Ecco, se fossi un responsabile CRM di Volvo Italia una cosa del genere mi farebbe incazzare. Ma come si fa ad essere così disorganizzati?
La brand loyalty, nel settore automotive, la si guadagna con la soddisfazione post vendita. Volvo Italia dovrebbe stare un po' meno attenta al colore del parquet del salone e prestare più attenzione a cosa succede nel retrobottega.
Il modo di agire di certe concessionarie è incredibile, un qualunque altro tipo di azienda non si sognerebbe nemmeno lontanamente di trattare così i propri clienti sopratutto. Un'azienda con gli atteggiamenti tipici di molte concessionarie non sopravviverebbe due minuti nel b2b.
Capisco poi si parlasse di case che hanno la coda all'ingresso di gente pronta a farsi spennare, ma non mi pare sia il caso di Volvo, soprattutto in Italia.
E' inutile che Crisci poi faccia il fenomeno e se ne venga fuori dicendo che è finita l'era del km0. Voglio proprio come le venderà le macchine, vista l'accoppiata prodotto-servizio. A parte l'XC60 le altre tirano avanti con sconti ed incentivi, ma anche la SUV subirà un bell'arresto con l'arrivo dell'X3 e della Q5 2.0TDI S-tronic. Vediamo cosa venderanno tra 6-12 mesi.
Fossi inell'ADnpartirei imponendo tabelloni con i listini come in Toyota/Lexus e poi una valanga di phantom test per verificare gli standard sia dei responsabili commerciali sia dei reparti assistenza.