Il 112 unico non è pronto: l'Italia rischia multe pesanti
Non è ancora partita la sperimentazione dell numero unico dell'emergenza come imposto dall'Unione europea. Mancano da definire alcuni aspetti tefcnici e, forse, qualche rapporto politico
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Quasi 40.000 euro di multa da pagare per ogni giorno di ritardo. La Commissione europea ha deciso di ricorrere per la seconda volta la Corte europea di Giustizia contro l?Italia per i ritardi nell?attivazione del 112, numero unico dell?emergenza. Se condannato, il nostro paese dovrà pagare la sanzione a partire dal 15 gennaio 2009, giorno della prima condanna, sino a quello della sua regolarizzazione.
Tutti, quindi, guardano con attenzione a Varese, dove deve partire la sperimentazione nazionale che testerà il modello. Nella sede del 118 all?ospedale di Circolo, dove avrà sede questo call center di primo livello o laico, è ormai pronto. I dettagli tecnici sono stati definiti da tempo e anche la selezione del personale è avvenuta. Manca, dunque, solo il nullaosta ufficiale. Ma l?ok non arriva: era atteso per gennaio, poi per l?inizio di aprile, poi per la fine di aprile. Siamo in maggio e di quel centralino unico nemmeno l?ombra.
Il Ministro Maroni, nel dicembre scorso, nel corso di una visita a Varese aveva annunciato lo stanziamento di 42 milioni di euro per la progettazione. Da quel giorno la macchina organizzativa si era avviata, riuscendo in breve tempo a costruire la macchina organizzativa. Come mai, dunque, ancora non parte?
Sembra che a complicare la partenza siano i collegamenti tra tutti gli operatori coinvolti: un elemento che caratterizza il 112, infatti, è la possibilità per l'operatore di individuare immediatamente le coordinate geografiche di chi sta chiamando. Questo è importante soprattutto in caso di soccorso a stranieri che spesso non conoscono la loro esatta collocazione. La localizzazione passa attraverso accordi precisi con tutti i gestori di telefonia, nazionali e internazionali . Ed è proprio il numero degli gestori ad aver fatto saltare tutti i programmi. Un dettaglio che, secondo l'AREU, era impossibile preventivare vista la complessità della partita e il modello completamente da costruire.
Alla spiegazione ufficiale si aggiungono alcune voci in merito a qualche discussione a livello politico tra Regione e Ministero sulla gestione dell'intera partita.
La nuova condanna dell'Italia potrebbe arrivare, verosimilmente, a luglio. Varese si appresta a varare la sua sperimentazione a giugno: ma anche dovessere essere la volta buona, non è detto che all'Europa basterà.
http://www3.varesenews.it/sanita/articolo.php?id=172326
Non è ancora partita la sperimentazione dell numero unico dell'emergenza come imposto dall'Unione europea. Mancano da definire alcuni aspetti tefcnici e, forse, qualche rapporto politico
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Quasi 40.000 euro di multa da pagare per ogni giorno di ritardo. La Commissione europea ha deciso di ricorrere per la seconda volta la Corte europea di Giustizia contro l?Italia per i ritardi nell?attivazione del 112, numero unico dell?emergenza. Se condannato, il nostro paese dovrà pagare la sanzione a partire dal 15 gennaio 2009, giorno della prima condanna, sino a quello della sua regolarizzazione.
Tutti, quindi, guardano con attenzione a Varese, dove deve partire la sperimentazione nazionale che testerà il modello. Nella sede del 118 all?ospedale di Circolo, dove avrà sede questo call center di primo livello o laico, è ormai pronto. I dettagli tecnici sono stati definiti da tempo e anche la selezione del personale è avvenuta. Manca, dunque, solo il nullaosta ufficiale. Ma l?ok non arriva: era atteso per gennaio, poi per l?inizio di aprile, poi per la fine di aprile. Siamo in maggio e di quel centralino unico nemmeno l?ombra.
Il Ministro Maroni, nel dicembre scorso, nel corso di una visita a Varese aveva annunciato lo stanziamento di 42 milioni di euro per la progettazione. Da quel giorno la macchina organizzativa si era avviata, riuscendo in breve tempo a costruire la macchina organizzativa. Come mai, dunque, ancora non parte?
Sembra che a complicare la partenza siano i collegamenti tra tutti gli operatori coinvolti: un elemento che caratterizza il 112, infatti, è la possibilità per l'operatore di individuare immediatamente le coordinate geografiche di chi sta chiamando. Questo è importante soprattutto in caso di soccorso a stranieri che spesso non conoscono la loro esatta collocazione. La localizzazione passa attraverso accordi precisi con tutti i gestori di telefonia, nazionali e internazionali . Ed è proprio il numero degli gestori ad aver fatto saltare tutti i programmi. Un dettaglio che, secondo l'AREU, era impossibile preventivare vista la complessità della partita e il modello completamente da costruire.
Alla spiegazione ufficiale si aggiungono alcune voci in merito a qualche discussione a livello politico tra Regione e Ministero sulla gestione dell'intera partita.
La nuova condanna dell'Italia potrebbe arrivare, verosimilmente, a luglio. Varese si appresta a varare la sua sperimentazione a giugno: ma anche dovessere essere la volta buona, non è detto che all'Europa basterà.
http://www3.varesenews.it/sanita/articolo.php?id=172326