<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mense: bontà e buonismo, rigore e solidarietà | Il Forum di Quattroruote

Mense: bontà e buonismo, rigore e solidarietà

Buongiorno,
non intendo aprire un 3d politico, e vorrei che ci astenessimo da commenti in tal senso anche perché, in queste piccole realtà locali, più che il "colore" conta il "cosa e come si fa".

Dunque, Adro:
dopo aver motivato il suo gesto con una lettera al Comune ed aver spiegato i motivi del suo anonimato con un'intervista al Corriere, il benefattore oramai è uscito allo scoperto Pago per far mangiare i bimbi. Il sindaco replica Nessuno verserà più Gli manderò il conto

Mi piacerebbe se, con molta serenità, quanti di noi ci siamo virtualmenle scazzottati ci ritrovassimo, a mente fredda, per un commento.

Moderatori: si può? spero di si

Lamps
 
Io di tutto il discorso del sindaco apprezzo solo questa frase:

"« Per i genitori morosi che lasceranno i bimbi in mensa scatterà la denuncia per abbandono di minore». "

Se ha le 00 e non è un coniglio DEVE andare a prendere per le orecchie i genitori e o fargli pagare il dovuto o dirgli di organizzarsi. Non sputt...re i bambini davanti a tutti gli altri. Se sono poveri sono già abbastanza umiliati dalla società. Se sono figli di "furbi" l'umiliazione (giusta IMHO) DEVONO subirla i genitori.
 
In occasione del famigerato thread io ero di quelli che "se non paghi, arrangiati". Debbo però ammettere che la lettera di quel tizio era bella, e mi ha fatto riflettere. Ed ora ho le idee meno chiare.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
In occasione del famigerato thread io ero di quelli che "se non paghi, arrangiati". Debbo però ammettere che la lettera di quel tizio era bella, e mi ha fatto riflettere. Ed ora ho le idee meno chiare.
Idem. Però l'intervento esterno potrebbe far imbufalire chi, con difficoltà, ha saldato. Questo perchè un intervento soggettivo si sovrappone a regole oggettive
 
|Mauro65| ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
In occasione del famigerato thread io ero di quelli che "se non paghi, arrangiati". Debbo però ammettere che la lettera di quel tizio era bella, e mi ha fatto riflettere. Ed ora ho le idee meno chiare.
Idem. Però l'intervento esterno potrebbe far imbufalire chi, con difficoltà, ha saldato. Questo perchè un intervento soggettivo si sovrappone a regole oggettive

Non capisco quale sia il problema: chi ha pagato ha pagato, chi non ha pagato è stato avvantaggiato da una specie di accollo da parte di un benefattore; l'importante è che i BAMBINI MANGINO. Questione risolta (fino alla prossima volta.......): tutto il resto, scusate tanto, sono s.......mentali, giusto per usare una espressione tanto cara a voi maschietti.
 
Sentivo ieri sera a Radio24 l'intervento imbufalito del Sindaco nei confronti del misterioso imprenditore che, pare, tanto misterioso sembre non esserlo più...
Gli rinfacciava il gesto generoso e, soprattutto, le critiche definendolo come un atto politico agrgressivo mascherato da beneficienza.
 
acrobat_68 ha scritto:
Sentivo ieri sera a Radio24 l'intervento imbufalito del Sindaco nei confronti del misterioso imprenditore che, pare, tanto misterioso pare non esserlo più...
Gli rinfacciava il gesto generoso e, soprattutto, le critiche definendolo come un atto politico agrgressivo mascherato da beneficienza.

certa gente deve vedere il male anche dove non c'è.....mi fanno venire l'orticaria....che vada a farsi un viaggetto alle Maldive, così gli passa, poverino.
 
acrobat_68 ha scritto:
Sentivo ieri sera a Radio24 l'intervento imbufalito del Sindaco nei confronti del misterioso imprenditore che, pare, tanto misterioso sembre non esserlo più...
Gli rinfacciava il gesto generoso e, soprattutto, le critiche definendolo come un atto politico agrgressivo mascherato da beneficienza.

MILANO ? Meno male, dice l?Italia che scrive all?imprenditore di Adro. Meno male che c?è qualcuno che esce dal buio della cattiveria e ci avvicina a noi stessi e alla nostra umanità, che si ricorda che si deve anche dare qualcosa di quello che si è ricevuto nella vita e che tiene separati i diritti dei bambini dalle inadempienze degli adulti. C?è il campionario di un Paese dove Dignità e Rispetto sono parole che meritano la maiuscola, nei messaggi di solidarietà che da due giorni intasano la casella di posta del Corriere. Ma siccome l?abitudine al peggio e il fango che a volte tracima dalle cronache abilita a pensar male, ecco che la generosità anonima capace di risolvere un problema può diventare sospetta, strumentale: per qualcuno è carità pelosa, un?operazione interessata. Facciamolo parlare l?imprenditore di Adro, diventato famoso senza tv o telerisse, solo per essersi presentato una mattina in Comune e aver saldato con 10 mila euro i debiti accumulati dalla mensa e garantire il pasto a tutti i bambini, ai poveri e ai ricchi, agli italiani e agli stranieri: con il suo gesto ha spiazzato il granitico diktat del sindaco leghista («Chi non paga non mangia») e obbligato tutti a riflettere su come conciliare la legalità con il buon senso, senza passare per difensore dei furbi. Nome Silvano, cognome Lancini, età 55 anni, moglie, tre figli, un passato da insegnante di matematica, un carriera in Ibm, una storia di successo con l'attuale azienda di software informatica: non è sotto processo, ma l?accusano di aver fatto diventare Adro un paese di razzisti? «Non l?ho mai detto e nemmeno pensato. Venderei la casa, se fosse così».

Il sindaco dice che ha pagato la campagna elettorale della lista civica dell?opposizione.
«Fortuna vuole che non abbia versato un solo euro. Ma per caso, perché non me li hanno nemmeno chiesti. Nel caso non me ne vergognerei...».
Per chi ha votato?
«Dal 1996 voto per Forza Italia e poi Pdl. Lo ripeto per evitare speculazioni. Ma evidentemente non basta».
Il sindaco sostiene che lei dice bugie: per esempio, non è il figlio di un mezzadro.
«La mia parola contro la sua. Sono nato in una cascina e mio padre era mezzadro; poi è diventato bidello e ha fatto anche altro. Se vogliamo entrare nel merito, è stato anche in un campo di concentramento, in Germania».
E? un avversario della Lega, allora?
«Rispetto tutte le opinioni. Io non ce l?ho con la Lega, ho tanti amici che l?hanno votata, ma giudico i fatti: quando vedo scelte che non condivido, lo dico; se fa una cosa buona, dico bravo al sindaco ».
C?è un «bravo» da dire al sindaco di Adro?
«Gli ho espresso i miei apprezzamenti per la gestione della raccolta differenziata, ma se li merita anche per altro: per esempio, è sempre presente e disponibile».
Che cosa gli contesta, invece?
«Il fatto che si sta oltrepassando il limite. Qualche mese fa ha dato un bonus per i vigili: 500 euro per ogni clandestino catturato...».
Che cosa voleva ottenere con il suo assegno consegnato alla responsabile del servizio mensa?
«Primo: non sono andato a pagare per quei genitori che fanno i furbi. Secondo: ho dato il mio contributo per garantire la continuità del servizio. Terzo: ho pensato che il giorno prima di morire quando farò l?inventario degli errori commessi non ci deve essere niente di cui debba vergognarmi».
Che cosa si aspettava, dopo?
«Una semplice considerazione: nelle difficoltà c?è qualcuno che ci può aiutare a risolvere un problema».
Ha ricevuto telefonate dai parroci della zona?
«Nessuna».
Cosa pensa dell?opposizione di sinistra?
«Ha una visione troppo ideologica, per anni ha detto «dagli al leghista» solo perché parla male... ».
Come mai all?inizio ha chiesto l?anonimato? Non era per pudore o paura, ma per lasciare spazio alle opinioni che ho scritto nella lettera. Chi mi conosce mi ha identificato alla terza riga, perché queste cose io le dico da sempre. Non pensavo a questo clamore: volevo rivolgermi alle persone che manifestavano per tagliare la mensa ai figli dei morosi... Invece è diventato un caso nazionale e anche di questo l?accusano.
«Ma non ho preteso nessuna pubblicazione della mia lettera sui giornali, ho un?azienda, dei dipendenti, non immaginavo un bataclan del genere ».
Qual è la sua idea di legalità?
«Quella di tutte le persone normali: rispettare le leggi, non fare agli altri quello che non vorresti venisse fatto a te. E poi fermezza ed educazione. Ricordando chi siamo, quali sono i nostri valori, come evitare le ingiustizie».
I Comuni oggi sono in difficoltà nel garantire certi servizi. Il sindaco non ha tutti i torti nel voler far rispettare i pagamenti.
«Lo capisco, ma a certi estremi non si dovrebbe mai arrivare. Si potevano tagliare altre spese, differenziare le rette in base ai redditi. Io ho messo lì una pezza, lo sentivo come dovere civico. Adesso andate avanti voi, dico: a cercare di far pagare i furbi, senza togliere il piatto dei bambini. Quando ha preso la decisione di andare con l?assegno in mano? Una sera, dopo aver parlato con amici. Ma non si può fare niente?, ho chiesto. Lascia stare, mi è stato risposto. Se fai qualcosa finisci in un tritacarne, ti diranno che sei un comunista, uno che sta dalla parte dei furbi...».
E invece?
«Quella sera ho parlato con mia moglie. Ma che cosa siamo diventati? le ho detto. Perché tutti pensano che non vale la pena darsi da fare per cambiare in meglio le cose? Se sei d?accordo, io vado e porto i 50 mila euro che mancano per continuare a dar da mangiare a tutti i bambini».
Erano cinquantamila euro?
«Si, aveva detto questo il sindaco in tv. Pensavo l?avesse sparata grossa e ne bastassero 30 mila. Invece erano solo 10 mila».
Cosa le ha detto la signora che gestisce la mensa davanti all?assegno?
«Mi ha ringraziato. E io speravo che finite le polemiche si potesse far funzionare il servizio, nella legalità. E? giusto che chi paga regolarmente non paghi anche per altri. Ma il Comune non deve dimenticare il principio della solidarietà».
Si sente un benefattore?
«No. Lo è chi si è privato del poco che ha per dare un contributo alla gestione della mensa. Loro sì che hanno fatto un vero sacrificio. Non mi sento nemmeno un esempio di solidarietà: fanno molto meglio di me quelli che danno gratuitamente una cosa più importante dei soldi, che è il tempo per gli altri.
Che cosa le ha fatto piacere?
«La lettera di un mio dipendente: sono orgoglioso e onorato di poter lavorare con te. C?è ancora del cuore in questo Paese.
Deluso per certe critiche ?
«Non ci tenevo ad apparire. Chiedo scusa ai tanti che mi hanno cercato: ho già detto tutto nella mia lettera. Ha ragione Olmi: la bontà non dovrebbe fare clamore».


fonte: Corsera
 
LUISELLA1972 ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
Sentivo ieri sera a Radio24 l'intervento imbufalito del Sindaco nei confronti del misterioso imprenditore che, pare, tanto misterioso pare non esserlo più...
Gli rinfacciava il gesto generoso e, soprattutto, le critiche definendolo come un atto politico agrgressivo mascherato da beneficienza.

certa gente deve vedere il male anche dove non c'è.....mi fanno venire l'orticaria....che vada a farsi un viaggetto alle Maldive, così gli passa, poverino.
Concordo, in linea di massima, e sono dalla parte dei bambini però mi pongo delle domande a cui non riesco a rispondere:
1) c'è bisogno di arrivare a tanto?
2) come si possono tutelare le P.A. di fronte all'arroganza dei furbi?
3) come tutelare coloro che, da detta arroganza, ricevono un grave danno?
 

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