Ecco, qui potete parlare dei vostri viaggi: in Italia, in Europa, nel mondo, in qualunque posto. In auto, in moto, in aereo, in treno, in barca, in nave. Ovviamente non potete parlare della gita fuori porta.
Chi, oltre a me, ha avuto (o ha tuttora) la passione per i lunghi viaggi in auto in solitaria per l'Europa, senza pianificare i pernottamenti ma cercando sera per sera (in modo da non sentirsi troppo vincolati)? P.s. ho calcolato che in tutto ho fatto 35.000 km in questo modo, distribuiti in 4 vacanze da 3 settimane l'una. Poi ho conosciuto mia moglie... e per alcuni anni abbiamo continuato a fare viaggi simili, fermandoci però a Stoccolma verso nord (niente più Capo Nord).
Io ti posso dire, come ho scritto in altri topic, che da quando avevo 6 anni fino a quando ne ho compiuti 13 ho visto quasi tutta l'Europa, in macchina con mio padre, mia madre, mia nonna materna e i miei due fratelli. Si, 6 persone e relativo bagaglio + tenda (in buona parte sul tetto). 1 viaggio all'anno, in occasione delle ferie da funzionario di banca di mio padre, e sempre viaggi di almeno 25 giorni, ma anche 1 mese. Ogni viaggio sui 10.000 km in media, se non vado errato. Con le seguenti vetture: - Fiat 1.100 B - Fiat 1.100 D - Fiat 1.500 - Fiat 125 Poi uno con la Fiat 124 sport Coupé in Italia, quando ero più grande, sui 16-17 anni). Mio padre era di Torino e ha sempre comprato Fiat, tranne una volta (Ford Fiesta). In questo modo abbiamo visitato: Italia, Svizzera, Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Marocco, Paesi scandinavi (tutti, e compreso Capo Nord), Belgio, Olanda e Danimarca. A 16 anni ho fatto il primo viaggio con gli amici: in 3 a Malta, con la nave. Poi nel 1973, quando mi sono diplomato, con il regalo dei miei e altri risparmi viaggio sulle Alpi e in Costa Azzurra, con 2 amici, con la Citroen Dyane di mio fratello. Nel 1974 Paesi dell'Est, sempre con 2 amici, con la mia Autobianchi A112. Nel 1975 viaggio in treno/tenda a Parigi (5 gg.) con un mio amico (con, tra l'altro, scorpacciate di spogliarelli a Pigalle...). Poi quasi nulla (a parte il citato viaggio in Italia e due puntatine in Sila, dove avevamo 2 mansarde, con i miei e la 124 sport di mio padre) fino al 1979, quando mi sono sposato e ho fatto il viaggio di nozze a Parigi, passando per Courmayeur e Chamonix. Poi ancora tanti viaggi con la prima moglie e tantissimi con la seconda (Italia-Europa), nonchè alcuni anche da solo (soprattutto per vedere gare, anche all'Estero). In auto, in aereo, in aereo+noleggio e anche in Autobus. Sempre alberghi o B&B o Agriturismi. Aggiungo che per oltre 7 anni (dal 1987 al 2004), ho "viaggiato", a spese della Banca, anche per lavoro. In tutta l'Italia, 21 filiali e agenzie BNL complessive. Ultimo viaggio (in aereo+albergo) a inizio luglio 2022 a Milano e Monza, da solo. Questa, in estrema sintesi, la mia lunga storia di viaggiatore. Si, viaggiare non mi piace proprio........ Astinenza totale per quasi 3 anni da settembre 2019 a giugno 2022, causa Covid, ma non mi lamento affatto..............
Verissimo. A più di 20 anni di distanza, ho ancora bei ricordi dei miei viaggi in solitaria, specie quello in Scandinavia. Ma anche quello in Inghilterra, Scozia e Irlanda mi è rimasto particolarmente nel cuore. Per fare viaggi del genere da soli ci vuole un certo coraggio (mi è capitata qualche disavventura, come essere aggredito da due malintenzionati alle 3 di notte nella periferia di Amsterdam, me la sono cavata quasi per miracolo) ma ha un gusto particolare: ti misuri con te stesso e godi della massima libertà, senza limiti imposti da altri. Fare viaggi del genere con un'altra persona (nel mio caso mia moglie, che fino a quando non ci siamo conosciuti non aveva mai viaggiato) è comunque bello, perché hai qualcuno con cui condividere e commentare ciò che si vede e si scopre, ma si perde il lato avventuroso e ci si pongono molti più limiti. A ogni modo, viaggiare è comunque un grande arricchimento. In questo periodo mi manca, sono diversi anni che non lo faccio più come una volta. Ultima cosa: per me viaggiare vuol dire farlo in auto o in camper, guidando senza dare il cambio a nessuno. Per me andare da una città all'altra in aereo non è viaggiare, è spostarsi da un punto a un altro. E lo associo al lavoro (finora ho preso l'aereo solo per lavoro, mai per vacanze).
Un aneddoto che dimostra quanto all'epoca mi piacesse viaggiare da solo. Alla vigilia del mio mitico viaggio verso Capo Nord, una mia amica e collega di lavoro, con la quale c'era un bel rapporto (andavamo al cinema e a cena da soli) ma niente di più - niente sesso - mi propose di venire con me. "Così mentre tu guidi, io scatto le foto". Mi ricordo ancora le sue esatte parole. Io le dissi di no: volevo continuare a viaggiare da solo (avevo già fatto i miei due viaggi in Francia, Olanda e isole britanniche, e non vedevo l'ora di arrivare a Capo Nord da solo) e volevo scattarmi le foto da solo, a costo di farlo mentre guidavo. Morale: fine di un'amicizia. Si offese a morte e per qualche anno non mi volle più parlare (tra l'altro si era tenuta delle cassette di musica e delle videocassette che le avevo prestato, mai più riviste). Quando finalmente facemmo pace, io avevo già conosciuto la mia futura moglie e lei conviveva con un ragazzo.
io invece in Europa ho viaggiato quasi sempre con l'aereo, a parte puntate in Francia o altri paesi confinanti, la scelta è stata dettata dal fatto che in primis volevo vedere anche il resto del mondo, ma più che altro viverlo, ma non nei villaggi o nei comodi hotel ma nella realtà quotidiana ,ho pensato che questi tipo di viaggio era meglio farli da giovane e cosi dai 25 anni in su per le vacanze estive mi sono dedicato un mese circa all'anno a questo tipo di viaggio, per forza di cose poi per visitare l'europa non potevo che prendermi qualche fine settimana e in quella modalità giusto con l'aereo si può viaggiare. Detto questo conto poi andando un poco più avanti negli anni di poter fare invece viaggi itineranti in Europa perchè un discorso è visitare le capitali ed un altro è visitare invece tutto quello che gli ruota attorno. Per quanto riguarda i viaggi intercontinentali sono andato per molti anni con Avventure nel mondo , era una modalità di viaggio che mi piaceva anche perchè oltre al vivere in parte il paese che si visitava era un modo di conoscere anche italiani del gruppo che venivano da tutto il paese, i continenti gli ho girati tutti a parte l'oceania e in alcuni ci sono stato diverse volte con tante esperienze per me belle. Il viaggio di nozze l'ho fatto invece itinerando per gli Stati Uniti con una mustang, soprattutto la costa occidentale, dove ero stato gia altre volte ma parliamo di un paese talmente vasto che ogni volta che ci vai scopri qualcosa di nuovo. In tutto questo almeno fino ai 18 anni ho girato molto l'Italia, ed ora con l'allargamento della famiglia ho ripreso a girarla, non sono il tipo da denigrare il mio paese, come dicevo ho fatto una scelta legata al fatto che certi viaggi li puoi fare solo da giovane, poi in altra età e in altre condizioni si fanno altri viaggi, però per me in generale la vacanza è stata sempre quella di rompere dal routine quotidiana, per questo fino ad ora non ho mai sentito la voglia di avere ad esempio una casa al mare vicino Roma, lo fanno in tanti ed è comodo , è che in vacanza mi serva anche solo sentire un altra lingua o un altro dialetto per staccare, altrimenti mi sembra di non essermi mai mosso.
Appunto per questo per me il viaggio deve essere itinerante (on the road), perché non esistono solo le capitali o le città principali. Per esempio, dei Paesi Bassi la maggior parte della gente che conosco ha visto solo Amsterdam e poco altro. Io invece me li sono girati tutti, in auto e in camper, da nord a sud, da est a ovest. Il viaggio in aereo per vedere una capitale nel weekend, non fa per me. Per me andare a Berlino con l'aereo vuol dire solo 3 cose: lavoro, lavoro e lavoro! L'ho fatto per almeno 12 anni, e ora mi capirete se non amo andare in una capitale europea con l'aereo...
E poi ricordate: non è importante la meta, ma il viaggio che si fa per arrivare alla meta. Io a Capo Nord ci sono andato non per vedere Capo Nord, che non c'è niente di interessante a parte il simbolo, ma per attraversare tutta la Scandinavia e godere delle sue bellezze. E come disse Einstein: "Amo viaggiare, ma odio arrivare"
Dipende però sempre dal tempo a disposizione, se ad uno piace l'aspetto culturale è artistico probabilmente si deve concentrare su una delle capitali e passarci anche un bel poco di tempo . Insomma secondo me la modalità di un viaggio dipende sempre da quello che si cerca nel viaggio stesso.
Molte volte. La più "avventurosa" è stato partire per un giro di più di 20 giorni in Turchia, avendo prenotato solo il traghetto Brindisi-Igoumenitsa e le 3-4 notti a Istanbul. E parliamo di 2002, niente roaming sul cellulare, niente navigatore, niente Booking etc. Immaginate anche solo arrivare all'hotel in una città di 12 milioni di abitanti, solo con la cartina. Si arrivava con la cartina e si cercava sul posto Comunque tutto bene. Probabilmente la più bella vacanza della mia vita, alternando visite "culturali" e giorni di mare.
In generale, come viaggi in auto in Europa, oltre alla Turchia di cui sopra, ho all'attivo:. Con partenza da casa con la mia auto: - Catalogna - Loira, Bretagna, Normandia - Francia sud e ovest - Alsazia - Germania un paio di volte. - Polonia fino al Baltico - Vienna e Bratislava - ex Jugoslavia Con fly and drive: - Portogallo - Irlanda - Inghilterra - Olanda - Andalusia
Il mio viaggio "icona" l'ho fatto nell'estate del '92 dove, con mio fratello e alti due amici, abbiamo fatto da Los Angeles a Miami on the road, metà su una Buick Century e metà su una Chevy Grand Am. Nessuna prenotazione, dormito nei posti più disparti, dai motel malfamati che si vedono nei film..... si, quelli dove metti il quarto di dollaro e il letto vibra..... ai lodge in petra e legno nei parchi.... un paio di notti ce le siamo anche fatti in macchina perchè i posti dove dormire nelle riserve indiane non erano illimitati e allora ci si adattava. Non ci siamo fatti mancare nulla, dagli Studios di Hollywood alla Monument Valley, dalla "vita" di Las Vegas a birra e ostriche a Bourbon St. di New Orleans, dagli immensi ranch in Alabama alla "corsa" in macchina sulla spiaggia di Daytona.... con immancabile visita al noto autodromo. Abbiamo vissuto l'essenza e le contraddizioni di quel mondo sempre affascinante che è il sud degli Stati Uniti, assistito a rapine, fermati dalla polizia per eccesso di velocità, visitato luoghi da nababbi e corsi via rapidi dopo esser entrati nel quartiere sbagliato, abbiamo conosciuto gente fantastica e ospitale, fatto colazione all'americana e mangiato T-Bone nei posti di sosta di camionisti e cowboy. Insomma, un viaggio più dello spirito che del corpo.
Certo. Personalmente non mi piacciono i viaggi mordi-e-fuggi, un bel viaggio richiede tempo a sufficienza. Un weekend non basta. Per dire, non andrei a Parigi con l'aereo apposta per vedere il Louvre, il museo d'Orsay, gli Champs Elysees o magari salire sulla Tour Eiffel. Questo tipo di turismo lo lascio agli altri, alle famigliole. Per me Parigi deve essere una delle molte tappe di un bel giro in Francia, da sud a nord, da Menton a Mont Saint-Michel, come feci nel 1998 da solo e poi nel 2004 con la mia consorte.
Tutti i viaggi che ho fatto li ho fatti in questo modo, prima in auto e poi con i figli in camper. Tra tutto penso di aver fatto non meno di un 50.000 km: 2 volte in marocco ( tutta in auto niente nave), capo nord che da solo ciuccia 15k, 2 volte bretagna-normandia, Polonia e baltico, Germania-lussemburgo, austria 2 volte, spagna, Jugoslavia ( '88).
