<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ferragni " straccia " Avati | Il Forum di Quattroruote

Ferragni " straccia " Avati

Credo che Pupi Aveti si lamenti del fatto che un suo progetto su di un film sulla vita di Dante non riesca ad avere contributi economici, anche pubblici, mentre il documentario in questione è stato portato a Venezia e ai botteghini sta andando bene. Francamente non capisco il collegamento, credo che il Documentario della Ferragni non abbia avuto contributi pubblici e se la gente lo va a vedere sono affari loro. Inoltre non è che poi se vuoi fare un film su Dante necessariamente debba essere di interesse culturale nazionale perché dipende anche da che genere di film vuoi realizzare, se mi fai un opera in stile 'i medici' basato su intrighi e storie d'amore non ci trovo una grande valenza per cui debba essere sovvenzionato
 
Ultima modifica:
da sempre le pellicole commerciali hanno venduto più dei film a tema culturale o ai drammatici impegnati.
Lo insegnano anche le grandi produzioni di Hollywood.

è poi altrettanto evidente che un influencer di successo possa veicolare un prodotto in modo efficace, non per nulla vengono contattati per fare pubblicità
 
Nell'articolo c'è scritto che tra i produttori del film documentario sulla vita dell'influencer c'è anche Rai Cinema,quindi dei soldi pubblici ci sono.
Come diceva moogpsycho da sempre è più facile farsi finanziare un film commerciale piuttosto che una pellicola impegnata,e questo ovviamente significa che su 10 film che arrivano nelle sale 7 saranno commedie o film leggeri il cui valore culturale è piuttosto basso.
Ovviamente non si può obbligare il pubblico a guardare solo film impegnati,però sarebbe giusto che ci fosse spazio per tutti.
Qualche anno fa' c'era stata una polemica perchè il film di Checco Zalone (che personalmente non mi sta antipatico ma non andrei mai a vedere al cinema) era record di incassi.
E Verdone fece notare che se su 1000 sale cinematografiche 800 proiettavano il suo film era difficile per gli altri raggiungere incassi dignitosi.
Forse per cambiare la situazione il pubblico dovrebbe mostrare più interesse per i film meno commerciali,senza rincorrere il titolone oppure il personaggio del momento.
In questo modo magari avremmo qualche commedia in meno e qualche film serio in più.
 
Un film sulla vita di Dante? Di certo si parlerà della Divina Commedia.
Il famoso regista, invece di prendersela a male, proponga alla bionda influencer il ruolo di Beatrice….:rolleyes::D
 
Quello è il sistema per fare casting che si usa spesso nelle commedie.
Prendere per un ruolo il personaggio che fa tendenza in quel momento (che si tratti di un modello/a o di uno sportivo),o addirittura scrivere un ruolo su misura per lei/lui.
Tutto pur di mettere in cartellone il suo nome a caratteri cubitali e attrarre il pubblico.
Ma il risultato spesso è scadentissimo.
Per me solo i veri attori dovrebbero recitare,con le dovute eccezioni perchè ci sono persone che pur essendo diventati famosi come cantanti o altro poi si sono rivelati molto bravi davanti alla macchina da presa.

Anche Gary Oldman la pensa più o meno così...

 
Nell'articolo c'è scritto che tra i produttori del film documentario sulla vita dell'influencer c'è anche Rai Cinema,quindi dei soldi pubblici ci sono.
Come diceva moogpsycho da sempre è più facile farsi finanziare un film commerciale piuttosto che una pellicola impegnata,e questo ovviamente significa che su 10 film che arrivano nelle sale 7 saranno commedie o film leggeri il cui valore culturale è piuttosto basso.
Ovviamente non si può obbligare il pubblico a guardare solo film impegnati,però sarebbe giusto che ci fosse spazio per tutti.
Qualche anno fa' c'era stata una polemica perchè il film di Checco Zalone (che personalmente non mi sta antipatico ma non andrei mai a vedere al cinema) era record di incassi.
E Verdone fece notare che se su 1000 sale cinematografiche 800 proiettavano il suo film era difficile per gli altri raggiungere incassi dignitosi.
Forse per cambiare la situazione il pubblico dovrebbe mostrare più interesse per i film meno commerciali,senza rincorrere il titolone oppure il personaggio del momento.
In questo modo magari avremmo qualche commedia in meno e qualche film serio in più.

Non l'avevo letto della RAI, del resto la RAI è un azienda, se ha prodotto un documentario che ha fatto successo non ci trovo nulla di male, oltretutto non avendolo visto non mi sento di giudicare un documentario come non mi sento di giudicare un film di cui non so nulla tranne che riguarda la vita di Dante.

Solo una piccola nota in merito al pubblico che vede certi film e i registi si lamentano, mi ricordano tanto quei generali che perdendo la guerra se la prendono con la truppa e la considerano non alla sua altezza...
 
Ci sono i documentari cinematografici, non so se hai visto When we are kings, credo che sia uno dei più bei prodotti che siano stati realizzati negli ultimi decenni, vincitore di un premio Oscar

Lo so, ma ci sono anche i documentari e basta. Come quello della Ferragni, mi sembra (non so, non ho seguito per interesse pressoché nullo).
 
Lo so, ma ci sono anche i documentari e basta. Come quello della Ferragni, mi sembra (non so, non ho seguito per interesse pressoché nullo).

Non avendolo visto non so, ma se passato al cinema non credo che sia del genere 'Airport security', poi che personalmente non interessi è un altro discorso. Io anni fa avevo visto per caso un documentario cinematografica su Valentino, di principio era un tema che poteva interessarmi zero, invece fu interessante e piacevole
 
Non avendolo visto non so, ma se passato al cinema non credo che sia del genere 'Airport security', poi che personalmente non interessi è un altro discorso. Io anni fa avevo visto per caso un documentario cinematografica su Valentino, di principio era un tema che poteva interessarmi zero, invece fu interessante e piacevole

Io invece, se l'argomento di un documentario mi interessa zero (come quello in questione), non lo vedo proprio, neanche se è gratis.
Preferisco sempre impiegare il mio tempo con un buon film, o con una buona lettura.
 
Io invece, se l'argomento di un documentario mi interessa zero (come quello in questione), non lo vedo proprio, neanche se è gratis.

Sono gusti, ma vale anche per i tradizionali film, se la vita di Dante non ti interessa non credo che la vedi solo perche è un film
 
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