valetobia ha scritto:
Ma non credo che la mia sia ridotta come tu dici.Adesso è in carrozzeria della Honda e mi hanno detto di non preoccuparmi perchè si sistema tutto e che non c'è nulla di irreparabile.Io mi fido della Honda.Lucia
La parte importante e strutturale della scocca può essere ragionevolmente assimilata a quella compresa tra gli attacchi delle sospensioni anteriori e posteriori. Gli "sbalzi" contano meno, anche se sono strutturalmente continui alla parte principale. Sono conformati in modo da deformarsi per assorbire e dissipare l'energia cinetica al fine di contenere le sollecitazioni delle zone destinate alla protezione dell'abitacolo ed altre limitrofe e rilevanti.
Pensa, infatti, che se si modifica la posizione degli attacchi dei bracci delle sospensioni, l'assetto ne risulta completamente alterato, con conseguenti gravi disagi e diminuzione, a volte inaccettabile, della sicurezza attiva e passiva. Vi sono poi anche altre conseguenze, più indirette, che possono interessare diverse parti.
Se queste zone non risultano coinvolte, il danno non è grave, anche se può comunque essere oneroso economicamente da ripristinare; ma se la spesa non è carico del danneggiato, questo problema è relativo. Il fatto che non si riesca a rimuovere il piano del bagagliaio significa, al più, che il perimetro nel quale il medesimo si trova alloggiato si è deformato, ma si tratta di zone periferiche e senz'altro assimilabili a quelle descritte sopra come meno rilevanti. In sostanza, se la vettura, dopo l'incidente, continua a marciare dritta, conserva una buona simmetria tra le sterzate a dx e a sx, non dà adito ad alcuna critica, insomma, in ambito dinamico, non c'è granché da preoccuparsi relativamente ad una corretta riduzione in pristino del danno.
Diversamente, occorre disassemblare in maniera estesa la vettura e porre le parti deformate al vaglio della dima. Le dimensioni e le misure ritornano correttamente a posto, se il lavoro è svolto a regola d'arte, ma rimane il dubbio sulla resistenza residua del materiale nel caso in cui il medesimo, durante la sollecitazione, abbia superato in maniera preoccupante i limiti di elasticità e di snervamento nelle parti più importanti.