<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Testimonial e pubblicità | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Testimonial e pubblicità

beh le dinamiche di acquisto sono spesso le medesime.
SI pensi all'Y10 e all'auto che piace alla gente che piace, o al figo che guidava la 106, a Indiana JOnes sulla Lybra, Cathrine Zeta Jones con la 156,
Ma chi poteva credere davvero che la Zeta Jones possieda / possedesse la 156 ? Questo è il nocciolo della questione.
 
Io faccio il ragionamento opposto.
Più il prodotto è caro più il testimonial è importante perchè si tratta di un acquisto una tantum e non si torna più indietro.
Mi spiego.
Se prendiamo un prodotto di ampio consumo e poco costoso,tipo le caramelle,quanto conta il testimonial?
Imho poco perchè il consumatore magari si fa attirare dal ricordo dello spot e le compra ma se poi non gli piacciono la settimana successiva comprerà altro,quindi il testimonial al massimo attira l'acquirente una volta poi è il prodotto che fa il resto.
Se invece prendiamo un prodotto che si compra una volta ogni 10 anni come l'auto,spesso senza nemmeno provarla prima,il testimonial conta moltissimo e può dare la spinta al cliente.
Teniamo anche conto che ormai i prezzi delle auto sono abbastanza livellati e anche le caratteristiche tecniche.
L'utilitaria di tale marchio avrà più o meno la stessa cilindrata,gli stessi consumi e lo stesso prezzo delle sue concorrenti.
Parlo di marchi generalisti.
Di fronte a una miriade di prodotti che più o meno,soprattutto all'occhio del cliente non appassionato,si equivalgono per me l'estetica (il fattore moda) può incidere parecchio.
Imho il testimonial giusto può fare la fortuna di un determinato modello (ovviamente se si tratta di un prodotto valido) per qualche anno.

Sono rimasto anche io sorpreso della scelta del testimonial per la 500 elettrica,ma più che altro per il fatto che avrà voluto un compenso della madonna.
Il personaggio è giusto,attore americano (mercato in cui Fca sta ancora cercando di affermarsi),spirito ecologista o apparentemente ecologista,molto popolare.
La scelta è azzeccata.

Se poi cadiamo nel tranello di pensare che il testimonial sia li a far credere alla gente che usa quel prodotto allora il problema è nostro.
I testimonial per definizione sono famosi e famosi quasi sempre vuol dire molto ricchi.
Quindi se l'attore o lo sportivo fa lo spot del caffè che costa 3 euro mezzo chilo o della nutella ci sta benissimo che in realtà quel testimonial consumi un prodotto 10 volte più costoso.
Nessuno è li a far credere che una persona che guadagna 1 milione di euro all'anno vada a fare la spesa e guardi i prezzi dei singoli prodotti.
Il testimonial non recita il ruolo dell'acquirente tipo,semplicemente offre la propria popolarità a un brand in cambio di un compenso e può far leva sugli acquirenti indecisi.
Mhmhmhmhm....sono in totale disaccordo, nel senso che secondo me un prodotto deve essere pubblicizzato da un testimonial credibile , e per credibile intendo proprio che la gente crederà che usa quel prodotto, altrimenti tanto vale scegliere Greta T. che secondo me quando avrà la patente potrebbe realmente guidare quell'auto, molto in voga tra le ragazze.
 
altrimenti tanto vale scegliere Greta T. che secondo me quando avrà la patente potrebbe realmente guidare quell'auto, molto in voga tra le ragazze.
Visto il personaggio, che divide tra simpatie/antipatie, troppo "schierato" sarebbe controproducente, il testimonial deve "piacere" almeno all'80%, altrimenti è un investimento a perdere.
 
Visto il personaggio, che divide tra simpatie/antipatie, troppo "schierato" sarebbe controproducente, il testimonial deve "piacere" almeno all'80%, altrimenti è un investimento a perdere.
Ma dai, l'ho scelta tanto per , ovvio che non avendo la patente nessuno crederebbe mai che abbia guidato l'auto :) . Io avrei scelto un personaggio femminile tra i 25 e i 30 anni, oppure una Licia Colò, per il discorso Green.
 
beh le dinamiche di acquisto sono spesso le medesime.
SI pensi all'Y10 e all'auto che piace alla gente che piace, o al figo che guidava la 106, a Indiana JOnes sulla Lybra, Cathrine Zeta Jones con la 156,

Sì, ma ripeto: qualcuno compra una determinata auto solo perché convinto dalla pubblicità in tv, e dall'eventuale testimonial?
 
Vedevo in pausa pranzo una pubblicità su una università telematica online con per protagonista un raggiante Cristiano Ronaldo. Premesso che a questo punto non capisco il messaggio "culturale" che lancia con uno spot del genere.

L'ometto in questione sarà senza dubbio uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi, a cui riconosco una disciplina ferrea, fra l'altro, ma:

1) E' uno sportivo che ha sì o no finito le superiori.
2) Googlando l'unica cosa nota della sua carriera scolastica è che è stato espulso da scuola perchè ha scaraventato una sedia addosso ad un professore
3) OK, ha ammesso che se si ritirasse dallo sport vorrebbe tornare a studiare e prendere un titolo di studio (a patto che non gli abbia messo quasta frase in bocca l'università telematica)

Ma io mi chiedo: l'ufficio "marketing" di questa università privata, se esiste, cosa pensava quando lo ha assunto per lo spot? Che correlazione c'è fra il dire e il fare?

E comunque già che ne parlo, vuol dire che hanno vinto loro... resto dubbioso in silenzio...
 
Però qualche pubblicità è carina dai.... tipo quella del Rosberg con la birra....

Certo io non comprerei mai una Stelvio perchè la guida la Minttu e il buon Kimi la parcheggia, solo perchè lei glielo concede.... chiaramente ne emerge che la Stelvio è una macchina da donne

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Stelvisti, linciatemi pure.

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Mhmhmhmhm....sono in totale disaccordo, nel senso che secondo me un prodotto deve essere pubblicizzato da un testimonial credibile , e per credibile intendo proprio che la gente crederà che usa quel prodotto, altrimenti tanto vale scegliere Greta T. che secondo me quando avrà la patente potrebbe realmente guidare quell'auto, molto in voga tra le ragazze.

Il tuo ragionamento fila.
Però si basa sul presupposto che la pubblicità migliore sia quella più veritiera o verosimile.
Io non me ne intendo ma vedendo i tanti spot mi sembra di capire che è più efficace,o diffusa,la pubblicità effetto,che mette li il volto noto o una donna con un corpo da infarto per colpire l'attenzione dello spettatore.
Probabilmente rimane più impressa nella mente.
Si potrebbe dire che per tutto quello che pubblicizza prodotti in maniera positiva (la bella auto,il makeup che rende bella la pelle,l'acqua che fa bene alla salute) il realismo viene messo da parte in favore del colpo d'occhio.
Che di solito è rappresentato da un testimonial fuori dal comune.
Mentre per gli spot di prodotti che hanno una connotazione negativa (il farmaco contro la flatulenza o roba del genere) il testimonial di solito è una persona normale,probabilmente perchè convincere un vip a fare uno spot del genere sarebbe difficile.

Un comico raccontava che la madre,vedendo lo spot della crema anti cellulite con una modella dal fisico statuario si avviliva e diceva allo schermo "Ma quando XXXXX mai ce l'hai avuta tu la cellulite?Se a te ci vuole la crema per me serve l'acqua di Lourdes...".

Tornando alle auto si mette dietro il volante un personaggio come Di Caprio (anche se nessuno crede nemmeno per un momento che nella realtà guidi una 500) per far leva sullo spirito di emulazione.
Guida quell'auto e sarai bello come lui.
Un messaggio subliminale che non sarà minimamente realistico ma probabilmente fa effetto sul pubblico.

Poi non dimentichiamoci che i testimonial famosi fanno la pubblicità anche ai prodotti che usano davvero,solo che spesso lo fanno gratis.
Nel senso che quando Di Caprio scende dalla 500 e va in giro con la sua Fisker Karma basta che lo immortalino mentre parcheggia e automaticamente ha fatto pubblicità all'auto.
O quando va in un ristorante si presta a farsi immortalare col gestore che mette la sua foto in bella vista nel locale.
Quelle sono pubblicità realistiche in un certo senso.
 
Ma io mi chiedo: l'ufficio "marketing" di questa università privata, se esiste, cosa pensava quando lo ha assunto per lo spot? Che correlazione c'è fra il dire e il fare?

Se il messaggio è "In questa scuola basta pagare e il titolo di studio non te lo leva nessuno" imho il testimonial perfetto è proprio lo sportivo che a 18 anni guadagnava già qualche milione e,un po' per via del fatto che si doveva allenare molte ore al giorno,un po' perchè non gliene importava un tubo ha trascurato gli studi.
 
Sì, ma ripeto: qualcuno compra una determinata auto solo perché convinto dalla pubblicità in tv, e dall'eventuale testimonial?

Magari non la compra però valuta l'ipotesi di comprarla.
Quante persone dovendo comprare un'auto valutano tutti i modelli del segmento che interessa loro?
Probabilmente nessuno.
Perfino un appassionato di motori se prova a elencare tutte le utilitarie o le berline che ci sono sul mercato ne dimentica qualcuna.
Lo spot serve a non far passare inosservato il modello in modo che i potenziali acquirenti si ricordino che c'è anche quello e valutino l'ipotesi di comprarlo.
Chissà quante vetture ottime sono state dei mezzi flop perchè la gente non le conosceva e quindi non le includeva tra le papabili al momento di acquistare.
Uno spot ben riuscito da una possibilità in più al modello,poi ovviamente non basta perchè se quando la gente va in concessionario l'auto fa schifo,il prezzo è alto,il venditore non lo tratta bene etc etc l'auto non vende.
 
Evito il più possibile la pubblicità, la detesto non tanto in sé (capisco che è necessaria) quanto per le dosi intollerabili propinate ad ogni ora e su qualsiasi canale, quasi fossimo polli da allevamento da ingozzare, dosi che imho non sono affatto necessarie, ma servono solo a far guadagnare compensi assurdi ai personaggi coinvolti.
Cambio subito appena inizio e se mi stufo di fare zapping, guardo youtube (dove peraltro sta aumentando), amazon prime video o spengo la tv.
Nel merito del topic, nel mio caso i testimonial ottengono l'effetto opposto, perché non posso fare a meno di pensare che il loro compenso è in realtà pagato pro quota dagli acquirenti del prodotto pubblicizzato.
Meglio uno spot ben fatto con illustri sconosciuti.
Ma in ogni caso, valuto sempre rapporto qualità/prezzo, mai comprato qualcosa solo perché pubblicizzato.
 
quanto per le dosi intollerabili propinate ad ogni ora e su qualsiasi canale

La mazzata finale è arrivata quando hanno iniziato a mandare la stessa pubblicità in contemporanea su tutti i canali di uno stesso gruppo,quindi anche se cambi 10 volte canale vedi sempre lo stesso spot.
Con l'avvento del digitale terrestre i nuovi canali,forse perchè meno seguiti,facevano meno pubblicità.
C'era Paramount channel che mandava un film dietro l'altro quasi senza interruzioni.
Adesso invece è un massacro di pubblicità dappertutto.
 
Anche Conte ha telefonato ai Ferragnez per "sponsorizzare" l'uso delle mascherine, se non sei un "influencer" non hai spessore per proporre o pubblicizzare qualsivoglia prodotto.
 
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