<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Nucleare: chi ha sentito nei tg questa notizia? | Il Forum di Quattroruote

Nucleare: chi ha sentito nei tg questa notizia?

credo nessuno, però si parla di amenità come dove vanno in vacanza i vip oppure le esternazioni di Corona...

La lenta e difficile avanzata del ddl Sviluppo , in cui si gioca tutta la partita normativa del ritorno al nucleare per il nostro paese, ha subito un nuovo stop. Questa volta ad opera del ministero dell?Economia che ha letteralmente bocciato il testo uscito dal Senato e che è adesso alla camera per la terza lettura, per problemi di copertura economica e per il rischio di aumenti delle tariffe energetiche a carico delle famiglie.

La relazione inviata alla Camera da parte del ministero dell?Economia sulle modifiche apportate al passaggio al Senato è quanto mai esplicita, asserendo che queste «introducono, contrariamente all?azione di governo, misure che in quanto suscettibili di determinare incrementi delle tariffe a carico dei consumatori direttamente e/o indirettamente riversano i discendenti effetti pregiudizievoli a carico degli utenti finali» e «presentano gravi profili di legittimità sotto l?aspetto contabile».
Uno stop che mette in difficoltà tutto l?impianto del ddl sviluppo, sia la parte più direttamente legata al nucleare, sia quella più generale sull?energia.

Ma per Legambiente «basteranno gli articoli sul nucleare per far lievitare le tariffe» e adesso se ne è accorto anche il Tesoro. Un dato che già era noto da quanto ha calcolato il dipartimento per l?Energia statunitense, secondo il quale il costo industriale dell?elettricità da nucleare da nuovi impianti è più alto rispetto alle fonti tradizionali, e dalla previsione dell?agenzia di rating Moody?s per la quale nonostante i generosi incentivi e sussidi negli USA, solo uno o due centrali verranno costruite sulla trentina attese.

«La propaganda governativa non aiuta le famiglie ? ha dichiarato Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente ? e l?analisi del Tesoro lo conferma. La bocciatura del testo al Senato riguarda diversi articoli, ma sarebbero bastati quelli strettamente inerenti al nucleare a testimoniare il potenziale aumento delle tariffe in bolletta per i cittadini».

Anche il Mit, nel recente rapporto ?Update of the Mit 2003 Future of nuclear power study?, sulle prospettive di rilancio del nucleare, denuncia che in soli quattro anni, le stime sui costi di costruzione degli impianti ?overnight? (che non includono cioè gli oneri finanziari, particolarmente pesanti per questa tecnologia) sono raddoppiate passando da 2.000 $/kW a 4.000 $/kW.

«Del resto ? conclude Ciafani - le disavventure della centrale finlandese di Olkiluoto, che ha accumulato tre anni di ritardo nei lavori del primo reattore Epr (proprio il modello che si vorrebbe realizzare in Italia) e un extracosto di 1,5 miliardi ?, devono aver reso più cauti i costruttori».
E chissà forse anche l?attento ministro Tremonti.
 
In Aprile avevo già postato la notizia per cui l'Italia sceglieva il nucleare. Il titolo era: L'Italia va ..... al nucleare.
 
G5 ha scritto:
A me se ripensano va più che bene ... l'importante è avere la giusta alternativa.

c'è il solito discorso relativo al rapporto costi/benefici e poi ci sono 2 grossissime incognite:

1) individuazione dei siti dove costruire le centrali

2) stoccaggio delle scorie a livello nazionale

ricordiamoci però che la dipendenza dai carburanti fossili ci sarà sempre e comunque (così come avviene in Francia nonostante le decine e decine di centrali nucleari)...
 
A dire il vero da qualche parte l'ho sentita, non ricordo se a qualche tg o letta su televideo; era proprio l'intervento di Tremonti, che parlava di inadeguata copertura economica.

Facile immaginare come verrà trovata quella copertura. SI pagherà sempre uguale la bolletta, e si pagherà qualcosa di più qualcos'altro. Ed i benefici non saranno quelli economici paventati da certi nuclearisti dell'ultima ora.
 
l'Italia è un paese che merita di pagare un euro ogni kWh che consuma. E non dimenticate che tante ditte se vanno all'estero anche per questo motivo.
 
Volendo mantenerle qui non sarebbe un grosso problema. È che nessuno si occupa niente tranne delle emergenze.
 
testerr ha scritto:
l'Italia è un paese che merita di pagare un euro ogni kWh che consuma. E non dimenticate che tante ditte se vanno all'estero anche per questo motivo.

Infatti è pieno di ditte che dall'Italia emigrano in Francia....
;)

IMHO non appena risolveranno il problema delle scorie che ora abbiamo nel nostro territorio stoccate in materia ridicola (basta rivedersi la puntata di report) poi si potrà parlare di nuovo nucleare.
 
silverrain ha scritto:
testerr ha scritto:
l'Italia è un paese che merita di pagare un euro ogni kWh che consuma. E non dimenticate che tante ditte se vanno all'estero anche per questo motivo.

Infatti è pieno di ditte che dall'Italia emigrano in Francia....
;)

IMHO non appena risolveranno il problema delle scorie che ora abbiamo nel nostro territorio stoccate in materia ridicola (basta rivedersi la puntata di report) poi si potrà parlare di nuovo nucleare.

Mah secondo me se son ferme li da 20 anni ci sarà un motivo...E' meglio dimenticarsele che alzare polveroni per cercare di sistemarle adeguatamente...

Col nucleare abbiamo perso il treno e anche se partissimo, forse arriveremmo a pareggiare i costi di investimento tra 50-60 anni.
Dobbiamo puntare massivamente sul risparmio energetico e fonti rinnovabili.Solo cosi ci si può avviare verso l'indipendenza energetica...non con l'uranio che peraltro dovremmo comunque comprare da qualcuno...

Ma è chiaro che c'è un sistema dietro le quinte che ostacolerà in tutti i modi il rinnovabile ed il risparmio energetico...
 
matteomatte1 ha scritto:
credo nessuno, però si parla di amenità come dove vanno in vacanza i vip oppure le esternazioni di Corona...

La lenta e difficile avanzata del ddl Sviluppo , in cui si gioca tutta la partita normativa del ritorno al nucleare per il nostro paese, ha subito un nuovo stop. Questa volta ad opera del ministero dell?Economia che ha letteralmente bocciato il testo uscito dal Senato e che è adesso alla camera per la terza lettura, per problemi di copertura economica e per il rischio di aumenti delle tariffe energetiche a carico delle famiglie.

La relazione inviata alla Camera da parte del ministero dell?Economia sulle modifiche apportate al passaggio al Senato è quanto mai esplicita, asserendo che queste «introducono, contrariamente all?azione di governo, misure che in quanto suscettibili di determinare incrementi delle tariffe a carico dei consumatori direttamente e/o indirettamente riversano i discendenti effetti pregiudizievoli a carico degli utenti finali» e «presentano gravi profili di legittimità sotto l?aspetto contabile».
Uno stop che mette in difficoltà tutto l?impianto del ddl sviluppo, sia la parte più direttamente legata al nucleare, sia quella più generale sull?energia.

Ma per Legambiente «basteranno gli articoli sul nucleare per far lievitare le tariffe» e adesso se ne è accorto anche il Tesoro. Un dato che già era noto da quanto ha calcolato il dipartimento per l?Energia statunitense, secondo il quale il costo industriale dell?elettricità da nucleare da nuovi impianti è più alto rispetto alle fonti tradizionali, e dalla previsione dell?agenzia di rating Moody?s per la quale nonostante i generosi incentivi e sussidi negli USA, solo uno o due centrali verranno costruite sulla trentina attese.

«La propaganda governativa non aiuta le famiglie ? ha dichiarato Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente ? e l?analisi del Tesoro lo conferma. La bocciatura del testo al Senato riguarda diversi articoli, ma sarebbero bastati quelli strettamente inerenti al nucleare a testimoniare il potenziale aumento delle tariffe in bolletta per i cittadini».

Anche il Mit, nel recente rapporto ?Update of the Mit 2003 Future of nuclear power study?, sulle prospettive di rilancio del nucleare, denuncia che in soli quattro anni, le stime sui costi di costruzione degli impianti ?overnight? (che non includono cioè gli oneri finanziari, particolarmente pesanti per questa tecnologia) sono raddoppiate passando da 2.000 $/kW a 4.000 $/kW.

«Del resto ? conclude Ciafani - le disavventure della centrale finlandese di Olkiluoto, che ha accumulato tre anni di ritardo nei lavori del primo reattore Epr (proprio il modello che si vorrebbe realizzare in Italia) e un extracosto di 1,5 miliardi ?, devono aver reso più cauti i costruttori».
E chissà forse anche l?attento ministro Tremonti.

finalmente una notizia sensata, sono anni che molti scienziati sostengono che l'energia nucleare non si più conveniente.
purtroppo molti nostri politici e la maggior parte della gente è ignorante in materia e quando si parla di nucleare ci si preoccupa solo delle scorie e dello smaltimento, ma i costi e le implicazioni per costruirne una li conoscono in pochi..
evidente è il disimpegno dal nucleare che da anni sta operando la germania!!
 
moogpsycho ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
credo nessuno, però si parla di amenità come dove vanno in vacanza i vip oppure le esternazioni di Corona...

La lenta e difficile avanzata del ddl Sviluppo , in cui si gioca tutta la partita normativa del ritorno al nucleare per il nostro paese, ha subito un nuovo stop. Questa volta ad opera del ministero dell?Economia che ha letteralmente bocciato il testo uscito dal Senato e che è adesso alla camera per la terza lettura, per problemi di copertura economica e per il rischio di aumenti delle tariffe energetiche a carico delle famiglie.

La relazione inviata alla Camera da parte del ministero dell?Economia sulle modifiche apportate al passaggio al Senato è quanto mai esplicita, asserendo che queste «introducono, contrariamente all?azione di governo, misure che in quanto suscettibili di determinare incrementi delle tariffe a carico dei consumatori direttamente e/o indirettamente riversano i discendenti effetti pregiudizievoli a carico degli utenti finali» e «presentano gravi profili di legittimità sotto l?aspetto contabile».
Uno stop che mette in difficoltà tutto l?impianto del ddl sviluppo, sia la parte più direttamente legata al nucleare, sia quella più generale sull?energia.

Ma per Legambiente «basteranno gli articoli sul nucleare per far lievitare le tariffe» e adesso se ne è accorto anche il Tesoro. Un dato che già era noto da quanto ha calcolato il dipartimento per l?Energia statunitense, secondo il quale il costo industriale dell?elettricità da nucleare da nuovi impianti è più alto rispetto alle fonti tradizionali, e dalla previsione dell?agenzia di rating Moody?s per la quale nonostante i generosi incentivi e sussidi negli USA, solo uno o due centrali verranno costruite sulla trentina attese.

«La propaganda governativa non aiuta le famiglie ? ha dichiarato Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente ? e l?analisi del Tesoro lo conferma. La bocciatura del testo al Senato riguarda diversi articoli, ma sarebbero bastati quelli strettamente inerenti al nucleare a testimoniare il potenziale aumento delle tariffe in bolletta per i cittadini».

Anche il Mit, nel recente rapporto ?Update of the Mit 2003 Future of nuclear power study?, sulle prospettive di rilancio del nucleare, denuncia che in soli quattro anni, le stime sui costi di costruzione degli impianti ?overnight? (che non includono cioè gli oneri finanziari, particolarmente pesanti per questa tecnologia) sono raddoppiate passando da 2.000 $/kW a 4.000 $/kW.

«Del resto ? conclude Ciafani - le disavventure della centrale finlandese di Olkiluoto, che ha accumulato tre anni di ritardo nei lavori del primo reattore Epr (proprio il modello che si vorrebbe realizzare in Italia) e un extracosto di 1,5 miliardi ?, devono aver reso più cauti i costruttori».
E chissà forse anche l?attento ministro Tremonti.

finalmente una notizia sensata, sono anni che molti scienziati sostengono che l'energia nucleare non si più conveniente.
purtroppo molti nostri politici e la maggior parte della gente è ignorante in materia e quando si parla di nucleare ci si preoccupa solo delle scorie e dello smaltimento, ma i costi e le implicazioni per costruirne una li conoscono in pochi..
evidente è il disimpegno dal nucleare che da anni sta operando la germania!!

ho sempre detto che i francesi - con 59 centrali, sono proprio stupidi.........
 
[

Infatti è pieno di ditte che dall'Italia emigrano in Francia....
;)
[/quote]

in Francia no,ma guarda caso in Romania e Bulgaria si. E sai bene - immagino - quante decine di migliaia di aziende italiane sono andate colà.
 
testerr ha scritto:
[

Infatti è pieno di ditte che dall'Italia emigrano in Francia....
;)

in Francia no,ma guarda caso in Romania e Bulgaria si. E sai bene - immagino - quante decine di migliaia di aziende italiane sono andate colà.[/quote]
ma ci sono andati,secondo te, per l'energia o per il fatto che pagano 200 operai con il tanto di 10 salari italiani?
 
duroi1 ha scritto:
silverrain ha scritto:
testerr ha scritto:
l'Italia è un paese che merita di pagare un euro ogni kWh che consuma. E non dimenticate che tante ditte se vanno all'estero anche per questo motivo.

Infatti è pieno di ditte che dall'Italia emigrano in Francia....
;)

IMHO non appena risolveranno il problema delle scorie che ora abbiamo nel nostro territorio stoccate in materia ridicola (basta rivedersi la puntata di report) poi si potrà parlare di nuovo nucleare.

Ma è chiaro che c'è un sistema dietro le quinte che ostacolerà in tutti i modi il rinnovabile ed il risparmio energetico...
Già fatto...
 

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