Buonasera, oggi ho letto una notizia che mi ha lasciato basito : un ragazzo che pochi anni fa in Sardegna durante una vacanza ha assassinato la fidanzata ( pare per un raptus), sebbene condannato a 30 anni, è stato scarcerato dopo una brevissima detenzione perché in carcere è divenuto obeso. Il problema è che l'ormai ex detenuto vive a poche centinaia di metri dalla famiglia della ragazza uccisa, i cui famigliari lo incontrano spesso ( posta, market, piazze )
Pur tralasciando alcune riflessioni che mi sono venute spontanee ( ma quanto mangiano nelle patrie galere? ) mi chiedo: ma perché la legge tutela sempre i colpevoli e non mostra compassione alcuna per le vittime ? Capisco la necessità di applicare una legge ( che poco condivido, ma vabbè) ma non si poteva prevedere che il ragazzo dimorasse altrove a spese non dello Stato , ma della sua famiglia, in un albergo o in una casa in affitto ?
Se ci fossero avvocati o esperti di giurisprudenza, mi piacerebbe conoscere se questa ipotesi sia percorribile o no.
Pur tralasciando alcune riflessioni che mi sono venute spontanee ( ma quanto mangiano nelle patrie galere? ) mi chiedo: ma perché la legge tutela sempre i colpevoli e non mostra compassione alcuna per le vittime ? Capisco la necessità di applicare una legge ( che poco condivido, ma vabbè) ma non si poteva prevedere che il ragazzo dimorasse altrove a spese non dello Stato , ma della sua famiglia, in un albergo o in una casa in affitto ?
Se ci fossero avvocati o esperti di giurisprudenza, mi piacerebbe conoscere se questa ipotesi sia percorribile o no.