La ricordo solo in MB
Chi l' aveva,
( quasi ) sempre la sostituiva all' uscita del nuovo modello.
Oggi ci credo poco....
C'e' una scelta talmente vasta....
Facile saltare da un marchio all' altro
Nella pubblicità la BMW puntava sulle prestazioni e il piacere di guida
Ditemi voi dove è finito il piacere di guida. Più che piacere punterei sull'incubo di multe e incidenti con gente non assicurata o che smanetta messaggi con lo smartphone.
Audi : all'avanguardia della tecnologia. Quale tecnologia? Quella dei tablet e del pacco batterie? Gli Adas ormai li montano anche le utilitarie.
Mercedes : valore nel tempo, assegno assicurato alla rivendita. Tutto evaporato come neve al sole.
Pertanto direi NO. Ormai sono anziano ma se dovessi cambiare auto punterei su una Dacia Duster a GPL da 100 CV (l'ultima uscita sembra pure carina) dopo una vita di BMW e Mercedes. Scarterei anche l'ibrido, costa di più e consuma benzina in abbondanza quando esci dall'ambito urbano. Tanto valeva tenersi i vecchi diesel.
In conclusione
Esiste ancora la fedeltà alla marca?
Sì, esiste ancora. Magari non per l'appassionato, ma per chi vede l'auto solo come un mezzo di trasporto o un mezzo di trasporto cui associare uno status.
Faccio un esempio di persona che conosco molto bene (da vent'anni). Ha une BMW, non sa dirti se è a trazione anteriore o posteriore. Prima aveva una BMW. Mi ha detto che tra quattro anni, quando la cambierà, prenderà sicuramente una BMW (l'unica cosa che gli interessa dell'auto è il simbolino sul cofano).
Vero anche che una volta i marchi erano quelli e avevano connotazioni ben definite, Fiat, VW, Opel, Simca, Renault e Peugeot più o meno del popolo, Alfa e BMW sportive, MB lusso, Citroen per il comfort, Volvo e Saab la sicurezza.... più tutti quei "satelliti", da Innocenti a Seat, che tappavano i buchi.
perciò era facile "affezzionarsi" a una marchio e attingere agli innumerevoli modelli che proponeva.
tranne chi prendeva Rover che era costretto a "morire" in Rover...
Oggi ci sono mille marchi, che poi molti ormai sono cloni, ed è più facile spaziare, anche se offrono quattro o cinque modelli per casa.
Chiariamo subito che la scelta GPL la farei solo con vetture che nascono dalla catena di montaggio con la bobola e che si presume adottino gli accorgimenti necessari per renderlo affidabile comunque in garanzia. Mai mi sognerei di mettere un impianto aftermarket che oltre a costare parecchio ti fa andare fuori garanzaia l'auto.Diciamo che il valore nel tempo era un concetto relativo che ha sempre avuto alti e bassi. O meglio bassi quando la rivendi alti quando la comperi...tendenzialmente, ma non sempre, si tende a usare una "comfort zone" con quella mi sono trovato bene e quindi prenderò sempre quella, ma oggi, in tema di transizione, spesso non si trova quello che si cerca ad esempio con cosa sostituisce il lavoratore pendolare la propria vettura a gasolio? Sarebbe facile la risposta GPL (metano nò non so perchè sta tecnologia abbozzata non ha avuto seguito...) ma non è proprio così semplice per una serie di motivi.
Determinate vote poi sono le stesse case che "inseguendo" altri filoni deviano dal loro stesso family feeling e qui la discussione....
hai detto bene, fino agli anni 80 (e, in misura parecchio ridimensionata, negli anni 90, quantomeno la prima metà) di fedeli al marchio ne vedevo parecchi. Lasciando stare i marchi premium, c'era chi comprava solo ed esclusivamente fiat, chi solo lancia, chi solo alfa, ma anche dei fedelissimi di opel, ford, renault, citroen, peugeot. Dalla seconda metà degli anni 90, non mi viene in mente nessuno così "fedele". Al massimo, fedeltà verso una determinata nazione (italia, germania, giappone...). Oggi, con la globalizzazione, la delocalizzazione e la standardizzazione, credo non esista più nemmeno questa.Da altre discussioni sento sempre "ah ma noi da possessori del tal marchio di auto"...ma oggi c'è ancora quel nostalgico anniottantismo della fedeltà ad un marchio?
Io per ora non intervengo mi riallaccerò a quello che dite. E quello che pensate.
hai detto bene, fino agli anni 80 (e, in misura parecchio ridimensionata, negli anni 90, quantomeno la prima metà) di fedeli al marchio ne vedevo parecchi. Lasciando stare i marchi premium, c'era chi comprava solo ed esclusivamente fiat, chi solo lancia, chi solo alfa, ma anche dei fedelissimi di opel, ford, renault, citroen, peugeot. Dalla seconda metà degli anni 90, non mi viene in mente nessuno così "fedele". Al massimo, fedeltà verso una determinata nazione (italia, germania, giappone...). Oggi, con la globalizzazione, la delocalizzazione e la standardizzazione, credo non esista più nemmeno questa.
Bauscia - 1 giorno fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa