<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo Giulia 2016-2019 | Page 589 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo Giulia 2016-2019

Cosa manca ancora alla giulia?

  • Versione SW

    Votes: 98 62,8%
  • Versione benzina con cambio manuale

    Votes: 24 15,4%
  • Accessori e personalizzazioni

    Votes: 18 11,5%
  • Altro

    Votes: 16 10,3%

  • Total voters
    156
ovvio, non è così.

E non ho nulla in contrario ad utilizzare componentistica internazionale, con miglior rapporto qualità/prezzo

il punto è un altro:
se in Italia perdiamo pezzo a pezzo tutti i settori di produzione (es. frigoriferi e tv ormai solo cino_coreani), non ci sarà più reddito disponibile per comprare quegli stessi prodotti.


Certo resta il turismo, le Dolomiti sono tra le montagne più belle (così come i laghi alpini sono tre spanne sopra quelli tedeschi...ecc...) e non si possono...delocalizzare

Però è un po' poco per una nazione vivere solo di servizi
Vero, le Dolomiti come le spiagge e tante altre belle cose del..."BEL PAESE" non possono essere delocalizzate. Però, questa classe dirigente che "NOI" eleggiamo possono vendersele. E lo stanno già facendo. Aspetta un'altro po' e vedrai che saremo noi gli stranieri in patria.
 
Non devi esser così pessimista, alla fine delocalizzano la produzione all'estero come fanno molte multinazionali. Le turbine usate sulle Giulia, molto probabilmente sono già prodotte anche in qualche altro stabilimento honeywell. Tra l'altro sono fermi da 2 mesi a leggere l'articolo ed in tempi in cui si applica un "just in time" esasperato, l'Alfa sarebbe in crisi già da tempo.

A me più altro fa male sentire per l'ennesima volta la notizia che 420 lavoratori, magari ogniuno con una famiglia da mantenere, si ritrova senza lavoro, in un contesto economico nazionale non facile.

La Giulia è un'ottima auto, probabilmente la migliore del segmento se si fa una media delle caratteristiche, un vanto per la produzione italiana.
Una sorta di maserati in piccolo, il primo vero frutto della cooperazione tra tecnici maserati e quelli del biscione, una vera alfa con la A maiuscola.
I possessori di questa 3 volumi devono esser fieri di guidare un prodotto così valido e sapere che c'è moltissima gente che vorrebbe averne una ma purtroppo non se la potrà permettere nel medio periodo (o forse addirittura mai).
Sul fatto che Giulia sia una ottima auto e probabilmente, come scrivi, la migliore del segmento se si fa una media delle caratteristiche con le concorrenti, sono perfettamente d’accordo con Te, tanto che un anno fa, basandomi anche sulle positive esperienze delle precedenti Alfa possedute , ho deciso di acquistarla, nonostante i “cori” di detrattori vicini e lontani.
Dopo un anno di utilizzo e 33000 km, posso dire di ritenermi per ora soddisfatto e che l’ obbiettivo di rilanciare la casa è partito col piede giusto, anche se la strada è tutta in salita, e di questo se n’è discusso parecchio su questo forum, inutile ripetersi.

Il mio pessimismo non è su Giulia, ma tutta la situazione attorno, in particolare quella nazionale.
Vado OT, pazienza, anche se contestuale, e mi ritengo libero di esprimere un mio pensiero anche se interpretabile come “pessimista” indipendentemente dal fatto di possedere una Giulia e di essere perfettamente conscio che parecchie persone attualmente non se la possono permettere.
Ma sono sicuro che chi come me l’ ha acquistata, di certo non l’ha trovata nel sacchetto delle patatine o vinta con un cioccolatino boero ma , parlo almeno per me, guadagnandosela col lavoro e col sacrificio, e scusatemi la presunzione.
E, oltre alla soddisfazione personale di acquistarla, ho voluto pure illudermi di credere di dare un mio contributo a chi l’ ha realizzata, col suo lavoro e il suo sacrificio, e infine alla nazione.

Ecco perché io mi arrabbio quando si accetta passivamente la delocalizzazione industriale, come fatto compiuto, come fosse cosa fisiologica, tanto tutte le multinazionali lo fanno, pazienza per i 420 lavoratori e relative famiglie da mantenere, in qualche modo sopravvivranno.

Il loro lavoro, il loro sacrificio non contano e mai non conteranno, immolati sull’altare della globalizzazione, degli utili per gli azionisti (guai a guastargli l’ umore), mentre al rubare la dignità, il futuro e i sogni alla gente (compreso quello di poter lavorando comprarsi pure una Giulia) ormai ci siamo assuefatti, l’importante è che diciamocelo, italianamente parlando, capiti agli altri e non a noi.
 
Sul fatto che Giulia sia una ottima auto e probabilmente, come scrivi, la migliore del segmento se si fa una media delle caratteristiche con le concorrenti, sono perfettamente d’accordo con Te, tanto che un anno fa, basandomi anche sulle positive esperienze delle precedenti Alfa possedute , ho deciso di acquistarla, nonostante i “cori” di detrattori vicini e lontani.
Dopo un anno di utilizzo e 33000 km, posso dire di ritenermi per ora soddisfatto e che l’ obbiettivo di rilanciare la casa è partito col piede giusto, anche se la strada è tutta in salita, e di questo se n’è discusso parecchio su questo forum, inutile ripetersi.

Il mio pessimismo non è su Giulia, ma tutta la situazione attorno, in particolare quella nazionale.
Vado OT, pazienza, anche se contestuale, e mi ritengo libero di esprimere un mio pensiero anche se interpretabile come “pessimista” indipendentemente dal fatto di possedere una Giulia e di essere perfettamente conscio che parecchie persone attualmente non se la possono permettere.
Ma sono sicuro che chi come me l’ ha acquistata, di certo non l’ha trovata nel sacchetto delle patatine o vinta con un cioccolatino boero ma , parlo almeno per me, guadagnandosela col lavoro e col sacrificio, e scusatemi la presunzione.
E, oltre alla soddisfazione personale di acquistarla, ho voluto pure illudermi di credere di dare un mio contributo a chi l’ ha realizzata, col suo lavoro e il suo sacrificio, e infine alla nazione.

Ecco perché io mi arrabbio quando si accetta passivamente la delocalizzazione industriale, come fatto compiuto, come fosse cosa fisiologica, tanto tutte le multinazionali lo fanno, pazienza per i 420 lavoratori e relative famiglie da mantenere, in qualche modo sopravvivranno.

Il loro lavoro, il loro sacrificio non contano e mai non conteranno, immolati sull’altare della globalizzazione, degli utili per gli azionisti (guai a guastargli l’ umore), mentre al rubare la dignità, il futuro e i sogni alla gente (compreso quello di poter lavorando comprarsi pure una Giulia) ormai ci siamo assuefatti, l’importante è che diciamocelo, italianamente parlando, capiti agli altri e non a noi.
Ma le colpe non vanno ricercate o addossate solo agli industriali che delocalizzano. Se noi italiani preferiamo spendere 9.800 € per un'utilitaria koreana e non 10.500 per una Panda fatta in Italia dopo non dobbiamo lamentarci della disoccupazione e della miseria. Idem per auto di segmento superiore. Ormai siamo messi male perchè dopo trent'anni di questa logica fallimentare ci siamo ridotti alla fame. Abbiamo mandato all'estero centinaia e centinaia di miliardi di euro che hanno ingrassato soprattutto francesi e tedeschi e hanno ridotto alla fame il nostro paese.
 
X Ari....effettivamente, e c'è mancato pochissimo, questione di centimentri; anche a me piacciono molto le minigonne della Quadrifoglio, ma poi dovrei cambiare anche l'altra integra.
Inoltre, in magazzino ricambi, sulla schermata si sono evidenziate proprio quelle in dotazione standard e quelle della topo di gamma, che sono diverse e composte da due pezzi e non uno (e certamente costano di più).
La macchina è in renting e non mi conviene attivare franchigia e quant'altro, mentre ovviamente mi farò fatturare il tutto per portarlo in detrazione...
L'amico carrozziere mi ha comunque anche lui consigliato di cambiare il pezzo, nonostante fosse riparabile, perchè, essendo in plastica, è facile che poi si possa rifessurare con le vibrazioni e le torsioni.
A proposito invece di danni ingenti....notizie di Menech, che, se ben ricordo, aspettava ancora qualche pezzo di ricambio x la riparazione definitiva?
Procida, tutto bene, l’auto è stata riparata a settembre, eseguite alcune rifiniture in ottobre. Per fortuna è venuta bene, c’è una minima differenza cromatica sul paraurti, il carrozziere mi ha detto che il colore sulle parti in plastica può avere una resa diversa, pian piano diventerà uniforme. In ogni caso me ne accorgo io perché lo so, altrimenti non ci si fa caso. Resto tutto ok, ho fatto 3500 km in pochi giorni. Sono venuto giù per i morti (non ce l’ho fatta a venire a prendere un caffè), risalito e, dopo qualche giorno andato in Umbria per il mio compleanno. Ho superato i 25000 km. :emoji_blush:
 
Bene Menech, ti rileggo con molto piacere..! Certo che la tua Giulia, a parte la disavventura grandigena, fa quello per cui è stata progettata e non se ne sta certo ferma in garage.
Io invece, sempre per fretta e distrazione, ho danneggiato la minigonna lato passeggero uscendo da un distributore, contro il brodo di un marciapiede, mancandolo, per sola fortuna, con ruota e cerchione anteriore, altrimenti il danno sarebbe stato ben maggiore.
A rivederci appena possibile e saluti alla consorte...!
Ciao
 
Ma le colpe non vanno ricercate o addossate solo agli industriali che delocalizzano. Se noi italiani preferiamo spendere 9.800 € per un'utilitaria koreana e non 10.500 per una Panda fatta in Italia dopo non dobbiamo lamentarci della disoccupazione e della miseria. Idem per auto di segmento superiore. Ormai siamo messi male perchè dopo trent'anni di questa logica fallimentare ci siamo ridotti alla fame. Abbiamo mandato all'estero centinaia e centinaia di miliardi di euro che hanno ingrassato soprattutto francesi e tedeschi e hanno ridotto alla fame il nostro paese.


Cioe'....
Io Italiano dovrei spendere di piu' per la Panda
( fatta tra l' altro all' Est, insomma fuori dai Sacri confini )
per compensare quei soldi che i miliardari hanno portato
all' Estero; gli stessi miliardari che le tasse le pagano
dove gli conviene....
Ma vogliamo scherzare??????????????????????????????????
 
spendere di piu' per la Panda
( fatta tra l' altro all' Est, insomma fuori dai Sacri confini )

hem, in realtà Panda -che non è nelle...tue corde -:) - dal 2012-2013 è assemblata a Pomigliano (effettivamente in precedenza era prodotta in Polonia, a Tichy o comesiscrive, insieme alla 500)

il punto (a mio parere) non è compensare l'esportazione dei capitali, ma mantenere in Italia (senza rimetterci nel rapporto qualità/prezzo) il reddito che poi viene speso (con beneficio anche dei prestatori di servizi, rappresentanti di commercio ecc..., con maggiori probabilità di mantenere il lavoro)

un'utilitaria coreana costa forse qualcosa meno in termini di prezzo di acquisto, ma considerando vita utile 10 anni e 150 k km, alla fine si spende di più per pezzi di ricambio e manutenzione in generale

intendiamoci, a suo tempo ho...scartato Brera 2.0d in favore di 320d coupè

ma il motivo era appunto il rapporto qualità/prezzo

nettamente in favore di BMW per handling e qualità degli interni

opposto il confronto tra AR Giulia e BMW 3er serie F
 
per frigoriferi o televisori il dilemma non si pone più: solo produzione far est (salvo errore)

quindi nel 2016 (dopo 18 anni) ho sostituito il televisore tetesko con uno koreano, idem questo mese per il frigo

in entrambi i casi, dopo 18-19 anni, in termini monetari (senza "scendere" di qualità) ho speso meno per il Samsung rispetto a quanto sborsato nel 1998 per i prodotti teutonici

però nel frattempo gli operai, elettrotecnici ecc... o si sono riconvertiti o vivono a spese nostre di cassa integrazione

PS dubito che TV FULL LED 40" e frigo A++ Samsung durino altrettanto (=obsolescenza programmata), quindi avrei speso volentieri qualcosa in più

PPS gli "elettrodomestici", inoltre, hanno costo unitario e spese di manutenzione inferiori rispetto alle vetture. Se si guasta un Samsung, scaduta la garanzia, si butta, non si ripara (per di più ho l'assicurazione "danno elettrico"....)

Giulia ha l'estensione garanzia 3° 4° anno (max 120 k km) e, se si guasta, spero proprio di poterla riparare perchè, prima di 8 - 10 anni, non mi posso permettere di comprarne un'altra
 
Ultima modifica:
il punto (a mio parere) non è compensare l'esportazione dei capitali, ma mantenere in Italia (senza rimetterci nel rapporto qualità/prezzo) il reddito che poi viene speso (con beneficio anche dei prestatori di servizi, rappresentanti di commercio ecc...,
Il punto è che il Tuo concetto, che condivido, andrebbe esteso a tutti i settori produttivi, per ottenere globalmente un risultato apprezzabile, magari in tempi mediamente brevi.
Ma anche se ci fosse la volontà da parte dei consumatori di comprare italiano (per non mandare a piedi l' industria nazionale, come diceva uno spot nazionalista anni 80), bisogna tener conto che, almeno nel settore industriale automobilistico, in Italia non è che si sia investito più di tanto, diminuendo l' offerta dei modelli, il livello tecnologico medio (ovvio escluso Ferrari), per non dire della qualità.
Comprensibile se non condivisibile il pensiero di Arizona.
 
per frigoriferi o televisori il dilemma non si pone più: solo produzione far est (salvo errore)

quindi nel 2016 (dopo 18 anni) ho sostituito il televisore tetesko con uno koreano, idem questo mese per il frigo

in entrambi i casi, dopo 18-19 anni, in termini monetari (senza "scendere" di qualità) ho speso meno per il Samsung rispetto a quanto sborsato nel 1998 per i prodotti teutonici
però nel frattempo gli operai, elettrotecnici ecc... o si sono riconvertiti o vivono a spese nostre di cassa integrazione

PS dubito che TV FULL LED 40" e frigo A++ Samsung durino altrettanto (=obsolescenza programmata), quindi avrei speso volentieri qualcosa in più

PPS gli "elettrodomestici", inoltre, hanno costo unitario e spese di manutenzione inferiori rispetto alle vetture. Se si guasta un Samsung, scaduta la garanzia, si butta, non si ripara (per di più ho l'assicurazione "danno elettrico"....)

Giulia ha l'estensione garanzia 3° 4° anno (max 120 k km) e, se si guasta, spero proprio di poterla riparare perchè, prima di 8 - 10 anni, non mi posso permettere di comprarne un'altra

Non e' perche' Tu compri Italiano, e non foresto, che " quelli "
continueranno a produrre e/o a pagare tasse in Italia.
L' esempio dell' alta moda, in proposito, e' illuminante.
P.s.: se c'e' uno che capisce, o meglio, conosce, il dramma della perdita del lavoro sono io....
Ma quando accadde, Assolombarda ci mise 2 gg a chiudere la pratica coi Sindacati.
Ristrutturazione aziendale:
16 di 72 erano di troppo ( ma poco, specie in termini elettorali )....
 
Ultima modifica:
Cioe'....
Io Italiano dovrei spendere di piu' per la Panda
( fatta tra l' altro all' Est, insomma fuori dai Sacri confini )
per compensare quei soldi che i miliardari hanno portato
all' Estero; gli stessi miliardari che le tasse le pagano
dove gli conviene....
Ma vogliamo scherzare??????????????????????????????????
La Panda la fanno in Italia.:emoji_hushed: O è cambiato qualcosa e non me ne sono accorto?
 
Non e' perche' Tu compri Italiano, e non foresto, che " quelli "
continueranno a produrre e/o a pagare tasse in Italia.
L' esempio dell' alta moda, in proposito, e' illuminante.
P.s.: se c'e' uno che capisce, o meglio, conosce, il dramma della perdita del lavoro sono io....
Ma quando accadde, Assolombarda ci mise 2 gg a chiudere la pratica coi Sindacati.
Ristrutturazione aziendale:
16 di 72 erano di troppo ( ma poco, specie in termini elettorali )....
Punto 1) Ma questo è un problema che dovrebbe risolvere la classe politica che noi eleggiamo e che purtroppo sbagliamo a eleggere perchè non in grado di affrontare e risolvere i problemi.
Punto 2) Ma se in Italia per chi le paga spesso le tasse sono ben oltre il 70%, come puoi pretendere di essere competitivo con altri paesi? Ognuno fa i propri interessi e mai che si ragioni da nazione e da popolo uniti, e qui ritorniamo al punto 1 che è e rimane il vero problema del nostro paese......... non sappiamo scegliere. A forza di arricchire gli altri paesi siamo diventato un mercato marginale dove il grosso dei modelli sono rappresentati dalle super utilitarie e dalle utilitarie. Per il resto si va dio seconda o terza mano sperando anche negli scarti che arrivano dai paesi più avanzati del nostro.
 
Back
Alto