99octane ha scritto:
Jambana ha scritto:
alkiap ha scritto:
Due ragioni fondamentali:
-Minore tassazione (il loro equivalente dell'Iva oscilla da circa il 6 al 14%, in base allo Stato, con una media inferiore al 10%... )
-Mercato molto più competitivo. L'acquirente medio guarda molto più alla sostanza che al marchio, e non è disposto a pagare di più solo perchè sul cofano c'è un simbolo piuttosto che un altro
Poi ci sono tutte le altre considerazioni riguardo volumi di vendita, costi strutturali delle concessionarie più bassi, ecc.
Quoto anche il mercato più competitivo e il guardare alla sostanza;
fra l'altro le storie e l'appeal dei marchi sono molto diversi: per fare un esempio, riguardo alla 370Z che ho citato prima,
se in Europa una sportiva Nissan fa storcere il naso a chi non se ne intende molto -perché collega il marchio solo alle utilitarie e ai fuoristrada, anche a causa del contingentamento passato- in USA conoscono le Z dalla fine degli anni '60: hanno una fama consolidata di ottime sportive.
Grazie a questo pragmatismo, alcuni marchi che da noi non hanno fatto ancora breccia nel grande pubblico, come Lexus, invece negli USA godono di eccellente fama.
Attenzione: in ITALIA, non in Europa.
In Europa le sportive giapponesi (e le giapponesi in generale) sono molto apprezzate.
Ti ringrazio della precisazione...ma avevo scritto anche "a chi non se ne intende molto"...il che secondo me ha un fondo di verità, anche in molti paesi europei.
E visto che scrivo dall'Europa.. e non dall'italia
... lo so, che il nostro Paese è comunque alquanto particolare in tal senso.
Scrivo da un posto dove, chi lo direbbe mai, ci sono più Honda, Subaru e Lexus che VW, BMW e Audi. Dove è più facile vedere una Lexus LS che una Mercedes Serie S. Dove le Impreza STI e le Lancer Evo un po' pistolate si vedono tanto frequentemente che le Audi A5 e BMW 3 coupé da noi, e fanno parte del paesaggio urbano, e dove è possibile imbattersi per strada in una Lancer Evolution III, o in vecchie Lexus e Infiniti che da noi non sono mai arrivate.
Però è innegabile che in tutti i paesi che hanno subito il contingentamento, cioè l'Europa occidentale, le sportive giapponesi abbiano meno tradizione, abbiano appassionati avvicinatisi al loro mondo solo dagli anni '90, e ne sia meno conosciuta la loro storia; e che la cultura verso certe sportive del Sol Levante sia meno estesa che in USA, fatto salvo per certi modelli che hanno avuto una diffusione abbastanza elevata, come per esempio le varie rally-replica Subaru e Mitsubishi; soprattutto nei paesi dell'Est e del Nord per la loro rispondenza alle particolari situazioni climatiche e stradali.
Ma se parliamo di grandi sportive come NSX, Supra, RX-7, Nissan Nismo...la diffusione è oltremodo confidenziale.
Ed è innegabile, ricollegandomi a ciò che avevo scritto sopra, che anche nei paesi più aperti verso le produzioni giapponesi, la passione verso le loro sportive sia un po' un affare da intenditori: una NSX-R, o una Impreza Spec-C riscalderanno il cuore e i sogni di chi è veramente appassionato, non (o almeno non con la stessa intensità) la fantasia popolare o i sogni di adulti, vecchi e bambini come certe sportive-faro di produzione europea.
Comunque, è vero, l'Italia è uno dei paesi più ostili verso le sportive giapponesi, dove gli schieramenti tra "pro", molto appassionati, e "contro", che non le degnano della stessa considerazione rispetto alle auto europee, sono molto netti, e dove una sportiva d'eccezione come la GT-R ha fatto gridare al complotto perché i tempi che realizzava sulle varie piste venivano ritenuti addirittura non credibili: è stata "accettata" solo dopo aver dimostrato innumerevoli volte nei trackday il suo elevatissimo potenziale.
Naturalmente tutti quelli che denigravano, non sapevano che la prima Skyline GT-R è del 1969, e che allora, un po' come ora, a livello prestazionale era in concorrenza con il meglio delle Porsche stradali: la GT-R mk1 aveva un 6 cilindri 2.0 che erogava 160 cv, identicamente alla prima 911S 2.0.
Ma molti credono che tali sportive siano "arrivate dal nulla" e non abbiano tradizione...
Forse qualcuno fatica ad accettare che i giapponesi costruiscano, semplicemente, e da tempo, anche belle macchine; e soprattutto c'è questa superficialità dilagante legata al marchietto. Alcuni miei amici italiani) mi dicono: come, vuoi prenderti una Nissan sportiva? Fortunatamente non tutti sono così, anche se vedo permanere, a volte, quella specie di rifiuto, come se ci fosse una sorta di "peccato originale" non espiato dalle sportive giapponesi, anche in alcuni tra i più aperti.
In fondo tutto ciò non mi dispiace troppo, perché le rende meno diffuse e in qualche modo più esclusive.