<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Oggi sono andato a vedere la nuova Civic | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Oggi sono andato a vedere la nuova Civic

Stato
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Beh la Civic IX esteticamente non è estrema, la nuova Jazz non mi sembra estrema e neanche il nuovo HR-v eppure le vendite sono basse non per questo non sono ottime auto la mia civic Ix va benissimo il motore rispetto a quello di una Golf 1.6 tdi è superiore, quando facevano la Accord gran bella auto e non era estrema forse il problema è un altro...
Cmq come già successo per il mio modello Civic IX, presentarsi al lancio di un auto senza avere nella gamma motori un Diesel in Italia è da suicidio gli stessi venditori quando andai a vedere l'open day della mia dicevano la stessa cosa ed ora la storia si ripete...prima con HR-v ed ora con la X, evidentemente la lezione non gli è servita ah!!! anche non avere un 2.0 diesel e un buon cambio automatico sempre nei diesel non aiuta di certo
Quoto tutto, però lo shape della Civic IX è qualcosa di forte per chi è abituato alle due volumi...
Senz'altro il problema è altro per le vendite.
Solo risolto il problema si potrà dare sentenze condivisibili e non trovare capri espiatori.
 
Questo è fuor di dubbio, non ne avrei ordinata una.
Resta il fatto che le vendite risibili nel nostro continente, e ancor più nel nostro paese, sono una colpa imputabile al costruttore che sceglie di non incontrare i nostri gusti, non di una clientela "mediocre" che opera le proprie scelte in autonomia.

Vedo che si parla spesso di numeri di vendita...ma parliamoci chiaro: negli anni '90, quando la Civic piaceva proprio a tutti, quante se ne vendevano davvero?
I numeri erano comunque risibili rispetto alle bestseller del segmento, perché Honda, in Italia ed in Europa, è sempre stato un marchio di nicchia.
Per tutta una serie di motivi: contingentamento, rete di vendita, tipologia e caratteristiche dei prodotti...
Quello di fare elevati numeri di vendita, garantita una soglia minima per la sopravvivenza della rete commerciale, mi pare un falso problema, se si guarda alla storia commerciale del marchio in Italia.
E non capisco chi vorrebbe che Honda si trasformasse in un marchio simile, per esempio, a Hyundai o Ford, facendo auto dalla filosofia progettuale "generalista" nel senso letterale della parola, caratterizzate da design e tecnica (e mettiamoci pure l'erogazione dei motori...) convenzionali e omologati alle richieste del momento del mercato di massa e della clientela più ampia. Magari valide, ma con pochi o nulli slanci innovativi. Non è mai stato così, e mai penso che (per fortuna) mai lo sarà, perché non è nella filosofia del marchio, che ha sempre fatto ricerca e spesso prodotti molto avanti rispetto ai loro tempi (oltre che primariamente pensati per un mercato non europeo, ma globale, dal punto di vista commerciale).

Per esempio, una cosa che non leggo molto a proposito dell'ultima Civic, è il fatto che sia caratterizzata da un'inversione di tendenza nell'architettura generale della vettura rispetto a quello che è stato il leitmotiv degli ultimi vent'anni: lo sviluppo delle vetture verso l'alto.
Con quest'ultima serie si è ritornati ad abbassare il corpo vettura, curando posizione del baricentro e distribuzione delle masse. Ritornando un po' alla filosofia degli anni '90.
E' un'inversione di tendenza "epocale", e se si guarda bene, è ciò che sta avvenendo oggi soprattutto nei segmenti molto alti, premium e luxury (per esempio con la nuova ammiraglia Lexus LS). Probabilmente questa tendenza si farà più generale nel prossimo futuro, non solo per una questione di guidabilità, ma anche di efficienza aerodinamica ed emissioni, tema di grande attualità. E la Civic si rivelerà ancora una volta anticipatrice.

E aggiungerei che secondo me anche la questione dei "gusti" è discutibile, spesso vedo persone che sui forum vorrebbero definire ciò che è di buono o cattivo gusto in termini di design, ma non stiamo parlando di buone maniere e buon gusto in senso lato, dove definire ciò che è buono o cattivo è semplice, perché regolato da convenzioni sociali che fanno parte di una cultura specifica; se parliamo di oggetti la questione è un po' più complessa, e penso che chi identifichi i propri gusti con quelli, addirittura, di un continente, commetta a mio avviso un piccolo peccato di presunzione, o abbia una percezione un po' falsata della realtà, identificando i propri gusti con quelli della massa. La questione è molto più semplice, anzi semplicissima: gli oggetti "convenzionali", che non escono dai canoni del loro tempo, piacciono per forza di cose a molti; gli oggetti meno convenzionali o addirittura innovativi, invece sono divisivi: piacciono moltissimo o non piacciono per niente, per forza di cose il loro target iniziale sarà più ristretto, ma probabilmente più motivato.
La questione, dal punto di vista della percezione di massa, è molto più complessa però: se andiamo a guardare davvero con attenzione, in realtà il design di molte automobili europee di buon successo è stato veramente di rottura, o innovativo: infatti anche ciò che è "diverso", con l'abitudine, viene poco a poco assimilato dal pubblico come "convenzionale" o meglio, abituale, rassicurante: ma perché avvenga questo, bisogna che il prodotto abbia una certa diffusione commerciale e la gente inizi ad abituarvisi. E' semplicemente una questione di adattamento e abitudine.
Ciò per Honda, in Italia, è praticamente impossibile che si verifichi, per la scarsa diffusione di base delle vetture. Mentre in USA avviene, per la grande diffusione commerciale. Quindi, non è una questione di gusto europeo o americano (e di presunti sensi di superorità "culturale" che si leggono da sempre sui forum automobilistici e sugli articoli online della stampa specializzata, soprattutto alla presentazione di quasi tutti i nuovi modelli giapponesi, anche per i più belli), ma di possibilità di sviluppare
una percezione positiva di un prodotto.
Un esempio per tutti, la Nissan Juke, di cui all'inizio si leggeva peste e corna sui forum, auto (e designers) a cui venivano attribuiti gli epiteti peggiori, che poi - grazie anche ad una rete di vendita condivisa con Renault e molto sviluppata, a caratteristiche ben calibrate per il nostro mercato, al boom dei suvvetti - si è cominciata a vendere abbastanza, e poi parecchio...e la percezione del design magicamente è cambiata, facendola diventare una vetture simpatica e alla moda. Il "gusto" non c'entra niente. (Le forme spesso esulano completamente dai gusti, fra l'altro. E' la percezione che attiene alla sfera del gusto, e la percezione cambia secondo molti fattori mediti dalla cultura del tempo. Pensiamo per esempio alle mode, ciò che è di gusto ora non lo era vent'anni fa, ma magari lo era quaranta, infatti ci sono corsi e ricorsi).
Un esempio d'epoca, l'Autobianchi Y10, la cui coda tronca venne rigettata all'inizio, e poi divenne un grande successo.
Ma se queste vetture non si fossero iniziate a vendere, per motivi diversi dal design (le concessionarie ad ogni angolo, gli sconti, la clientela abituale/abitudinaria, etc) è probabile che il design avrebbe continuato ad essere "rigettato" dalla massa.
 
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Vedo che si parla spesso di numeri di vendita...ma parliamoci chiaro: negli anni '90, quando la Civic piaceva proprio a tutti, quante se ne vendevano davvero?
I numeri erano comunque risibili rispetto alle bestseller del segmento, perché Honda, in Italia ed in Europa, è sempre stato un marchio di nicchia.
Per tutta una serie di motivi: contingentamento, rete di vendita, tipologia e caratteristiche dei prodotti...
Quello di fare elevati numeri di vendita, garantita una soglia minima per la sopravvivenza della rete commerciale, mi pare un falso problema, se si guarda alla storia commerciale del marchio in Italia.
E non capisco chi vorrebbe che Honda si trasformasse in un marchio simile, per esempio, a Hyundai o Ford, facendo auto dalla filosofia progettuale "generalista" nel senso letterale della parola, caratterizzate da design e tecnica (e mettiamoci pure l'erogazione dei motori...) convenzionali e omologati alle richieste del momento del mercato di massa e della clientela più ampia. Magari valide, ma con pochi o nulli slanci innovativi. Non è mai stato così, e mai penso che (per fortuna) mai lo sarà, perché non è nella filosofia del marchio, che ha sempre fatto ricerca e spesso prodotti molto avanti rispetto ai loro tempi (oltre che primariamente pensati per un mercato non europeo, ma globale, dal punto di vista commerciale).

Per esempio, una cosa che non leggo molto a proposito dell'ultima Civic, è il fatto che sia caratterizzata da un'inversione di tendenza nell'architettura generale della vettura rispetto a quello che è stato il leitmotiv degli ultimi vent'anni: lo sviluppo delle vetture verso l'alto.
Con quest'ultima serie si è ritornati ad abbassare il corpo vettura, curando posizione del baricentro e distribuzione delle masse. Ritornando un po' alla filosofia degli anni '90.
E' un'inversione di tendenza "epocale", e se si guarda bene, è ciò che sta avvenendo oggi soprattutto nei segmenti molto alti, premium e luxury (per esempio con la nuova ammiraglia Lexus LS). Probabilmente questa tendenza si farà più generale nel prossimo futuro, non solo per una questione di guidabilità, ma anche di efficienza aerodinamica ed emissioni, tema di grande attualità. E la Civic si rivelerà ancora una volta anticipatrice.

E aggiungerei che secondo me anche la questione dei "gusti" è discutibile, spesso vedo persone che sui forum vorrebbero definire ciò che è di buono o cattivo gusto in termini di design, ma non stiamo parlando di buone maniere e buon gusto in senso lato, dove definire ciò che è buono o cattivo è semplice, perché regolato da convenzioni sociali che fanno parte di una cultura specifica; se parliamo di oggetti la questione è un po' più complessa, e penso che chi identifichi i propri gusti con quelli, addirittura, di un continente, commetta a mio avviso un piccolo peccato di presunzione, o abbia una percezione un po' falsata della realtà, identificando i propri gusti con quelli della massa. La questione è molto più semplice, anzi semplicissima: gli oggetti "convenzionali", che non escono dai canoni del loro tempo, piacciono per forza di cose a molti; gli oggetti meno convenzionali o addirittura innovativi, invece sono divisivi: piacciono moltissimo o non piacciono per niente, per forza di cose il loro target iniziale sarà più ristretto, ma probabilmente più motivato.
La questione, dal punto di vista della percezione di massa, è molto più complessa però: se andiamo a guardare davvero con attenzione, in realtà il design di molte automobili europee di buon successo è stato veramente di rottura, o innovativo: infatti anche ciò che è "diverso", con l'abitudine, viene poco a poco assimilato dal pubblico come "convenzionale" o meglio, abituale, rassicurante: ma perché avvenga questo, bisogna che il prodotto abbia una certa diffusione commerciale e la gente inizi ad abituarvisi. E' semplicemente una questione di adattamento e abitudine.
Ciò per Honda, in Italia, è praticamente impossibile che si verifichi, per la scarsa diffusione di base delle vetture. Mentre in USA avviene, per la grande diffusione commerciale. Quindi, non è una questione di gusto europeo o americano (e di presunti sensi di superorità "culturale" che si leggono da sempre sui forum automobilistici e sugli articoli online della stampa specializzata, soprattutto alla presentazione di quasi tutti i nuovi modelli giapponesi, anche per i più belli), ma di possibilità di sviluppare
una percezione positiva di un prodotto.
Un esempio per tutti, la Nissan Juke, di cui all'inizio si leggeva peste e corna sui forum, auto (e designers) a cui venivano attribuiti gli epiteti peggiori, che poi - grazie anche ad una rete di vendita condivisa con Renault e molto sviluppata, a caratteristiche ben calibrate per il nostro mercato, al boom dei suvvetti - si è cominciata a vendere abbastanza, e poi parecchio...e la percezione del design magicamente è cambiata, facendola diventare una vetture simpatica e alla moda. Il "gusto" non c'entra niente. (Le forme spesso esulano completamente dai gusti, fra l'altro. E' la percezione che attiene alla sfera del gusto, e la percezione cambia secondo molti fattori mediti dalla cultura del tempo. Pensiamo per esempio alle mode, ciò che è di gusto ora non lo era vent'anni fa, ma magari lo era quaranta, infatti ci sono corsi e ricorsi).
Un esempio d'epoca, l'Autobianchi Y10, la cui coda tronca venne rigettata all'inizio, e poi divenne un grande successo.
Ma se queste vetture non si fossero iniziate a vendere, per motivi diversi dal design (le concessionarie ad ogni angolo, gli sconti, la clientela abituale/abitudinaria, etc) è probabile che il design avrebbe continuato ad essere "rigettato" dalla massa.
92 minuti di applausi.
P.S. sai che fine ha fatto Jambana?
 
Vedo che si parla spesso di numeri di vendita...ma parliamoci chiaro: negli anni '90, quando la Civic piaceva proprio a tutti, quante se ne vendevano davvero?
I numeri erano comunque risibili rispetto alle bestseller del segmento, perché Honda, in Italia ed in Europa, è sempre stato un marchio di nicchia.
Per tutta una serie di motivi: contingentamento, rete di vendita, tipologia e caratteristiche dei prodotti...
Quello di fare elevati numeri di vendita, garantita una soglia minima per la sopravvivenza della rete commerciale, mi pare un falso problema, se si guarda alla storia commerciale del marchio in Italia.
E non capisco chi vorrebbe che Honda si trasformasse in un marchio simile, per esempio, a Hyundai o Ford, facendo auto dalla filosofia progettuale "generalista" nel senso letterale della parola, caratterizzate da design e tecnica (e mettiamoci pure l'erogazione dei motori...) convenzionali e omologati alle richieste del momento del mercato di massa e della clientela più ampia. Magari valide, ma con pochi o nulli slanci innovativi. Non è mai stato così, e mai penso che (per fortuna) mai lo sarà, perché non è nella filosofia del marchio, che ha sempre fatto ricerca e spesso prodotti molto avanti rispetto ai loro tempi (oltre che primariamente pensati per un mercato non europeo, ma globale, dal punto di vista commerciale).

Per esempio, una cosa che non leggo molto a proposito dell'ultima Civic, è il fatto che sia caratterizzata da un'inversione di tendenza nell'architettura generale della vettura rispetto a quello che è stato il leitmotiv degli ultimi vent'anni: lo sviluppo delle vetture verso l'alto.
Con quest'ultima serie si è ritornati ad abbassare il corpo vettura, curando posizione del baricentro e distribuzione delle masse. Ritornando un po' alla filosofia degli anni '90.
E' un'inversione di tendenza "epocale", e se si guarda bene, è ciò che sta avvenendo oggi soprattutto nei segmenti molto alti, premium e luxury (per esempio con la nuova ammiraglia Lexus LS). Probabilmente questa tendenza si farà più generale nel prossimo futuro, non solo per una questione di guidabilità, ma anche di efficienza aerodinamica ed emissioni, tema di grande attualità. E la Civic si rivelerà ancora una volta anticipatrice.

E aggiungerei che secondo me anche la questione dei "gusti" è discutibile, spesso vedo persone che sui forum vorrebbero definire ciò che è di buono o cattivo gusto in termini di design, ma non stiamo parlando di buone maniere e buon gusto in senso lato, dove definire ciò che è buono o cattivo è semplice, perché regolato da convenzioni sociali che fanno parte di una cultura specifica; se parliamo di oggetti la questione è un po' più complessa, e penso che chi identifichi i propri gusti con quelli, addirittura, di un continente, commetta a mio avviso un piccolo peccato di presunzione, o abbia una percezione un po' falsata della realtà, identificando i propri gusti con quelli della massa. La questione è molto più semplice, anzi semplicissima: gli oggetti "convenzionali", che non escono dai canoni del loro tempo, piacciono per forza di cose a molti; gli oggetti meno convenzionali o addirittura innovativi, invece sono divisivi: piacciono moltissimo o non piacciono per niente, per forza di cose il loro target iniziale sarà più ristretto, ma probabilmente più motivato.
La questione, dal punto di vista della percezione di massa, è molto più complessa però: se andiamo a guardare davvero con attenzione, in realtà il design di molte automobili europee di buon successo è stato veramente di rottura, o innovativo: infatti anche ciò che è "diverso", con l'abitudine, viene poco a poco assimilato dal pubblico come "convenzionale" o meglio, abituale, rassicurante: ma perché avvenga questo, bisogna che il prodotto abbia una certa diffusione commerciale e la gente inizi ad abituarvisi. E' semplicemente una questione di adattamento e abitudine.
Ciò per Honda, in Italia, è praticamente impossibile che si verifichi, per la scarsa diffusione di base delle vetture. Mentre in USA avviene, per la grande diffusione commerciale. Quindi, non è una questione di gusto europeo o americano (e di presunti sensi di superorità "culturale" che si leggono da sempre sui forum automobilistici e sugli articoli online della stampa specializzata, soprattutto alla presentazione di quasi tutti i nuovi modelli giapponesi, anche per i più belli), ma di possibilità di sviluppare
una percezione positiva di un prodotto.
Un esempio per tutti, la Nissan Juke, di cui all'inizio si leggeva peste e corna sui forum, auto (e designers) a cui venivano attribuiti gli epiteti peggiori, che poi - grazie anche ad una rete di vendita condivisa con Renault e molto sviluppata, a caratteristiche ben calibrate per il nostro mercato, al boom dei suvvetti - si è cominciata a vendere abbastanza, e poi parecchio...e la percezione del design magicamente è cambiata, facendola diventare una vetture simpatica e alla moda. Il "gusto" non c'entra niente. (Le forme spesso esulano completamente dai gusti, fra l'altro. E' la percezione che attiene alla sfera del gusto, e la percezione cambia secondo molti fattori mediti dalla cultura del tempo. Pensiamo per esempio alle mode, ciò che è di gusto ora non lo era vent'anni fa, ma magari lo era quaranta, infatti ci sono corsi e ricorsi).
Un esempio d'epoca, l'Autobianchi Y10, la cui coda tronca venne rigettata all'inizio, e poi divenne un grande successo.
Ma se queste vetture non si fossero iniziate a vendere, per motivi diversi dal design (le concessionarie ad ogni angolo, gli sconti, la clientela abituale/abitudinaria, etc) è probabile che il design avrebbe continuato ad essere "rigettato" dalla massa.

Complimenti per il post anche da parte mia.
Come dicevo tempo addietro in qualche altro topic, facendomi un giro al Motorshow di quest'anno ho visto molte soluzioni stilistiche introdotte dalla Civic 8, adottate da tante altre case e ormai diventate standard. Giusto per fare un esempio.
 
diciamola magari in modo leggermente differente: se parliamo di qualcuno che nella scelta di un'auto (o di qualunque altro oggetto di consumo) si lascia condizionare dalla pubblicità, dalla capillarità della rete commerciale o da altri fattori posso anche essere parzialmente d'accordo ma che questo porti addirittura a condizionare il gusto generalizzato non lo sono per niente.
Con tutto il rispetto per gli estimatori ma quelli che sono (e sono stati) secondo me aborti come la Juke, la Y10, l'attuale C-Hr, la Prius e compagnia (strana) a me e a tanti altri che la pensano come me non potrebbero finire per piacere nemmeno (parlando di diffusione) se le dessero come omaggio nel sacchetto delle patatine Pai.... perciò, quello che voglio dire è che non siamo mica tutti pecoroni facilmente condizionabili , eh!
C'è anche chi compra Juke perché proprio gli piace e non perché è finita per piacergli perché l'ha presa il cognato, l'amico oppure Pinco Palla della casa accanto.
Parlando di continente, io trovo giusto che si parli di gusti ed abitudini di noi europei, degli americani o degli asiatici perché pur essendo esseri umani tutti quanti abbiamo tra di noi abitudini, stili di vita e dimensioni stesse del territorio enormemente differenti ed è normale IMHO che questi fattori col tempo finiscano per condizionare ogni oggetto (non solo i veicoli) preposto al normale e quotidiano utilizzo in quel luogo specifico del mondo.
Perciò parlando di Civic x, la Sedan che più che una C come dimensioni è una D.... da noi sarà invendibile, in Usa spopola perché da loro la percezione di segmento è diversa: per gli statunitensi una vettura deve essere grande - ovviamente non più come una volta quando la loro normalità era minimo 5,5 mt e V8 5000 cc.... - ma il grande e soprattutto l'appariscente da loro ancora domina nel gusto collettivo perciò per Honda l'avere proposto per gli USA una vettura di piccola cilindrata che va forte ed è relativamente grande e spaziosa hanno centrato appieno il loro obiettivo.
Poco ci interessa se questo o quel modello spopola da altre pari del mondo o venga premiato per il design da giudici che siano (o non siano) quelli di casa nostra; se piace, piace a prescindere se qualcuno lo premi o meno o che sia americano o europeo.
Personalmente trovo sia inutile citare questo o quel premio al design proprio perché non c'è nulla di più soggettivo del canone estetico; quello che viene esaltato da chi dovrebbe essere il giudice supremo a tanti potrebbe risultare all'opposto.
Sinceramente non ho mai capito come si possa premiare qualcosa di estetico come se ci fosse un metro di misura assoluto anche per questo !

Ciao Jambana !
 
Ultima modifica:
Noi consumatori ormai compriamo ciò che l'industria ci propone e diventiamo ,inconsapevolmente,avvezzi anche ad oggetti brutti o di cattivo gusto .A volte siamo costretti ad acquistare una brutta auto perché ricerchiamo l 'economicità di uso che solo quel tipo di auto ha.Per Albelilly:in un altro forum parli di inaffidabilità delle auto italiane ,però penso che sei rimasto fermo alla qualità delle auto degli anni 80/90.Oggi il gruppo FCA ha fatto progressi tali in fatto di affidabilità da non invidiare gli altri costruttori.Se mai qualche défaillance l'ha avuta il gruppo WW.E non parlo de diesel gate.Io stesso ho acquistato anni fa una y a metano che ,in quasi 80.000km ,ha avuto solo un guasto .Cosa che non si è verificata con il crv né tantomeno con le altre due auto tedesche che ho e con un chilometraggio inferiore.
 
Noi consumatori ormai compriamo ciò che l'industria ci propone e diventiamo ,inconsapevolmente,avvezzi anche ad oggetti brutti o di cattivo gusto .A volte siamo costretti ad acquistare una brutta auto perché ricerchiamo l 'economicità di uso che solo quel tipo di auto ha.Per Albelilly:in un altro forum parli di inaffidabilità delle auto italiane ,però penso che sei rimasto fermo alla qualità delle auto degli anni 80/90.Oggi il gruppo FCA ha fatto progressi tali in fatto di affidabilità da non invidiare gli altri costruttori.Se mai qualche défaillance l'ha avuta il gruppo WW.E non parlo de diesel gate.Io stesso ho acquistato anni fa una y a metano che ,in quasi 80.000km ,ha avuto solo un guasto .Cosa che non si è verificata con il crv né tantomeno con le altre due auto tedesche che ho e con un chilometraggio inferiore.
Gerardo, ti invito a dare un'occhiata alle statistiche delle panne e guasti in generale e vedrai che le auto del gruppo Fiat (FCA) non brillano di certo ! Ormai è da alcuni anni che sono fuori dal giro delle perizie ma ti assicuro che fino alla mia cessazione di attività ho potuto constatare che la qualità del gruppo non è che fosse di colpo diventata eccelsa, anzi !
Non escludo che con l'avvento di Marchionne ed il recente assorbimento di Chrysler lo standard sia migliorato ma come si suol dire "quando si viene scottati si teme anche l'acqua tiepida" perciò preferisco evitare.
Tieni poi conto che è dal 1992 che le mie vetture principali sono giapponesi (da poco anche coreane) auto che curandone personalmente quel minimo di manutenzione che richiedono, non hanno MAI avuto nemmeno il minimo problema.... parlo di 25 anni e (tra tutte) almeno 600-700'000 km, non so se mi spiego !
Non ho stima per la produzione italiana: sia privatamente che professionalmente ne ho viste di cotte e di crude perciò potrebbero essere diventate oggi le più affidabili del mondo ma a me non interessano.
 
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diciamola magari in modo leggermente differente: se parliamo di qualcuno che nella scelta di un'auto (o di qualunque altro oggetto di consumo) si lascia condizionare dalla pubblicità, dalla capillarità della rete commerciale o da altri fattori posso anche essere parzialmente d'accordo ma che questo porti addirittura a condizionare il gusto generalizzato non lo sono per niente.
Con tutto il rispetto per gli estimatori ma quelli che sono (e sono stati) secondo me aborti come la Juke, la Y10, l'attuale C-Hr, la Prius e compagnia (strana) a me e a tanti altri che la pensano come me non potrebbero finire per piacere nemmeno (parlando di diffusione) se le dessero come omaggio nel sacchetto delle patatine Pai.... perciò, quello che voglio dire è che non siamo mica tutti pecoroni facilmente condizionabili , eh!
C'è anche chi compra Juke perché proprio gli piace e non perché è finita per piacergli perché l'ha presa il cognato, l'amico oppure Pinco Palla della casa accanto.
Parlando di continente, io trovo giusto che si parli di gusti ed abitudini di noi europei, degli americani o degli asiatici perché pur essendo esseri umani tutti quanti abbiamo tra di noi abitudini, stili di vita e dimensioni stesse del territorio enormemente differenti ed è normale IMHO che questi fattori col tempo finiscano per condizionare ogni oggetto (non solo i veicoli) preposto al normale e quotidiano utilizzo in quel luogo specifico del mondo.
Perciò parlando di Civic x, la Sedan che più che una C come dimensioni è una D.... da noi sarà invendibile, in Usa spopola perché da loro la percezione di segmento è diversa: per gli statunitensi una vettura deve essere grande - ovviamente non più come una volta quando la loro normalità era minimo 5,5 mt e V8 5000 cc.... - ma il grande e soprattutto l'appariscente da loro ancora domina nel gusto collettivo perciò per Honda l'avere proposto per gli USA una vettura di piccola cilindrata che va forte ed è relativamente grande e spaziosa hanno centrato appieno il loro obiettivo.
Poco ci interessa se questo o quel modello spopola da altre pari del mondo o venga premiato per il design da giudici che siano (o non siano) quelli di casa nostra; se piace, piace a prescindere se qualcuno lo premi o meno o che sia americano o europeo.
Personalmente trovo sia inutile citare questo o quel premio al design proprio perché non c'è nulla di più soggettivo del canone estetico; quello che viene esaltato da chi dovrebbe essere il giudice supremo a tanti potrebbe risultare all'opposto.
Sinceramente non ho mai capito come si possa premiare qualcosa di estetico come se ci fosse un metro di misura assoluto anche per questo !
Com'è che da una parte leggo post distensivi, volti a valorizzare alcuni aspetti e da un'altra sempre la solita solfa sul mantra delle vendite europee come cartina di tornasole sul valore di un'auto? Ancora non ti dai pace che vi sia qualcuno, ben più d'uno, che non pensa come te, e che non si limita a questi traballanti teoremi ma vuole discutere a 360 gradi sul prodotto ed il contorno ad esso? Sembra un film... un cinepanettone tardivo, appunto.
Sembra incredibile che dopo tutti gli elementi snocciolati ci sia ancora la volontà ottusa di perseverare isolati su un binario morto perché (e solo per questo) la si ritiene una macchina brutta e si ha bisogno di DIMOSTRARE al mondo ciò.

Giuro che i tuoi gusti personali sono già stati espressi e capiti da me e, credo, da tutti.
 
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Com'è che da una parte leggo post distensivi, volti a valorizzare alcuni aspetti e da un'altra sempre la solita solfa sul mantra delle vendite europee come cartina di tornasole sul valore di un'auto? Ancora non ti dai pace che vi sia qualcuno, ben più d'uno, che non pensa come te, e che non si limita a questi traballanti teoremi ma vuole discutere a 360 gradi sul prodotto ed il contorno ad esso? Sembra un film... un cinepanettone tardivo, appunto.
Sembra incredibile che dopo tutti gli elementi snocciolati ci sia ancora la volontà ottusa di perseverare isolati su un binario morto perché, e solo per questo, la si ritiene una macchina brutta e si ha bisogno di DIMOSTRARE al mondo ciò.

Giuro che i tuoi gusti personali sono già stati espressi e capiti da me e, credo, da tutti.
vedo che fai di tutto per farti bannare un'altra volta, fai pure io non abbocco... a distanza di anni non hai ancora capito che quando si discute su un argomento c'è chi sta da una parte e chi dall'altra ed è davvero scostante che un concetto espresso da qualcuno venga considerato un cinepanettone, quindi esorto la moderazione a tenere d'occhio chi veramente è sempre sopra le righe e invito te ad usare un po' di rispetto in più tra un'elucubrazione e l'altra.
Se non ti piacciono i cinepanettoni evita di andare al cinema, a buon inteditor...
 
Io riporto la mia testimonianza di automolista e in famiglia in tre facciamo oltre 50.000km l'anno su ogni tipo di strada.Puoi farmi tutti discorsi confutati da statistiche ma il mio il crv ,tra i vari guasti avuti ,mi ha abbandonato per strada in piena notte.E ciò reputo che sia molto grave per un marchio come Honda .La mia personale statistica di affidabilità (in base alle recenti auto avute),conferma Toyota e Lancia Y come le migliori ,sufficienza per BMW,pessima Opel e Peugeot ,Insufficientza per Honda.Ricordo che non voglio cambiare le tue valutazioni su FCA.però credo che la mia esperienza di automobilista sia da tenere in considerazione.Tra gli anni 80 e 90 ho avuto auto quali thema ,164,Lancia k e confermo la tua pessima valutazione espressa su queste auto .
 
Io riporto la mia testimonianza di automolista e in famiglia in tre facciamo oltre 50.000km l'anno su ogni tipo di strada.Puoi farmi tutti discorsi confutati da statistiche ma il mio il crv ,tra i vari guasti avuti ,mi ha abbandonato per strada in piena notte.E ciò reputo che sia molto grave per un marchio come Honda .La mia personale statistica di affidabilità (in base alle recenti auto avute),conferma Toyota e Lancia Y come le migliori ,sufficienza per BMW,pessima Opel e Peugeot ,Insufficientza per Honda.Ricordo che non voglio cambiare le tue valutazioni su FCA.però credo che la mia esperienza di automobilista sia da tenere in considerazione.Tra gli anni 80 e 90 ho avuto auto quali thema ,164,Lancia k e confermo la tua pessima valutazione espressa su queste auto .
Io e te siamo la classica goccia nel mare a te può andare bene una a me un'altra... quello che più conta è la statistica basata sui grandi numeri che riporta sempre ai primi posti le marche giapponesi e le italiane sempre verso il fondo della graduatoria.
Comunque se tu ti trovi bene con le italiane non hai nessuna regione per cambiare ed io, in modo diametralmente opposto, non mi allontanero' sicuramente dalle asiatiche... così siamo tutti contenti ! ;)
 
Per mia esperienza con Golf GTD anni 90 80.000km mi è partita la turbina, con BMW 302 anno 2003 150cv a 120.000km mi è partita la pompa una volta sistemata sono arrivato a quasi 250.000km poi però quello che non ti aspetti ford mondeo 2.0 benzina anno 94 di mio padre la data dentro lo scorso anno 2016....con ben 390.000km, mai un problema solo tagliandi:eek::eek::eek::D:D:D. Per ora 3 Honda, mai problemi ed una Toyota mai problemi:):)
 
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