Buongiorno, Un’informazione: ho subito un incidente con danni forse superiori al valore dell’auto fornita dal perito (8.000 euro; Assurdo, se avessi dovuto rivenderla non l’avrei fatto a meno di 11.000, dato il basso chilometraggio, la tenuta maniacale e la presenza di tutti gli optionals che offriva la casa al momento dell’acquisto dell’auto nuova). Ora il mio dubbio è: posso spingere per avere il valore dell’auto (8000 o poco meno) e decidere di non ripararla? Così almeno la darei a un rivenditore per acquistare una auto usata. Perché dovrei attendere almeno un mese per ordinare i pezzi e ripararla, e in quel caso minaccerei ricorso se non mi dessero l’intero importo della riparazione, più bollo e assicurazione non goduta per quel periodo, più il fermo tecnico, più il noleggio di un auto per recarmi al lavoro. Grazie anticipatamente per chi risponderà! Alessandro
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Quello che ti interessa è la proposta di liquidazione del danno (che deve comprendere tutte le voci, e non solo il ripristino del mezzo. L'unica particolarità è che se il costo della riparazione supera il valore dell'auto, ti verrà liquidato solo quest'ultimo importo. Esempio: per la voce danni al veicolo, se il valore di mercato è 8000 e il danno è 9000 ti liquidano 8000; se il danno è 7000 ti liquidano 7000). Poi l'auto puoi decidere di non ripararla e venderla anche se il costo della riparazione è inferiore al valore dell'auto, e anche prima della liquidazione (purchè sia stata effettuata la perizia per valutare i danni). Naturalmente il prezzo che potrai ottenere sarà quello che ti offrono per il mezzo incidentato, quindi non molto. Con l'assicurazione puoi trattare tutto quello che vuoi. Se accettano la tua proposta buon per te. E in teoria il danno da fermo tecnico te lo dovrebbero corrispondere anche se vendi l'auto, almeno fino alla data della vendita. L'unico punto importante è che la consistenza di questo danno va dimostrata (cioè devi conservare la documentazione che attesta i costi sostenuti per l'auto sostitutiva). Quindi, se a te va bene 8000 e a loro anche, tutti contenti.
Ti ringrazio molto gentile. Ho letto però che, nel caso di danni di 9000 euro su un ‘auto valutata 8000, non ti darebbe tutti gli 8 mila, ma decurterebbero il valore del relitto. Ma è possibile?? Se l’auto così incidentata la valutano 3000 (perché gli interni sono rimasti intatti), vuol dire che mi daranno 5000? Io non ci credo.. perché a quel punto contesterei la valutazione di 3000 euro per il relitto. Inoltre, dato che sono tenuti a darmi il risarcimento entro 30 giorni(indennizzo diretto), e dato che l’auto non sarà mai pronta prima, dato che sono passate due settimane a vuoto e deve ancora ordinare i pezzi), vuole dire che intesteranno a me la cifra pattuita (es. 8000). A quel punto sarò costretto a ripararlo e dare fattura, altrimenti potrebbero richiedermi i soldi indietro? Chiedo scusa per l’eventuale ovvietà delle domande, ma è la prima volta e in internet che scritto di tutto
Sì, è così: il valore del relitto (se c'è, e non è detto che ci sia) viene detratto, perché è comunque un valore che resta nel tuo patrimonio. E tuttavia, ragionando su ogni singola voce di danno possibile, ti devono essere risarcite anche le voci relative alle spese di demolizione e di immatricolazione di un nuovo veicolo, se lo acquisti. Ma probabilmente molti dei tuoi dubbi nascono da un equivoco di fondo: i 30 giorni. Entro quel termine (che si applica se c'è stata una constatazione amichevole, se no i giorni sono 60), infatti, l'assicurazione non ti deve pagare: deve presentarti un'offerta di risarcimento. Da quel momento tu hai 30 giorni di tempo per accettarla o rifiutarla. Rispetto a quell'offerta l'assicurazione non ti può chiedere indietro niente: è la stima del danno che per loro è valida. Poi, il punto di fondo è: quanto sei disposto a perdere in tempo e soldi (avvocato ed eventuale perito) nella faccenda? Aspetta l'offerta e poi fatti due conti. In teoria puoi anche rifiutare una proposta di risarcimento per equivalente (valore di mercato dell'auto), pretendendo la reintegrazione in forma specifica del danno (maggior spesa necessaria per la riparazione). In teoria: cioè, devi trovare un giudice di pace che ti dà ragione. Può succedere (soprattutto se il costo della riparaizone non supera di molto il valore di mercato dell'auto), ma non è detto. Ne vale la pena? Come ti ho detto, quando hai una proposta di liquidazione in mano puoi iniziare a ragionare sul cosa fare.
Ti racconto un aneddoto. Negli anni 90 avevamo una 500 che mia mamma usava per andare al lavoro. Da poco l'avevamo fatta mettere a posto spendendo 2 milioni di lire. Ebbe un incidente. Auto tamponata e spinta in avanti sotto un fuoristrada quindi accartocciata. L'assicurazione offrì forse 500mila lire. Mio padre fece scrivere dall'avvocato e l'assicurazione pagò la riparazione a 2500000 perchè l'urto aveva anche danneggiato altre parti meccaniche. Sicuramente saranno cambiate alcune leggi ma i GdP sono abbastanza propensi a far si che il danno venga risarcito in toto valutando poco o nulla la non economicità della riparazione nel risarcimento assicurativo poichè fa parte del rischio di impresa. Troppo comodo incassare i premi poi non risarcire perchè l'auto è vecchia o vale poco. Anche perchè quando vai dal carrozziere a lui importa poco che il mercato stabilisca che la tua auto vale tanto o poco.
Anno 2009...tamponamento a catena in autostrada con la mia 407 SW del 2005, quindi danni al posteriore ed all'anteriore; preventivo di riparazione pari a poco più di € 8700,00, proposta del liquidatore € 5.500 (il valore dell'auto, secondo loro). Accetto il citato assegno quale anticipo per la riparazione del danno con raccomandata; faccio riparare l'auto e trasmetto la fattura quietanzata della riparazione e nel giro di un paio di settimane è arrivato l'assegno per la differenza. Quindi se non ripari l'auto di restituiscono il danno meno l'iva, se la ripari devono pagare tutto. Secondo me, se fanno troppi problemi fai riparare l'auto e dalla in permuta; tieni conto che se dovessi chiedere l'intervento di un avvocato/studio peritale, dovranno pagare anche quello.
1) "Se la ripari devono pagare tutto" solo nel mondo delle favole: nel tuo caso in sostanza non hai accettato la loro offerta di liquidazione, e presentata la fattura della riparazione hanno deciso di pagarti anche l'eccedenza rispetto al valore del veicolo. Se hanno deciso così avranno avuto le loro buone ragioni. Ma se ti avessero risposto di no avresti dovuto andare in giudizio, con l'incognita dell'esito finale. 2) "Se dovessi chiedere l'intervento di un avvocato/studio peritale, dovranno pagare anche quello" solo se dopo essere andato in giudizio ti viene data ragione. Se ti danno torto oltre a pagare il tuo, di avvocato, rischi la condanna al pagamento delle spese legali della parte vittoriosa. Rischiare un contenzioso vale la pena solo per cifre importanti. Poi ognuno si regola come vuole.
Per questo, oltre alla RCA obbligatoria, è consigliabile stipulare una polizza "spese legali". Nei casi "dubbi" (sulla ripartizione della responsabilità e/o sull'ammontare del danno) consente di agire in giudizio senza...rischiare di tasca propria
leggendo bene le clausole delle tutele legali di 2 compagnie, viene concessa solo a loro insindacabile giudizio che ne valga la pena (ergo se sono stracerti che hai ragione. Se non sei d'accordo puoi andare in tribunale anche per quello, ma anche lì se perdi paghi le spese legali (cioè deve essere abbastanza certo che non hai torto, o qualcosa del genere).
Non ho idea di quali CGA tu abbia letto, comunque - se non è una evidente "causa persa" - le compagnie specializzate in tutela legale autorizzano senza difficoltà l'azione giudiziaria. Unica avvertenza. Per essere "in copertura" quando al sinistro si applica il "risarcimento diretto" (= a carico della propria compagnia), occorre aver stipulato la polizza spese legali con una delle compagnie specializzate nel ramo
una con genialloyd, ma ammetto che me la concessero in situazione dubbia, forse è più per pararsi nel caso anche con torto evidente uno ci provi, non so. Di recente con generali, dopo aver visto le condizioni ho chiesto lumi all'assicuratore mio amico, e mi disse che onestamente non l'avevano mai usata. E mi successe incidente con ragione totale, volevo prenderlo, ma l'impiegata fece delle storie "tanto ha ragione, è evidente, Cid controfirmato dalla controparte". Non ho avuto tempo e voglia di insistere, il mio amico era in ferie all'estero.
Quindi sinistro con applicabilità della procedura di "risarcimento diretto", pagato dalla tua compagnia. Non è applicabile la copertura "spese legali" stipulata tramite la compagnia stessa. Piuttosto mi sembra di ricordare che il massimale offerto da Generali è di soli 5200 euro, troppo poco se c'è un sinistro "serio" con responsabilità dubbia ecc...
Boh, non ricordo se era risarcimento diretto, ma quando il mio amico è tornato dalle ferie era scocciato dal fatto che l'impiegata non me l'avesse fatta usare.. Dal che desumo potessi Poi se non potevo bastava dirlo.. Ma sinceramente non mi pare ci fosse una clausola del genere .. All'epoca me l'ero studiato abbastanza. Si, il massimale non era granché, ma anche con Genialloyd mi pare.
