<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tornare a studiare? | Il Forum di Quattroruote

Tornare a studiare?

Mi trovo in una fase di profonda crisi esistenziale...
Ho un lavoro noioso che non c'entra nulla con ciò che mi piace e col mio percorso di studi ma è relativamente sicuro e adeguatamente pagato (sono a metà di un apprendistato di 4 anni con buone prospettive di assunzione a tempo indeterminato a scadenza) e mi è venuta una travolgente voglia di tornare a studiare, di fare quella maledetta specialistica che a suo tempo non volli fare e che ora non mi fa dormire la notte...
Dovrei licenziarmi per inseguire ciò che davvero mi piace fare, solo che lo dovrei fare completamente solo e senza più la famiglia a darmi sostegno... sarebbe una grande scommessa, specialmente sul versante economico farei davvero fatica a darne fuori...
Che fare? Accontentarmi di una vita mediocre e "sedermi" nella routine come fanno molti o raccogliere il coraggio e "provarci"? La posta in palio è alta, perlomeno dal mio punto di vista soggettivo... :rolleyes:

PS: studio lingue e pertanto la frequenza è obbligatoria quindi no, non potrei fare la specialistica da non frequentante...
 
Ciao jaccos! Guarda chi ti parla ha fatto un percorso inverso al tuo...uscito dal liceo classico con sperimentazione lingue con un 62 (perchè volevo faticare poco), ho proseguito con l'università prendendo "lingue nella società dell'informazione"...ho frequentato e dato alcuni esami, dei quali ne ho passato solo uno, con 28, ed a Luglio dell'anno successivo ho deciso di smettere perchè avrei soltanto perso tempo e soldi, e mi sono messo subito a lavorare...sono 3 anni che lavoro e sinceramente non mi pento di quello che ho fatto, ho un buon stipendio, un contratto a tempo indeterminato ed un lavoro, che seppur non c'entra nulla con gli studi fatti, mi piace (faccio l'impiegato)...se tu hai un vero e proprio amore per quel tipo di studio puoi provarci, però sappi che adesso è veramente difficile trovare il lavoro che si è sempre sognato, e se lo trovi non è detto che guadagni di più di quelo che guadagni ora...purtroppo è un perido in cui bisogna adattarsi...io ci penserei bene, visto che comunque anche se il lavoro non ti fà impazzire hai comunque la sicurezza di essere assunto a tempo indeterminato.
 
jaccos ha scritto:
Mi trovo in una fase di profonda crisi esistenziale...
Ho un lavoro noioso che non c'entra nulla con ciò che mi piace e col mio percorso di studi ma è relativamente sicuro e adeguatamente pagato (sono a metà di un apprendistato di 4 anni con buone prospettive di assunzione a tempo indeterminato a scadenza) e mi è venuta una travolgente voglia di tornare a studiare, di fare quella maledetta specialistica che a suo tempo non volli fare e che ora non mi fa dormire la notte...
Dovrei licenziarmi per inseguire ciò che davvero mi piace fare, solo che lo dovrei fare completamente solo e senza più la famiglia a darmi sostegno... sarebbe una grande scommessa, specialmente sul versante economico farei davvero fatica a darne fuori...
Che fare? Accontentarmi di una vita mediocre e "sedermi" nella routine come fanno molti o raccogliere il coraggio e "provarci"? La posta in palio è alta, perlomeno dal mio punto di vista soggettivo... :rolleyes:

PS: studio lingue e pertanto la frequenza è obbligatoria quindi no, non potrei fare la specialistica da non frequentante...
chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia , non sa quel che trova.
in questi momenti perdere uno stipendio e' veramente un delitto....sai quanti aspettano un posto di lavoro? mah ! se proprio non dormi la notte :rolleyes: :rolleyes:
 
kanarino ha scritto:
Ciao jaccos! Guarda chi ti parla ha fatto un percorso inverso al tuo...uscito dal liceo classico con sperimentazione lingue con un 62 (perchè volevo faticare poco), ho proseguito con l'università prendendo "lingue nella società dell'informazione"...ho frequentato e dato alcuni esami (dei quali ne ho passato solo uno, con 28) ed a Luglio dell'anno successivo ho deciso di smettere perchè avrei soltanto perso tempo e soldi, e mi sono messo subito a lavorare...sono 3 anni che lavoro e sinceramente non mi pento di quello che ho fatto, ho un buon stipendio, un contratto a tempo indeterminato ed un lavoro, che seppur non c'entra nulla con gli studi fatti, mi piace (faccio l'impiegato)...se tu hai un vero e proprio amore per quel tipo di studio puoi provarci, però sappi che adesso è veramente difficile trovare il lavoro che si è sempre sognato, e se lo trovi non è detto che guadagni di più di quelo che guadagni ora...purtroppo è un perido in cui bisogna adattarsi...io ci penserei bene, visto che comunque anche se il lavoro non ti fà impazzire hai comunque la sicurezza di essere assunto a tempo indeterminato.
Grazie per la risposta... il fatto è che il percorso che hai fatto tu è tutto sommato "naturale" e più facile da affrontare... io dovrei rimettere in discussione la mia vita... sarebbe dura, per non dire durissima... :rolleyes:
 
fosse stato 5 anni fa, ti avrei incoraggiato a farlo, oggi come oggi perdere un lavoro con la prospettiva di doverne trovare un'altro tra 2-3 anni, per me no. ;)
 
jaccos ha scritto:
Mi trovo in una fase di profonda crisi esistenziale...
Ho un lavoro noioso che non c'entra nulla con ciò che mi piace e col mio percorso di studi ma è relativamente sicuro e adeguatamente pagato (sono a metà di un apprendistato di 4 anni con buone prospettive di assunzione a tempo indeterminato a scadenza) e mi è venuta una travolgente voglia di tornare a studiare, di fare quella maledetta specialistica che a suo tempo non volli fare e che ora non mi fa dormire la notte...
Dovrei licenziarmi per inseguire ciò che davvero mi piace fare, solo che lo dovrei fare completamente solo e senza più la famiglia a darmi sostegno... sarebbe una grande scommessa, specialmente sul versante economico farei davvero fatica a darne fuori...
Che fare? Accontentarmi di una vita mediocre e "sedermi" nella routine come fanno molti o raccogliere il coraggio e "provarci"? La posta in palio è alta, perlomeno dal mio punto di vista soggettivo... :rolleyes:

PS: studio lingue e pertanto la frequenza è obbligatoria quindi no, non potrei fare la specialistica da non frequentante...

Brutto periodo aspetta un po'
 
FAUST50 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Mi trovo in una fase di profonda crisi esistenziale...
Ho un lavoro noioso che non c'entra nulla con ciò che mi piace e col mio percorso di studi ma è relativamente sicuro e adeguatamente pagato (sono a metà di un apprendistato di 4 anni con buone prospettive di assunzione a tempo indeterminato a scadenza) e mi è venuta una travolgente voglia di tornare a studiare, di fare quella maledetta specialistica che a suo tempo non volli fare e che ora non mi fa dormire la notte...
Dovrei licenziarmi per inseguire ciò che davvero mi piace fare, solo che lo dovrei fare completamente solo e senza più la famiglia a darmi sostegno... sarebbe una grande scommessa, specialmente sul versante economico farei davvero fatica a darne fuori...
Che fare? Accontentarmi di una vita mediocre e "sedermi" nella routine come fanno molti o raccogliere il coraggio e "provarci"? La posta in palio è alta, perlomeno dal mio punto di vista soggettivo... :rolleyes:

PS: studio lingue e pertanto la frequenza è obbligatoria quindi no, non potrei fare la specialistica da non frequentante...
chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia , non sa quel che trova.
in questi momenti perdere uno stipendio e' veramente un delitto....sai quanti aspettano un posto di lavoro? mah ! se proprio non dormi la notte :rolleyes: :rolleyes:
Questo è quello che mi direbbe mia madre (a cui non ho ancora confessato il mio piano diabolico).
Il fatto non è questo quanto decidere come voglio affrontare la mia vita da qui in avanti, se comodo, conformista e rinunciatario ma sicuro o rischioso, probabilmente al verde ma sapendo di avere un obiettivo (cosa che al momento mi manca). E' vero che il pane bisogna portarlo a casa, ma a mangiare pane ogni giorno dopo un pò ti vien da vomitare a sentirene solo l'odore...
 
blackshirt ha scritto:
fosse stato 5 anni fa, ti avrei incoraggiato a farlo, oggi come oggi perdere un lavoro con la prospettiva di doverne trovare un'altro tra 2-3 anni, per me no. ;)
Mah, è vero anche il contrario... proprio quando lavoro non ce n'è è meglio studiare e cercare di avere un plus... ad ogni modo, una possibilità che mi interesserebbe molto sarebbe l'insegnamento... o l'ardua via del ricercatore accademico (quasi sicuramente all'estero e questo mi va benissimo)...
 
Segui ciò che ti piace di più, per il quale, secondo te, vale la pena di vivere.
Non limitarti a "sopravvivere", condurresti un'esistenza sicura, senza intoppi, però ti porteresti dentro un peso che ti impedirebbe di condurla con serenità.

Senza contare che solamente nell'ambito che veramente preferisci, per il quale sei naturalmente portato, potrai dare veramente il massimo di te stesso. ;)

è una decisione che spetta a te, io per quanto sia giovane già l'ho fatta una ca**ata simile :D :D
 
morgan65 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Mi trovo in una fase di profonda crisi esistenziale...
Ho un lavoro noioso che non c'entra nulla con ciò che mi piace e col mio percorso di studi ma è relativamente sicuro e adeguatamente pagato (sono a metà di un apprendistato di 4 anni con buone prospettive di assunzione a tempo indeterminato a scadenza) e mi è venuta una travolgente voglia di tornare a studiare, di fare quella maledetta specialistica che a suo tempo non volli fare e che ora non mi fa dormire la notte...
Dovrei licenziarmi per inseguire ciò che davvero mi piace fare, solo che lo dovrei fare completamente solo e senza più la famiglia a darmi sostegno... sarebbe una grande scommessa, specialmente sul versante economico farei davvero fatica a darne fuori...
Che fare? Accontentarmi di una vita mediocre e "sedermi" nella routine come fanno molti o raccogliere il coraggio e "provarci"? La posta in palio è alta, perlomeno dal mio punto di vista soggettivo... :rolleyes:

PS: studio lingue e pertanto la frequenza è obbligatoria quindi no, non potrei fare la specialistica da non frequentante...

Brutto periodo aspetta un po'
Ho tempo fino al 1° dicembre per immatricolarmi...
Sto valutando anche la possibilità di chiedere il trasferimento al lavoro (nella fattispecie, venezia)... è quasi impossibile ma tentar non nuoce... se poi mi dessero il part time sarebbe la quadratura del cerchio...
 
Secono me rinunciare a un lavoro sicuro o quasi per inseguire un sogno in un momento come questo è roba che bisogna potersi permettere. Vero che non di solo pane vive l'uomo, ma vero anche che senza pane (o equivalente energetico) l'uomo muore di fame.... Poi, considera questo: non so quanti anni hai, ma se è da un pezzo che hai finito/interrotto gli studi non è detto che riprendere in mano i libri sia facile.....
 
Io ti capisco in pieno perche vivo una situazione simile, dove il lavoro non mi soddisfa tanto al punto di sentirmi completamente "appagato".
Dall'altra parte, rende bene e mi tiene impegnato, e offre sempre nuove sfide, pertanto mi adeguo. C'e' di meglio nella vita, e non e' lavorare .... :D

Pero' ti consiglio, date le condizioni, di stringere i denti e attendere, questo non e' il momento per lanciarsi in avventure, anche se eccitanti ed esotiche.
I gauchos dicevano che ?Hay que desensillar hasta que aclare? (Bisogna ''dissellare' finche' non fa giorno) quando la notte diventa pericolosa, il cammino incerto, e il clima poco prevedibile.
Io do retta alla saggezza del campo, questi sono tempi buoi e il passo dev'essere felpato.

Io ho avuto la tua stessa voglia di studiare qualche anno fa, e ho fatto un 'Associate degree' in una universita' americana, tutto online, e in parallelo al lavoro. Adesso voglio riprendere per fare qualcos'altro, mi piace tenere la mente impegnata in cose diverse dal solito tran-tran.

PS: mi e' anche costato meno che non farlo in Italia ... e tutto a portata di clic! ;)
 
a_gricolo ha scritto:
Secono me rinunciare a un lavoro sicuro o quasi per inseguire un sogno in un momento come questo è roba che bisogna potersi permettere. Vero che non di solo pane vive l'uomo, ma vero anche che senza pane (o equivalente energetico) l'uomo muore di fame.... Poi, considera questo: non so quanti anni hai, ma se è da un pezzo che hai finito/interrotto gli studi non è detto che riprendere in mano i libri sia facile.....
27 anni... i libri non li ho mai mollati del tutto, non sarebbe di certo un trauma... ;)
 
Con tutte le riduzioni di personale che ci sono in giro, più di qualche volta mi sono ritrovato a pensare cosa succederebbe se accadesse a me... e devo ammettere che mi sono ritrovato a pensare spesso che l'accoglierei quasi come un sollievo... avrei la "scusa" per fare ciò che sento dentro... ma sarebbe anche una enorme gatta da pelare...
Che crisi.... :cry:
 

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