<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> perche comprare l'auto in Usa costa meno che da noi? | Il Forum di Quattroruote

perche comprare l'auto in Usa costa meno che da noi?

...

prendo spunto dalla news sulla Passat allungata che dovrebbe arrivare in vendita in usa..

"La nuova Volkswagen Passat è presente anche sul mercato americano, seppur in versione differente, più grande (è lunga 4,87 metri, con 5 e 6 cilindri benzina e il 2.0 TDI da 140 cv) e con un prezzo che qua ci sogniamo, a partire da 20.000 dollari, circa 16.000 euro.
La campagna di lancio della Passat USA è comunque molto ironica, con uno spot dove un bambino vestito da Dart Vader di "Star Wars" cerca di esercitare i poteri oscuri della "forza", con qualche evidente difficoltà. Ci riuscirà alla fine, grazie all'aiuto di papà ?

come mai li il prezzo è piu basso di un buon 30% :evil: :evil: :?:
 
topomillo ha scritto:
...

prendo spunto dalla news sulla Passat allungata che dovrebbe arrivare in vendita in usa..

"La nuova Volkswagen Passat è presente anche sul mercato americano, seppur in versione differente, più grande (è lunga 4,87 metri, con 5 e 6 cilindri benzina e il 2.0 TDI da 140 cv) e con un prezzo che qua ci sogniamo, a partire da 20.000 dollari, circa 16.000 euro.
La campagna di lancio della Passat USA è comunque molto ironica, con uno spot dove un bambino vestito da Dart Vader di "Star Wars" cerca di esercitare i poteri oscuri della "forza", con qualche evidente difficoltà. Ci riuscirà alla fine, grazie all'aiuto di papà ?

come mai li il prezzo è piu basso di un buon 30% :evil: :evil: :?:

le differenze sono molte, a cominciare dalle auto, comunque a parte le differenze di prodotto il minor costo è dovuto ai minori costi di produzione (per varie ragioni: tasse, contributi, spese gnerali di gestione azienda minori ecc) e alle minori tasse (IVA) sul prodotto finito.
 
Due ragioni fondamentali:
-Minore tassazione (il loro equivalente dell'Iva oscilla da circa il 6 al 14%, in base allo Stato, con una media inferiore al 10%... )
-Mercato molto più competitivo. L'acquirente medio guarda molto più alla sostanza che al marchio, e non è disposto a pagare di più solo perchè sul cofano c'è un simbolo piuttosto che un altro

Poi ci sono tutte le altre considerazioni riguardo volumi di vendita, costi strutturali delle concessionarie più bassi, ecc.
 
Minori costi di produzione, minore tassazione sul mezzo in tutta la filiera da quando lascia la catena di montaggio a quando entra nel tuo box.
Basti dire che 1/5 del prezzo della tua auto e' dello Stato. In America in moltissimi stati il furto legalizzato dell'IVA non esiste, e dove c'e' e' al 5%...
Basta solo questo per rendere abbordabili molti mezzi che da noi risulterebbero proibitivi.
 
99octane ha scritto:
Minori costi di produzione, minore tassazione sul mezzo in tutta la filiera da quando lascia la catena di montaggio a quando entra nel tuo box.
Basti dire che 1/5 del prezzo della tua auto e' dello Stato. In America in moltissimi stati il furto legalizzato dell'IVA non esiste, e dove c'e' e' al 5%...
Basta solo questo per rendere abbordabili molti mezzi che da noi risulterebbero proibitivi.
Auto fatte in messico, nessun sindacato per l'operaio, freie striminzite e non pagate, nessuna garanzia come TFR e pensione, nessuna assistenza sanitaria . . .
 
I costi di produzione c'entrano ben poco. Praticamente tutte le auto, anche d'importazione estera (fatti salvi casi particolari, tipo supercar molto "esotiche") hanno un listino sensibilmente più basso in USA.

Per esempio, una 370Z, prodotta in Giappone, parte da 30610 $, cioè circa 22500 Euro (!) -anche se con alcuni accessori e dotazioni importanti, anche tecnici, in meno rispetto alla versione europea- contro i 41000 Euro del listino italiano, prezzo quest'ultimo comunque molto interessante e altamente concorrenziale sul nostro mercato, in rapporto ai contenuti.

Purtroppo in caso di importazione, con IVA e sdoganamento (20%+10%), trasporto e immatricolazione, questo vantaggio praticamente si azzera.

Le motivazioni vere credo stiano nella tassazione più bassa, e anche nella rete di vendita più concorrenziale, dove le concessionarie ufficiali (con i loro costi) hanno molto meno peso che in Europa.
 
alkiap ha scritto:
Due ragioni fondamentali:
-Minore tassazione (il loro equivalente dell'Iva oscilla da circa il 6 al 14%, in base allo Stato, con una media inferiore al 10%... )
-Mercato molto più competitivo. L'acquirente medio guarda molto più alla sostanza che al marchio, e non è disposto a pagare di più solo perchè sul cofano c'è un simbolo piuttosto che un altro

Poi ci sono tutte le altre considerazioni riguardo volumi di vendita, costi strutturali delle concessionarie più bassi, ecc.

Quoto anche il mercato più competitivo e il guardare alla sostanza;

fra l'altro le storie e l'appeal dei marchi sono molto diversi: per fare un esempio, riguardo alla 370Z che ho citato prima, se in Europa una sportiva Nissan fa storcere il naso a chi non se ne intende molto -perché collega il marchio solo alle utilitarie e ai fuoristrada, anche a causa del contingentamento passato- in USA conoscono le Z dalla fine degli anni '60: hanno una fama consolidata di ottime sportive.

Grazie a questo pragmatismo, alcuni marchi che da noi non hanno fatto ancora breccia nel grande pubblico, come Lexus, invece negli USA godono di eccellente fama.
 
The.Tramp ha scritto:
99octane ha scritto:
Minori costi di produzione, minore tassazione sul mezzo in tutta la filiera da quando lascia la catena di montaggio a quando entra nel tuo box.
Basti dire che 1/5 del prezzo della tua auto e' dello Stato. In America in moltissimi stati il furto legalizzato dell'IVA non esiste, e dove c'e' e' al 5%...
Basta solo questo per rendere abbordabili molti mezzi che da noi risulterebbero proibitivi.
Auto fatte in messico, nessun sindacato per l'operaio, freie striminzite e non pagate, nessuna garanzia come TFR e pensione, nessuna assistenza sanitaria . . .

Sul messico non ti so dire, ma per gli USA bisogna fare alcune considerazioni.

Per esempio, non e' esatto dire che il TFR non c'e'. Semplicemente, negli Stati Uniti (e in molti altri paesi) e' considerato inconcepibile che l'azienda trattenga dei soldi dalla tua paga per darteli quando te ne vai. I soldi sono tuoi, e ti vengono dati tutti e subito. Cosa tu ne fai e' affar tuo. A te spenderli in donnacce o investirne parte per garantirti un polmone di respiro in caso di perdita del posto di lavoro.

La pensione, idem. Non e' corretto dire che non ci sia. Non ti viene fatta nessuna trattenuta dallo stipendio per INPS e simili carrozzoni. Ti viene dato tutto. Poi tu decidi se spenderlo in altre donnacce o garantirti una vecchiaia serena.
E, va notato, e' quello che tocca fare anche a noi, pero' DOPO aver dovuto dare una bella fetta all'INPS, che sappiamo bene non rivedremo mai piu'.

Il discorso dell'assistenza sanitaria e' poi il piu' sbagliato.
La maggioranza delle aziende (specie delle GROSSE aziende) garantisce forme assicurative per assistenza sanitaria non dissimili dalle nostre mutue private per dirigenti piuttosto che commercianti, molto valide ed efficienti. Cui puoi sommarne di tue (molta gente ha una doppia copertura assicurativa).
Di nuovo, senza che ti venga prelevato alcunche' dalla busta paga.
A te spendere parte dei tuoi soldi nelle ennesime donnacce, o in qualche forma di assistenza sanitaria che, se continui ad andare a donnacce, piu' prima che poi ti servira'. :D
 
Jambana ha scritto:
alkiap ha scritto:
Due ragioni fondamentali:
-Minore tassazione (il loro equivalente dell'Iva oscilla da circa il 6 al 14%, in base allo Stato, con una media inferiore al 10%... )
-Mercato molto più competitivo. L'acquirente medio guarda molto più alla sostanza che al marchio, e non è disposto a pagare di più solo perchè sul cofano c'è un simbolo piuttosto che un altro

Poi ci sono tutte le altre considerazioni riguardo volumi di vendita, costi strutturali delle concessionarie più bassi, ecc.

Quoto anche il mercato più competitivo e il guardare alla sostanza;

fra l'altro le storie e l'appeal dei marchi sono molto diversi: per fare un esempio, riguardo alla 370Z che ho citato prima, se in Europa una sportiva Nissan fa storcere il naso a chi non se ne intende molto -perché collega il marchio solo alle utilitarie e ai fuoristrada, anche a causa del contingentamento passato- in USA conoscono le Z dalla fine degli anni '60: hanno una fama consolidata di ottime sportive.

Grazie a questo pragmatismo, alcuni marchi che da noi non hanno fatto ancora breccia nel grande pubblico, come Lexus, invece negli USA godono di eccellente fama.

Attenzione: in ITALIA, non in Europa.
In Europa le sportive giapponesi (e le giapponesi in generale) sono molto apprezzate.
 
99octane ha scritto:
Jambana ha scritto:
alkiap ha scritto:
Due ragioni fondamentali:
-Minore tassazione (il loro equivalente dell'Iva oscilla da circa il 6 al 14%, in base allo Stato, con una media inferiore al 10%... )
-Mercato molto più competitivo. L'acquirente medio guarda molto più alla sostanza che al marchio, e non è disposto a pagare di più solo perchè sul cofano c'è un simbolo piuttosto che un altro

Poi ci sono tutte le altre considerazioni riguardo volumi di vendita, costi strutturali delle concessionarie più bassi, ecc.

Quoto anche il mercato più competitivo e il guardare alla sostanza;

fra l'altro le storie e l'appeal dei marchi sono molto diversi: per fare un esempio, riguardo alla 370Z che ho citato prima, se in Europa una sportiva Nissan fa storcere il naso a chi non se ne intende molto -perché collega il marchio solo alle utilitarie e ai fuoristrada, anche a causa del contingentamento passato- in USA conoscono le Z dalla fine degli anni '60: hanno una fama consolidata di ottime sportive.

Grazie a questo pragmatismo, alcuni marchi che da noi non hanno fatto ancora breccia nel grande pubblico, come Lexus, invece negli USA godono di eccellente fama.

Attenzione: in ITALIA, non in Europa.
In Europa le sportive giapponesi (e le giapponesi in generale) sono molto apprezzate.

Ti ringrazio della precisazione...ma avevo scritto anche "a chi non se ne intende molto"...il che secondo me ha un fondo di verità, anche in molti paesi europei.
E visto che scrivo dall'Europa.. e non dall'italia :)... lo so, che il nostro Paese è comunque alquanto particolare in tal senso.
Scrivo da un posto dove, chi lo direbbe mai, ci sono più Honda, Subaru e Lexus che VW, BMW e Audi. Dove è più facile vedere una Lexus LS che una Mercedes Serie S. Dove le Impreza STI e le Lancer Evo un po' pistolate si vedono tanto frequentemente che le Audi A5 e BMW 3 coupé da noi, e fanno parte del paesaggio urbano, e dove è possibile imbattersi per strada in una Lancer Evolution III, o in vecchie Lexus e Infiniti che da noi non sono mai arrivate.
Però è innegabile che in tutti i paesi che hanno subito il contingentamento, cioè l'Europa occidentale, le sportive giapponesi abbiano meno tradizione, abbiano appassionati avvicinatisi al loro mondo solo dagli anni '90, e ne sia meno conosciuta la loro storia; e che la cultura verso certe sportive del Sol Levante sia meno estesa che in USA, fatto salvo per certi modelli che hanno avuto una diffusione abbastanza elevata, come per esempio le varie rally-replica Subaru e Mitsubishi; soprattutto nei paesi dell'Est e del Nord per la loro rispondenza alle particolari situazioni climatiche e stradali.
Ma se parliamo di grandi sportive come NSX, Supra, RX-7, Nissan Nismo...la diffusione è oltremodo confidenziale.

Ed è innegabile, ricollegandomi a ciò che avevo scritto sopra, che anche nei paesi più aperti verso le produzioni giapponesi, la passione verso le loro sportive sia un po' un affare da intenditori: una NSX-R, o una Impreza Spec-C riscalderanno il cuore e i sogni di chi è veramente appassionato, non (o almeno non con la stessa intensità) la fantasia popolare o i sogni di adulti, vecchi e bambini come certe sportive-faro di produzione europea.

Comunque, è vero, l'Italia è uno dei paesi più ostili verso le sportive giapponesi, dove gli schieramenti tra "pro", molto appassionati, e "contro", che non le degnano della stessa considerazione rispetto alle auto europee, sono molto netti, e dove una sportiva d'eccezione come la GT-R ha fatto gridare al complotto perché i tempi che realizzava sulle varie piste venivano ritenuti addirittura non credibili: è stata "accettata" solo dopo aver dimostrato innumerevoli volte nei trackday il suo elevatissimo potenziale.
Naturalmente tutti quelli che denigravano, non sapevano che la prima Skyline GT-R è del 1969, e che allora, un po' come ora, a livello prestazionale era in concorrenza con il meglio delle Porsche stradali: la GT-R mk1 aveva un 6 cilindri 2.0 che erogava 160 cv, identicamente alla prima 911S 2.0.
Ma molti credono che tali sportive siano "arrivate dal nulla" e non abbiano tradizione...

Forse qualcuno fatica ad accettare che i giapponesi costruiscano, semplicemente, e da tempo, anche belle macchine; e soprattutto c'è questa superficialità dilagante legata al marchietto. Alcuni miei amici italiani) mi dicono: come, vuoi prenderti una Nissan sportiva? Fortunatamente non tutti sono così, anche se vedo permanere, a volte, quella specie di rifiuto, come se ci fosse una sorta di "peccato originale" non espiato dalle sportive giapponesi, anche in alcuni tra i più aperti.

In fondo tutto ciò non mi dispiace troppo, perché le rende meno diffuse e in qualche modo più esclusive.
 
alkiap ha scritto:
L'acquirente medio guarda molto più alla sostanza che al marchio, e non è disposto a pagare di più solo perchè sul cofano c'è un simbolo piuttosto che un altro
Esattamente come l'italiano medio :twisted:
 
The.Tramp ha scritto:
99octane ha scritto:
Minori costi di produzione, minore tassazione sul mezzo in tutta la filiera da quando lascia la catena di montaggio a quando entra nel tuo box.
Basti dire che 1/5 del prezzo della tua auto e' dello Stato. In America in moltissimi stati il furto legalizzato dell'IVA non esiste, e dove c'e' e' al 5%...
Basta solo questo per rendere abbordabili molti mezzi che da noi risulterebbero proibitivi.
Auto fatte in messico, nessun sindacato per l'operaio, freie striminzite e non pagate, nessuna garanzia come TFR e pensione, nessuna assistenza sanitaria . . .

le auto jap sono costruite negli stati del sud e anche le americane di taglia americana, in messico costruisce Wv e le tre big assemblano alcuni prodotti di linea bassa.
 

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