" non era dell'Alfa? Ed i più grandi successi commerciali l'Alfa non li ha avuti con le auto da famiglia? Forse sarebbe opportuno che Wester si leggesse un libro sull'Alfa, ce ne sono tanti, o che, prima di smantellarlo, desse una occhiata al museo.
 
fpaol68 ha scritto:
Forse sarebbe opportuno che Wester si leggesse un libro sull'Alfa, ce ne sono tanti, o che, prima di smantellarlo, desse una occhiata al museo.
Penso ne abbia letto più di uno.
A differenza dei suoi predecessori, però, dopo averlo letto ha guardato in faccia la realtà ed ha stabilito obiettivi che saranno sì limitati, ma proprio per questo sono raggiungibili.
Niente "grandi investimenti" (e Wester non ha portafoglio), niente rivoluzione tecnica.
 
Mi chiedo se questo presunto nuovo corso volto a strizzare l'occhio più ai possessori della "generalista" Golf piuttosto che a quelli (ritenuti inarrivabili) di A3 e Sr1, produca più vantaggi o svantaggi in termini di vendite. Lasciamo stare il prestigio .... Non era già Lancia il segmento premium di Fiat? E Alfa il cuore sportivo (ora abbandonato)? Comincio a fare un pò di confusione. Intanto, per quel poco che vale, un potenziale cliente Alfa come me (già cliente in passato) temo sia stato perso.
 
alkiap ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Forse sarebbe opportuno che Wester si leggesse un libro sull'Alfa, ce ne sono tanti, o che, prima di smantellarlo, desse una occhiata al museo.
Penso ne abbia letto più di uno.
A differenza dei suoi predecessori, però, dopo averlo letto ha guardato in faccia la realtà ed ha stabilito obiettivi che saranno sì limitati, ma proprio per questo sono raggiungibili.
Niente "grandi investimenti" (e Wester non ha portafoglio), niente rivoluzione tecnica.

Niente grandi investimenti, niente rivoluzione tecnica = niente vendite! La realtà industriale è questa.
 
sc69s1 ha scritto:
Mi chiedo se questo presunto nuovo corso volto a strizzare l'occhio più ai possessori della "generalista" Golf piuttosto che a quelli (ritenuti inarrivabili) di A3 e Sr1, produca più vantaggi o svantaggi in termini di vendite. Lasciamo stare il prestigio .... Non era già Lancia il segmento premium di Fiat? E Alfa il cuore sportivo (ora abbandonato)? Comincio a fare un pò di confusione.

No no tranquillo...sono loro a fare confusione.
 
fpaol68 ha scritto:
alkiap ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Forse sarebbe opportuno che Wester si leggesse un libro sull'Alfa, ce ne sono tanti, o che, prima di smantellarlo, desse una occhiata al museo.
Penso ne abbia letto più di uno.
A differenza dei suoi predecessori, però, dopo averlo letto ha guardato in faccia la realtà ed ha stabilito obiettivi che saranno sì limitati, ma proprio per questo sono raggiungibili.
Niente "grandi investimenti" (e Wester non ha portafoglio), niente rivoluzione tecnica.

Niente grandi investimenti, niente rivoluzione tecnica = niente vendite! La realtà industriale è questa.
Ma non è colpa sua.
Al suo posto, onestamente, tu cosa faresti?
Non hai soldi sufficienti a sviluppare pianali o motori ad hoc
Chi comanda ha più volte espresso opinioni critiche sul marchio
Ti rendi conto che non puoi contrastare a livello di tecnica la triade tedesca
Cosa rimane da fare,se non combattere contro il meglio delle generaliste?
 
Non so se sarà niente vendite ma certo l'immagine di marca priva di una sua identità non la farà crescere .... non basta il vestito a diversificare. La gente percepisce Alfa come una macchina dove in ogni capitolo manca il plus facendola somigliare ad una FIAT ... a quel punto, uno si prende la FIAT e spende meno.
 
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