<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Revisione: utile o solo un'altro modo per accaparrar soldi? | Il Forum di Quattroruote

Revisione: utile o solo un'altro modo per accaparrar soldi?

La revisione dei veicoli in circolazione dovrebbe servire a garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada e permettere allo Stato di "certificare" il perdurare delle necessarie doti di sicurezza ed efficienza del parco circolante, verificando che tempo, usura ed eventuali incurie non abbiano degradato le caratteristiche base d'omologazione con cui il veicolo e' stato inizialmente immesso sulle strade.
In realta', viene da chiedersi quanto di questo obiettivo venga conseguito con il sistema attualmente in vigore.

Ha senso richiedere la prima revisione dopo appena 4 anni dall'acquisto?
Per la larga maggioranza dei veicoli, la garanzia e' appena scaduta e al giorno d'oggi, in sempre piu' casi, si tratta di veicoli ancora coperti dalla garanzia della casa.
Un'auto poi non si degrada in soli 4 anni. Certo, un'incidente seguito da pessime riparazioni possono compromettere l'integrita' e la sicurezza del mezzo, ma prima di tutto questo puo' accadere anche dopo due giorni dall'acquisto, inoltre e' un'osservazione che non ha molto senso quando quotidianamente si vedono circolare sulle nostre strade carrette disastrose, con sospensioni sfondate, gomme lisce, fari bruciati guidate da extracomunitari privi di assicurazione.
E' inutile pretendere revisioni se poi non si eseguono i necessari controlli e non si impongono sanzioni severe a chi circola su mezzi disastrati!

Ha senso ripetere la revisione dopo appena due anni?
Se un veicolo e' in ordine, resta in ordine a lungo, e non sono certo due ulteriori anni d'usura a essere significativi, specie se si parla degli anni da 4 a 6.

Per giunta, questa assiduita' ingiustificata delle revisioni fa si' che le officine siano subissate di richieste e, anche nella migliore delle ipotesi, di massimo scrupolo e onesta', possano dedicare un tempo assai ridotto alle necessarie verifiche.

Alla luce di tutto cio', viene da chiedersi se non sarebbe meglio richiedere la prima revisione dopo un periodo molto piu' ragionevole di 8 anni, e le successive ogni 4.
Ma, naturalmente, questo dimezzerebbe le entrate che tutto questo teatrino di dubbia efficacia (e serieta') porta allo Stato.
Perche', a fatte queste considerazioni, viene da pensare che la questione stia tutta li'.

Esistono paesi in cui l'istituto della revisione non esiste nemmeno.
Ma i controlli in strada sono frequentissimi e basta un fanalino bruciato per essere fermati e vedersi appioppare multe tali da far nettamente preferire a ogni conducente i costi di un controllo scrupoloso e costante dell'efficienza del proprio automezzo .
Inutile dire quale dei due metodi funzioni e quale no. Posto, ovviamente, che l'obiettivo sia la sicurezza stradale e non garantire alle casse dello Stato un'ennesima fonte di criptotassazione.
 
99octane ha scritto:
La revisione dei veicoli in circolazione dovrebbe servire a garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada e permettere allo Stato di "certificare" il perdurare delle necessarie doti di sicurezza ed efficienza del parco circolante, verificando che tempo, usura ed eventuali incurie non abbiano degradato le caratteristiche base d'omologazione con cui il veicolo e' stato inizialmente immesso sulle strade.
In realta', viene da chiedersi quanto di questo obiettivo venga conseguito con il sistema attualmente in vigore.

Ha senso richiedere la prima revisione dopo appena 4 anni dall'acquisto?
Per la larga maggioranza dei veicoli, la garanzia e' appena scaduta e al giorno d'oggi, in sempre piu' casi, si tratta di veicoli ancora coperti dalla garanzia della casa.
Un'auto poi non si degrada in soli 4 anni. Certo, un'incidente seguito da pessime riparazioni possono compromettere l'integrita' e la sicurezza del mezzo, ma prima di tutto questo puo' accadere anche dopo due giorni dall'acquisto, inoltre e' un'osservazione che non ha molto senso quando quotidianamente si vedono circolare sulle nostre strade carrette disastrose, con sospensioni sfondate, gomme lisce, fari bruciati guidate da extracomunitari privi di assicurazione.
E' inutile pretendere revisioni se poi non si eseguono i necessari controlli e non si impongono sanzioni severe a chi circola su mezzi disastrati!

Ha senso ripetere la revisione dopo appena due anni?
Se un veicolo e' in ordine, resta in ordine a lungo, e non sono certo due ulteriori anni d'usura a essere significativi, specie se si parla degli anni da 4 a 6.

Per giunta, questa assiduita' ingiustificata delle revisioni fa si' che le officine siano subissate di richieste e, anche nella migliore delle ipotesi, di massimo scrupolo e onesta', possano dedicare un tempo assai ridotto alle necessarie verifiche.

Alla luce di tutto cio', viene da chiedersi se non sarebbe meglio richiedere la prima revisione dopo un periodo molto piu' ragionevole di 8 anni, e le successive ogni 4.
Ma, naturalmente, questo dimezzerebbe le entrate che tutto questo teatrino di dubbia efficacia (e serieta') porta allo Stato.
Perche', a fatte queste considerazioni, viene da pensare che la questione stia tutta li'.

Esistono paesi in cui l'istituto della revisione non esiste nemmeno.
Ma i controlli in strada sono frequentissimi e basta un fanalino bruciato per essere fermati e vedersi appioppare multe tali da far nettamente preferire a ogni conducente i costi di un controllo scrupoloso e costante dell'efficienza del proprio automezzo .
Inutile dire quale dei due metodi funzioni e quale no. Posto, ovviamente, che l'obiettivo sia la sicurezza stradale e non garantire alle casse dello Stato un'ennesima fonte di criptotassazione.

Ho visto un'auto promossa alla revisione nonostante avesse gli pneumatici in uno stato pietoso!!!!

A questo punto mi viene da pensare che gli esami tecnici non siano eseguiti con la giusta "accuratezza" e siano solo un modo per spillare i soldi. Una settantina d'euro, più i quattro per il bollino blu (necessario in molte città) non sono pochi.

Anche i nuovi intervalli mi sanno di barzelletta. Un'auto di nuova generazione, acquistata oggi, fra 4 anni, sarà ancora in perfetta efficienza a meno che il proprietario non si diverta a sgommare (e a lisciare le gomme), a saltare sui marciapiedi, o a spaccare gli specchietti contro i muri. Quindi, è più saggio imporre la prima revisione dopo dieci anni dalla prima immatricolazione e poi... ogni due (beh... un'auto di 12, 14, 16... anni ha bisogno di controlli piu' frequenti...)
 
basta vedere quanto dura, e dell' efficacia della revisione ci si fa gia' una idea precisa....
per non parlare delle auto ( e non solo ) fumanti che si vedono ingiro :evil:
Ciao
 
cosa gliene frega a quelli della revisione, devono portare la pagnotta a casa, se non te la fanno passare fai questione e la voce si sparge che ti bocciano.
Dopotutto parliamocci chiaro se io mi attengo a certe regole non lo faccio mica per la revisione o perchè me lo dice la legge, quindi nella pratica poi chi gira con una macchina di merda (ho visto robbe assurde, anche camion del ferrovecchio con targa di carta) continua a farlo lo stesso.
Purtroppo in italia si comporta bene solo chi ha qualcosa di materiale da perdere, per il resto te la possono solo sucare, in carcere (e costa ai contribuenti mantenere un bastardo dentro) non ci andrai mai.
 
Che dire, se non che hai ragione al 100%?

OT:
Non c'entra nulla con il topic, e non per farmi i fatti tuoi, ma posso chiederti di dove sei?
 
Come tutte le cose fatte in italia, si parte da un idea giusta (di solito copiata, perchè difficilmente i nostri politicanti sanno veramente in che mondo reale vivono le persone) per poi farla diventare in poco tempo la classica barzelletta per gli altri paesi un pochino più civili del nostro......
Voi dite che 4 anni sono pochi, si ma se uno va in giro con uno specchietto rotto in un urto e non lo cambia perchè tanto lui nemmeno lo usa :shock: oppure ha le gomme lisce, oppure ne monta 3 di un tipo e una di altro tipo, o di un altra misura, oppure ha mezza fanaleria che non funziona e manco se ne accorge......
Io ci starei a queste regole, ma i controlli devono essere standard per tutti, e basta con il fatto che se vai da tizio cosi non passa, ma vai da caio e con tot euro in più passa, non voglio neanche farne una questione geografica perchè i furbi nascono come i funghi ultimamente, quindi........ :rolleyes:
 
manuel46 ha scritto:
Come tutte le cose fatte in italia, si parte da un idea giusta (di solito copiata, perchè difficilmente i nostri politicanti sanno veramente in che mondo reale vivono le persone) per poi farla diventare in poco tempo la classica barzelletta per gli altri paesi un pochino più civili del nostro......
Voi dite che 4 anni sono pochi, si ma se uno va in giro con uno specchietto rotto in un urto e non lo cambia perchè tanto lui nemmeno lo usa :shock: oppure ha le gomme lisce, oppure ne monta 3 di un tipo e una di altro tipo, o di un altra misura, oppure ha mezza fanaleria che non funziona e manco se ne accorge......
Io ci starei a queste regole, ma i controlli devono essere standard per tutti, e basta con il fatto che se vai da tizio cosi non passa, ma vai da caio e con tot euro in più passa, non voglio neanche farne una questione geografica perchè i furbi nascono come i funghi ultimamente, quindi........ :rolleyes:
i controlli ci sono ovunque e c'erano anche in italia, erano effeuati dalle FFOO che ti fermavano e se avevi le gomme lisc ei lisciavano :D questo è il controllo. lo stato vuole controllare i miei gas? mi mandi un invito a me lo controlli alla motorizzazione a campione (mi fai perdere tempo sicuro, ma almeno è un controllo serio,,,,)
 
manuel46 ha scritto:
Come tutte le cose fatte in italia, si parte da un idea giusta (di solito copiata, perchè difficilmente i nostri politicanti sanno veramente in che mondo reale vivono le persone) per poi farla diventare in poco tempo la classica barzelletta per gli altri paesi un pochino più civili del nostro......
Voi dite che 4 anni sono pochi, si ma se uno va in giro con uno specchietto rotto in un urto e non lo cambia perchè tanto lui nemmeno lo usa :shock: oppure ha le gomme lisce, oppure ne monta 3 di un tipo e una di altro tipo, o di un altra misura, oppure ha mezza fanaleria che non funziona e manco se ne accorge......

Queste sono le classiche argomentazioni all'italiana, che ci han talmente ficcato in testa che poi siamo i primi a tirarle fuori.
La mania della certificazione per ogni cazzata, pretesti per giustificare enti inutili, commissioni e burocrazia demenziale... quando un normale controllo non solo basta e avanza, ma e' enormemente piu' efficace per garantire che tutti rispettino la legge.

Se uno va in giro con lo specchietto rotto e le gomme lisce non e' certo la revisione che deve rimediare, ma la prima autopattuglia che lo ferma, come avviene ovunque (tranne in Italia).
 
99octane ha scritto:
manuel46 ha scritto:
Come tutte le cose fatte in italia, si parte da un idea giusta (di solito copiata, perchè difficilmente i nostri politicanti sanno veramente in che mondo reale vivono le persone) per poi farla diventare in poco tempo la classica barzelletta per gli altri paesi un pochino più civili del nostro......
Voi dite che 4 anni sono pochi, si ma se uno va in giro con uno specchietto rotto in un urto e non lo cambia perchè tanto lui nemmeno lo usa :shock: oppure ha le gomme lisce, oppure ne monta 3 di un tipo e una di altro tipo, o di un altra misura, oppure ha mezza fanaleria che non funziona e manco se ne accorge......

Queste sono le classiche argomentazioni all'italiana, che ci han talmente ficcato in testa che poi siamo i primi a tirarle fuori.
La mania della certificazione per ogni cazzata, pretesti per giustificare enti inutili, commissioni e burocrazia demenziale... quando un normale controllo non solo basta e avanza, ma e' enormemente piu' efficace per garantire che tutti rispettino la legge.

Se uno va in giro con lo specchietto rotto e le gomme lisce non e' certo la revisione che deve rimediare, ma la prima autopattuglia che lo ferma, come avviene ovunque (tranne in Italia).

Ecco mi sa che hai centrato il punto:
Le certificazioni servono per non dover fare i controlli che sono più costosi e richiedono tempo e uomini, invece con la revisione si incassa tutti (stato, officine , motorizzazione) e ci si leva dai problemi con un pezzo di carta.
Ciao
 
wizardofid ha scritto:
Ecco mi sa che hai centrato il punto:
Le certificazioni servono per non dover fare i controlli che sono più costosi e richiedono tempo e uomini, invece con la revisione si incassa tutti (stato, officine , motorizzazione) e ci si leva dai problemi con un pezzo di carta.
Ciao

:shock: Ma ti rendi conto di cosa dici?
Le pattuglie in strada devono esserci a prescindere perche' i controlli in strada servono a garantire il rispetto della legge, a partire dallo stato del conducente seguendo con quello del veicolo!
La revisione non serve a niente! Io posso uscire dalla motorizzazione, spaccare lo specchietto e i fanali e fregarmene per anni!

I paesi che funzionano hanno pattuglie per le strade che verificano il rispetto delle norme.
I paesi che non funzionano richiedono certificazioni inutili che servono a incassare.
In quale delle due categorie rientri l'Italia e' autoevidente.

Mi sa che TU hai centrato il punto: con la revisione lo staticchio incassa, e il cittadino sa che poi, pagato il dazio, puo' fregarsene e fare quello che gli pare, e tutti contenti. :rolleyes: :rolleyes:
 
99octane ha scritto:
La revisione dei veicoli in circolazione dovrebbe servire a garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada e permettere allo Stato di "certificare" il perdurare delle necessarie doti di sicurezza ed efficienza del parco circolante, verificando che tempo, usura ed eventuali incurie non abbiano degradato le caratteristiche base d'omologazione con cui il veicolo e' stato inizialmente immesso sulle strade.
In realta', viene da chiedersi quanto di questo obiettivo venga conseguito con il sistema attualmente in vigore.

Ha senso richiedere la prima revisione dopo appena 4 anni dall'acquisto?
Per la larga maggioranza dei veicoli, la garanzia e' appena scaduta e al giorno d'oggi, in sempre piu' casi, si tratta di veicoli ancora coperti dalla garanzia della casa.
Un'auto poi non si degrada in soli 4 anni. Certo, un'incidente seguito da pessime riparazioni possono compromettere l'integrita' e la sicurezza del mezzo, ma prima di tutto questo puo' accadere anche dopo due giorni dall'acquisto, inoltre e' un'osservazione che non ha molto senso quando quotidianamente si vedono circolare sulle nostre strade carrette disastrose, con sospensioni sfondate, gomme lisce, fari bruciati guidate da extracomunitari privi di assicurazione.
E' inutile pretendere revisioni se poi non si eseguono i necessari controlli e non si impongono sanzioni severe a chi circola su mezzi disastrati!

Ha senso ripetere la revisione dopo appena due anni?
Se un veicolo e' in ordine, resta in ordine a lungo, e non sono certo due ulteriori anni d'usura a essere significativi, specie se si parla degli anni da 4 a 6.

Per giunta, questa assiduita' ingiustificata delle revisioni fa si' che le officine siano subissate di richieste e, anche nella migliore delle ipotesi, di massimo scrupolo e onesta', possano dedicare un tempo assai ridotto alle necessarie verifiche.

Alla luce di tutto cio', viene da chiedersi se non sarebbe meglio richiedere la prima revisione dopo un periodo molto piu' ragionevole di 8 anni, e le successive ogni 4.
Ma, naturalmente, questo dimezzerebbe le entrate che tutto questo teatrino di dubbia efficacia (e serieta') porta allo Stato.
Perche', a fatte queste considerazioni, viene da pensare che la questione stia tutta li'.

Esistono paesi in cui l'istituto della revisione non esiste nemmeno.
Ma i controlli in strada sono frequentissimi e basta un fanalino bruciato per essere fermati e vedersi appioppare multe tali da far nettamente preferire a ogni conducente i costi di un controllo scrupoloso e costante dell'efficienza del proprio automezzo .
Inutile dire quale dei due metodi funzioni e quale no. Posto, ovviamente, che l'obiettivo sia la sicurezza stradale e non garantire alle casse dello Stato un'ennesima fonte di criptotassazione.

La mia opinione è che il discorso sia un pò più complicato di quel che dici tu. Non dico che hai torto, ma che non è completamente vero quel che scrivi.
Faccio due esempi: se prendi la Panda di una signora che non esce mai dal comune dove abita, che fa pochissime migliaia di chilometri all'anno e magari ha qualcuno (tipicamente marito o figlio) che ogni tanto controlla il livello dell'olio, la pressione delle gomme e le lampadine, va da sè che la prima revisione al 4° anno è semplicemente una tassa da pagare con nessun valore aggiunto; se però prendi un pendolare che fa molti km e non ha grandi risorse da dedicare all'auto, che magari percorre strade dissestate (ti potrei fare decine di esempi di miei conoscenti che hanno auto di 3 anni con oltre 150.000 km ed in condizioni esteriori pietose), stai tranquillo che la revisione del 4° anno, se fatta bene e con scrupolo, è tutt'altro che superflua.
Il punto è che costoro, nella maggior parte dei casi, portano l'auto alla revisione dal loro amico meccanico, o meglio, ci portano solo il libretto dell'auto il quale, normalmente, non subisce usura.

A mio parere il problema principale da risolvere è come essere sicuri che le revisioni siano fatte bene, poi, sulla base di questo si può anche stabilire ogni quanto farle. Ed ovviamente il tutto va anche integrato con i controlli su strada e, perchè no, presso le officine che fanno revisioni.
Se le revisioni fossero fatte seriamente ed i controlli su strada fossero capillari, niente osterebbe ad allungare l'intervallo anche di parecchio, ad esempio farla fare ogni 5 anni.
Oggi però in giro ci sono troppe carrette, anche di età ben inferiore ai 4 anni.

Saluti
 
Quello che la revisione puo' trovare su un'auto di 4 anni lo trova anche una pattuglia.
La revisione puo' avere eventualmente un senso (ed e' un'ipotesi molto spinta) dopo una decina d'anni, e deve verificare ben altre cose che non gomme, fari, "emissioni" e altre cazzate simili, quanto lo stato del telaio, le condizioni generali cinematiche rispetto all'originale e stato della cinematica delle sospensioni.
E non sono cose che si verificano in un'oretta, ne' con 70 euro.
E dunque?
Bisogna sempre chiedersi cosa si vuole ottenere.
Cosa dovrebbe portare tutto questo teatrino? A un incremento di sicurezza?
Se si vuole incrementare la sicurezza prima si devono sistemare le infrastrutture, a partire dallo stato del manto stradale (che se non ci fossero crateri nelle strade forse non servirebbe controllare gli ammortizzatori dopo 4 anni! :rolleyes: ) per continuare con la segnaletica e i guard rail.
E poi controllare i conducenti.
Gli incidenti per cattive condizioni del mezzo rientrano a malapena nelle statistiche, mentre quelli per il cattivo stato delle infrastrutture si piazzano al TERZO posto nelle statistiche, subito dopo quelli dovuti a guida in stato d'ebbrezza e mancato rispetto della distanza di sicurezza.
Quindi, se si vuol fare sicurezza e' chiaro dove si debba intervenire.
Se invece si vogliono ramazzar soldi, la revisione e' un sistema buono come tanti altri.
Ma in termini di sicurezza la sua rilevanza e' ZERO tondo.
 
è inutile che ci si nasconda dietro un dito. siamo un popolo di maleducati e di furbetti del quartierino. ho numerosi amici nelle forze dell'ordine. chiedetegli di tutto ma non di fermare la gente per strada. ed il motivo è semplice: per qualsiasi cosa nasce una discussione. nessuno è disposto ad ammettere le proprie responsabilità, e dunque non accetta che gli vengano fatti verbali. dopo che l'agente ha perso tempo, ha dovuto ingoiare amaro facendo finta di non sentire le varie parolacce e minacce (altrimenti dovrebbe accusare tutti di oltraggio, ora addirittura depennato, o appunto minacce) si vede dopo qualche tempo richiamato dal giudice di pace il quale accetta il ricorso onnipresente ed annulla la multa.
perchè mai dovrebbe impegnarsi a far rispettare la legge? molto meglio un bel velox con la multa che arriva a casa dopo mesi. il riscorso nel 90% dei casi verrà fatto lo stesso, ma almeno non avrà dovuto sopportare ipocrisie, scuse idiote ed improperi.
 

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