<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> è donazione o vendita di ovuli? | Il Forum di Quattroruote

è donazione o vendita di ovuli?

Notizia sentita stamane per radio.

Gli ovociti "donati" da alcune studentesse "bene" sono stati ricambiati con diversi biglietti da 100?... e hanno il coraggio di dire che sono solo un rimborso spese per il tempo perso.

E allora chi dona gli organi? Anche da vivente intendo...

E chi dona Sangue? O ancor più si sottopone ad ad aferesi selettive per eritrociti e/o piastrine e/o plasma, con volumi donati che si avvicinano al litro? E lo fanno anche per diverse volte all'anno?

E chi done il sangue cordonale?

A nessuno dei questi viene ripagato nulla, al massimo viene rimborsato il datore di lavoro per la giornata persa, ma prima brunetta e poi la fornero hanno provato a farci rimettere i donatori di tasca loro.

Però sangue ed organi salvano le vite ma non fanno business... la procreazione medicalmente assistita ed eterologa sì, e che business...

Meditate gente meditate, la sanità che va verso il business crea "malati" per fare fatturato... non è sanità... non posso dire cosa sia...
 
Considero la tua una domanda retorica, Pi_Greco, perché alla domanda

...."é donazione o vendita di ovuli ? "...

la risposta può essere una sola: "vendita".
E senza addentrarci nell'etimologia dei vocaboli stessi, "donazione / vendita", richiamo i diversi tipi di "donazioni" che hai elencato.

Ritengo persone da benedire e da portare come esempio, coloro i quali donano tempo e sangue, piastrine, midollo, e via dicendo. Anche i donatori d'organi non sono da meno, seppure si tratti evidentemente di una donazione "disperata", che viene compiuta quando il donatore é ormai in fase di trasferimento in un'altra e miglior vita, e non può essere compiuta con l'attiva partecipazione del donatore. Particolari tecnici che non sminuiscono il valore del gesto in sè.
 
maddeche! ha scritto:
Considero la tua una domanda retorica, Pi_Greco, perché alla domanda

...."é donazione o vendita di ovuli ? "...

la risposta può essere una sola: "vendita".
E senza addentrarci nell'etimologia dei vocaboli stessi, "donazione / vendita", richiamo i diversi tipi di "donazioni" che hai elencato.

Ritengo persone da benedire e da portare come esempio, coloro i quali donano tempo e sangue, piastrine, midollo, e via dicendo. Anche i donatori d'organi non sono da meno, seppure si tratti evidentemente di una donazione "disperata", che viene compiuta quando il donatore é ormai in fase di trasferimento in un'altra e miglior vita, e non può essere compiuta con l'attiva partecipazione del donatore. Particolari tecnici che non sminuiscono il valore del gesto in sè.
Chiaro e forte il tuo messaggio, come la mia "provocazione".

I donatori ematici o di midollo non sono eroi, ma certo sono persone che per poter donare e, devono vivere ogni giorno in prospettiva della donazione e nei giorni successivi con particolari limitazioni, praticamente è quasi come essere dei "riservisti" o dei "volontari di pronto impiego".

Mi permetto di aggiungere che ci sono donatori di organi che lo fanno da vivi e da sani, come chi dona un rene o una parte del proprio fegato.
 
pi_greco ha scritto:
maddeche! ha scritto:
Considero la tua una domanda retorica, Pi_Greco, perché alla domanda

...."é donazione o vendita di ovuli ? "...

la risposta può essere una sola: "vendita".
E senza addentrarci nell'etimologia dei vocaboli stessi, "donazione / vendita", richiamo i diversi tipi di "donazioni" che hai elencato.

Ritengo persone da benedire e da portare come esempio, coloro i quali donano tempo e sangue, piastrine, midollo, e via dicendo. Anche i donatori d'organi non sono da meno, seppure si tratti evidentemente di una donazione "disperata", che viene compiuta quando il donatore é ormai in fase di trasferimento in un'altra e miglior vita, e non può essere compiuta con l'attiva partecipazione del donatore. Particolari tecnici che non sminuiscono il valore del gesto in sè.
Chiaro e forte il tuo messaggio, come la mia "provocazione".

I donatori ematici o di midollo non sono eroi, ma certo sono persone che per poter donare e, devono vivere ogni giorno in prospettiva della donazione e nei giorni successivi con particolari limitazioni, praticamente è quasi come essere dei "riservisti" o dei "volontari di pronto impiego".

Mi permetto di aggiungere che ci sono donatori di organi che lo fanno da vivi e da sani, come chi dona un rene o una parte del proprio fegato.
Hai fatto benissimo, ciascuna tua puntalizzazione ci é utile a chiarire "il quadro generale".

Oserei dire che queste categorie di donatori in vita facciano parte di quello stuolo di eroi e generosi a cui si faceva cenno in una discussione sui "miracoli" che possono manifestarsi grazie ad un briciolino di generosità e buona volontà.
 
pi_greco ha scritto:
Gli ovociti "donati" da alcune studentesse "bene" sono stati ricambiati con diversi biglietti da 100?... e hanno il coraggio di dire che sono solo un rimborso spese per il tempo perso.
"biglietti da 100" per ovociti "sani e andati a buon fine" (perdona il termine poco delicato e nemmeno rappresentativo del mio pensiero) sono solo ed esattamente un mero rimborso spese. Sul "libero mercato", il "prezzo" è ben altro. Non in Italia ovvio che non si può: ma nel pacchetto ci sta anche l'agenzia turistica.

E poi, scusa, non vorrei essere greve, ma se la Nannini viene quasi applaudita per lo sconcio (mia opinione) che ha potuto fare solo grazie ai suoi soldi e non venire biasimata solo grazie alla sua notorietà ed al suo molto opportuno collocamento politically correct, non vedo perché criticare (in genere, non da parte tua in particolare) le studentesse in oggetto o perché scandalizzarsene.
 
U2511 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
Gli ovociti "donati" da alcune studentesse "bene" sono stati ricambiati con diversi biglietti da 100?... e hanno il coraggio di dire che sono solo un rimborso spese per il tempo perso.
"biglietti da 100" per ovociti "sani e andati a buon fine" (perdona il termine poco delicato e nemmeno rappresentativo del mio pensiero) sono solo ed esattamente un mero rimborso spese. Sul "libero mercato", il "prezzo" è ben altro. Non in Italia ovvio che non si può: ma nel pacchetto ci sta anche l'agenzia turistica.

E poi, scusa, non vorrei essere greve, ma se la Nannini viene quasi applaudita per lo sconcio (mia opinione) che ha potuto fare solo grazie ai suoi soldi e non venire biasimata solo grazie alla sua notorietà ed al suo molto opportuno collocamento politically correct, non vedo perché criticare (in genere, non da parte tua in particolare) le studentesse in oggetto o perché scandalizzarsene.
non applico quotazioni da mercato che non conosco e neppure tiro in ballo la posizione morale delle studentesse nè della Nannini, preciso che donare organi, tessuti o cellule o altro è un gesto volontario, gratuito e cieco che non può essere in alcun modo remunerato o remunerabile, e che diverse centinaia di euro non sono un rimborso spese, perchè non commisurate. Se tanto fosse anche per la donazione di midollo osseo (ben più impegnativa per il donatore) allora ci vorrebbero migliaia di euro, invece non esiste alcuna monetizzazione al donatore ma solo eventualmente al datore di lavoro
 
pi_greco ha scritto:
invece non esiste alcuna monetizzazione al donatore ma solo eventualmente al datore di lavoro
caro tre e quattordici, non funziona proprio così ... né in uno né nell'altro caso.
In un caso la domanda è così forte che spazza ogni principio etico (che condivido con te, sia ben chiaro)
Nell'altro, posso garantirti che nelle piccole piccolissime e micro imprese il donatore di sangue è una "iattura" (absit iniuria verbis, capisciammè): l'anticipazione rimborsata a conguaglio in quello che ai bei tempi si chiamava modello DM/10 copre il mero costo finanziario della mancata prestazione, ma non il "danno economico" dell'assenza strutturale del dipendente ogni tot giorni. E' brutto e politically uncorrect, molto uncorrect, ma il "donatore" (di sangue) ha meno probabilità di essere confermato in pianta stabile (una volta che lo si viene a sapere) al pari di una serie di altre soggettività troppo lunghe da elencare (c'è un perché nell'esistenza del lavoro interinale che costa all'imprenditore parecchio di più dell'assunzione diretta, perché c'è da pagare la provvigione al "caporale", pardon, all'agenzia interinale autorizzzata a norma di legge).
Mi rendo conto si essere fuori tema e me ne scuso.
Sono solo constatazioni operative e pratiche, a prescindere dai nobilissimi ideali sottostanti
 
U2511 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
invece non esiste alcuna monetizzazione al donatore ma solo eventualmente al datore di lavoro
caro tre e quattordici, non funziona proprio così ... né in uno né nell'altro caso.
In un caso la domanda è così forte che spazza ogni principio etico (che condivido con te, sia ben chiaro)
Nell'altro, posso garantirti che nelle piccole piccolissime e micro imprese il donatore di sangue è una "iattura" (absit iniuria verbis, capisciammè): l'anticipazione rimborsata a conguaglio in quello che ai bei tempi si chiamava modello DM/10 copre il mero costo finanziario della mancata prestazione, ma non il "danno economico" dell'assenza strutturale del dipendente ogni tot giorni. E' brutto e politically uncorrect, molto uncorrect, ma il "donatore" (di sangue) ha meno probabilità di essere confermato in pianta stabile (una volta che lo si viene a sapere) al pari di una serie di altre soggettività troppo lunghe da elencare (c'è un perché nell'esistenza del lavoro interinale che costa all'imprenditore parecchio di più dell'assunzione diretta, perché c'è da pagare la provvigione al "caporale", pardon, all'agenzia interinale autorizzzata a norma di legge).
Mi rendo conto si essere fuori tema e me ne scuso.
Sono solo constatazioni operative e pratiche, a prescindere dai nobilissimi ideali sottostanti
capisco e conosco bene quanto affermi, infatti ho scritto eventualmente proprio perchè l'eventuale rimborso al DDL è una eventualità che non interessa il libero professionista o commerciante o artigiano ma anche il dipendente di piccole aziende, infatti in AVIS proponiamo un prelievo "agevolato" il sabato e la domenica, resta invece che alcune aziende promuovono la donazione addirittura con prelievi in fabbrica o con la costituzione di gruppi di donatori aziendali, il che fa "immagine" e consente la gestione di spazi ricreativo-culturali-filantropi intra aziendali.

Io stesso per 18 anni, prima da studente, poi da ricercatore, poi da assistente, poi da borsista, poi da collaboratore COCOCO, non ho potuto usufruire del riposo di legge e anche dopo non ne ho sempre usufruito. Per ragioni di opportunità e per non recare troppi disagi sul lavoro.
 
Caro Pi_greco, mi accodo ai commenti precedenti, confermando che anche per me trattasi di vendita. Per quanto riguarda i donatori, possano essere più che benedetti...non saprei come altro dirlo...con le trasfusioni hanno salvato mia moglie un paio di anni fa...sono sensibile alla tematica e mi rammarica moltissimo che queste "sante" persone non possano essere agevolate in qualche modo per il grande atto che compiono!
 
JessyJames2009 ha scritto:
Caro Pi_greco, mi accodo ai commenti precedenti, confermando che anche per me trattasi di vendita. Per quanto riguarda i donatori, possano essere più che benedetti...non saprei come altro dirlo...con le trasfusioni hanno salvato mia moglie un paio di anni fa...sono sensibile alla tematica e mi rammarica moltissimo che queste "sante" persone non possano essere agevolate in qualche modo per il grande atto che compiono!

Bellissima testtimonianza: spero che la leggano i tanti "santi ignoti" che non vengono mai citati né ricordati dal grande pubblico...
 
pi_greco ha scritto:
invece non esiste alcuna monetizzazione al donatore ma solo eventualmente al datore di lavoro
non c'è la giornata di riposo pagata per i dipendenti?

il datore non guadagna nulla, chiede il rimborso per lo stipendio pagato al dipendente che non ha lavorato
almeno così me l'avevano spiegata
 
U2511 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
Gli ovociti "donati" da alcune studentesse "bene" sono stati ricambiati con diversi biglietti da 100?... e hanno il coraggio di dire che sono solo un rimborso spese per il tempo perso.
sono solo ed esattamente un mero rimborso spese. Sul "libero mercato", il "prezzo" è ben altro.
mi permetto: è un rimborso spese se c'è una spesa e fino all'equivalente di quanto speso.
oltre quello, è vendita.
magari per poco, rispetto al prezzo che qualcuno è disposto a pagare, ma non cambia che sia una vendita.

lo dico senza alcuno scandalo, in senso oggettivo.
 
La risposta di Belpi "mi convince": voglio dire... penso che abbia ragione.

Abbiamo concluso così ? Null'altro da aggiungere ?
 
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