Stamattina solito incidente alla solita curvona quando piove.
Quando piove, apparentemente ci son tre scuole di pensiero:
1) Quando piove l'auto e' imbizzarrita e puo' fare qualsiasi cosa. Non si deve procedere a piu' di 30 km/h e, alle curve, fermarsi prima di imboccarle, perche' altrimenti come minimo ti capotti.
2) Quando piove non succede nulla di drammatico: basta moderare la velocita' e non esagerare, tenendo una guida fluida e pulita, per tener conto dell'aderenza un po' inferiore e delle possibili "sorprese" di strade allagate o incidenti.
3) Quando piove non succede nulla, punto: si va forte come con l'asciutto, possibilmente di piu' per arrivare prima col traffico / mostrare a questi impediti come si guida davvero / recuperare il tempo che mi han fatto perdere.
Inutile dire che solo una di queste scuole di pensiero e' quella corretta, mentre le altre due mettono chi guida e chi gli sta attorno in pericolo.
Quello di stamattina evidentemente non seguiva la scuola di pensiero corretta.
Due auto a T, una di traverso col muso distrutto, l'altra incastonata dentro la prima. La strada ha un montarozzo di terra accanto, e la pioggia scrosciante ha dilavato del fango che ha invaso la carreggiata. Il nostro eroe dev'essere arrivato, aver provato a frenare, facendo intraversare la sua TA "facile da guidare" oppure e' andato dritto e poi e' rimbalzato mettendosi di traverso a causa di un sottosterzo "facile da controllare"... Il secondo, [sarcasm] che naturalmente teneva la distanza di sicurezza maggiore che e' bene tenere sul bagnato [/sarcasm] gli e' entrato dentro.
Risultato netto: intero asse di accesso alla MI-TO, MI Laghi e Mi-VE paralizzato.
E, ogni sacrosanta volta che piove, e' cosi'.
Va anche detto pero', per onesta', che l'asfalto sul posto e' rovinatissimo e zeppo di buche al punto che pure sull'asciutto non c'e' da stare affatto tranquilli.
Quando piove, apparentemente ci son tre scuole di pensiero:
1) Quando piove l'auto e' imbizzarrita e puo' fare qualsiasi cosa. Non si deve procedere a piu' di 30 km/h e, alle curve, fermarsi prima di imboccarle, perche' altrimenti come minimo ti capotti.
2) Quando piove non succede nulla di drammatico: basta moderare la velocita' e non esagerare, tenendo una guida fluida e pulita, per tener conto dell'aderenza un po' inferiore e delle possibili "sorprese" di strade allagate o incidenti.
3) Quando piove non succede nulla, punto: si va forte come con l'asciutto, possibilmente di piu' per arrivare prima col traffico / mostrare a questi impediti come si guida davvero / recuperare il tempo che mi han fatto perdere.
Inutile dire che solo una di queste scuole di pensiero e' quella corretta, mentre le altre due mettono chi guida e chi gli sta attorno in pericolo.
Quello di stamattina evidentemente non seguiva la scuola di pensiero corretta.
Due auto a T, una di traverso col muso distrutto, l'altra incastonata dentro la prima. La strada ha un montarozzo di terra accanto, e la pioggia scrosciante ha dilavato del fango che ha invaso la carreggiata. Il nostro eroe dev'essere arrivato, aver provato a frenare, facendo intraversare la sua TA "facile da guidare" oppure e' andato dritto e poi e' rimbalzato mettendosi di traverso a causa di un sottosterzo "facile da controllare"... Il secondo, [sarcasm] che naturalmente teneva la distanza di sicurezza maggiore che e' bene tenere sul bagnato [/sarcasm] gli e' entrato dentro.
Risultato netto: intero asse di accesso alla MI-TO, MI Laghi e Mi-VE paralizzato.
E, ogni sacrosanta volta che piove, e' cosi'.
Va anche detto pero', per onesta', che l'asfalto sul posto e' rovinatissimo e zeppo di buche al punto che pure sull'asciutto non c'e' da stare affatto tranquilli.