Come saprete, Google da circa 1-2 anni utilizza in modo crescente il supporto dell’intelligenza artificiale (abbreviativo anglosassone AI) per rispondere automaticamente, senza rimandare ai siti (se non con l’”approfondimento” e un ulteriore step) alle domande dell’utenza web.
Tale pratica comporta intanto imprecisione, errori grossolani, notizie superate, addirittura falsità palesi.
Ma ha anche sollevato questioni. Già nel 2023 qualcuno aveva lamentato il “rubare” dati riservati, poi quest’anno la UE ha sollevato la questione dell’abuso di “posizione dominante”.
Ora (maggio 2025) sorgono anche problematiche relative ai deleteri effetti sull’editoria digitale, e via di questo passo.
Voi che ne pensate?
Tale pratica comporta intanto imprecisione, errori grossolani, notizie superate, addirittura falsità palesi.
Ma ha anche sollevato questioni. Già nel 2023 qualcuno aveva lamentato il “rubare” dati riservati, poi quest’anno la UE ha sollevato la questione dell’abuso di “posizione dominante”.
Ora (maggio 2025) sorgono anche problematiche relative ai deleteri effetti sull’editoria digitale, e via di questo passo.
Voi che ne pensate?