Da fanpage.it:
"Oltre la metà dei lavoratori dell'industria e dei servizi privati (credito escluso) va a lavoro anche in tempo di lockdown. Si tratta del 55,7 percento del totale. A stimarlo è l'Istat, che traccia una mappa delle attività "sospese" e "attive", senza considerare lo smart working. In molte Regioni del Sud oltre la metà dei comuni fanno registrare una quota di addetti appartenenti ai settori aperti superiore al valore medio nazionale, sottolinea l'Istat. Succede in Basilicata, Sicilia e Calabria. Guardando ai comuni, oltre la media anche Genova (69,6 percento),
Roma (68,5 percento) e Milano (67,1 percento)."
Purtroppo il grosso del danno e' quello che soffre il settore dei servizi
e del commercio.
2 se non 3 terribili in volumi:
-Pesce per la chiusura dei ristoranti
-Aperol per chiusura bar ( spritz )
-Rum per i pub....