magari è la volta buona che a situazione risolta cominciamo a capire che i problemi si risolvono nella normalità e non con le emergenze e senza neanche troppo vantarci che siamo bravi a lavorare in emergenza che mi sembra poi diventi un paravento per non risolvere a monte le questioni
Certo, serve in primis un piano di monitoraggio per eventuali future, prevedibili, pandemie.
Una serie di strutture "elastiche", ove sia possibile fare collaborare personale altamente qualificato con personale di supporto ed in formazione senza interferire con la normale attività clinica.
Eliminare o incrementare il numero chiuso a medicina e migliorare le condizioni per le scuole di specializzazione, laurea infermieristica compresa.
Adeguare condizioni e retribuzioni ai sanitari (a cui non sono pagati gli straordinari da decenni), altrimenti prenderanno tutti la strada dell'estero.
Ridare ruolo strategico al SSN, avendo constatato che la parcellizzazione regionale, locale, territoriale, aziendale e dipartimentale, ha creato una situazione a macchia di leopardo.
IMHO da lavoratore che da 1/4 di secolo opera in aziende pubbliche e fa consulenze anche in altre pubbliche e private in convenzione con la propria azienda di appartenenza, oltre a scambiare dati, strumenti e pazienti con istituzioni private di diagnosi e cura.