qualche tempo a ho chiesto se a qualcuno di voi, ogni tanto o spesso, capia di saltare una marcia, per esempio passare da 3 a 5 oppure da 4 a 6. A me capita saltuariamente. So che qualcuno era d'accordo altri che dicevano che non è un'operazione corretta. Ebbene, sull'allegato " i segreti della guida" di 4R è scritto chiaro e tonda che tale operazione fa risparmiare carburante ed il blocco cambio frizione ne trae beneficio.
Talvolta mi capita. Come dice Agricolo non c'è alcuna controindicazione, se il regime del motore è corretto.
praticamente quasi sempre 3 > 5 così cerco di sfruttare la 5a anche in città anche all'opposto 5 > 3 oppure 4 > 2 (raro però non mi viene naturale)
Avendo 6 marce è più possibile saltare marce, in alcuni tratti di strada dopo il piano ci si trova in salita con delle code improvvise dove spesso dalla VI^ si scende alla IV^. Altrettanto può succedere di uscire da un centro abitato in IV^ e con strada in leggera discesa è quasi normale passare dalla IV^ alla VI^. Insomma, le 6 marce in alcune situazioni possono fare saltare la sequenza logica della cambiata.
Cosi fanno anche i camionisti,tiri la prima,metti in seconda,terza e acceleri ancora un po e,ormai raggiunta la velocita di crocera (nel minor tempo possibile) metti in quinta o sesta. Non intralci il traffico (al contrario di chi parte alla bradipo) e consumi meno nafta (sull'auto si nota molto meno ma facendo solo citta...al contrario di chi parte alla bradipo).
Più che mi capita, lo faccio volontariamente. Quando mi serve dare brio al motore, quando mi serve un po' di freno motore, quando i giri me lo permettono. Ovviamente è una pratica di guida consigliata "in fase" di scalata o di recupero e non in fase di accellerata o di potenza.
Salendo di marcia, non mi viene naturale e, francamente, non ne capisco i benefici. In scalata, mi capita spesso : soprattutto 6-->4 .
Paradossalmente è proprio in scalata che saltare le marce è più pericoloso, perché rischi un fuorigiri.