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dexxter
Guest
e son tutti fuori. Da ergastolo ad assoluzione. W la magistratura.
Presumo tu ti riferisca a questo:dexxter ha scritto:e son tutti fuori. Da ergastolo ad assoluzione. W la magistratura.
Tredicenne seviziato e ucciso, assolti tutti gli imputati
Cade sotto i colpi di una pesantissima sentenza di assoluzione la traballante ricostruzione della morte di Francesco Ferreri, il tredicenne trovato col cranio sfondato da 17 colpi di chiave inglese, in una scarpata nelle campagne di Barrafranca (Enna), il 16 dicembre del 2005. La verità sul brutale assassinio, ricostruita, seppure con molte lacune, dalla corte d?assise di Caltanissetta, non ha retto al processo d?appello che si è concluso oggi con l?assoluzione dei quattro imputati. Il verdetto, letto a porte chiuse, è stato accolto dalle urla disperate della madre della vittima, Anna Bonanno. Si riapre dunque il giallo su un delitto mai del tutto chiarito; mentre per gli imputati, che tornano liberi dopo quasi 4 anni di carcere, è la fine di un incubo.
La drammatica storia di Francesco Ferreri comincia il 15 dicembre del 2005 quando il ragazzino esce di casa per non farvi più ritorno. Con sé non porta né il giaccone, né il cellulare da cui, dicono i genitori, non si separava mai. Il suo corpo verrà ritrovato in una scarpata, vicino la diga Olivo, 36 ore dopo. La testa è sfondata. L?autopsia esclude che la piccola vittima sia stata violentata. La svolta nelle indagini, che si scontrano col muro di omertà sollevato dagli abitanti della cittadina, la dà il racconto di un supertestimone, un ragazzino amico di Francesco, che racconta che la sera della scomparsa del coetaneo, entrambi erano stati attirati in una stalla da un gruppo di adulti e da un minorenne, sottoposti ad abusi sessuali e costretti a «posare» per foto pornografiche. La violenza su Francesco viene smentita dall?autopsia. Nessuno dispone una perizia su quello che diventa il superteste. Per la Procura, però, le parole del ragazzino, in realtà mai riscontrate (non sono state trovate neppure le presunte foto hard) sono sufficienti per l?individuazione dei presunti autori del massacro.
In carcere finiscono Giuseppe Faraci, Antonio Lo Bue, Calogero Mancuso, Salvatore Randazzo e un minorenne T.R. Secondo l?accusa, avrebbero abusato della vittima in gruppo. Poi il ragazzino sarebbe stato costretto a salire sull?auto di Faraci, su cui, però, non verrà trovata alcuna traccia di Francesco, e ucciso per il timore che raccontasse degli abusi subiti. In primo grado Faraci viene condannato all?ergastolo per omicidio e per violenza sessuale ai danni di minori non identificati - il teste aveva raccontato che il branco nel tempo aveva molestato altri ragazzini che non era stato in grado, però, di identificare; gli altri tre imputati vengono condannati a pene pesantissime per violenza sessuale sempre nei confronti di piccole vittime senza nome. Tutti vengono assolti dallo stupro di Francesco e del superteste e dall?accusa di pedopornografia. Strada separata per il minorenne assolto in appello per vizio di mente. «Una sentenza contraddittoria», la definisce uno dei legali degli accusati, l?avvocato Francesco Giunta. Perché, a parere del difensore, se non c?è stato abuso, cade anche il movente dell?omicidio. «Se secondo l?impianto accusatorio, Faraci uccise per timore che Francesco rivelasse la violenza - dice il penalista che dubita anche dell?attendibilità del superteste - il venir meno dello stupro fa cadere il movente del delitto». Considerazioni che devono aver condiviso i giudici della corte d?assise d?appello di Caltanissetta che, seppure con la formula dubitativa, hanno assolto i quattro da tutte le accuse.
Ma se sono stati assolti dovrebbero tenerli dentro?dexxter ha scritto:e son tutti fuori. Da ergastolo ad assoluzione. W la magistratura.
FAUST50 - 2 giorni fa
GuidoP - 4 ore fa
quicktake - 1 anno fa
omniae - 10 mesi fa