Raccontarlo a ci rimane a piedi dopo un pieno...Lo puoi mettere ad capocchiam come ti pare e non si rompe niente a meno di casi estremi difficili da ricreare nell'uso comune.
Raccontarlo a ci rimane a piedi dopo un pieno...Lo puoi mettere ad capocchiam come ti pare e non si rompe niente a meno di casi estremi difficili da ricreare nell'uso comune.
Intendi che sono stati scoperti trasversalmente? ok, qualcosa ho letto in merito, ma non c'entrano nulla con le batterie, dato che la tecnologia della base Litio non è stata inventata nemmeno essa ieri quindi non la si può stravolgere da un anno all'altro. Le soluzioni innovative vanno poi testate ed industrializzate prima di lanciarle sul mercato di massa.Non ci si aspettava nemmeno i LED dalla ricerca sui diodi.
Permettimi, ma io e te che siamo degli emeriti profani, cosa mai ci possiamo aspettare tra 10 a
Esatto, i LED, la gommapiuma, la penicillina, più che invenzioni sono scoperte mentre si cercava qualcos'altro.Intendi che sono stati scoperti trasversalmente?
mi piace ciò che scrivi e lo trovo molto interessante (non ho netflix) ma comprendi che non si sta parlando di inventare una nuova tecnologia per fornire energia ai motori ma di migliorare quanto c'è già e i margini in un arco di tempo così ristretto sono pochi. Detta così è un po' un attaccarsi alla speranza di fare una scoperta fortuita.Esatto, i LED, la gommapiuma, la penicillina, più che invenzioni sono scoperte mentre si cercava qualcos'altro.
Ovviamente c'è il problema che è impossibile prevedere di scoprire qualcosa di rivoluzionario tra X anni per caso.
D'altro canto, il futuro delle batterie al piombo sono state le batterie al litio, come il futuro delle elettrovalvole sono stati i transistor.
Se può interessare, su Netflix c'è una miniserie che parla di "piccole" invenzioni che hanno rivoluzionato la vita di miliardi di persone, ovviamente non parla dell'auto elettrica ma parla, tra le altre cose, del parabrezza.
Si chiama Everyday Miracles: https://www.netflix.com/it/title/80185707
interessante. Di che modelli parliamo?Assolutamente no, ci sono evoluzioni che stanno entrando nella rete produttiva e distributiva.
Infatti, non lo risolveranno. Apporteranno qualche miglioramento in termini di densità energetica, quindi di autonomia a parità di peso, e cinetica di ricarica, ma la questione di fondo, ossia il binomio infernale tempo↔potenza è strutturale, e le conseguenze sull'infrastruttura sono le stesse di oggi, solo molto amplificate.Rispetto alla batterie allo stato solido ... temo che non saranno manco queste la soluzione se non risolveranno le criticità emerse sinora.
Che ti devo dire: il tempo è limitato e il futuro è incerto.mi piace ciò che scrivi e lo trovo molto interessante (non ho netflix) ma comprendi che non si sta parlando di inventare una nuova tecnologia per fornire energia ai motori ma di migliorare quanto c'è già e i margini in un arco di tempo così ristretto sono pochi. Detta così è un po' un attaccarsi alla speranza di fare una scoperta fortuita.
Inoltre, lo riscrivo, ogni innovazione necessita di anni prima di poter entrare in vendita al grande pubblico.
Tutti quelli con tecnologie LFP, per iniziare.interessante. Di che modelli parliamo?
Secondo me è matematico anche il loro aumento se è necessario e si può stabilire con certezza assoluta. La frequenza sia per giorno che per orario viene costantemente aggiornata on line e se si nota un flusso crescente su un determinato gruppo di colonnine, esempio in un autogrill, possono essere aumentate dato che i parcheggi non mancano e se “cambia la clientela” cambia in proporzione anche la destinazione d’uso. Come cì da tenere presente anche l’ingresso di più operatori su una derivata area, quindi potrebbe anche instaurarsi una sorta di concorrenza o alla peggio una sorta di cartello... ma come dice Jovanotti pensiamo positivo.Le conseguenze sul numero di piazzole necessario per non provocare la processione della Madonna della Fusoliera sono quelle, e sono matematiche.
Su questo avevamo già discusso, ammettiamo che dal 2035 si vendano auto nuove solo elettriche.Del resto, se i più ottimisti tra gli analisti "scientifici" prevedono una penetrazione di elettriche sul mercato del 30% al massimo....
Il progresso che parlo e lo stesso con cui mangio, ovvero come ho già scritto non sono un accademico ne tantomeno ingegnere quindi il progresso per un consumatore per me è ciò che porta uno o più vantaggi. Esempio, se ieri con 35 mila euro mi davi un plug-in con 50 km elettrici, oggi sempre a 35 mila me ne dai una da 100 km, e domani con 35 mila me ne dai una da 200 km per me è progresso. Poi se la vedi dal punto di vista accademico/ingegneristico dove vai a spulciare tutte le sfumature e fai notare che l’auto pesa di più e se non ricarichi regolarmente inquina di più onestamente al consumatore frega nulla. Basta vedere il fenomeno DR, auto grandi a basso costo ma dalle qualità discutibili = successone, tant’è cha hanno in programma una espansione degli impianti produttivi. Dove con il prezzo di una segmento B come la Yaris Cross ti porti a casa una Dr6 che con qualche cm. in più potrebbe rientrare nel segmento D.non ho capito di che "progressi " parli , certo non progresso tecnologico.
Su questo non sono d’accordo, e prendo sempre il mio esempio. L’’idea nostra era quella del plug-in, con 100 km in elettrico che se anche in determinate occasioni arrivava a 70 ci permetteva di fare tutta la settimana lavorativa, 56 km al giorno, ricaricando la notte. Perchè alla storia che circa 11,4 milioni di italiani percorrono meno di 2 km per andare al lavoro, mentre altri 19 milioni si spostano su scala urbana, ovvero tra i 2 e i 10 km non ci crede nessuno ed è un gran balla.Se devi comprarti una plugin con 100km di autonomia tanto vale farti un elettrica.
Io, per esperienza, ho sempre visto che in un determinato contesto c’è sempre chi vede un brutto affare e chi invece una grande opportunità, e questo semplicemente perchè viviamo in contesti diversi con priorità ed esigenze diverse.Giusto, ma questo mi fa pensare che, vista la veloce evoluzione della tecnologia, è poco saggio acquistare ora un bene così costoso quando tra pochi anni a parità di prezzo avrò molto di più (dubito invece che potremo avere lo stesso bene a prezzo inferiore).
E, sempre per la stessa logica, perché acquistare ora una elettruca che, "grazie" al veloce progresso tecnologico, tra pochi anni verrà valutata al prezzo delle patate? (già ora le elettriche usate fanno fatica boia ad essere (s)vendute.
E non so se sono l'unico a pensarla così
Non dimenticare però che gli attuali obbiettivi dei piani UE sono del 30% del circolante che pare la percentuale che coincide sia con le crescite di esigenza energetica sia con la necessità di ridurre le auto nelle città che con quella degli edifici dotabili di postazioni di ricarica. L'altro 70% non considerato come verrà trattato? Oppure, ci sarà un nuovo piano per incrementare le elettriche?Secondo me è matematico anche il loro aumento se è necessario e si può stabilire con certezza assoluta. La frequenza sia per giorno che per orario viene costantemente aggiornata on line e se si nota un flusso crescente su un determinato gruppo di colonnine, esempio in un autogrill, possono essere aumentate dato che i parcheggi non mancano e se “cambia la clientela” cambia in proporzione anche la destinazione d’uso. Come cì da tenere presente anche l’ingresso di più operatori su una derivata area, quindi potrebbe anche instaurarsi una sorta di concorrenza o alla peggio una sorta di cartello... ma come dice Jovanotti pensiamo positivo.
Su questo avevamo già discusso, ammettiamo che dal 2035 si vendano auto nuove solo elettriche.
Nel 2045, sempre che i dati di vendita rimangano gli attuali e non decrescano, circoleranno 15 milioni di veicoli elettrici, quindi un terzo dell’odierno parco circolante, nel 2055 i due terzi, mentre nel 2065 dovrebbe esserlo tutti.
Con questa timeline di 35 anni, compresi i 10 per arrivare al 2035 onestamente di cose ne possono accadere a migliaia… e visto i pazzi che stanno governando attualmente e altri alle porte pure estinguerci, altro che batterie e colonnine.
Posso dirti invece che dalla mie parti tutti i turisti olandesi, belgi, danesi e anche a mia sorpresa norvegesi che incrocio (francesi e tedeschi non li aggiungo dato che le loro auto si vedono durante l'anno pure) sono tutte auto termiche. Da inizio stagione non ho visto un'elettrica con targa straniera.Io, per esperienza, ho sempre visto che in un determinato contesto c’è sempre chi vede un brutto affare e chi invece una grande opportunità, e questo semplicemente perchè viviamo in contesti diversi con priorità ed esigenze diverse.
Ma prima facciamo una doverosa, anche se lunga e articolata premessa oggettiva.
E’ inutile che ci giriamo intorno, mi si può raccontare quello che si vuole ma il mercato dell’auto elettrica ormai è maturo, e per maturo intendo :
- offerta di auto elettriche in tutti i segmenti
- batterie ormai appurato che durano e non pongono il problema
- auto che possono essere semplicemente aggiornate e la ID3 dell’ADAC pur essendo una della prima tribolata serie ne è un ottimo esempio dove oggi con 172 mila km consuma meno che da nuova
- mediamente consumano tutte poco
- fatto da non sottovalutare, con la diffusione delle colonnine sono diventate fruibili. Fruibili perchè :
1 ve lo posso dire personalmente perchè ne ho una e non sono uno barricato in casa perché su 14 mila km ben 2600 km sono stati fatti per gite con il 90% di autostrada, 2 perchè abito a qualche km dal casello di Agrate della A4 che prendo quasi ogni giorno ed essendo una delle autostrade cruciali per l’accesso e il transito per visitare il nostro paese è dai primi di luglio che mi ritrovo ogni giorno letteralmente circondato soprattutto alla bariera di Milano Est da moltissime auto/camper/roulotte straniere dove una buona parte 20-30% sono elettriche.
Le targhe ? Soprattutto Tedeschi e Francesi, ma anche Olandesi e qualcuno di più vicino come Austriaci e Svizzeri. Le auto ? Molte ID.3, qualche ID.4 ma di più ID.7, Q4 Etron, Bmw iX1 e i4, Mustang MachE, 3008, qualche Mqb, diverse marche suppongo cinesi ma non riconosciute, e poi le coreane dalle Ioniq alle Kona. Oltre ad averne trovate varie a ricaricare ad Affi sulla Brennero nell’Hub di Ionity. E se guardi bene possono viaggiare non perchè si chiamano Bmw Audi e Mercedes perchè anche loro non hanno ste gran batterie anzi, la Bmw ix1 che ne vedo a palate straniere ha una batteria da 64 kwh come una Kona. Le altre sui 77-80 kwh, ma ci sono anche molte altre di turisti stranieri con batterie meno capienti. Poi se questo post lo legge anche Cuorern ieri ho avuto davanti per qualche km anche una Mokka Ev con targa tedesca del distretto di Berlino quindi neanche tanto dietro l’angolo. Quindi per quel che si dica viaggiare si può.
Ma ora prendiamo il mio esempio, tra 2 anni deciderò se tenere l’auto o ridarla indietro, e il prezzo è già fissato, Quindi se il mercato sarà affossato io non ci rimetterò e non ci guadagnerò niente da quello che il contratto ha stabilito. Se invece il mercato sarà rivalutato, e vedendo i numeri che sta facendo oggi Vw con le ID mi rende fiducioso che qualcosina, mica tanto, alla restituzione magari porto a casa. Anche perchè mi aspetto una percentuale nominale visto che la tengo con scrupolo di almeno del 96-97% come da media. Ovvio cade tutto se poi decido di tenerla.
Con queste premesse arrivi tu U2511 e dici no, aspetto e la compro tra 2 anni perchè sarà migliore rispetto a quelle odierne, vero però:
Primo bisogna vedere se i miglioramenti in questione ti servono e/o ti sono utili veramente, ma che poi non si rivelino come molte funzioni nei cellulari dove il 95% delle persone lo sfrutta al 20%.
Due a meno che non ti rivolgi ai cinesi un’auto come la mia meno di 50 mila non la porterai a casa.
Poi arrivo io e ti dico, guarda : la mia auto consuma poco e i miei report sono li a testimoniarlo, è abbastanza accessoriata, la batteria la tengo con scrupolo e ti do un certificato (spero) alto, è costantemente aggiornata, ispezionata, ha una discreta autonomia generale, 3 anni 45 mila km, marca Europea capillarmente diffusa con molta probabilità la possibilità di rivolgerti ad una officina in caso di bisogno vicino a casa, ecc.ecc e te la do (esempio) a 30 ? 35 mila ? Tu cosa fai, visto tutte le considerazioni, davanti a quella nuova a 50 mila ? O quantomeno visto che hai espresso che molti sono sulla tua stessa linea, cosa pensi farebbero altri al tuo posto ?
premesso che stiamo portando delle opinioni in base ai nostri trascorsi e personali preferenze ,Il progresso che parlo e lo stesso con cui mangio, ovvero come ho già scritto non sono un accademico ne tantomeno ingegnere quindi il progresso per un consumatore per me è ciò che porta uno o più vantaggi. Esempio, se ieri con 35 mila euro mi davi un plug-in con 50 km elettrici, oggi sempre a 35 mila me ne dai una da 100 km, e domani con 35 mila me ne dai una da 200 km per me è progresso.
Su questo non sono d’accordo, e prendo sempre il mio esempio. L’’idea nostra era quella del plug-in, con 100 km in elettrico che se anche in determinate occasioni arrivava a 70 ci permetteva di fare tutta la settimana lavorativa, 56 km al giorno, ricaricando la notte. Perchè alla storia che circa 11,4 milioni di italiani percorrono meno di 2 km per andare al lavoro, mentre altri 19 milioni si spostano su scala urbana, ovvero tra i 2 e i 10 km non ci crede nessuno ed è un gran balla.
Mentre negli spostamenti ti un po più importanti si utilizzava la modalità ibrida. Questo si che poteva essere una evoluzione del Rav4 ibrido, peccato per le 55 mila ero richieste. Poi oggi arriva la Omoda 9 plug-in, che è 10 cm. del Rav, in più, che a ciclo urbano te ne fa 180 di km in elettrico e costa un bel 10 mila euro meno full optional capisci che per molti questo è più di un progresso. Se poi ti accontenti di 10 cm. in meno, del Rav, e compri la Jaecoo 7 plug-in full optional che di km in ambito urbano ne fa 130 di km e che tra sconti, promozioni, cazzi e mazzi, te la porti via a 37 mila euro chiavi in mano e beh… come lo chiami questo per un consumatore se non progresso. A proposito +91% rispetto al 2024 la penetrazione cinese nel nostro mercato nei primi 6 mesi, dal 2,7 al 5%.
amico mio su questo io inizio ad andarci molto cauto. Parlo di Dr ma anche di MG.Dr auto grandi a basso costo ma dalle qualità discutibili = successone, tant’è cha hanno in programma una espansione degli impianti produttivi. Dove con il prezzo di una segmento B come la Yaris Cross ti porti a casa una Dr6 che con qualche cm. in più potrebbe rientrare nel segmento D.
Divergent - 10 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa