Concordo con Procida e Moog.
Il nome Giulia è giustamente evocativo: berlina sportiva ma confortevole, trazione posteriore, guidabilità ai vertici accomunano il modello storico con il nuovo.
Il tipo dei filmati sostiene che le vere Alfa sono quelle del passato. Forse ha ragione, ma tutto cambia, anche l'Alfa Romeo di oggi è diversa da quella di cinquant' anni fa, l'Italia pure, il mondo pure, ognuno di noi (almeno per chi come me i 50 li ha passati da un bel pezzo).
Il mio rammarico va solo al fatto che per decenni non ci sia stata continuità nella tradizione del marchio, tra rinascite dichiarate e fini annunciate, al contrario dei marchi concorrenti, tedeschi ca va san dire, che hanno saputo evolversi e consolidarsi pur mantenendo, anzi difendendo, le loro peculiarità e la loro storia.
Oggi, dove il marketing la fa da padrone, trovo la scelta del nome Giulia non opportunistica, ma azzeccata.
Il nome Giulia è giustamente evocativo: berlina sportiva ma confortevole, trazione posteriore, guidabilità ai vertici accomunano il modello storico con il nuovo.
Il tipo dei filmati sostiene che le vere Alfa sono quelle del passato. Forse ha ragione, ma tutto cambia, anche l'Alfa Romeo di oggi è diversa da quella di cinquant' anni fa, l'Italia pure, il mondo pure, ognuno di noi (almeno per chi come me i 50 li ha passati da un bel pezzo).
Il mio rammarico va solo al fatto che per decenni non ci sia stata continuità nella tradizione del marchio, tra rinascite dichiarate e fini annunciate, al contrario dei marchi concorrenti, tedeschi ca va san dire, che hanno saputo evolversi e consolidarsi pur mantenendo, anzi difendendo, le loro peculiarità e la loro storia.
Oggi, dove il marketing la fa da padrone, trovo la scelta del nome Giulia non opportunistica, ma azzeccata.