Se proseguo con la "mia" teoria, no, perché Lawrence Stroll dubito voglia in società un soggetto come Horner.
In questo momento, con una situazione "tesa", sotto tutti gli aspetti, ci vedo sicuramente l'Alpine, in cerca di investitori e di una struttura dirigenziale a tempo pieno (dai lo zio di Cuneo fa un po' da parafulmine ma la squadra ha dovuto nominare come TP quasi il primo che capitava).
Ed i risultati parlano chiaro.
Dall'Ungheria ad agosto "non vedono palla" ed il povero Gasly non riesce più a fare miracoli come a Silverstone.
Concordo con il tuo pensiero, aggiungo anche che Newey stesso, uscendo da RedBull, si dice cercasse un team che lo portasse ANCHE a diventare socio attivo, quindi pagato anche in quote.
Pare che questo fosse uno dei (magari non l'unico...) motivi per cui la trattativa tra Ferrari e Newey è saltata (se mai è partita), quindi immagino che con Horner le posizioni restino (giustamente) le medesime.
Non mi ero ancora espresso su Horner che ho più volte trovato estremamente sgradevole da avversario e da "boss", gli va però riconosciuto di aver contribuito in maniera importante al successo di RedBull in diversi cicli, andando sempre a incidere e migliorare anche laddove si pensava avrebbe fallito.l (es. Honda).
Chiaro che è solo la punta di diamante di un meccanismo squadra globale, però devo essere onesto e se riconosco colpe apicali quando le cose van male (chi è in alto gerarchicamente ha soldi, potere e capacità di cambiare rotta), altrettanto onestamente va ammesso o registrato quando un direttore d'orchestra riesce per tanto tempo e su cicli diversi a portare risultati di eccellenza.
Quindi la mia personale posizione è che si, sarei molto contento che Horner, nonostante il "personaggio", venisse in Ferrari ma concordo con te quando dici che non se ne farà nulla.
È un peccato perché purtroppo anche la gestione Vasseur sta mostrando di non avere quel guizzo, quella capacità di andare sopra ai problemi, quella volontà di superarli costi quel che costi, ed è un peccato perché dopo esserci andati vicini l'anno scorso, quest'anno è stato obiettivamente un disastro peggio di ogni più cupa previsione, il tutto in un momento delicatissimo come quello dell'apertura imminente di un nuovo -e diverso- ciclo regolamentare.