Mi ha colpito un pò negativamente che per un test dell'importanza generale di quelli che esgue 4R si utilizzassero pneumatici runflat.
Ho peraltro avuto modo di provare l'auto, in versione D/3 e mi è sembrata piuttosto (troppo) rigida per le strade malconce che abbiamo in Italia, benchè l'auto da me provata montasse cerchi da 17 (ho provato anche quella con cerchi da 18, ma sono da visita ortopedica). Ho scoperto tuttavia che la taratura delle sospensioni per le auto destinate al mercato Italiano corrisponde a quella media chiamata "sport" per il caso che si adotti opzionalmente il tellaio "four C" che offre tre alternative di taratura delle sospensioni.
Dunque la posizione "confort", che è la più morbida per chi acquisti l'optional in questione (e che comprende nel relativo pacchetto anche il servosterzo ad assistenza variabile) assicura potenzalmente un miglior confort. La terza posizione "advanced" è invece rigidissima. Per ilmercato d'oltre oceano invece il default è la posizione "confort" per cui l'opzione "four C" è destinata a chi predilige un assetto più rigido.
Stupisce poi che la Volvo dichiari falsamente una capacità del bagagliaio di l. 500 a fronte di soli 412 misurati nel test ed anche visivamente corrispondenti al vero. (in effetti, ad esempio,il bagagliaio della Renault Laguna sportour di 508 l al confronto sembra un vagone volante). Forse sarebbe stato meglio rinunciare al sottile vano sottostante il piano di carico in cambio di un incremento di 50/60 litri!
Da ultimo segnalo che la stessa casa dichiara per il modello con cambio automatico consumi nel misto superiori del 18% (!!) rispetto alla versione con cambio manuale (tutti sappiamo che nell'uso qutidiano soprattutto in città, se chi guida è attento, la differenza può essere in concreto anche maggiore). Facendo due conti sono centinaia di litri di gasolio per un valore di circa 4.000 ? in 5 anni percorrendo 40.000 km annui, oltre al costo originario del cambio automatico (altri 2.000 in più). Sono cifre non da poco che forse fanno riflettere;
Non sò se è questo il luogo per sollevare il problema, ma mi stupisce, e ne chiederei la ragione, il tifo assoluto della rivista, che pur apprezzo molto, per tale tipo di trasmisssione di cui tantissimi automobilisti non sentono la necessità ed anzi non apprezzano affatto per tante ragioni (consumi, costi, impossibilità e costi di eventuali riparazioni, freno motore, gestione delle inerzie nella guida, sensazione di "motore imballato" piacere di guida etc...), in un'epoca in cui i produttori dedicano attenzione maniacale al dato del "CO2", al punto che anche 4R lo inserisce nei listini (versione ridotta) oltre a quello sui consumi dichiarati come dato di importanza evidentemente superiore ad altri (esempio al regime minimo di giri corrispondente alla coppia massima)!
MI piacerebbe conoscere la ragione di questo orientamento che posso assicurare sconcerta non pochi lettori!
Ho peraltro avuto modo di provare l'auto, in versione D/3 e mi è sembrata piuttosto (troppo) rigida per le strade malconce che abbiamo in Italia, benchè l'auto da me provata montasse cerchi da 17 (ho provato anche quella con cerchi da 18, ma sono da visita ortopedica). Ho scoperto tuttavia che la taratura delle sospensioni per le auto destinate al mercato Italiano corrisponde a quella media chiamata "sport" per il caso che si adotti opzionalmente il tellaio "four C" che offre tre alternative di taratura delle sospensioni.
Dunque la posizione "confort", che è la più morbida per chi acquisti l'optional in questione (e che comprende nel relativo pacchetto anche il servosterzo ad assistenza variabile) assicura potenzalmente un miglior confort. La terza posizione "advanced" è invece rigidissima. Per ilmercato d'oltre oceano invece il default è la posizione "confort" per cui l'opzione "four C" è destinata a chi predilige un assetto più rigido.
Stupisce poi che la Volvo dichiari falsamente una capacità del bagagliaio di l. 500 a fronte di soli 412 misurati nel test ed anche visivamente corrispondenti al vero. (in effetti, ad esempio,il bagagliaio della Renault Laguna sportour di 508 l al confronto sembra un vagone volante). Forse sarebbe stato meglio rinunciare al sottile vano sottostante il piano di carico in cambio di un incremento di 50/60 litri!
Da ultimo segnalo che la stessa casa dichiara per il modello con cambio automatico consumi nel misto superiori del 18% (!!) rispetto alla versione con cambio manuale (tutti sappiamo che nell'uso qutidiano soprattutto in città, se chi guida è attento, la differenza può essere in concreto anche maggiore). Facendo due conti sono centinaia di litri di gasolio per un valore di circa 4.000 ? in 5 anni percorrendo 40.000 km annui, oltre al costo originario del cambio automatico (altri 2.000 in più). Sono cifre non da poco che forse fanno riflettere;
Non sò se è questo il luogo per sollevare il problema, ma mi stupisce, e ne chiederei la ragione, il tifo assoluto della rivista, che pur apprezzo molto, per tale tipo di trasmisssione di cui tantissimi automobilisti non sentono la necessità ed anzi non apprezzano affatto per tante ragioni (consumi, costi, impossibilità e costi di eventuali riparazioni, freno motore, gestione delle inerzie nella guida, sensazione di "motore imballato" piacere di guida etc...), in un'epoca in cui i produttori dedicano attenzione maniacale al dato del "CO2", al punto che anche 4R lo inserisce nei listini (versione ridotta) oltre a quello sui consumi dichiarati come dato di importanza evidentemente superiore ad altri (esempio al regime minimo di giri corrispondente alla coppia massima)!
MI piacerebbe conoscere la ragione di questo orientamento che posso assicurare sconcerta non pochi lettori!