Renault è pronta a "ripagare" la Francia, entro l'anno restituirà all'Eliseo almeno 500 milioni di euro come prima trance di una restituzione che dovrà raggiungere quota 3 miliardi di euro, la somma che a inizio 2009 il costruttore ha ricevuto come PSA (Peugeot-Citroen) dal governo francese per combattere la crisi economica (e delle immatricolazioni) a patto che si mantenesse intatta l'occupazione nelle fabbriche in Francia.
L'augurio di Carlos Ghosn, CEO di Renault e Nissan, è che anche PSA incominci a pagare entro quest'anno. Ma quest'altro gruppo francese non si è ancora espresso sull'argomento, che all'epoca era stato a lungo criticato perché bollato come "protezionismo". In particolare proprio il governo italiano si era opposto alla manovra Sarkozy ed aveva rivolto un appello a Bruxelles affinchè si passassero al setaccio i piani di intervento dei paesi membri a tutela della libera concorrenza.
L'augurio di Carlos Ghosn, CEO di Renault e Nissan, è che anche PSA incominci a pagare entro quest'anno. Ma quest'altro gruppo francese non si è ancora espresso sull'argomento, che all'epoca era stato a lungo criticato perché bollato come "protezionismo". In particolare proprio il governo italiano si era opposto alla manovra Sarkozy ed aveva rivolto un appello a Bruxelles affinchè si passassero al setaccio i piani di intervento dei paesi membri a tutela della libera concorrenza.