In questi giorni noi appassionati di motorismo siamo stati tutti "presi" dal post-GP d'Italia automobilistico (e relative interminabili polemiche).
Ma domenica c'è un altro GP in Italia, quello della Moto GP a Misano. E' vero che Marquez ormai ha un vantaggio pressochè incolmabile, ma motivi di interesse ce ne sono tanti, a cominciare dalla "sacaramuccia" in conferenza stampa tra il 9 volte mondiale Rossi e il 6 volte mondiale Marquez. Lo spagnolo aveva detto un paio di volte prima di questo week-end di voler fare (l'ennesima) "pace" con Vale, e in conferenza stampa un invito della platea è stato accolto da Marc e ha porto la mano a Rossi. Quest'ultimo ha sorriso guardando la mano del rivale e ha detto "Non c'è bisogno, non ci sono problemi tra noi".
La cosa è stata interpretata in più modi, anche a seconda delle simpatie/antipatie di cui "gode" il pilota italiano (Lorenzo: "Rossi si comporta come un bambino...."), che poi ha spiegato a Guido Meda: "Secondo me l’importante, l’unica cosa che conta, è il rapporto professionale, perché dobbiamo stare in pista insieme, dobbiamo correre insieme e quindi dobbiamo avere una certa tranquillità per fare le cose sereni. Su questo, non ho alcun problema con lui. Poi c’è il rapporto personale, ma quello non deve contare per nessun altro, solo per noi. Va bene così". Ok, l'ambiguità allora rimane, forse......
Ma domenica c'è un altro GP in Italia, quello della Moto GP a Misano. E' vero che Marquez ormai ha un vantaggio pressochè incolmabile, ma motivi di interesse ce ne sono tanti, a cominciare dalla "sacaramuccia" in conferenza stampa tra il 9 volte mondiale Rossi e il 6 volte mondiale Marquez. Lo spagnolo aveva detto un paio di volte prima di questo week-end di voler fare (l'ennesima) "pace" con Vale, e in conferenza stampa un invito della platea è stato accolto da Marc e ha porto la mano a Rossi. Quest'ultimo ha sorriso guardando la mano del rivale e ha detto "Non c'è bisogno, non ci sono problemi tra noi".
La cosa è stata interpretata in più modi, anche a seconda delle simpatie/antipatie di cui "gode" il pilota italiano (Lorenzo: "Rossi si comporta come un bambino...."), che poi ha spiegato a Guido Meda: "Secondo me l’importante, l’unica cosa che conta, è il rapporto professionale, perché dobbiamo stare in pista insieme, dobbiamo correre insieme e quindi dobbiamo avere una certa tranquillità per fare le cose sereni. Su questo, non ho alcun problema con lui. Poi c’è il rapporto personale, ma quello non deve contare per nessun altro, solo per noi. Va bene così". Ok, l'ambiguità allora rimane, forse......

Ultima modifica: