Qualche giorno fa abbiamo realizzato un'intervista con Yves Bonnefont, il nuovo capo del brand DS. Tante le cose interessanti. La prima è che la marca non guarderà più ai mercati, ma alle città: secondo Bonnefont, ci sono 500 città sparse per il mondo in cui si concentreranno le vendite del segmento premium, e su 200 di queste punterà il brand parigino. La seconda è che, dopo decenni, la PSA sta valutando di tornare negli States. La terza è che la DS ha venduto nel 2013 120.000 macchine, di cui l'85% in Europa. Ora, la domanda che vi pongo è la seguente: fatto salvo il buon successo di un'iniziativa temeraria come il lancio dal nulla di un marchio (e i buoni risultati sono la testimonianza che si tratta di ottime automobili), quanto conta per voi il brand? Ovvero, qual è il premium price (o, in gergo commerciale, il mark up) che siete disposti a riconoscere a un valore per definizione immateriale come il marchio? Potete sbizzarrirvi in considerazioni che esulano dal mondo motoristico, se volete.
Il brand conta secondo me se è foriero di una "carta di identità" tecnica/tecnologica/stilistica o funzionale, oppure se ha un forte impatto emotivo per la sua storia, per molti utenti modaioli o più attenti alle tendenze di mercato è il brand di tendenza che conta ma anche il modelllo più in voga...
Le case controllano i gusti, governano la domanda, dominano l'ormai estinto senso critico del consumatore, che si divide in chi compra perché può farlo, in chi compra senza poterlo fare per mostrare che può farlo, e in chi non compra perché non può farlo ma se potesse si venderebbe l'anima al diavolo pur di comprare più degli altri. In mezzo, un'esigua minoranza che prima di comprare si chiede cosa stia comprando, e sopratutto perché. Detto questo l'operazione DS per me di premium ha poco o nulla, a differenza dei giapponesi (che per primi hanno creato dal nulla un marchio di lusso, vedasi Lexus poi seguito da Infiniti e Acura) qui di contenuti premium non c'è molto (un po' la DS5), quindi , come scrivevo sopra, si privilegia il contenitore al contenuto. Personalmente preferisco il contrario (anche e sopratutto a livello automobilistico) e il marchio lo guardo relativamente poco se non è supportato da contenuti tecnici tali da giustificre (a mio parere) il maggiore esborso. saluti
A proposito di premium, recupero l'ultima parte di un'analoga intervista di Bonnefont con i colleghi di Automotive News: "The main competitors are the top German brands and certain Italian premium brands". "Such as Ferrari?", chiede il giornalista. "No, so you can draw your own conclusion which brand it is". Dunque, mi sembra evidente che la Casa veda se stessa come player nel settore premium più alto...
a mio avviso il brand va inteso come un risultato ed un insieme di molti fattori che devono portare il progetto ad avere un particolare appeal, un bell'esempio è quello di Audi che per farsi posto tra Mercedes e BMW puntò tutto sul "quattro ruote motrici" e su carrozzerie in alluminio, è chiaro che nel tempo tecnologie di questo tipo hanno aiutato moltissimo a far sì che il brand ricordasse ed evocasse prodotti ed immagine di segmento premium
Quoto. Fra l'altro, il nome "Déesse" evoca un progetto assolutamente avanguardistico per i tempi in termini di design e tecnica, mentre le discendenti mi paiono abbracciare una filosofia progettuale abbastanza diversa: caratterizzata, come scrive sopra matteomatte1, da una grande attenzione nel "packaging" ma da contenuti certo validi, ma abbastanza convenzionali.
Premesso che faccio davvero molta fatica a comprendere in che cosa consista l'apporto "premium" nella linea DS (alle povere DS superstiti -quelle vere- si sgonfieranno le sospensioni dalla tristezza), per quanto mi riguarda non esiste "brand" ma "prodotto". Una casa la considero "premium" se fa prodotti superiori al benchmark di segmento. Il premium price che sono disposto a pagare non sono in grado di quantificarlo, dipende anche da caso a caso: posso però dire che, in linea generale, mi sta bene avere una vettura con contenuti reali superiori, ma relativamente "spoglia", circa allo stesso prezzo di una "generalista" molto meglio arricchita. Il che, con il mercato attuale ed i relativi street price, non è impresa impossibile, anzi, talvolta le "premium" sono quasi più competitive Stavo guardando proprio oggi delle offerte (reali, non "civetta") di alcune vetture c.d. "premium" con scontistiche su strada del 25-35% paragonate ad offerte di equivalenti generaliste ... Dopo di che, un marchio per rimanere - ai miei modesti occhi - "premium", deve mantenere le caratteristiche sull'intera sua gamma. Ad esempio, Mercedes, sempre a mio modo di vedere, fino a poco tempo fa era "premium" sull'intera gamma, ora lo è dalla C in su e, a quanto pare, Bmw si sta avviando sulla stessa strada. Per carità, i market men avranno fatto benissimo i loro conti, ma a me, rispettosamente parlando, non mi incuccano: la vecchia A aveva il suo perché sostanziale nel listino esoso, per la nuova non vado a pagare un listino "stellare" per una paio di rifiniture in più. In fin dei conti la Renault fa eccellenti vetture nel segmento B e C, a listini molto più ragionevoli e con costi del service più umani. NOn mi cade mica la corona se prendo una Renault, invece avrei la sgradevolissima sensazione di essere preso per i fondelli con le attuali A-B-CLA e GLA. Saluti Si conferma una volta di più che i Francesi non hanno proprio il senso del ridicolo :XD:
Non vorrei sembrare malizioso, ma l'ostensione dei piani di premium-marketing & premium product placement di uno dei marchi impegnati nel più disperato tentativo di sembrare premium ( per mancanza di prove )..... ha un retrogusto... un po' così... specie se finita la lettura, si alza lo sguardo, e si realizza che in cima al forum stesso campeggia una premium-reclame del medesimo premium - brand. Un po' così... boh... ripensandoci... anche no. :?
Interessante.. Una vettura generalista vestita da festa ...uuhhh "premium"? Mi sembra di aver già visto questi film...and I especially love the fact that none of them have the classic hollywoodian happy end. Magari la gente (per carità, non tutta) sa ancora distinguere. 120kPz/anno - (tutti i modelli insieme) - Siamo sicuri di poter parlare di successo? Cordialità
è pur sempre il doppio dell'alfa romeo. Tenendo conto che la DS è una linea premium di vetture già in gamma (c3/c4) mentre alfa è una casa intera. Lungi da me accendere le polemiche sulla gestione alfa. E' solo per dire che probabilmente 120K in un anno sono un ottimo numero rispetto alla attese, rispetto al mercato e via dicendo. C'è anche lì'aspetto, a me nuovo, del "guardare alle città e non al paese" potrebbe essere un aspetto interessante da studiare, magari sempre con l'alfa potrebbe essere una soluzione per andare in mercati nuovi ma in aree circospette che richiedono un investimento minore rispetto a creare una rete globale nel paese prescelto.
Ma quale DS l'unica vera DS è stata il DS 21 Pallas, il ferro da stiro, la miglior auto che ho avuto, e che mi ha legato al marchio citroen per 14 vetture fino alla Xantia ed alla C1. Ma quando hanno fatto uscire il brand DS, ho sentito rivoltarmi lo stomaco, una pura e semplice operazione di marketing, come la mini, la 500 , e tante altre, cose buone per i "fessi da bar" Un risultato l'hanno ottenuto però ho smesso di acquistare citroen. Le acquistavo in quanto le piccole erano auto valide robuste e senza tanti fronzoli, e le medie e grandi avevano le sospensioni idrauliche, cosa magnifica per la tenuta di strada e per viaggiare carichi. Oggi sono diventate come tutte le altre quindi non conviene spendere per il solo marchio. Come d'altra parte non ho mai guardo il brand ma il rapporto costi/prestazioni per lo scopo a cui l'auto è destinata, se soddisfacente acquisto qualsiasi brand. Nota personale, non ho mai venduto un'auto perchè "vecchia", ma le ho sempre portate alla rottamazione, quindi l'eventuale prezzo dell'usato derivante dal brand non mi ha mai interessato.
Concordo, non credo ai marchi o ai modelli decisi dal marketing senza un vero contenuto tecnico/tecnologico e di controvalore in "sostanza d' uso", e credo che un buon acquisto, se lo è davvero, meriti di essere sfruttato sino all' ultimo km
Credo che il grosso equivoco sia associare presunti contenuti al prezzo maggiorato che ha una vettura non "generalista"... e cercare in questo una giustificazione razionale. Faccio un esempio. Esce sul mercato una vernice color lilla che va di gran moda... è un lilla che pochissimi fanno, rarissimo. Tutti lo vogliono. Ebbene, questo colore speciale costa 2.000 euro. Quindi quel tipo di lilla è una vernice "premium" e le vetture che se ne fregiano costituiscono un brand. E' inutile chiedersi quali proprietà speciali giustifichino quei 2.000 euro.
Alfa è un brand, come lo è DS buon paragone; bisognerebbe capire se quel "brand italiano che non è Ferrari" che DS vede come competitore, è Alfa oppure Maserati.