A mio parere le bici sono del mezzi di trasporto come tutti gli altri, il fatto che non abbiano un motore non cambia le cose.
Quindi, come mezzi di trasporto, quando vengono usate su strade aperte al traffico, dovrebbero essere soggette a TUTTO quello che prevede il Codice della Strada per i mezzi di trasporto a due ruote, quindi, per similitudine, i ciclomotori.
Una bicicletta può raggiungere velocità certo non stratosferiche ma comunque sufficienti a dare all'insieme ciclo+ciclista un'energia cinetica tale da poter provocare danni in caso di urto contro altri oggetti o, anche peggio, di investimento di pedoni.
Ecco perchè, sempre a mio parere, un ciclista che vuole circolare su strada dovrebbe avere luci, specchietti, caschetto e, esattamente come i ciclomotori, anche l'assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile, difatti non vedo che differenza ci sia tra un ciclomotore che per legge può andare al massimo a 45 km/h ed una bici che come velocità non è molto inferiore, anzi, secondo chi è in sella può andare anche più forte. Non credo si debba arrivare ad una patente per chi va in bici ma non credo nemmeno si possa accettare che un bambino di 10 anni possa scorrazzare in mezzo al traffico mettendo in pericolo sé stesso e gli altri.
E ovviamente, i ciclisti dovrebbero rispettare TUTTE le regole del Codice della Strada, quindi semafori, divieto d'uso delle corsie riservate ad altri veicoli ma con obbligo di uso delle piste ciclabili ove esistenti, rispetto totale dei sensi unici e dei divieti d'accesso (tipo le zone pedonali), con l'unica eccezione delle ZTL e dei divieti motivati da ragioni di inquinamento.
Saluti