<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 23 maggio... per non dimenticare MAI! | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

23 maggio... per non dimenticare MAI!

Commissione parlamentare d'inchiesta e vigilanza.
Inchiesta sul depistaggio di Via D'Amelio.
Relazione conclusiva.

1. Perché via D’Amelio, la scena della strage, non fu preservata consentendo così la sottrazione dell’agenda rossa di Paolo Borsellino?
2. Perché nei 57 giorni fra Capaci e via D’Amelio, i pubblici ministeri di Caltanissetta non convocarono mai il dottor Borsellino per ascoltarlo sulla morte del dottor Falcone?
3. Perché i pubblici ministeri di Caltanissetta dell’epoca non ritennero di interrogare il procuratore capo di Palermo Pietro Giammanco?
4. Che ruolo ebbe l’allora Sisde sul falso pentimento di Vincenzo Scarantino?
5. Che ruolo ebbe l’ex capo della squadra mobile di Palermo Arnaldo La Barbera?
6. Perché i pp.mm. di Caltanissetta non depositarono nel Borsellino 1 i verbali del confronto fra il presunto pentito Scarantino e i collaboratori di giustizia Cancemi, Di Matteo e La Barbera che lo smentivano palesemente?
7. Perché i pp.mm. di Caltanissetta – e, successivamente, i giudici - non tennero in considerazione le due ritrattazioni di Scarantino?
8. Perché la dottoressa Ilda Boccassini e altri pubblici ministeri autorizzarono i componenti del gruppo investigativo “Falcone-Borsellino” a fare dieci colloqui investigativi con Scarantino dopo l’inizio della sua collaborazione con la giustizia?
9. Perché non fu mai redatto un verbale del sopralluogo della polizia assieme a Scarantino nel garage dove sosteneva di aver trasportato la 126 poi trasformata in autobomba?
10. Chi è l’ispiratore dei verbali, con a margine delle annotazioni a penna, consegnati dall’ispettore Mattei a Scarantino prima dei suoi interrogatori?
11. Perché Scarantino non venne affidato al servizio centrale di protezione ma ai poliziotti del gruppo “Falcone-Borsellino” diretto da La Barbera?
12. Perché i pubblici ministeri Palma e Petralia annunciarono un tentativo della mafia di inquinare le indagini subito prima dell’intervista televisiva in cui Scarantino ritrattava le proprie accuse?


Mai una sola investigazione giudiziaria e processuale ha raccolto tante anomalie, irritualità e forzature, sul piano procedurale e sostanziale, come l’indagine sulla morte di Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta. Mai alla realizzazione di un depistaggio concorsero tante volontà, tante azioni, tante omissioni come in questo caso. Mai gli indizi seminati, in corso di depistaggio, furono così numerosi e così ignorati al tempo stesso come nell’indagine su via D’Amelio.


https://www.ars.sicilia.it/sites/de...inchiesta sul depistaggio di via D Amelio.pdf
 
Commissione parlamentare d'inchiesta e vigilanza.
Inchiesta sul depistaggio di Via D'Amelio.
Relazione conclusiva.

1. Perché via D’Amelio, la scena della strage, non fu preservata consentendo così la sottrazione dell’agenda rossa di Paolo Borsellino?
2. Perché nei 57 giorni fra Capaci e via D’Amelio, i pubblici ministeri di Caltanissetta non convocarono mai il dottor Borsellino per ascoltarlo sulla morte del dottor Falcone?
3. Perché i pubblici ministeri di Caltanissetta dell’epoca non ritennero di interrogare il procuratore capo di Palermo Pietro Giammanco?
4. Che ruolo ebbe l’allora Sisde sul falso pentimento di Vincenzo Scarantino?
5. Che ruolo ebbe l’ex capo della squadra mobile di Palermo Arnaldo La Barbera?
6. Perché i pp.mm. di Caltanissetta non depositarono nel Borsellino 1 i verbali del confronto fra il presunto pentito Scarantino e i collaboratori di giustizia Cancemi, Di Matteo e La Barbera che lo smentivano palesemente?
7. Perché i pp.mm. di Caltanissetta – e, successivamente, i giudici - non tennero in considerazione le due ritrattazioni di Scarantino?
8. Perché la dottoressa Ilda Boccassini e altri pubblici ministeri autorizzarono i componenti del gruppo investigativo “Falcone-Borsellino” a fare dieci colloqui investigativi con Scarantino dopo l’inizio della sua collaborazione con la giustizia?
9. Perché non fu mai redatto un verbale del sopralluogo della polizia assieme a Scarantino nel garage dove sosteneva di aver trasportato la 126 poi trasformata in autobomba?
10. Chi è l’ispiratore dei verbali, con a margine delle annotazioni a penna, consegnati dall’ispettore Mattei a Scarantino prima dei suoi interrogatori?
11. Perché Scarantino non venne affidato al servizio centrale di protezione ma ai poliziotti del gruppo “Falcone-Borsellino” diretto da La Barbera?
12. Perché i pubblici ministeri Palma e Petralia annunciarono un tentativo della mafia di inquinare le indagini subito prima dell’intervista televisiva in cui Scarantino ritrattava le proprie accuse?


Mai una sola investigazione giudiziaria e processuale ha raccolto tante anomalie, irritualità e forzature, sul piano procedurale e sostanziale, come l’indagine sulla morte di Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta. Mai alla realizzazione di un depistaggio concorsero tante volontà, tante azioni, tante omissioni come in questo caso. Mai gli indizi seminati, in corso di depistaggio, furono così numerosi e così ignorati al tempo stesso come nell’indagine su via D’Amelio.


https://www.ars.sicilia.it/sites/default/files/downloads/2019-02/Relazione conclusiva dell inchiesta sul depistaggio di via D Amelio.pdf

Omicidio di stato, appunto.
 
in casi come questo invece della sua definitiva eliminazione (non per forza uccisione, intendiamoci)
Resta la pericolosità sociale dell'individuo, infatti la Procura ne ha stabilito l'obbligo di firma, il divieto di uscita dal domicilio nello ore notturne e la proibizione di incontrare pregiudicati, oltre a 4 anni di regime di protezione. Non so tutto questo come venga attuato e se ogni parametro sia rispettato
 
Se proprio proprio, credo massimo
" complicita'/concorso "

Quando non vuoi fare emergere la verità vuol dire che sei diretto responsabile. E questo è il triste risultato che stiamo vedendo tutti.
Aggiungiamo che lo stato non ha fatto niente per proteggere, anzi, ha esposto alcune persone al massacro.

Volessimo poi analizzare dettagli come la presenza dei servizi segreti in via D'Amelio quando stavano ancora cadendo pezzi dal cielo o altri ancora (forse anche più indicativi), si creerebbe un filone logico che, a distanza di 30 anni, crea evidenze indiscutibili.

E' tutto nascosto sotto la parola Mafia ma sulla famosa agenda rossa pare ci fossero nomi che poi sono saliti al governo...
 
Quando non vuoi fare emergere la verità vuol dire che sei diretto responsabile.
Lo stato non ha fatto niente per proteggere, anzi, ha esposto alcune persone al massacro.

Volessimo poi analizzare dettagli come la presenza dei servizi segreti in via D'Amelio quando stavano ancora cadendo pezzi dal cielo o altri ancora (forse anche più indicativi), si creerebbe un filone logico che, a distanza di 30 anni, crea evidenze indiscutibili.

E' tutto nascosto sotto la parola Mafia ma sulla famosa agenda rossa pare ci fossero nomi che poi sono saliti al governo...


Diretto e' chi esegue....
Anche a livello lingua Italiana....
Se proprio, indiretto....

Coi " pare "
ci fai poca strada
E comunque il Generale dei CC, Mori, e' stato gia' processato
e assolto;
fra gli altri
-per la mancata perquisizione, dopo l' arresto, del covo/villetta, dove abitava Riina a Palermo
-per la famosa Trattativa Stato Mafia
 
Ultima modifica:
Una pagina terribile della nostra storia. Mi chiedo ogni 23 maggio ( e ogni 19 luglio) che corso avrebbe preso la storia se Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fossero sopravvissuti.

Di certo con queste stragi, pezzi di società passiva hanno preso coscienza di che cosa volesse dire mafia.
 
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