Ogni tanto, guardando all'evoluzione, spesso con caratteristiche esponenziali, che ormai impera in vari settori, mi viene da pensare cosa stia accadendo anche in campo automobilistico... I meno giovani (diciamo così....) ricorderanno l'epoca e l'epopea dei carburatoristi, spesso maghi, poi scomparsi con l'avvento dell'iniezione elettronica; poi quella, che ancora sopravvive, seppure in maniera ormai marginale, del meccanico di famiglia, anch'egli frequentemente dotato di esperienza e competenza che gli permettono o permettevano di far fronte ai moderni, sempre più rari, problemi delle macchine attuali... Ma....,con l'avvento massiccio dell'elettronica e della diagnostica dedicata, sono ovviamente aumentate drammaticamente le difficoltà per questi storici lavoratori. E ora? che fine faranno nell'era, ormai prossima, dell'elettrico totale? C'è, e/o ci sarà ancora bisogno di queste capacità? Saluti cordiali
Mi permetto di aggiungere in un certo senso anche i carrozzieri. Prima erano dei maghi con le lamiere, adesso invece sono spesso sostitutori di pezzi. Addirittura erano mestieri diversi il carrozziere e il verniciatore. I pochissimi rimasti si dedicano a elaborazioni o auto d'epoca.
Penso resteranno due strade: il mercato dei collezionisti , quello di alto livello interventi di notevole complessità ( restauri) alto prezzo, ma necessità di alta specializzazione e numeri, ovviamente, ridotti, e quella del meccanico generico, per vecchie auto, spesso nelle periferie o in centri fuori dalle aree urbane, a prezzi bassi, per la soddisfare le necessità di clienti non disponibili a spendere per una vettura nuova o recente. IL problema ( e già lo noto da qualche anno) sarà quello degli appassionati "normali" di auto d'epoca che non valgono la spesa del famoso restauratore, e non meritano una manutenzione di basso livello. Negli anni ho avuto diversi meccanici abili e appassionati che hanno seguito le mie auto.. ma negli anni sono invecchiate le mie auto, sono invecchiato io e anche i meccanici e non vedo un ricambio efficace. ma la strada sembra ormai tracciata e negli anni, con rimpianto ce ne faremo una ragione. PS a parte il fatto che chi non ha vissuto certe esperienze, alla fine, non si può rendere conto di qiello che ha perso
a parer mio la strada è già stata imboccata, meccanici, elettrauti, carrozzieri specializzati nel restauro delle auto d'epoca da una parte, e assistenza ufficiale offerta dal dealer per le auto moderne. Il problema (o forse il pregio dipende dal punto di vista) è che in entrambi i casi si parla di realtà esistenti da decine di anni e che magari si sono adeguate o modificate, dico problema perchè il giovane che vorrebbe intraprendere un attività di questo tipo dovrebbe affrontare un investimento immane col rischio di fare un buco nell'acqua. Una volta (50 anni fa) bastava un garage, pian piano si comprava l'attrezzatura e si cresceva, oggi occorre un capannone e una lunghissima lista di cose, più facile limitarsi a fare l'operaio di qualche centro assistenza.
Senza arrivare all'auto totalmente elettrica anche le vetture termiche o ibride sono diventate ormai troppo complesse per il meccanico generico. Quello da cui andavo io non ha mai vetture recentissime o sofisticate in officina e ogni tanto c'è il cartello sulla porta dell'officina che avvisa la clientela che è chiuso per frequentare qualche corso. Imho per quanto riguarda la manutenzione sopravviveranno le grandi officine,che si possono permettere attrezzature complesse e magari pagare per ogni dipendente una specializzazione specifica,e la rete ufficiale. Le officine piccole in cui lavorano una o due persone al massimo si potranno occupare solo delle vetture vecchie finchè ce ne saranno. Poi faranno la fine dei piccoli negozi sparendo per sempre.
su quelle tribolano direttamente le concecome il mio amico della volvo senza astina dell'olio, per il resto è vero...
Posso assicurare, che, sia con Volvo 2003, che con Subaru 2012, se la cava meglio il mio meccanico generico ex Lancia.
Imho quello più o meno è il limite temporale. Auto fino a 10 anni fa. Poi ovviamente dipende dal modello. Un meccanico generico può tranquillamente mettere le mani su una Panda 2022. Mentre modelli più complessi credo che possano essere gestiti solo da officine grandi,della rete ufficiale o meno. Per esempio dal mio meccanico non ho mai visto una ibrida,ma mastica poco anche le auto con doppia alimentazione.
più che altro la rete ufficiale può permettersi con più facilità l'attrezzatura adeguata per un marchio specifico di auto (o gruppo ormai) e pagare i corsi di aggiornamento ai dipendenti, cosa molto difficile e costosa per un meccanico autonomo. Immaginate un computer o un software per ogni gruppo, ci vuole quello specifico della renault, quello specifico VAG, quello specifico Stellantis e prima Peugeot o Fiat ecc ecc, aggiungiamo anche chiavi o fermi o staffe create ad hoc per smontare determinati pezzi, aggiungiamo magari i manuali d'officina di ogni vettura. Per certi versi una volta era più semplice, ci si apriva l'officina e man mano ci si attrezzava o ci si aiutava l'un l'altro fra colleghi (impensabile oggi in ogni ambito), ma non essendoci questa condivisione fra diversi marchi bisognava conoscere marchio per marchio macchina per macchina. Oggi ci lamentiamo della nuova Ypsilon su base Peugeot ma non realizziamo che fra 10 anni potremmo trovarci in panne in autostrada chessò in Francia o Germania e potremo trovare assistenza anche presso un riparatore Peugeot o Opel (per esperienza avendo una Lancia Y che di fatto è una fiat Punto)
anche il mio ex meccanico di fiducia, come penso molti di loro e se sono onesti lo ammettono perdendo il cliente, altrimenti se pasticciano e fanno casini lo perdono incazzato!
Si probabilmente è meglio non cimentarsi su modelli che sono fuori dalle loro competenze. Per ora si può fare perchè anche rinunciando a mettere le mani sui modelli più ostici ci sono migliaia di Panda fire o di Golf Tdi. In futuro quando le generazioni di vetture semplici vecchia maniera spariranno non sarà più possibile.
sicuramente se uno è onesto quindi non sicuro di fare un lavoro ben fatto è corretto verso il cliente e perde solo del tempo che non potrà farsi pagare...
