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Roma, città contro l'auto

Roma, città contro l'auto - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

  1. gianlucapellegrini

    gianlucapellegrini Direttore Membro dello Staff

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    La settimana scorsa ho scritto dell'accanimento dimostrato dall'amministrazione comunale milanese contro le automobili. Oggi torno sull'argomento parlando della capitale, collegandomi a due vicende che in questi giorni meritano l'onore della cronaca. La prima riguarda la pedonalizzazione del cosiddetto Tridente Mediceo, in pieno centro storico, che ha preso il via stamane alle 8 con la chiusura al traffico di piazza di Spagna. Inutile dar conto del solito coro di proteste di commercianti, albergatori, negozianti e ristoratori. Sta di fatto che, in una città che ha ben altri problemi, la priorità dell'amministrazione sembra essere quella di ostacolare le automobili: l'unica altra iniziativa per cui si ricorda la giunta Marino, infatti, è la bufala dell'isola pedonale del Colosseo, sbandierata come grande successo anche se ci passano tutti, viste le centinaia di deroghe concesse. L'ennesima dimostrazione, se mai ve ne fosse bisogno, che l'auto è un bersaglio facile, che offre un risultato mediatico assicurato, ché tanto basta alzare quattro cartelli per rivoluzionare tutto. Quando però si tratta di fare le cose serie, improvvisamente manca la voglia, la volontà politica o il tempo. Sul Corriere della Sera di oggi c'è una triste inchiesta sui baby parcheggiatori abusivi di piazza della Consolazione: bambini tra i 7 e i 10 anni che dopo le 19 chiedono la mancetta (almeno due euro) agli automobilisti che posteggiano, controllati a vista dal loro "padrone". Il tutto a 50 metri dal Comando dei Vigili. Che fanno finta di non vedere, come Quattroruote dimostrò in un'inchiesta svolta in tutt'Italia qualche tempo fa. Ora: la stessa solerzia usata per intervenire sul traffico e ottenere facile visibilità non si potrebbe applicare anche in questi casi di macroscopica illegalità stradale?
     
  2. ALGEPA

    ALGEPA Moderatore Membro dello Staff

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    Gentile Direttore,
    le rispondo in merito alla pedonalizzazione del tridente che io asupicavo da decenni ormai. Ma a lei le sembra normale che una zona come quella sia transitabile alle autovetture? Le assicuro che il 90% dei cittadini romani non ha mai avuto necessità di transitare in quelle zone con la propria automobile, e chi ci passa sono i soliti noti .

    Io le chiedo , per fare un esempio, perchè tutte le grandi capitali europee possono permettersi di avere la zona pedonale e la nostra città no?
    I negozianti degli altri paesi sono degli sprovveduti, o anche forse dei tonti, che non si lamentano della zona pedonale?

    Lei mi risponderà che il sistema di mezzi pubblici che hanno nelle altre capitali europee è di un altro livello, e sono d'accordo, ma questo non vuole dire che occorre che continuiamo a farci del male con la viabilità che abbiamo ora, affrontiamo entrambe i problemi invece.

    Per ultimo le dico che a Roma il traffico è da sempre il problema principale perchè condiziona la vita di intere famiglie, verò non serve far le crociate contro le automobili, ma qualcosa deve cambiare, e credo che proprio in una città come la nostra è un utopia voler continuare ad avere un traffico privato sostenuto com'è ora assieme ad una città che potrebbe vivere di turismo
     
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  3. kofigrey

    kofigrey

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    Quoto in pieno quello che ha scritto Algepa,ciò che era inverosimile è che fino ad oggi certe zone fossero tranquillamente transitabili con mezzi privati più o meno(vedi recenti inchieste)autorizzati all'accesso,e,aggiungo,alla sosta selvaggia e incontrollata.Abbiamo un patrimonio monumentale come nessun paese al mondo e abbiamo fatto sempre di tutto per non valorizzarlo perchè,da buoni Italiani anche per fare 100mt serve,come si dice a Roma,'a machina.In quanto poi ai parcheggiatori abusivi,baby o meno,bancarelle che deturpano la vista dei monumenti,caldarrostari,venditori abusivi e chi più ne ha più ne metta,come ben sanno i Romani,il problema è annoso,anche a livello di giurisprudenza e volontà politica.L'auto con questo non c'entra nulla,non serve travisare lo scenario e incolpare un sindaco perche'cerca di fare quello che in altre città,anche Italiane,hanno fatto da decenni,lo dico da appassionato e trentacinquennale lettore della rivista,con stima,Francesco Macchioni
     
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  4. pi_greco

    pi_greco Moderatore Membro dello Staff

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    Mi permetta di dissentire su questo topic come sull'altro milanese ed anche in risposta all' amico e collega mod belpietro.

    Aggiungo la considerazione di quest'ultimo

    Ricordiamoci tutti che possedere un' auto e pagare le relative tasse (cui nessuno ci obbliga se non ne disponiamo) non da' alcun diritto di poter disporre dei centri abitati e a maggior ragione dei centri storici per mobilità personale. Ricordiamoci sempre che quando scendiamo dal nostro o altrui o pubblico mezzo ridiveniamo tutti pedoni e che ogni persona ha diritto di poter usufruire del bene comune che sia città lungomare o stradina di campagna. Io non capisco a quali movimenti si faccia riferimento e se siano minoritari, ma non vedo la necessità di "targare" un' opinione come frutto di indirizzi ideologici o politici (quelli sì che sono quantificabili e definibili minoritari con i sondaggi imperanti) poichè in questa sede tali trattazioni sono inopportune.

    Resta il fatto che le nostre città (non quelle americane o delle modernissime capitali in piena espansione economica) hanno come minimo (nel proprio nucleo centrale e fondante) alcuni secoli di storia ma spesso anche qualche millennio.

    Per la loro "costituzione" non sono adatte al traffico sempre più intenso, pesante ed ingombrante.

    Il traffico commerciale è sempre più ponderoso, numeroso e le potenze scaricate a terra più elevate e la pavimentazione, le strutture dei palazzi secolari ne risentono in modo preoccupante (ho i dati che registravo venticinque anni addietro, nel settecentesco seminterrato dell'istituto di fisica di torino a prova, con una strumentazione di precisione)

    Il traffico privato idem, sempre più auto pro capite, sempre più grandi, sempre più potenti, pesanti, e che viaggiano sempre di più. Da bambino la mia famiglia di 4 persone "occupava" 4metri lineari di strada, ora la mia famiglia di 3 elementi, se mettessimo in fila le auto e la moto, sfiora i 20 metri, e non sono di certo un collezionista.

    Sono stato di recente Torino, la città da cui sono stato lontano per quasi venti anni, dopo gli studi. Ho girato a piedi per le "mie vie" che prima erano invase da mezzi commerciali, pubblici e privati, ho finalmente respirato aria pulita in via Lagrange (chi è di Torino sa di cosa parlo) liberata dal traffico e piena di dehors di locali potendo rimirare le facciate non più annerite dagli scarichi, perchè l'aria ad altezza d'uomo, ed ancor più di bambino, è pesantemente influenzata dagli scarichi dei mezzi incolonnati, diverso discorso per le centraline poste a 3 metri. Ho potuto passeggiare e godermi le piazze Vittorio Veneto, San Carlo, Castello etcetc finalmente libere dai mezzi parcheggiati che ne oscuravano la primitiva bellezza architettonica.

    Abbiamo una ricchezza nei nostri centri urbani, che risiede nel paesaggio, nella cultura, nella storia e che attira turismo, straniero, italiano ed anche residente, perchè è bello passeggiare con la famiglia attraverso la propria città, magari il gelataio vende qualche cono in più in estate, mentre la caffetteria qualche cioccolata calda in più in inverno, passeggiando si osservano le vetrine e si aumenta (ove le tasche lo consentano) le probabilità di vendere qualche oggetto in più.

    Infine non concordo sul "benaltrismo", egregio direttore. Provare a risolvere problemi più grandi e pressanti non vuol dire poter anche rivolgersi a problemi meno gravi. Ognuno di noi affronta nella vita problemi di varia gravità e natura, ma non per questo se non ha la possibilità di risolvere i più gravi smette di occuparsi anche di faccende e faccenduole.

    Infine il dramma dello sfruttamento criminale minorile (piaga be più grave dell'estorsione di 2 ? per un parcheggio). Credo che se un intero comando dei VVUU non interviene, è di sicuro per disposizioni di opportunità, probabilmente non serve fermare ed identificare personaggi che poi ritornano al loro traffico poco dopo. La vicenda credo sia ben più complessa e temo ci vogliano politiche più serie e severe in materia, ma questo esula dal topic.
     
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  5. gianlucapellegrini

    gianlucapellegrini Direttore Membro dello Staff

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    Mi spiegherò meglio. Nessuno mette in dubbio che i centri storici delle città italiane vadano valorizzati, restituendo loro dignità anche (ma non solo) limitando l'uso delle automobili. Il problema sta, come già ebbi a dire parlando di Milano, nella schizofrenia decisionale (le politiche del traffico cambiano a ogni giunta) e nella mancanza di serietà nell'applicare le norme. Sacrosanto che si voglia chiudere al traffico il Tridente, probabilmente la zona di Roma più affollata di turisti. Basta però che non diventi come l'isola dei Fori Imperiali, dove, nonostante le dichiarazioni entusiastiche del sindaco, ci passano tutti, ma proprio tutti (esclusi i privati). E c'è una cosa che va sottolineata. Nelle città europee spesso citate non esistono aree pedonali estese. O meglio, esistono in quelle cittadine dove l'intrico medioevale rende la presenza dell'auto evidentemente anacronistica. Ma a Londra l'unica parte pedonalizzata in centro è Leicester square (e se vuoi andare in centro paghi carissimo, tra congestion charge e parcheggi). A Parigi, la zona del Beaubourg. A Francoforte c'è Bockenheimer strasse e poco altro. Ovunque ci sono parcheggi sotterranei dove lasciare l'auto. A Nizza (quinto comune della Francia) hanno rivisto recentissimamente il centro e invito tutti a vedere come si possano conciliare alla perfezione le esigenze di pedoni, macchine, bici e tram. Ciò testimonia di un approccio integrato e coerente ai problemi della circolazione, dove tutti i mezzi di trasporto hanno pari dignità, senza chiusure preconcette o peggio ancora ideologiche. Ecco: il nostro auspicio è che in Italia questi problemi vengano affrontati senza affidarsi alle ubbie di un assessore o di un sindaco in cerca di facile popolarità.
     
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  6. economyrunner

    economyrunner

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    In sostanza no al proibizionismo selvaggio che scarica sull'arte di arrangiarsi del singolo le conseguenze di chi è incapace di fare una seria e funzionale organizzazione della mobilità nei centri storici. Troppo comodo per l'amministratore di turno che in auto blu sfreccia nel centro storico, e quindi il problema non lo tange da vicino, e magari pensa (concedetemi la citazione di un certo nobile zompettatore della vecchia Roma) "io so io e voi non siete ... niente".
     
  7. ALGEPA

    ALGEPA Moderatore Membro dello Staff

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    gentile direttore,
    convenendo con le che la chiusura del tridente , come di altre zone di interesse pubblico di Roma, dovrebbe essere totale, non mi trovo però d'accordo con lei per quanto riguarda il discorso delle isole pedonali.
    Da sempre andiamo sventolando la peculiarità di Roma nel mondo, quindi non credo che soluzioni adottate in merito in altre città siano in toto praticabili nella nostra, o che in altre capitali le isole pedonali hanno dimensioni più piccole rispetto a quelle che si vogliono creare a Roma.
    Io m ripeto, stranamente, e dico stranamente perchè moltissimi punti di Roma non sono comodi da raggiungere con la metropolitana, a piazza di spagna abbiamo una fermata della metropolitana, che senso ha voler raggiungere quella zona con mezzi privati, anche se la organizzassimo per riuscire a gestire questa esigenza? Io vedrei più sensato invece creare dei parcheggi di scambio in altre zone meno centrali ( che sarebbero molto utili anche per l'utilizzo settimanale di chi va a lavoro)
    per poi permettere di raggiungere da li la zona ad isola pedonale con mezzi pubblici.

    Mi permetta un ultima personale considerazione, purtroppo Roma , e credo il paese in generale, è pervarso da una concetto di politica che tende a polarizzare i contenuti delle discussioni senza permettere quella critica che è alla base della democrazia, quindi il solo trattare alcuni argomenti viene etichettato di parte e non meritevole di alcuna discussione.
     
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  8. rosberg

    rosberg

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    Ora però non è che si possa aprire una discussione per ciascuna città. Il punto principale non cambia e le considerazioni scritte da molti utenti nella discussione da lei lanciata la scorsa settimana per a città di Milano, non cambia.
    Il sistema è sbagliato perchè parte da un presupposto errato e cioè dal fatto che l'automobile è la principale responsabile dell'inquinamento atmosferico. Finchè la gente crede questo e quindi pensa di attingere dalle casse delle auto le risorse principali per risolvere il problema inquinamento, potremmo discuterne all'infinito e non se ne viene a capo.
    Inoltre chi prende tali posizioni come quelle da lei descrtte in apertura di questa discussione, non ha l'intelligenza per valutare correttamente le conseguenze, a partire dagli effetti su commercio e turismo.
     
  9. ALGEPA

    ALGEPA Moderatore Membro dello Staff

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    a parte che a Roma non è esclusivamente un discorso di inquinamento, vorrei che mi spiegassi gli effetti sul commercio e sul turismo, perchè a me sembra tanto uno slogan di cui tutti ne abusano senza sapere bene
    poi in realtà di cosa si sta parlando.Ti ripeto, a Roma, sono i soliti noti che utilizzano le strade del centro storico, e sarà neanche il 10% della cittadinanza, e spero non mi si tiri fuori i residenti perchè visti i valori catastali di cui godono dovrebbero almeno avere il coraggio di non aprire bocca.

    Piazza Navona fino a qualche tempo fa era aperta al traffico, non mi sembra che la pedonalizzazione abbia avuto effetti tragici sul turismo e sul commercio.
     
  10. carlomonaco

    carlomonaco

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    Non solo Roma e Milano sono contro l'automobile, ma ormai lo sono quasi tutte le amministrazioni. Mi spiego. Le strade, almeno nel centro Italia, sono in condizioni pietose e le amministrazioni che fanno? Limite di 30. Ormai i limiti di 30 sono dappertutto, ogni scusa è buona. Animali selvatici? limite di 30. Ho visto perfino cartelli che dicevano "strada ghiacciata" limite di 30 in luoghi dove la temperatura scende sotto lo zero forse due volte l'anno, eppure questi cartelli restano anche in estate. Ma a parte i limiti di 30, i limiti in generale sono molto spesso assurdi tanto è vero che i navigatori ormai suggeriscono strade sterrate o strettissime perché prive di limite. Penso che tra non molto troveremo limite di 30 anche in autostrada.
     
  11. Pol87

    Pol87

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    Temo che Roma stia risolvendo il problema del traffico e della sovrappopolazione, attraverso la selezione naturale del cittadino.
    Intesa come morte del più debole.

    Smart. buche. uno in meno.
    Fuoristrada. no parcheggi. uno in meno.
    Motorino. cinghiali. uno in meno e lavoro per il becchino
    Autobus. non arriva/prende fuoco con te sopra. uno in meno e lavoro per tutti.

    Ultimamente con i monopattini hanno fatto jackpot

    Raggiunti i 100.000 abitanti il traffico sarà un ricordo e si potrà investire in verde pubblico
     
  12. Vittorio

    Vittorio

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    Certo poi a 30 Km/h si consuma più che 50 km/h, questo denota che le nostre amministrazioni poco sanno di automobili.
    Poi non è possibile confrontarsi con le altre città Europee, poiché loro hanno parecchie linee di metro rispetto a noi.
    Milano ha 3 linee e mezza, Parigi per esempio 16, Londra e Madrid 12.
    Di che stiamo parlando?
     
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  13. Pol87

    Pol87

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    Per la metro siamo più che ridicoli, almeno per la mia limitatissima esperienza da turista:
    Roma: il turista la gira a piedi, della metro si usano 3 fermate e si rimpiange il prezzo del biglietto. spero sia utile al cittadino, ma leggendo i giornali non lo è neanche per lui.
    Torino: mai entrato, nonostante abiti a 50 km e la mia azienda abbia fornito i rivestimenti in pietra. ma con due linee ho paura che ci fai poco.
    Milano: ho preso il latte sul Duomo da piccolo, e devo ancora tornarci. quindi boh
    Lione, Amsterdam: da manuale. punto. amsterdam ha il plus del panorama.
    Mosca, New York, Parigi: ecco da chi prendere esempio
     
  14. mafalda

    mafalda

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    Io sono di Roma e la situazione mobilità è disperata, negli ultimi 15 anni le uniche boccate d'ossigeno al traffico sono arrivate solo dalle varie crisi economiche!
    Auto sempre più grosse, car sharing marginale (a ragion veduta: non può sostituire un'auto di proprietà, sia per i costi sia per la scarsa copertura in periferia), mezzi pubblici in caduta libera, tra guasti, sabotaggi e riduzione delle corse. Un esempio s tutti: la Roma-Lido, la metro di superficie più sgangherata d'Europa.
    Poi le biciclette: non decollano, e per un radicato scetticismo, e perché spesso le ciclabili sono a macchia di leopardo, ed andare in bici senza la ciclabile (parlo per esperienza personale) fa paura!
    monopattini, e-bike e compagnia bella sono stati acquistati da chi andava a piedi, non hanno sostituito le auto.
     
  15. AntonioS

    AntonioS

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    Fosse solo un problema di automobili.Roma è contro la persona. E lo dico con enorme dispiacere, dato che è (potrebbe essere) la città più bella del mondo.
    Roma odia se stessa, figuriamoci ae può pensare agli automobilisti. Da questo lato, vero è che una città costruita millenni fa non è compatibile con le automobili. Ma questo vale per il centro, ci sono interi quartieri nuovi che hanno collegamenti e viabilità da terzo mondo - vedi quella vera e propria città, perché ha gli stessi abitanti di Firenze, che sorge attorno all'Ikea di bufalotta, più o meno senza un autobus
     
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