http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/201002articoli/52502girata.asp
Un golpe militare si basa su alcuni cardini piuttosto semplici, presi di per loro (ne e' assai complessa la messa in pratica precisa e definita dalla necessaria sincronicita', alquanto difficile da realizzare): presa di controllo dei centri nevralgici di telecomunicazione e dei principali nodi del trasporto terrestre, aereo e navale, fedelta' di elementi chiave e di elite delle Forze Armate e di Polizia, blocco delle autorita' esistenti che devono essere impossibilitate ad agire prima di poter mettere in atto qualsiasi contromisura.
Alla luce di queste nozioni, le affermazioni del premier Erdogan, gia' di per loro alquanto stiracchiate, mostrano inevitabilmente di fare acqua come un setaccio, e di essere state pensate piu' per far colpo sulle masse ignare e ignoranti che non per delineare un impianto verosimile di colpo di stato.
Dopo aver preso il potere con brogli ed elezioni illegali, l'attuale governo filo-fondamentalista ha cominciato a togliere di mezzo ogni figura influente della parte laica e moderna della Turchia, cosi' da smantellare ogni forma di opposizione interna, usando il pretesto di un fantomatico "golpe" per far sparire individui scomodi e garantirsi un'aura (per quanto sottile) di legittimita': quanto basta a offrire a un'Europa svogliata e titubante un pretesto per non condannare la cosa pur mantenendo la faccia...
D'altro canto, in altri paesi e' stata fatta sparire gente molto peggio con pretesti molto piu' labili senza che si levassero altro che "vibrate proteste" (che in linguaggio diplomatico significano "non ci piace, ma non e' che ci interessi poi cosi' tanto").
Un golpe militare si basa su alcuni cardini piuttosto semplici, presi di per loro (ne e' assai complessa la messa in pratica precisa e definita dalla necessaria sincronicita', alquanto difficile da realizzare): presa di controllo dei centri nevralgici di telecomunicazione e dei principali nodi del trasporto terrestre, aereo e navale, fedelta' di elementi chiave e di elite delle Forze Armate e di Polizia, blocco delle autorita' esistenti che devono essere impossibilitate ad agire prima di poter mettere in atto qualsiasi contromisura.
Alla luce di queste nozioni, le affermazioni del premier Erdogan, gia' di per loro alquanto stiracchiate, mostrano inevitabilmente di fare acqua come un setaccio, e di essere state pensate piu' per far colpo sulle masse ignare e ignoranti che non per delineare un impianto verosimile di colpo di stato.
Dopo aver preso il potere con brogli ed elezioni illegali, l'attuale governo filo-fondamentalista ha cominciato a togliere di mezzo ogni figura influente della parte laica e moderna della Turchia, cosi' da smantellare ogni forma di opposizione interna, usando il pretesto di un fantomatico "golpe" per far sparire individui scomodi e garantirsi un'aura (per quanto sottile) di legittimita': quanto basta a offrire a un'Europa svogliata e titubante un pretesto per non condannare la cosa pur mantenendo la faccia...
D'altro canto, in altri paesi e' stata fatta sparire gente molto peggio con pretesti molto piu' labili senza che si levassero altro che "vibrate proteste" (che in linguaggio diplomatico significano "non ci piace, ma non e' che ci interessi poi cosi' tanto").