<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Stesso DNA | Il Forum di Quattroruote

Stesso DNA

"Dobbiamo concentrarci perché le convergenze tra Lancia e Chrysler sono enormi: i due marchi hanno lo stesso Dna"
Sono queste le parole che quel diavolo di un Marchionne ha pronunciato per rendere affascinante la prima audace mossa per rilanciare la Chrysler: prendere una Delta, staccargli la targhetta e mettercene una della Chrysler.
Non so se c'è di mezzo uno studio del Massachusetts Institute of Technology, ma certo l'idea è audace e innovativa.
Non solo.
L'idea è anche quella di prendere una Chrysler 300C, quella che sembra un carro funebre da 300 all'ora, piallargli il logo e scriverci dietro Lancia Thesis Evo, o qualcosa del genere.
Ora a me questa cosa frustra abbastanza.
Non perché sia un Lancista, da anni la Lancia è morta, ogni tanto ne fanno una bicolore spacciandola per un'idea formidabile e io penso a quello che se la compra e gli rigano la fiancata mezza gialla e mezza verde, anzi penso al carrozziere.
Sono frustrato perché se veramente ci basta un logo per comprare un'auto allora non stiamo messi bene.
Io a Marchionne consiglierei di continuare a fare il lavoro che sa fare, cioé riorganizzare la Fiat, e lasciar perdere i prodotti che non possono più esistere.
O devo credere veramente che Lancia e Chrysler hanno lo stesso DNA?
E che te sei comprato un anno fa?
La Chrysler.
Ma guarda che caso.
Anzi, ma se hanno lo stesso DNA che te la sei comprata a fa?
Claudio (Clab04)
 
O, magari, non sarebbe il caso di prendere meno seriamente l'allegra serie di fesserie che vegono invariabilmente pronunciate in ogni discorso "di circostanza"? ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
Fulcrum ha scritto:
O, magari, non sarebbe il caso di prendere meno seriamente l'allegra serie di fesserie che vegono invariabilmente pronunciate in ogni discorso "di circostanza"? ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum
Questa sarebbe una buona idea.
Siamo circondati da discorsi di circostanza: il marketing oramai prevarica su tutto.
Tornando a quanto in oggetto, la storia comunque insegna che a molti acquirenti si può tranquillamente vendere un prodotto rimarchiato, con qualche modifica giusto per non renderlo fotocopia dell'originale.
Lo fanno da decenni negli USA, e da anni in Europa, quindi tralasciando le storielle sul DNA, se rimarchi una 300C come Lancia, la venderai comunque, se il prodotto alla base è valido
 
alkiap ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
O, magari, non sarebbe il caso di prendere meno seriamente l'allegra serie di fesserie che vegono invariabilmente pronunciate in ogni discorso "di circostanza"? ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum
Questa sarebbe una buona idea.
Siamo circondati da discorsi di circostanza: il marketing oramai prevarica su tutto.
Tornando a quanto in oggetto, la storia comunque insegna che a molti acquirenti si può tranquillamente vendere un prodotto rimarchiato, con qualche modifica giusto per non renderlo fotocopia dell'originale.
Lo fanno da decenni negli USA, e da anni in Europa, quindi tralasciando le storielle sul DNA, se rimarchi una 300C come Lancia, la venderai comunque, se il prodotto alla base è valido
Condivido il tuo punto di vista circa la constatazione che rimarchiare un prodotto può funzionare.
Però non mi vengono in mente troppi esempi simili, almeno in Europa.
inoltre non posso fare a meno di notare che la condizione essenziale che tu dichiari, ovvero che il prodotto sia valido, non è purtroppo sufficiente.
Se lo fosse non ci sarebbe bisogno di rimarchiarlo per renderlo appetibile a chi apprezza quel marchio, o più spesso a chi non conosce il marchio originario.
Poi senz'altro la validità del prodotto verrà fuori, ma è sconfortante notare che c'è bisogno di questo trucco.
Ciao
Claudio
 
Claudio b. ha scritto:
alkiap ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
O, magari, non sarebbe il caso di prendere meno seriamente l'allegra serie di fesserie che vegono invariabilmente pronunciate in ogni discorso "di circostanza"? ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum
Questa sarebbe una buona idea.
Siamo circondati da discorsi di circostanza: il marketing oramai prevarica su tutto.
Tornando a quanto in oggetto, la storia comunque insegna che a molti acquirenti si può tranquillamente vendere un prodotto rimarchiato, con qualche modifica giusto per non renderlo fotocopia dell'originale.
Lo fanno da decenni negli USA, e da anni in Europa, quindi tralasciando le storielle sul DNA, se rimarchi una 300C come Lancia, la venderai comunque, se il prodotto alla base è valido

Condivido il tuo punto di vista circa la constatazione che rimarchiare un prodotto può funzionare.
Però non mi vengono in mente troppi esempi simili, almeno in Europa.

Claudio

ti dice niente Audi A3, VW Golf, Seat Leon? ;)
 
blackshirt ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
alkiap ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
O, magari, non sarebbe il caso di prendere meno seriamente l'allegra serie di fesserie che vegono invariabilmente pronunciate in ogni discorso "di circostanza"? ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum
Questa sarebbe una buona idea.
Siamo circondati da discorsi di circostanza: il marketing oramai prevarica su tutto.
Tornando a quanto in oggetto, la storia comunque insegna che a molti acquirenti si può tranquillamente vendere un prodotto rimarchiato, con qualche modifica giusto per non renderlo fotocopia dell'originale.
Lo fanno da decenni negli USA, e da anni in Europa, quindi tralasciando le storielle sul DNA, se rimarchi una 300C come Lancia, la venderai comunque, se il prodotto alla base è valido

Condivido il tuo punto di vista circa la constatazione che rimarchiare un prodotto può funzionare.
Però non mi vengono in mente troppi esempi simili, almeno in Europa.

Claudio

ti dice niente Audi A3, VW Golf, Seat Leon? ;)
Mi dice, ma ci azzecca poco.
Claudio
 
Claudio b. ha scritto:
Condivido il tuo punto di vista circa la constatazione che rimarchiare un prodotto può funzionare.
Però non mi vengono in mente troppi esempi simili, almeno in Europa.
inoltre non posso fare a meno di notare che la condizione essenziale che tu dichiari, ovvero che il prodotto sia valido, non è purtroppo sufficiente.
Se lo fosse non ci sarebbe bisogno di rimarchiarlo per renderlo appetibile a chi apprezza quel marchio, o più spesso a chi non conosce il marchio originario.
Poi senz'altro la validità del prodotto verrà fuori, ma è sconfortante notare che c'è bisogno di questo trucco.
Ciao
Claudio
In Europa si possono ricordare la Seat, che da rimarchiare Fiat (Marbella ad esempio) è passata a rimarchiare vecchie Audi (Exeo). Che non è male come miglioramente, ma sempre rimarchiature sono.
Pensiamo poi a Peugeot 107/Citroen C1/Toyota Aygo, oppure Suzuki Splash/Opel Agila, Fiat 16/Suzuki SX4, FordKa/Fiat 500... se poi ci mettiamo a contare le vetture che condividono piattaforme e motori, ma sono poi diverse in carrozzeria ed interni, non finiamo più.
Per quanto possa sembrare assurdo, il rimarchiamento all'interno dello stesso gruppo funziona, in quanto i vari marchi sono posizionati per puntare a clientela diversa, e con relativamente poche modifiche si riesce ad adattare la piattaforma di base per incontrare i gusti della clientela target.
Non lo vedo come un trucco, in fin dei conti le origini di una vettura non sono segreti, spetta al consumatore valutare quali parametri ritiene importante. Un Lancista doc sicuramente rifiuterà di acquistare un prodotto su base americana, ma un cliente di mentalità più aperta, perchè dovrebbe farsi problemi? Se una vettura soddisfa le necessità ed aspettative, è davvero così importante sapere dove nasce?
 
alkiap ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
Condivido il tuo punto di vista circa la constatazione che rimarchiare un prodotto può funzionare.
Però non mi vengono in mente troppi esempi simili, almeno in Europa.
inoltre non posso fare a meno di notare che la condizione essenziale che tu dichiari, ovvero che il prodotto sia valido, non è purtroppo sufficiente.
Se lo fosse non ci sarebbe bisogno di rimarchiarlo per renderlo appetibile a chi apprezza quel marchio, o più spesso a chi non conosce il marchio originario.
Poi senz'altro la validità del prodotto verrà fuori, ma è sconfortante notare che c'è bisogno di questo trucco.
Ciao
Claudio
In Europa si possono ricordare la Seat, che da rimarchiare Fiat (Marbella ad esempio) è passata a rimarchiare vecchie Audi (Exeo). Che non è male come miglioramente, ma sempre rimarchiature sono.
Pensiamo poi a Peugeot 107/Citroen C1/Toyota Aygo, oppure Suzuki Splash/Opel Agila, Fiat 16/Suzuki SX4, FordKa/Fiat 500... se poi ci mettiamo a contare le vetture che condividono piattaforme e motori, ma sono poi diverse in carrozzeria ed interni, non finiamo più.
L'esempio Fiat/Seat e aggiungerei Opel/Vauxhall li condivido.
Ma gli altri non sono a mio giudizio molto pertinenti.
L'operazione Peugeot/Citroen/Toyota e le altre da te citate sono operazioni di joint venture che si differenziano in quanto il prodotto è un nuovo prodotto che nasce con sinergie quasi totali e soprattutto tra aziende spesso con proprietari diversi.
Nasce dall'esigenza di ottimizzazione e quindi contenimento dei costi da raggiungere attraverso un elevato volume produttivo dello stesso componente.
Le piccole Peugeot 107/Citroen C1/Toyota Aygo hanno di diverso oltre al marchio magari un faro e un fanalino, e da qui in poi le diversità tra due modelli possono essere più o meno marcate, fino al tuo ultimo esempio Ford KA/Fiat 500, nel quale un'acquirente su due non ha idea di quanto siano simili.
Il caso invece Lancia Delta è semplicemente mettere un logo diverso a un modello concepito e venduto quando Chrysler alla Lancia non sapevano neanche chi era.
E' solo marchio, e forse non è esatto il termine trucco.
Diciamo che è un artificio per fare girare qualcuno a guardare una cosa che senza quel particolare non avrebbe neanche notato.
Il tuo ultimo pensiero lo condivido al 100%.
Ciao
Claudio
 
alkiap ha scritto:
In Europa si possono ricordare la Seat, che da rimarchiare Fiat (Marbella ad esempio) è passata a rimarchiare vecchie Audi (Exeo). Che non è male come miglioramente, ma sempre rimarchiature sono.
il discorso, in questo caso, è però l'opposto: si è rimarchiato "al ribasso" nel primo caso per un mercato interno, nel secondo per rimettere in circolazione un vecchio modello.

sono operazioni industriali, che possono dare soddisfazione o meno, ma hanno appunto una motivazione industriale

il caso fatto da Claudio è quello di prendere un modello preesistente e pensare di rivitalizzarlo semplicemente mettendogli un nuovo nome.
tipo le Daewoo che sono diventate Chevrolet.

mossa che magari potrà essere positiva.
ma io spero di no.
(non per malizia, ma perché se la semplice apposizione di una targhetta potesse influenzare il mercato, significherebbe che il consumatore è molto immaturo)
 
belpietro ha scritto:
il caso fatto da Claudio è quello di prendere un modello preesistente e pensare di rivitalizzarlo semplicemente mettendogli un nuovo nome.
tipo le Daewoo che sono diventate Chevrolet.
Nel caso Lancia-Chrysler non si è ancora capito bene come intendono procedere.
Vero, hanno mostrato una Delta marchiata Chrysler, ma è stato un esperimento per saggiare le reazioni (piuttosto negative, a giudicare dai forum americani).Si è anche parlato di base comune per vetture diverse, ovvero un'ammiraglia Lancia derivata dalla 300
Ora, se davvero facessero un'operazione stile Daewoo sarei in parte d'accordo con voi... però rigirando la frittata, è la stessa cosa che ha fatto Fiat: la differenziazione degli ultimi prodotti Lancia è davvero molto ridotta, quindi cosa cambierebbe dallo stato attuale?
Anzichè essere Fiat poco modificate, sarebbero Chrysler poco modificate
 
Claudio b. ha scritto:
"Dobbiamo concentrarci perché le convergenze tra Lancia e Chrysler sono enormi: i due marchi hanno lo stesso Dna"
Sono queste le parole che quel diavolo di un Marchionne ha pronunciato per rendere affascinante la prima audace mossa per rilanciare la Chrysler: prendere una Delta, staccargli la targhetta e mettercene una della Chrysler.
Non so se c'è di mezzo uno studio del Massachusetts Institute of Technology, ma certo l'idea è audace e innovativa.
Non solo.
L'idea è anche quella di prendere una Chrysler 300C, quella che sembra un carro funebre da 300 all'ora, piallargli il logo e scriverci dietro Lancia Thesis Evo, o qualcosa del genere.
Ora a me questa cosa frustra abbastanza.
Non perché sia un Lancista, da anni la Lancia è morta, ogni tanto ne fanno una bicolore spacciandola per un'idea formidabile e io penso a quello che se la compra e gli rigano la fiancata mezza gialla e mezza verde, anzi penso al carrozziere.
Sono frustrato perché se veramente ci basta un logo per comprare un'auto allora non stiamo messi bene.
Io a Marchionne consiglierei di continuare a fare il lavoro che sa fare, cioé riorganizzare la Fiat, e lasciar perdere i prodotti che non possono più esistere.
O devo credere veramente che Lancia e Chrysler hanno lo stesso DNA?
E che te sei comprato un anno fa?
La Chrysler.
Ma guarda che caso.
Anzi, ma se hanno lo stesso DNA che te la sei comprata a fa?
Claudio (Clab04)

a clà so erbysteccone.....sinceramente parlando, vorrò vedere
quale americano spenderà il doppio per un auto che come prestazioni
comodità manco arriva al 50% dello standard usa....
e poi non ha neanche il portabandiera... :D
 
cicciobenzina ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
"Dobbiamo concentrarci perché le convergenze tra Lancia e Chrysler sono enormi: i due marchi hanno lo stesso Dna"
Sono queste le parole che quel diavolo di un Marchionne ha pronunciato per rendere affascinante la prima audace mossa per rilanciare la Chrysler: prendere una Delta, staccargli la targhetta e mettercene una della Chrysler.
Non so se c'è di mezzo uno studio del Massachusetts Institute of Technology, ma certo l'idea è audace e innovativa.
Non solo.
L'idea è anche quella di prendere una Chrysler 300C, quella che sembra un carro funebre da 300 all'ora, piallargli il logo e scriverci dietro Lancia Thesis Evo, o qualcosa del genere.
Ora a me questa cosa frustra abbastanza.
Non perché sia un Lancista, da anni la Lancia è morta, ogni tanto ne fanno una bicolore spacciandola per un'idea formidabile e io penso a quello che se la compra e gli rigano la fiancata mezza gialla e mezza verde, anzi penso al carrozziere.
Sono frustrato perché se veramente ci basta un logo per comprare un'auto allora non stiamo messi bene.
Io a Marchionne consiglierei di continuare a fare il lavoro che sa fare, cioé riorganizzare la Fiat, e lasciar perdere i prodotti che non possono più esistere.
O devo credere veramente che Lancia e Chrysler hanno lo stesso DNA?
E che te sei comprato un anno fa?
La Chrysler.
Ma guarda che caso.
Anzi, ma se hanno lo stesso DNA che te la sei comprata a fa?
Claudio (Clab04)

a clà so erbysteccone.....sinceramente parlando, vorrò vedere
quale americano spenderà il doppio per un auto che come prestazioni
comodità manco arriva al 50% dello standard usa....
e poi non ha neanche il portabandiera... :D
Secondo me hai ragione.
In comodità le auto USA eccellono, il terreno di conquista è ostico.
C'è da sperare che sia come dice Alkiap, e che si tratti di un esperimento/sondaggio per vedere la gente che dice.
Ave
Claudio
 
belpietro ha scritto:
alkiap ha scritto:
In Europa si possono ricordare la Seat, che da rimarchiare Fiat (Marbella ad esempio) è passata a rimarchiare vecchie Audi (Exeo). Che non è male come miglioramente, ma sempre rimarchiature sono.
il discorso, in questo caso, è però l'opposto: si è rimarchiato "al ribasso" nel primo caso per un mercato interno, nel secondo per rimettere in circolazione un vecchio modello.

sono operazioni industriali, che possono dare soddisfazione o meno, ma hanno appunto una motivazione industriale

il caso fatto da Claudio è quello di prendere un modello preesistente e pensare di rivitalizzarlo semplicemente mettendogli un nuovo nome.
tipo le Daewoo che sono diventate Chevrolet.

mossa che magari potrà essere positiva.
ma io spero di no.
(non per malizia, ma perché se la semplice apposizione di una targhetta potesse influenzare il mercato, significherebbe che il consumatore è molto immaturo)
Addirittura anche l'operazione Daewoo/Chevrolet è secondo me più comprensibile, seppur foriera anch'essa di tristi considerazioni sulle regole del marketing.
In quel caso in Europa (tutta?) Daewoo è semplicemente sparito come marchio, e si sono marchiate le auto col nome del proprietario di Daewoo, ovvero Chevrolet.
Bé, a ben vedere in effetti ci sono elementi simili.
Miao
Claudio
 

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