<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> opel fiorenzo magni | Il Forum di Quattroruote

opel fiorenzo magni

Fiorenzo Magni in un'intervista per Quattroruote ha affermato: "Il mestiere di concessionario, perlomeno come lo intendiamo oggi, è destinato a morire.Questo è un business in pura perdita, ormai. Il mondo dell?auto è entrato in un vortice perverso. E la colpa è di chi produce troppe auto, girando poi sui concessionari la propria incapacità di pianificare un business sano. Quando ho deciso di chiudere - nel giugno del 2009 - avevo in casa 150 auto, neppure una scelta da noi. Perché è la Casa che decide che cosa devi avere in pronta consegna. Se non riesci a venderle, bisogna pagarci gli interessi. Ma neppure chiudere è facile come sembra perché la maggior parte dei concessionari è in mano alle banche: nel 2009 molti miei colleghi hanno chiuso, ma il peggio deve ancora venire, perché questo meccanismo devastante non si ferma". COSA NE PENSATE
 
Penso che il futuro sia dei multimarca.
Sono meno vincolati - o forse si può dire "tiranneggiati"- dalle Case Madri, riescono a muoversi + in scioltezza.
E dovrebbe essere un bene anche per l'acquirente finale, sul quale non viene "ricaricato" il peso di obblighi imposti dalle Case.
 
Il rapporto Casa/concessionario è troppo sbilanciato a favore della prima.
E penso valga per tutti, non solo per Opel: le vetture esposte od in prova presso le concessionarie sono praticamente tutte uguali, stesso modello/motorizzazione, spesso gli stessi colori...
 
Nel numero successivo invece un concessionario Ford raccontava di come gli affari andassero bene per lui. Ha detto che ha un buon rapporto con la Casa, anche se spesso è conflittuale.

Il mondo dell'auto è in continuo cambiamento e i concessionari si devono adeguare alla realtà. Chi non vuole cambiare mentalità rispetto al passato fa bene a chiudere.
 
Scusa Martina,
anziché aprire tanti 3ds tutti più o meno sullo stesso tema, perché non ne apri uno solo del genere
"Sto facendo una ricerca universitaria sui concessionari: mi aiutate?"
Sarebbe più facile anche per te seguire le risposte ;)
 
iCastm ha scritto:
Nel numero successivo invece un concessionario Ford raccontava di come gli affari andassero bene per lui. Ha detto che ha un buon rapporto con la Casa, anche se spesso è conflittuale.
Il mondo dell'auto è in continuo cambiamento e i concessionari si devono adeguare alla realtà. Chi non vuole cambiare mentalità rispetto al passato fa bene a chiudere.

Epperò se lo facessero anche i clienti sarebbe meglio..... :rolleyes:...e chi non vuole cambiare mentalità faccia a meno dell'auto.......
 
Grattaballe ha scritto:
iCastm ha scritto:
Nel numero successivo invece un concessionario Ford raccontava di come gli affari andassero bene. Ha detto che ha un buon rapporto con la Casa, anche se spesso è conflittuale.
Il mondo dell'auto è in continuo cambiamento e i concessionari si devono adeguare alla realtà. Chi non vuole cambiare mentalità rispetto al passato fa bene a chiudere.

Epperò se lo facessero anche i clienti sarebbe meglio..... :rolleyes:...e chi non vuole cambiare mentalità faccia a meno dell'auto.......

Quoto.
 
Il mercato dell'auto è ormai degenerato fino al midollo. Trent'anni fa, quando le auto si compravano solo dai Concessionari (i multimarche che vendevano auto nuove erano rarissimi, al massimo subagenti di Concessionarie ufficiali), con i Concessionari c'era un rapporto di fiducia, era normale che, ad esempio, una famiglia avesse il suo Concessionario di fiducia e comprasse le auto sempre da lui, si sceglieva il Concessionario quasi prima del marchio.
Era il periodo in cui c'erano i listini del nuovo ed avevano un senso. Una 127 900 C 3 porte a giugno del 1977 costava di listino 3.328.000 lire franco concessionario, il Concessionario di fiducia poteva limare 100.000 dal nuovo o valutare l'usato 100.000 in più perchè normalmente ce lo aveva venduto e manuntenzionato lui stesso, ma in generale l'auto costava sempre sui 3.200.000-3.300.000, non si poteva certo trovare uno sconto del 28% e pagarla 2.300.000. Nel 1977 era rarissimo che uno andasse a comprare la macchina a 300 o più km da csa sua.
Oggi una Punto Evo ha un listino che, per una versione mediamente equipaggiata e motorizzata sfiora i 20.000 euro. E' un listino falso come l'oro di Bologna, nessuno la pagherà mai quel prezzo, uno entra nell'autosalone e, anzichè chiedere "quanto costa la Punto Evo?" chiede "quanto mi fa di sconto sulla Punto Evo?" Se lo sconto è del 27% anzichè del 28% si girano i tacchi e si va da un altro, tanto ce n'è uno dopo pochi km. Oggi le auto si cercano su internet, magari io, sardo, vado a prendermela a Trieste per risparmiare.

Oggi il mercato è un suq, non sono affatto sicuro che il cliente ci abbia guadagnato come abbassamento del prezzo finale, mentre sono sicuro che ci ha perso moltissimo in chiarezza dei rapporti con la rete di vendita, e un certo tipo di rete di vendita non si è saputa o voluta adeguare.
Sono certissimo che Fiorenzo Magni 20 anni fa aveva moltissimi clienti "storici", gente che comprava le auto da lui solo perchè era lui a vendergliele, indipendentemente dal marchio, gente alla quale lui in persona chiedeva "come stanno sua moglie e i suoi figli?" e con la quale parlava per mezz'ora di ciclismo prima di intavolare la trattativa sull'auto da vendere. Sono certissimo che a lui non facesse piacere il cliente mai visto che se ne arriva con altri 10 preventivi in tasca e gli dice: "se mi fa 100 euro in meno del più basso di questi, firmo subito, altrimenti me ne vado".

Poi, certo, ci sono anche le case che hanno esagerato con le imposizioni, che per rincorrersi a chi guadagnava l'1% sulle quote di mercato hanno impiccato molti rivenditori, che hanno fatto in modo che i grandi Concessionari fagocitassero i piccoli facendo nascere i terribili megastore dell'auto, ci sono state le leggi europee che, in teoria per favorire la concorrenza, hanno di fatto deregolamentato il mercato lasciandolo in mano a chi poteva giocare di più al ribasso.................. e chi più ne ha più ne metta

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
Il mercato dell'auto è ormai degenerato fino al midollo. Trent'anni fa, quando le auto si compravano solo dai Concessionari (i multimarche che vendevano auto nuove erano rarissimi, al massimo subagenti di Concessionarie ufficiali), con i Concessionari c'era un rapporto di fiducia, era normale che, ad esempio, una famiglia avesse il suo Concessionario di fiducia e comprasse le auto sempre da lui, si sceglieva il Concessionario quasi prima del marchio.
Era il periodo in cui c'erano i listini del nuovo ed avevano un senso. Una 127 900 C 3 porte a giugno del 1977 costava di listino 3.328.000 lire franco concessionario, il Concessionario di fiducia poteva limare 100.000 dal nuovo o valutare l'usato 100.000 in più perchè normalmente ce lo aveva venduto e manuntenzionato lui stesso, ma in generale l'auto costava sempre sui 3.200.000-3.300.000, non si poteva certo trovare uno sconto del 28% e pagarla 2.300.000. Nel 1977 era rarissimo che uno andasse a comprare la macchina a 300 o più km da csa sua.
Oggi una Punto Evo ha un listino che, per una versione mediamente equipaggiata e motorizzata sfiora i 20.000 euro. E' un listino falso come l'oro di Bologna, nessuno la pagherà mai quel prezzo, uno entra nell'autosalone e, anzichè chiedere "quanto costa la Punto Evo?" chiede "quanto mi fa di sconto sulla Punto Evo?" Se lo sconto è del 27% anzichè del 28% si girano i tacchi e si va da un altro, tanto ce n'è uno dopo pochi km. Oggi le auto si cercano su internet, magari io, sardo, vado a prendermela a Trieste per risparmiare.

Oggi il mercato è un suq, non sono affatto sicuro che il cliente ci abbia guadagnato come abbassamento del prezzo finale, mentre sono sicuro che ci ha perso moltissimo in chiarezza dei rapporti con la rete di vendita, e un certo tipo di rete di vendita non si è saputa o voluta adeguare.
Sono certissimo che Fiorenzo Magni 20 anni fa aveva moltissimi clienti "storici", gente che comprava le auto da lui solo perchè era lui a vendergliele, indipendentemente dal marchio, gente alla quale lui in persona chiedeva "come stanno sua moglie e i suoi figli?" e con la quale parlava per mezz'ora di ciclismo prima di intavolare la trattativa sull'auto da vendere. Sono certissimo che a lui non facesse piacere il cliente mai visto che se ne arriva con altri 10 preventivi in tasca e gli dice: "se mi fa 100 euro in meno del più basso di questi, firmo subito, altrimenti me ne vado".

Poi, certo, ci sono anche le case che hanno esagerato con le imposizioni, che per rincorrersi a chi guadagnava l'1% sulle quote di mercato hanno impiccato molti rivenditori, che hanno fatto in modo che i grandi Concessionari fagocitassero i piccoli facendo nascere i terribili megastore dell'auto, ci sono state le leggi europee che, in teoria per favorire la concorrenza, hanno di fatto deregolamentato il mercato lasciandolo in mano a chi poteva giocare di più al ribasso.................. e chi più ne ha più ne metta

Saluti

grazie :)
 

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