Dubbio sui rimpatri

Premetto che non è mia intenzione portare il topic - se i mod lo riterranno ammissibile - su piani non ammessi dal regolamento e chiedo agli eventuali interlocutori di rimanere entro i paletti.
Prendo spunto dall'ennesimo fatto di cronaca all'ordine dell'ora, più che del giorno, qui in Polentonia:

http://mattinopadova.gelocal.it/pad...rrestato-senegalese-1.17041283?ref=hfmppdec-1

Ora, a parte le mie opinioni personali sull'argomento che qui non c'entrano, l'argomento che volevo portare in discussione è questo. Durante la campagna elettorale, quando si parlava di rimpatriare i migranti che non hanno diritto all'asilo (quindi, clandestini), l'obiezione proveniente da "una parte" era che è praticamente impossibile, perchè non ci sono gli accordi bilaterali. E qui il dubbi sorge spontaneo: ma se il richiedente asilo NON lo ottiene, presumo sia perchè non ci sono i presupposti, ossia proviene da un Paese dove non ci sono guerre, persecuzioni politiche, gravi violazioni dei diritti umani ecc ecc; se così non fosse, avrebbe diritto all'asilo..... finora sbaglio qualcosa?
Ora, mi risulta che in altri Paesi universalmente riconosciuti come "democratici", se le locali FdO beccano un italiano privo di documenti in regola, anche se non ha commesso il minimo reato, semplicemente lo imbarcano sul primo volo in partenza per Fiumicino senza che ci siano particolari accordi (se poi combina qualche marachella, prima gli fanno anche visitare le locali galere), ed è giusto e corretto così. Tornando all'articolo, dal momento che non mi risulta che in Senegal ci siano guerre, carestie, pestilenze o cataclismi, cosa impedisce ai carabinieri di prendere il tomo per un orecchio e caricarlo sul primo volo per Dakar, ovviamente con costi di spedizione a carico del destinatario?

 

Ottimo....
In contrassegno

 

Qui in Belgio hanno espulso cittadini europei compreso italiani, per il fatto che avendo perso il lavoro, sarebbero stati a carico dell'aiuto sociale, e tutto ciò malgrado il fatto che possedessero un regolare permesso di soggiorno, e in Italia non si riesce a espellere i clandestini, ma!

 

beh, c'entrano nella misura in cui la percentuale di migranti cui viene riconosciuto il diritto all'asilo si colloca al di sotto del 10%, per cui tutti gli altri, di conseguenza sono irregolari in questo Paese, e come tali dovrebbero essere semplicemente rispediti a casetta loro, senza bisogno di fantomatici accordi bilaterali

per farsi mantenere a scrocco, mi pare evidente.....

Personalmente ritengo che per reati non particolarmente gravi (tipo rompere le palle facendo casino di notte, scambiare i giardini pubblici per latrine e roba del genere.....) dovrebbe bastare l'espulsione istantanea; anche perchè, se è vero che la pena dovrebbe essere finalizzata al reinserimento in società, si parla di individui che in questa società non ci si devono proprio inserire..... se poi sono reati più gravi, allora si può anche valutare gli accordi con il paese d'origine, ma resto dell'idea che prima ce li togliamo dai maroni e meglio è.

PS: prova e farti beccare "semplicemente senza documenti" in Canada e poi mi dici quanto dura la tua permanenza sul suolo canadese......

 

Quanti non lo so, ma posso dirti che si dice che siano parecchi.
L'articolo è in francese, puoi utilizzare google traduzione..

http://fr.euronews.com/2016/03/11/c...ulse-des-ressortissants-de-l-union-europeenne

 

Continuo a non spiegarmi, a quanto pare. Non parlo di migranti regolari, so bene che per stare in Italia non devi necessariamente chiedere asilo politico e ci mancherebbe altro, però devi avere i documenti a posto (visto turistico, permesso di soggiorno per studio/lavoro, ecc) in modo da dimostrare chi sei, perchè sei qui, dove alloggi (possibilmente non in una topaia), come ti mantieni e per quanto pensi di rimanere. In assenza di un pezzo di carta che attesti tutto questo, prendi le tue carabattole e torni a casa prima di subito.

 

beh, se ce l'ha, direi che lo fanno funzionare decisamente meglio di noi..................

 

E chi pagherebbe?

 

Uno dei problemi è che servirebbero una quantità di agenti e voli semplicemente irrealizzabile. Inoltre le spese non possono essere che a carico dell Stato italiano, impensabile esigerle altrove.

 

Mica serve il "volo di stato". Quando li becchi a clandestinare (cit Giorgia) in giro li parcheggi in una "struttura idonea" (basta anche una caserma dismessa, ce ne sono finchè vuoi) divisi per "lotto di provenienza" e quando ne hai fatto su un centinaio li metti sul primo cargo (anche navale) in partenza per la destinazione scelta. Per il pagamento...... a parte che si potrebbe "negoziare" la cosa coi paesi di provenienza (della serie: dovrei impiantare un'attività in Senegal, se non contribuisci alle spese di spedizione la impianto da un'altra parte), ma anche li pagassimo noi..... beh, scusa, mantenerli qui per anni e anni, ci costa meno?

 

Non è possibile caricare cento migranti che non vogliono tornare su una nave senza adeguata scorta. Semplicemente impensabile. Sugli accordi coi paesi, beh 5 miliardi solo alla Libia e dopo anni, se sembra una cosa semplice...
Sul mantenerli, non so bene a cosa ti riferisci. In clandestinità una persona riceve ben poco, al massimo il pronto soccorso in caso di bisogno urgente. Forse un posto letto per una notte nelle strutture di accoglienza per poveri in inverno. Se ti sembra troppo, forse c'è da fare un conto di umanità non di costi.