E poi dite che i giudici non " pagano " mai

c'è anche tanta gente che non sa discorrere senza apostrofare il prossimo.

fino a qui si è discorso senza reciproche insolenze, invito tutti a proseguire in quei limiti.

 

Immagino Tu dica a me :?:
Ho sempre preferito l' " " Equipe 84 " in quei tempi

 

ti sembrerà strano, ma io a quei tempi preferivo di gran lunga De André (tuttora)

 

Non vedo perche' mi debba....
era il mito di tutti quelli che avevano un amico con chitarra.....
De top, on the bich, bai nait

 

mi permetto: "il pescatore" per partire, ancora con Faber per scaldare, poi qualcosa di straniero (horse with no name ... ), alla fine solo Battisti se si voleva concludere

 

autore di Equipe 84 e Formula 3

 

Si decisione democratica del collegio come quella di "Fantozzi ll riscossa" in cui diventa giudice popolare ....

http://www.youtube.com/watch?v=yNzwVpvENd0

 

Io non ho insolentito nessuno, al contrario di chi ha affermato con sicurezza che le motivazioni del giudice fossero solo economiche.
Se provi a rileggere l'intervento, che tra l'altro hai riportato, non cito nessuno in particolare nè tantomeno un forumista ma mi limito a dire che si tende a giudicare il prossimo in base alla nostra natura e spesso si attribuiscono al prossimo le meschinerie che siamo propensi a commettere.
Spero che il concetto sia chiaro ed invito te per primo a non travisare, insolentire od intimidire.

 

E, per chiarire meglio, quando mi riferisco ai meschini cui riesce impossibile credere alla dignità del prossimo intendo dire tutti quei giornalisti prezzolati impegnati sempre ad infangare a comando da Boffo in giù.

 

prendo atto, ma specifico che l'invito non era diretto a uno solo ("invito tutti" mi pare chiaro.

se si vuole discorrere di un fatto di cronaca, va bene.
se si vuole fare polemica, si chiude

 

Oppure basta aver iniziato una causa sulla propria pelle a metà degli anni 70 e vederla finire a metà degli anni 2000. Sicuramente giova alla stima della magistratura

 

Purtroppo credere che tali tempi dipendano dai magistrati è errore comune. Non è così. Allo scopo, basta andarsi a cercare su internet gli interventi televisivi del giudice Davigo, che non perde mai occasione per spiegare nel particolare da cosa dipendano le lungaggini della giustizia italiana. Certo mi si potrà obiettare che lui sia solo una campana, ma anche volendo accettare una obiezione del genere (che tanti fanno ma che è solo ripetuta a pappagallo e comunque basata sul nulla, visto che non va nel merito), il buon senso suggerisce quanto meno che la colpa non possa essere di un'unica categoria tra quelle preposte all'amministrazione della legge. Che poi è quello che vado sostenendo da diverse pagine.
In un sistema complesso come uno Stato occidentale, dare la colpa di problemi vari a singoli individui o categorie serve solo a creare distrazione. I giudici devono dar conto alla legge, che è fatta dai politici che devono dar conto agli elettori passando per i burocrati. In Italia il sistema è talmente incancrenito da interessi di parte e da cattive abitudini che anche la persona più volenterosa, una volta arrivata nei posti che contano, non riesce a cambiare nulla o subisce il fascino "del lato oscuro" della medaglia: privilegi, potere e così via.
Son sempre stato convinto del fatto che la giustizia in Italia non funzioni perchè siano gli stessi italiani a non volerla far funzionare. E' inutile predicare contro Tizio o Caio quando alla prima occasione si smuovono mari e monti per non pagare persino la misera multa per divieto di sosta, pur sapendo di aver palesemente torto. Tale dispendio di energie in confronto ad un così piccolo esborso di danaro (dovuto, tra l'altro) denota non una necessità, ma proprio una questione di principio. Becero e illegale.
Salvo poi strapparsi le vesti quando si ci trova davanti uno che sia riuscito a fregare il sistema più di noi, che poi è l'aspetto in assoluto più schifoso e ipocrita di questo popolo.

 

Purtroppo per i tempi della giustizia credo che concorrano più fattori tra i quali una "produttività" non adeguata di alcune sedi.
Non sono esperto del settore e quindi la mia opinione non è suffragata da dati certi, ma ritengo che tali ritardi possano anche essere imputabili a burocrazie farraginose ed a carenze di organico e non solo a scarsa produttività.
Gran parte della colpa però credo che sia ascrivibile ai nostri legislatori che, anzichè redigere norme chiare, semplici e di pochissimi articoli, nella stesura delle leggi lasciano bellamente commi fumosi interpretabili in senso contrario a quello stabilito dallo spirito originario ispiratore della norma. Tale metodologia di legiferare è fatta su misura per consentire al ricco e potente colpevole di procrastinare e dilatare i tempi dei procedimenti fino ad arrivare alla prescrizione mentre i poveracci che intentano una causa, con sacrifici economici e notevole incertezza sull'esito, non si vedono riconosciuta la loro giusta ragione.
Riporto due fatti uditi i giorni scorsi in tv.
Il primo riguarda un parlamentare (di cui non mi sovviene nè il nome nè il partito) che a proposito del testo sul job-act disse all'incirca " sono professore universitario di diritto del lavoro e mi occupo di questo argomento da più di 30 anni eppure di questo testo non ho capito nulla"
Il secondo invece l'ho sentito riguardo alla incidenza dei "colletti bianchi" sulla popolazione carceraria. Anche qui vado a memoria, ma mi pare che la percentuale di detenuti per corruzione, concussione e reati finanziari fosse dello 0,4% circa un decimo rispetto a paesi come Germania ed inghilterra e qui il commento lo lascio a voi.
Se però il problema della giustizia fosse solo una lentezza dei processi (ma non influisse sui risultati) secondo logica, dato che il livello di corruzione in Italia è indubbiamente superiore ai paesi citati, dovremmo avere una percentuale di colletti bianchi in galera almeno venti volte superiore. Se così non è siamo certi che le colpe siano dei giudici e non delle norme riscritte (anche quelle che in passato qualche risultato lo davano) fino a consentire ai potenti ladri e corruttori di cavarsela?