E' interessante (o meno interessante, a seconda dei punti di vista...) vedere come, con la terza generazione dell'Insight, Honda si sia distaccata dalla caraterizzazione avanguardistica che avevano le precedenti generazioni: la prima era in pratica un innovativo, avanzatissimo e leggerissimo protitipo prodotto in serie ed omologato per la circolazione stradale; la seconda era pure molto caratterizzata dal punto di vista stilistico ed aerodinamico come auto ibrida immediatamente riconoscibile.
Probabilmente in Honda per fare un cambio di rotta del genere hanno riflettuto molto sul tipo di target che volevano raggiungere. Devono avere influito considerazioni come la rivendibilità globale, il fatto che l'ibrido si stia ormai "normalizzando" come tecnologia, essendo presente oggi anche su diverse auto dall'architettura più convenzionale, e abbia perso quell'aura pioneristica che lo rese così di moda per esempio nella West Coast negli anni '2000, facendo diventare la Prius trendy anche tra le star di Hollywood. Oggi è la stagione dell'elettrico e dell'idrogeno, a livello di nuovi trend, non ancora di massa, ma percepiti dalla massa come il futuro prossimo.
Inoltre, grazie all'affinamento dei dettagli di carrozzeria e dei metodi di calcolo, è possibile ottenere oggi eccellenti risultati dal punto di vista aerodinamico anche con linee meno estreme.
Toyota resiste con la Prius 4 sempre anticonvenzionale ed estrema stilisticamente; sarei curioso di sapere com'è stata accolta dal mercato globale rispetto alle generazioni precedenti. (La gamma ibrida Toyota si è anche molto allargata, quindi le vendite si saranno sicuramente "diluite" tra i diversi modelli, la Prius resta probabilmente come proposta più radicale, anche per questioni di immagine ed identità di marchio).
Intanto, la Insight 1 è assolutamente un oggetto da collezionare, e anche la 2 resta senza dubbio molto originale dal punto di vista stilistico e ingegneristico, e testimone di un'epoca, quella dell'inizio della diffusione di massa dell'ibrido...