Il prezzo del metano era volato alle stelle già prima del conflitto. Anche senza le bombe di Vladimiro ci saremmo trovati nella stessa situazione: mix energetico tutto squilibrato su una fonte che non possediamo, non vogliamo estrarre quella poca che abbiamo regalando le trivellazioni ad altri, non vogliamo capire che le "rinnovabili" non riescono da sole a supportare una seria produzione industriale e non investiamo (credo dagli anni '70) su ulteriori grandi bacini idroelettrici che darebbero anche un utile supporto all'agricoltura. Non penso ci sia da aggiungere altro, ma posso sbagliare.