Si e ora arriverà anche la nuova c3 crossover india/brazil a scompigliare le carte...con prezzi di listino bassi. Poi ok c3 di suo costava come street price circa come sandero già da anni. Mi aspetto anche listini più bassi da panda my24 nonostante gli adas.
Avrò fatto 3 milioni di km col diesel (per lavoro e con auto aziendali ovviamente). Non sono mai riuscito a farmi piacere quel tipo di motore, se non per usi industriali. Nemmeno quando in famiglia arrivò la A3 tdi 110cv che andava più di un 2000 benzina... In ogni modo chiudiamo l'O/T perchè tanto ho capito che è una lotta contro i mulini a vento. Tmax sì, Toyota no
Diciamo che si equilibreranno anche perchè all'orizzonte c'è solo "fuliggine" Toyota può permettersi di abbassare poichè l'auto non è nuova....ma le Hybrid Stellantis sono al lancio assieme alle altre, mai visto abbassare i listini al lancio, si facevano casomai sconti di sottecchi....
Sul finire dell'anno arriverà invece la MG3 esclusivamente a benzina, sia automatica sia manuale. Quest'ultima, in particolare, si rivolge a chi va in cerca di una compatta di primo prezzo: anche stavolta il listino manca all'appello, ma si parla di cifre molto sotto i 20 mila euro. Su questi numeri incombe l'ombra dell'indagine anti-dumping dell'Europa sulle auto cinesi, che potrebbe portare a un aumento delle tariffe d'importazione, attualmente al 10%. «A quanto ci risulta, un eventuale rialzo dovrebbe impattare soltanto sulle elettriche, quindi non sulla MG3», spiega Bartolomeo. In ogni caso, sono allo studio scontistiche e iniziative commerciali «per assorbire eventuali penalizzazioni». Un piano B fondamentale, visto che, proprio grazie alla MG3, nel 2024 il marchio intende far lievitare ancora le proprie quote di mercato: sia in Europa, dove punta a oltre 300 mila immatricolazioni, sia in Italia, dove l'obiettivo è passare da 30 mila a 50 mila consegne. Ambizioni che porteranno i cinesi anche a produrre nel Vecchio Continente, come conferma Bartolomeo: «La MG farà di sicuro uno stabilimento in Europa. La concorrenza non manca, ma l'Italia è in una shortlist di candidate e vede crescere sempre più la propria credibilità. Perché nell'automotive ha una catena del valore forte e strutturata e perché rappresenta il secondo mercato europeo per il brand». (Fonte Quattroruote)
Queste termiche però che tre mesi fa avrebbero avuto di fronte a se un'autostrada ora han davanti a se il Colosso Stellantis con C3 e pandona....
Certo.....ma io vedo le lowcost c3/pandona più concorrente della sanderona.....questa mg3 più adatta ad esempio a orfani di fiesta o chi giudica troppo cara la corsa...ovviamente però non avrò più la strada spianata.
Attenzione però ad una cosa. Il "cuneo di penetrazione" che ha usato MG all'inizio è stato il prezzo unito al contenuto. Se le prove su strada confermeranno quello che sono le sensazioni bene l'arma tecnica di sicuro prevarrà. Stellantis ha fatto "il botto" secondo me più che con sta pletora di Hybrid comunque interessanti e con prezzo giusto con la C3 manuale che costa meno di una citycar base e solo un poco di più della sua bestseller attuale in promozione. Insomma erano anni che a quindici chicchi non si vedeva nulla e ci stavamo quasi abituando ahimè o a dacizzarci oppure a....adesso han sparigliato il mazzo. MG ha dalla sua l'arma tecnica di un Powertrain totalmente inedito e non un clone di qualcunoqualcosa, un vero ibrido full e una guidabilità degna. Vedremo Se tre mesi fa il "colpo" per il mercato era lei oggi non lo è più men che meno le sue versioni termiche.
Tra un anno vedremo chi ha fatto il botto e chi non lo ha fatto....se i fenomeni di questo decennio dacia e toyota verranno ridimensionati oppure no.
Innanzitutto bisogna anche vedere il mercato e sopratutto l'usato. Se l'usato "molla" come penso io che faccia allora alcune Low perderanno un pò di appeal.
Gli assenti hanno sempre torto, si dice. Stai a vedere che l'antico adagio, qui, vale due volte. Anzitutto perché, in un Salone disertato dai big (da Stellantis al gruppo Volkswagen, passando per i costruttori coreani e giapponesi) come quello di Ginevra, il vuoto di prodotto non ha impedito alla MG3 di mettersi in luce, anzi. Casomai l'aver spartito i riflettori con la Renault 5 e poche altre novità degne di nota ha ulteriormente acuito l'interesse verso un modello dannatamente concreto come questa segmento B del gruppo Saic, ormai da qualche lustro proprietario e gestore del marchio inglese Morris Garages. Inizialmente ibrida (in vetrina entro fine mese) e poi anche solo a benzina (nel tardo autunno), la MG3 sboccia in piena primavera e con un tempismo scientifico, come vedremo meglio dopo. Soprattutto, andrà ad aggredire il mercato con prezzi da pre-pandemia, rivolgendosi a una clientela potenzialmente assai ampia e, al tempo stesso, sempre più trascurata dai costruttori: quegli automobilisti europei che sono alla ricerca di un'auto economicamente abbordabile, compatta e – soprattutto – da rifornire comodamente alla pompa di benzina. Caratteristiche che, combinate assieme, tracciano un identikit ormai raro nel segmento B. Dove i listini sono schizzati alle stelle e dove, a proposito di assenti, tra chi ha abbandonato il campo (vedi la Ford Fiesta) e chi – salvo ripensamenti – in nome della transizione elettrica rinuncerà ad avere un'erede endotermica (Nissan Micra, Seat Ibiza e Skoda Fabia, per citarne alcune), l'offerta di modelli dai listini contenuti va progressivamente assottigliandosi. Tocca ai cinesi, dunque, lanciare un'auto fatta su misura per l'Europa. E ancor più per l'Italia, dove il segmento B, come da tradizione, traina il mercato. A dirla tutta, la preferenza va alle ruote alte (B-Suv), ma le carrozzerie basse in questa fascia di mercato hanno ancora un seguito (19,4% del targato nel 2023) e prossimamente rimpolperanno il catalogo grazie a diverse new entry, incluse la Lancia Ypsilon, la "Mega Panda" e, appunto, la MG3. «Vogliamo intercettare i clienti di auto come la Ford Fiesta, la Renault Clio, la Fiat Grande Punto e la Opel Corsa, che dopo il Covid hanno visto i prezzi crescere molto», spiega Andrea Bartolomeo, country manager di Saic per l'Italia. S'inizia con una versione full hybrid particolarmente orientata all'efficienza. Avrà un prezzo di partenza – ancora in via di definizione – sotto i 20 mila euro, che abbinato a emissioni di CO2 di 100 g/km aprirà alla "3" le porte dell'ecobonus riservato ai modelli endotermici; peraltro, il debutto nelle concessionarie dovrebbe coincidere proprio con il definitivo disco verde agli incentivi 2024. Un ulteriore assist per strappare un ticket sensibilmente più basso rispetto alla diretta concorrenza (le compatte ibride giapponesi, ma anche la Clio), i cui listini partono da almeno 22 mila euro: «Il full hybrid», sostiene Bartolomeo, «è la tecnologia che più si avvicina alle esigenze del cliente in questo momento. E che lo porterà, in futuro, verso l'elettrico puro» Fonte QR
Sarebbe una scelta particolare proporre l'automatico anche sul termico benzina. Mi immagino dei consumi tutt'altro che contenuti
secondo me da questo punto di vista ci siamo un poco troppo fatti prendere la mano dal discorso consumi, non che non sia importante ma tanti con la vettura non è che ci percorrono moltissimi km, quando stai nei 10.000/15.000 km annui, e secondo me in tanti ci stanno, se invece di fare 18 fai 15 economicamente quanto cambia? 300/400 euro? probabile che possa anche scegliere l'automatico considerando i benefici di quel cambio e accettando di mettere un poco più di carburante.
È principalmente una pippa da forum. Ma data la rinomata inefficienza delle auto termiche cinesi + cambio automatico potrebbe avere dei consumi eccezionalmente alti come le varie dr, cirelli e simili. Finché si parla di piccole differenze l'utente medio può non notare la differenza, ma passando da un buon diesel o full hybrid a una cinese termica senza gpl il portafoglio più leggero lo senti.