<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne: non chiedo elemosine; Guttenberg: migliorata offerta Fiat | Il Forum di Quattroruote

Marchionne: non chiedo elemosine; Guttenberg: migliorata offerta Fiat

ROMA - Ancora nulla di ufficiale, ma la partita di Fiat per Opel continua, in vista della decisione che il governo tedesco ha annunciato per la prossima settimana. E nel confronto a colpi di dichiarazioni e comunicati, l'ad del Lingotto Sergio Marchionne attacca: "Non cerco elemosine". Poco più tardi, arrivano le dichiarazioni ottimistiche di Silvio Berlusconi: "Non è ancora un'operazione perduta", dice.

La posizione tedesca. Ieri governatori e diversi esponenti dell'esecutivo tedesco avevano mostrato una preferenza più o meno spiccata per l'offerta di Magna. Stamane è arrivato invece un messaggio incoraggiante da parte del ministro dell'Economia Karl-Theodor zu Guttenberg, che rileva "un miglioramento": "Stiamo percependo la volontà da tutte le parti di negoziare ancora - dichiara iat ha migliorato la sua offerta ancora una volta e abbiamo ricevuto un piano più esauriente da parte loro nelle ultime ore". La modifica di fondo consiste in una maggiore quota Fiat nel capitale di Opel, e di conseguenza anche in un aumento del rischio che la società italiana prenderebbe a proprio carico. In un'intervista al quotidiano tedesco Bild Zeitung invece il vice cancelliere e ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeir definisce l'offerta di Magna "molto solida".

Marchionne contrattacca. L'amministratore delegato della Fiat a anche Marchionne replica dalle colonne di un giornale tedesco, Der Spiegel, e usa toni poco concilianti: "Se Opel non ci vuole, non per questo cadrò in depressione. La saga andrà avanti ancora per un pezzo, ma io non intendo parteciparvi. Non chiedo l'elemosina". Marchionne mette in guardia i tedeschi da una cessione di Opel a Magna, poiché il gruppo austro-canadese "si comporta come se avesse scoperto la Russia, mentre noi conosciamo quel mercato probabilmente meglio (di loro, ndr)". "Se uno dei miei manager mi venisse davanti con un piano simile - dichiara - il giorno dopo si ritroverebbe disoccupato".
 
harada31 ha scritto:
ROMA - Ancora nulla di ufficiale, ma la partita di Fiat per Opel continua, in vista della decisione che il governo tedesco ha annunciato per la prossima settimana. E nel confronto a colpi di dichiarazioni e comunicati, l'ad del Lingotto Sergio Marchionne attacca: "Non cerco elemosine". Poco più tardi, arrivano le dichiarazioni ottimistiche di Silvio Berlusconi: "Non è ancora un'operazione perduta", dice.

La posizione tedesca. Ieri governatori e diversi esponenti dell'esecutivo tedesco avevano mostrato una preferenza più o meno spiccata per l'offerta di Magna. Stamane è arrivato invece un messaggio incoraggiante da parte del ministro dell'Economia Karl-Theodor zu Guttenberg, che rileva "un miglioramento": "Stiamo percependo la volontà da tutte le parti di negoziare ancora - dichiara iat ha migliorato la sua offerta ancora una volta e abbiamo ricevuto un piano più esauriente da parte loro nelle ultime ore". La modifica di fondo consiste in una maggiore quota Fiat nel capitale di Opel, e di conseguenza anche in un aumento del rischio che la società italiana prenderebbe a proprio carico. In un'intervista al quotidiano tedesco Bild Zeitung invece il vice cancelliere e ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeir definisce l'offerta di Magna "molto solida".

Marchionne contrattacca. L'amministratore delegato della Fiat a anche Marchionne replica dalle colonne di un giornale tedesco, Der Spiegel, e usa toni poco concilianti: "Se Opel non ci vuole, non per questo cadrò in depressione. La saga andrà avanti ancora per un pezzo, ma io non intendo parteciparvi. Non chiedo l'elemosina". Marchionne mette in guardia i tedeschi da una cessione di Opel a Magna, poiché il gruppo austro-canadese "si comporta come se avesse scoperto la Russia, mentre noi conosciamo quel mercato probabilmente meglio (di loro, ndr)". "Se uno dei miei manager mi venisse davanti con un piano simile - dichiara - il giorno dopo si ritroverebbe disoccupato".

Non c'è bisogno che lo dica io, ma QUESTO SI CHE E' UN MANAGER !!!!!! Alla via così comandante Marchionne, preparate i tubi, i siluri per la MAGNA arriveranno, che la partita OPEL si concluda positivamente oppure no.

Ragazzi, credo che il settore auto ci terrrà occupati con Frizzanti novità nel medio periodo.
 
E Sergione ora ci va giu duro...

«Opel, le tre offerte sono insufficienti»
Doccia fredda dal ministro Guttenberg. Ma per la «Bild» Merkel appoggerebbe Fiat. Marchionne: «Duemila esuberi»


BERLINO - Nella partita su Opel il Lingotto potrebbe calare il suo asso nella manica, nientemeno che l'appoggio di Angela Merkel, ma a raffreddare gli animi arriva una dichiarazione del ministro dell?Economia tedesco, Karl Theodor zu Guttenberg, che giudica le tre offerte pervenute finora per l?acquisizione di Opel «insufficienti». «Ci troviamo ora con tre offerte per il rilevamento di Opel. Ma questo non significa che una di queste automaticamente e per forza abbia effetto - ha dichiarato alla Bild am Sonntag, edizione domenicale del tabloid -. Prima dobbiamo essere sicuri che le considerevoli risorse fiscali, che dovremo impegnare per questo, non vadano perse. Questa sicurezza non è attualmente garantita da alcuna delle tre offerte in modo sufficiente». Il riferimento è ai piani presentati da Magna, Fiat e dal fondo statunitense Ripplewood. Con queste carenze, spiega Guttenberg, «un'insolvenza regolata sarebbe chiaramente la soluzione migliore, anch'essa potrebbe aprire delle possibilità per il futuro di Opel».

«MERKEL APPOGGIA FIAT» - Sempre secondo la Bild am Sonntag, Angela Merkel appoggia indirettamente il piano presentato da Sergio Marchionne e «respinge» quello di Magna (che ha invece il sostegno del vice cancelliere e ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeir e del governatore dell'Assia Roland Koch), soprattutto se il colosso austro-canadese resterà fermo nell'idea di tagliare 2.200 posti di lavoro nella fabbrica di Bochum, nel Nord Reno-Westfalia. Nei giorni scorsi era stato il governatore del più industrializzato e popoloso land tedesco, con 18 milioni di abitanti, a rifiutare nettamente l'offerta di Magna. Sul piano politico il Nrw gioca un ruolo decisivo nella partita elettorale per le elezioni del 27 settembre per la Cancelleria. Dopo essere stato per decenni una roccaforte socialdemocratica, il Nord Reno-Westfalia è stato conquistato nel 2005 da Rüttgers, un cristiano-democratico di sinistra che tuttora gode di una vasta popolarità per il suo impegno sociale e governa il land alla testa di una coalizione con il partito liberale.

MARCHIONNE: 2MILA ESUBERI ALLA OPEL - Dal quartier generale della Fiat l'ad Sergio Marchionne rilancia l'offerta Fiat, in un'intervista alla Bild am Sonntag: al massimo 2mila esuberi alla Opel e sì alla mitbestimmung, la cogestione sindacale. Il nostro piano, spiega, «soddisfa meglio di ogni altro tutti i criteri. Chiunque sappia far di conto, anche nel mondo politico, è in grado di verificarlo». Marchionne riconosce che il Lingotto «incontra attualmente in Germania ancora alcune riserve», ma precisa che «diversamente dai nostri concorrenti, il nostro piano è un bastione contro l'esodo di tecnologia automobilistica dalla Germania e dall'Italia. Le nostre cifre sono oneste e non nascondono costi, che alla fine ricadrebbero sulle spalle dei contribuenti tedeschi». In termini concreti Marchionne promette di mantenere almeno 23mila dei 25mila posti di lavoro Opel in Germania, poiché «nel caso più sfavorevole sarebbero al massimo 2mila posti di lavoro a essere colpiti da un'integrazione di Opel in un gruppo unitario libero da debiti con la Fiat». Marchionne aggiunge che il Lingotto rispetterà «tutte le norme sul diritto del lavoro esistenti in Germania, in particolare la legge aziendale e la mitbestimmung (che prevede una composizione paritetica di sindacalisti e rappresentanti dei datori di lavoro nel Consiglio di sorveglianza di un'azienda, ndr)». Inoltre, «i 4 miliardi di obblighi pensionistici di Gm Europe sono calcolati nel nostro piano di finanziamento e a differenza degli altri competitori, Fiat dispone di un sufficiente ed elevato cash-flow, superiore a 3 miliardi di euro all'anno. Oltre a ciò, ci sono 1,5 miliardi di euro di sinergie con Gm Europe, compresa Opel, che ci consentiranno di restituire le garanzie statali (promesse dal governo tedesco, ndr) al massimo entro 5 anni». In un'altra intervista a Der Spiegel, ripresa dalla Stampa, Marchionne giudica negativamente l'offerta della concorrente Magna: «Se uno dei miei venisse da me con un piano simile il giorno dopo si ritroverebbe senza lavoro. Magna si comporta come se avesse scoperto la Russia, mentre probabilmente conosciamo meglio noi quel mercato. Il mercato automobilistico russo è crollato del 50% negli ultimi sei mesi e non può assorbire le scorte di Opel senza mettere a rischio l?industria locale». L'ad del Lingotto si rivolge anche ai sindacati tedeschi che non nascondono di preferire Magna: «Sperano che il suo piano non comporterà nessun taglio alla produzione, ma temo che si sbaglino. E purtroppo di grosso».

 
harada31 ha scritto:
E Sergione ora ci va giu duro...

«Opel, le tre offerte sono insufficienti»
Doccia fredda dal ministro Guttenberg. Ma per la «Bild» Merkel appoggerebbe Fiat. Marchionne: «Duemila esuberi»


BERLINO - Nella partita su Opel il Lingotto potrebbe calare il suo asso nella manica, nientemeno che l'appoggio di Angela Merkel, ma a raffreddare gli animi arriva una dichiarazione del ministro dell?Economia tedesco, Karl Theodor zu Guttenberg, che giudica le tre offerte pervenute finora per l?acquisizione di Opel «insufficienti». «Ci troviamo ora con tre offerte per il rilevamento di Opel. Ma questo non significa che una di queste automaticamente e per forza abbia effetto - ha dichiarato alla Bild am Sonntag, edizione domenicale del tabloid -. Prima dobbiamo essere sicuri che le considerevoli risorse fiscali, che dovremo impegnare per questo, non vadano perse. Questa sicurezza non è attualmente garantita da alcuna delle tre offerte in modo sufficiente». Il riferimento è ai piani presentati da Magna, Fiat e dal fondo statunitense Ripplewood. Con queste carenze, spiega Guttenberg, «un'insolvenza regolata sarebbe chiaramente la soluzione migliore, anch'essa potrebbe aprire delle possibilità per il futuro di Opel».

«MERKEL APPOGGIA FIAT» - Sempre secondo la Bild am Sonntag, Angela Merkel appoggia indirettamente il piano presentato da Sergio Marchionne e «respinge» quello di Magna (che ha invece il sostegno del vice cancelliere e ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeir e del governatore dell'Assia Roland Koch), soprattutto se il colosso austro-canadese resterà fermo nell'idea di tagliare 2.200 posti di lavoro nella fabbrica di Bochum, nel Nord Reno-Westfalia. Nei giorni scorsi era stato il governatore del più industrializzato e popoloso land tedesco, con 18 milioni di abitanti, a rifiutare nettamente l'offerta di Magna. Sul piano politico il Nrw gioca un ruolo decisivo nella partita elettorale per le elezioni del 27 settembre per la Cancelleria. Dopo essere stato per decenni una roccaforte socialdemocratica, il Nord Reno-Westfalia è stato conquistato nel 2005 da Rüttgers, un cristiano-democratico di sinistra che tuttora gode di una vasta popolarità per il suo impegno sociale e governa il land alla testa di una coalizione con il partito liberale.

MARCHIONNE: 2MILA ESUBERI ALLA OPEL - Dal quartier generale della Fiat l'ad Sergio Marchionne rilancia l'offerta Fiat, in un'intervista alla Bild am Sonntag: al massimo 2mila esuberi alla Opel e sì alla mitbestimmung, la cogestione sindacale. Il nostro piano, spiega, «soddisfa meglio di ogni altro tutti i criteri. Chiunque sappia far di conto, anche nel mondo politico, è in grado di verificarlo». Marchionne riconosce che il Lingotto «incontra attualmente in Germania ancora alcune riserve», ma precisa che «diversamente dai nostri concorrenti, il nostro piano è un bastione contro l'esodo di tecnologia automobilistica dalla Germania e dall'Italia. Le nostre cifre sono oneste e non nascondono costi, che alla fine ricadrebbero sulle spalle dei contribuenti tedeschi». In termini concreti Marchionne promette di mantenere almeno 23mila dei 25mila posti di lavoro Opel in Germania, poiché «nel caso più sfavorevole sarebbero al massimo 2mila posti di lavoro a essere colpiti da un'integrazione di Opel in un gruppo unitario libero da debiti con la Fiat». Marchionne aggiunge che il Lingotto rispetterà «tutte le norme sul diritto del lavoro esistenti in Germania, in particolare la legge aziendale e la mitbestimmung (che prevede una composizione paritetica di sindacalisti e rappresentanti dei datori di lavoro nel Consiglio di sorveglianza di un'azienda, ndr)». Inoltre, «i 4 miliardi di obblighi pensionistici di Gm Europe sono calcolati nel nostro piano di finanziamento e a differenza degli altri competitori, Fiat dispone di un sufficiente ed elevato cash-flow, superiore a 3 miliardi di euro all'anno. Oltre a ciò, ci sono 1,5 miliardi di euro di sinergie con Gm Europe, compresa Opel, che ci consentiranno di restituire le garanzie statali (promesse dal governo tedesco, ndr) al massimo entro 5 anni». In un'altra intervista a Der Spiegel, ripresa dalla Stampa, Marchionne giudica negativamente l'offerta della concorrente Magna: «Se uno dei miei venisse da me con un piano simile il giorno dopo si ritroverebbe senza lavoro. Magna si comporta come se avesse scoperto la Russia, mentre probabilmente conosciamo meglio noi quel mercato. Il mercato automobilistico russo è crollato del 50% negli ultimi sei mesi e non può assorbire le scorte di Opel senza mettere a rischio l?industria locale». L'ad del Lingotto si rivolge anche ai sindacati tedeschi che non nascondono di preferire Magna: «Sperano che il suo piano non comporterà nessun taglio alla produzione, ma temo che si sbaglino. E purtroppo di grosso».
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Chrom ha scritto:
harada31 ha scritto:
E Sergione ora ci va giu duro...

«Opel, le tre offerte sono insufficienti»
Doccia fredda dal ministro Guttenberg. Ma per la «Bild» Merkel appoggerebbe Fiat. Marchionne: «Duemila esuberi»


BERLINO - Nella partita su Opel il Lingotto potrebbe calare il suo asso nella manica, nientemeno che l'appoggio di Angela Merkel, ma a raffreddare gli animi arriva una dichiarazione del ministro dell?Economia tedesco, Karl Theodor zu Guttenberg, che giudica le tre offerte pervenute finora per l?acquisizione di Opel «insufficienti». «Ci troviamo ora con tre offerte per il rilevamento di Opel. Ma questo non significa che una di queste automaticamente e per forza abbia effetto - ha dichiarato alla Bild am Sonntag, edizione domenicale del tabloid -. Prima dobbiamo essere sicuri che le considerevoli risorse fiscali, che dovremo impegnare per questo, non vadano perse. Questa sicurezza non è attualmente garantita da alcuna delle tre offerte in modo sufficiente». Il riferimento è ai piani presentati da Magna, Fiat e dal fondo statunitense Ripplewood. Con queste carenze, spiega Guttenberg, «un'insolvenza regolata sarebbe chiaramente la soluzione migliore, anch'essa potrebbe aprire delle possibilità per il futuro di Opel».

«MERKEL APPOGGIA FIAT» - Sempre secondo la Bild am Sonntag, Angela Merkel appoggia indirettamente il piano presentato da Sergio Marchionne e «respinge» quello di Magna (che ha invece il sostegno del vice cancelliere e ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeir e del governatore dell'Assia Roland Koch), soprattutto se il colosso austro-canadese resterà fermo nell'idea di tagliare 2.200 posti di lavoro nella fabbrica di Bochum, nel Nord Reno-Westfalia. Nei giorni scorsi era stato il governatore del più industrializzato e popoloso land tedesco, con 18 milioni di abitanti, a rifiutare nettamente l'offerta di Magna. Sul piano politico il Nrw gioca un ruolo decisivo nella partita elettorale per le elezioni del 27 settembre per la Cancelleria. Dopo essere stato per decenni una roccaforte socialdemocratica, il Nord Reno-Westfalia è stato conquistato nel 2005 da Rüttgers, un cristiano-democratico di sinistra che tuttora gode di una vasta popolarità per il suo impegno sociale e governa il land alla testa di una coalizione con il partito liberale.

MARCHIONNE: 2MILA ESUBERI ALLA OPEL - Dal quartier generale della Fiat l'ad Sergio Marchionne rilancia l'offerta Fiat, in un'intervista alla Bild am Sonntag: al massimo 2mila esuberi alla Opel e sì alla mitbestimmung, la cogestione sindacale. Il nostro piano, spiega, «soddisfa meglio di ogni altro tutti i criteri. Chiunque sappia far di conto, anche nel mondo politico, è in grado di verificarlo». Marchionne riconosce che il Lingotto «incontra attualmente in Germania ancora alcune riserve», ma precisa che «diversamente dai nostri concorrenti, il nostro piano è un bastione contro l'esodo di tecnologia automobilistica dalla Germania e dall'Italia. Le nostre cifre sono oneste e non nascondono costi, che alla fine ricadrebbero sulle spalle dei contribuenti tedeschi». In termini concreti Marchionne promette di mantenere almeno 23mila dei 25mila posti di lavoro Opel in Germania, poiché «nel caso più sfavorevole sarebbero al massimo 2mila posti di lavoro a essere colpiti da un'integrazione di Opel in un gruppo unitario libero da debiti con la Fiat». Marchionne aggiunge che il Lingotto rispetterà «tutte le norme sul diritto del lavoro esistenti in Germania, in particolare la legge aziendale e la mitbestimmung (che prevede una composizione paritetica di sindacalisti e rappresentanti dei datori di lavoro nel Consiglio di sorveglianza di un'azienda, ndr)». Inoltre, «i 4 miliardi di obblighi pensionistici di Gm Europe sono calcolati nel nostro piano di finanziamento e a differenza degli altri competitori, Fiat dispone di un sufficiente ed elevato cash-flow, superiore a 3 miliardi di euro all'anno. Oltre a ciò, ci sono 1,5 miliardi di euro di sinergie con Gm Europe, compresa Opel, che ci consentiranno di restituire le garanzie statali (promesse dal governo tedesco, ndr) al massimo entro 5 anni». In un'altra intervista a Der Spiegel, ripresa dalla Stampa, Marchionne giudica negativamente l'offerta della concorrente Magna: «Se uno dei miei venisse da me con un piano simile il giorno dopo si ritroverebbe senza lavoro. Magna si comporta come se avesse scoperto la Russia, mentre probabilmente conosciamo meglio noi quel mercato. Il mercato automobilistico russo è crollato del 50% negli ultimi sei mesi e non può assorbire le scorte di Opel senza mettere a rischio l?industria locale». L'ad del Lingotto si rivolge anche ai sindacati tedeschi che non nascondono di preferire Magna: «Sperano che il suo piano non comporterà nessun taglio alla produzione, ma temo che si sbaglino. E purtroppo di grosso».
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Angela for president !!!! Se fosse qui le darei una pacca amichevole sul c..o ! :D :D :D
 
MultiJet150 ha scritto:
Chrom ha scritto:
harada31 ha scritto:
E Sergione ora ci va giu duro...

«Opel, le tre offerte sono insufficienti»
Doccia fredda dal ministro Guttenberg. Ma per la «Bild» Merkel appoggerebbe Fiat. Marchionne: «Duemila esuberi»


BERLINO - Nella partita su Opel il Lingotto potrebbe calare il suo asso nella manica, nientemeno che l'appoggio di Angela Merkel, ma a raffreddare gli animi arriva una dichiarazione del ministro dell?Economia tedesco, Karl Theodor zu Guttenberg, che giudica le tre offerte pervenute finora per l?acquisizione di Opel «insufficienti». «Ci troviamo ora con tre offerte per il rilevamento di Opel. Ma questo non significa che una di queste automaticamente e per forza abbia effetto - ha dichiarato alla Bild am Sonntag, edizione domenicale del tabloid -. Prima dobbiamo essere sicuri che le considerevoli risorse fiscali, che dovremo impegnare per questo, non vadano perse. Questa sicurezza non è attualmente garantita da alcuna delle tre offerte in modo sufficiente». Il riferimento è ai piani presentati da Magna, Fiat e dal fondo statunitense Ripplewood. Con queste carenze, spiega Guttenberg, «un'insolvenza regolata sarebbe chiaramente la soluzione migliore, anch'essa potrebbe aprire delle possibilità per il futuro di Opel».

«MERKEL APPOGGIA FIAT» - Sempre secondo la Bild am Sonntag, Angela Merkel appoggia indirettamente il piano presentato da Sergio Marchionne e «respinge» quello di Magna (che ha invece il sostegno del vice cancelliere e ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeir e del governatore dell'Assia Roland Koch), soprattutto se il colosso austro-canadese resterà fermo nell'idea di tagliare 2.200 posti di lavoro nella fabbrica di Bochum, nel Nord Reno-Westfalia. Nei giorni scorsi era stato il governatore del più industrializzato e popoloso land tedesco, con 18 milioni di abitanti, a rifiutare nettamente l'offerta di Magna. Sul piano politico il Nrw gioca un ruolo decisivo nella partita elettorale per le elezioni del 27 settembre per la Cancelleria. Dopo essere stato per decenni una roccaforte socialdemocratica, il Nord Reno-Westfalia è stato conquistato nel 2005 da Rüttgers, un cristiano-democratico di sinistra che tuttora gode di una vasta popolarità per il suo impegno sociale e governa il land alla testa di una coalizione con il partito liberale.

MARCHIONNE: 2MILA ESUBERI ALLA OPEL - Dal quartier generale della Fiat l'ad Sergio Marchionne rilancia l'offerta Fiat, in un'intervista alla Bild am Sonntag: al massimo 2mila esuberi alla Opel e sì alla mitbestimmung, la cogestione sindacale. Il nostro piano, spiega, «soddisfa meglio di ogni altro tutti i criteri. Chiunque sappia far di conto, anche nel mondo politico, è in grado di verificarlo». Marchionne riconosce che il Lingotto «incontra attualmente in Germania ancora alcune riserve», ma precisa che «diversamente dai nostri concorrenti, il nostro piano è un bastione contro l'esodo di tecnologia automobilistica dalla Germania e dall'Italia. Le nostre cifre sono oneste e non nascondono costi, che alla fine ricadrebbero sulle spalle dei contribuenti tedeschi». In termini concreti Marchionne promette di mantenere almeno 23mila dei 25mila posti di lavoro Opel in Germania, poiché «nel caso più sfavorevole sarebbero al massimo 2mila posti di lavoro a essere colpiti da un'integrazione di Opel in un gruppo unitario libero da debiti con la Fiat». Marchionne aggiunge che il Lingotto rispetterà «tutte le norme sul diritto del lavoro esistenti in Germania, in particolare la legge aziendale e la mitbestimmung (che prevede una composizione paritetica di sindacalisti e rappresentanti dei datori di lavoro nel Consiglio di sorveglianza di un'azienda, ndr)». Inoltre, «i 4 miliardi di obblighi pensionistici di Gm Europe sono calcolati nel nostro piano di finanziamento e a differenza degli altri competitori, Fiat dispone di un sufficiente ed elevato cash-flow, superiore a 3 miliardi di euro all'anno. Oltre a ciò, ci sono 1,5 miliardi di euro di sinergie con Gm Europe, compresa Opel, che ci consentiranno di restituire le garanzie statali (promesse dal governo tedesco, ndr) al massimo entro 5 anni». In un'altra intervista a Der Spiegel, ripresa dalla Stampa, Marchionne giudica negativamente l'offerta della concorrente Magna: «Se uno dei miei venisse da me con un piano simile il giorno dopo si ritroverebbe senza lavoro. Magna si comporta come se avesse scoperto la Russia, mentre probabilmente conosciamo meglio noi quel mercato. Il mercato automobilistico russo è crollato del 50% negli ultimi sei mesi e non può assorbire le scorte di Opel senza mettere a rischio l?industria locale». L'ad del Lingotto si rivolge anche ai sindacati tedeschi che non nascondono di preferire Magna: «Sperano che il suo piano non comporterà nessun taglio alla produzione, ma temo che si sbaglino. E purtroppo di grosso».
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...coraggioso... :!: e se poi le piacesse... :!: :?: :twisted:

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Chrom ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Chrom ha scritto:
harada31 ha scritto:
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BERLINO - Nella partita su Opel il Lingotto potrebbe calare il suo asso nella manica, nientemeno che l'appoggio di Angela Merkel, ma a raffreddare gli animi arriva una dichiarazione del ministro dell?Economia tedesco, Karl Theodor zu Guttenberg, che giudica le tre offerte pervenute finora per l?acquisizione di Opel «insufficienti». «Ci troviamo ora con tre offerte per il rilevamento di Opel. Ma questo non significa che una di queste automaticamente e per forza abbia effetto - ha dichiarato alla Bild am Sonntag, edizione domenicale del tabloid -. Prima dobbiamo essere sicuri che le considerevoli risorse fiscali, che dovremo impegnare per questo, non vadano perse. Questa sicurezza non è attualmente garantita da alcuna delle tre offerte in modo sufficiente». Il riferimento è ai piani presentati da Magna, Fiat e dal fondo statunitense Ripplewood. Con queste carenze, spiega Guttenberg, «un'insolvenza regolata sarebbe chiaramente la soluzione migliore, anch'essa potrebbe aprire delle possibilità per il futuro di Opel».

«MERKEL APPOGGIA FIAT» - Sempre secondo la Bild am Sonntag, Angela Merkel appoggia indirettamente il piano presentato da Sergio Marchionne e «respinge» quello di Magna (che ha invece il sostegno del vice cancelliere e ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeir e del governatore dell'Assia Roland Koch), soprattutto se il colosso austro-canadese resterà fermo nell'idea di tagliare 2.200 posti di lavoro nella fabbrica di Bochum, nel Nord Reno-Westfalia. Nei giorni scorsi era stato il governatore del più industrializzato e popoloso land tedesco, con 18 milioni di abitanti, a rifiutare nettamente l'offerta di Magna. Sul piano politico il Nrw gioca un ruolo decisivo nella partita elettorale per le elezioni del 27 settembre per la Cancelleria. Dopo essere stato per decenni una roccaforte socialdemocratica, il Nord Reno-Westfalia è stato conquistato nel 2005 da Rüttgers, un cristiano-democratico di sinistra che tuttora gode di una vasta popolarità per il suo impegno sociale e governa il land alla testa di una coalizione con il partito liberale.

MARCHIONNE: 2MILA ESUBERI ALLA OPEL - Dal quartier generale della Fiat l'ad Sergio Marchionne rilancia l'offerta Fiat, in un'intervista alla Bild am Sonntag: al massimo 2mila esuberi alla Opel e sì alla mitbestimmung, la cogestione sindacale. Il nostro piano, spiega, «soddisfa meglio di ogni altro tutti i criteri. Chiunque sappia far di conto, anche nel mondo politico, è in grado di verificarlo». Marchionne riconosce che il Lingotto «incontra attualmente in Germania ancora alcune riserve», ma precisa che «diversamente dai nostri concorrenti, il nostro piano è un bastione contro l'esodo di tecnologia automobilistica dalla Germania e dall'Italia. Le nostre cifre sono oneste e non nascondono costi, che alla fine ricadrebbero sulle spalle dei contribuenti tedeschi». In termini concreti Marchionne promette di mantenere almeno 23mila dei 25mila posti di lavoro Opel in Germania, poiché «nel caso più sfavorevole sarebbero al massimo 2mila posti di lavoro a essere colpiti da un'integrazione di Opel in un gruppo unitario libero da debiti con la Fiat». Marchionne aggiunge che il Lingotto rispetterà «tutte le norme sul diritto del lavoro esistenti in Germania, in particolare la legge aziendale e la mitbestimmung (che prevede una composizione paritetica di sindacalisti e rappresentanti dei datori di lavoro nel Consiglio di sorveglianza di un'azienda, ndr)». Inoltre, «i 4 miliardi di obblighi pensionistici di Gm Europe sono calcolati nel nostro piano di finanziamento e a differenza degli altri competitori, Fiat dispone di un sufficiente ed elevato cash-flow, superiore a 3 miliardi di euro all'anno. Oltre a ciò, ci sono 1,5 miliardi di euro di sinergie con Gm Europe, compresa Opel, che ci consentiranno di restituire le garanzie statali (promesse dal governo tedesco, ndr) al massimo entro 5 anni». In un'altra intervista a Der Spiegel, ripresa dalla Stampa, Marchionne giudica negativamente l'offerta della concorrente Magna: «Se uno dei miei venisse da me con un piano simile il giorno dopo si ritroverebbe senza lavoro. Magna si comporta come se avesse scoperto la Russia, mentre probabilmente conosciamo meglio noi quel mercato. Il mercato automobilistico russo è crollato del 50% negli ultimi sei mesi e non può assorbire le scorte di Opel senza mettere a rischio l?industria locale». L'ad del Lingotto si rivolge anche ai sindacati tedeschi che non nascondono di preferire Magna: «Sperano che il suo piano non comporterà nessun taglio alla produzione, ma temo che si sbaglino. E purtroppo di grosso».
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Angela for president !!!! Se fosse qui le darei una pacca amichevole sul c..o ! :D :D :D
:shock: :shock: :shock:

...coraggioso... :!: e se poi le piacesse... :!: :?: :twisted:

:D :D :D

Eh eh eh eh eh, da quando le ho visto il fondo schiena in quella famosa foto, me ne sono innamorato ! 8) 8) 8) :oops: :oops: :oops:

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1050750.php
 
MultiJet150 ha scritto:
Chrom ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Chrom ha scritto:
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E Sergione ora ci va giu duro...

«Opel, le tre offerte sono insufficienti»
Doccia fredda dal ministro Guttenberg. Ma per la «Bild» Merkel appoggerebbe Fiat. Marchionne: «Duemila esuberi»

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MARCHIONNE: 2MILA ESUBERI ALLA OPEL - Dal quartier generale della Fiat l'ad Sergio Marchionne rilancia l'offerta Fiat, in un'intervista alla Bild am Sonntag: al massimo 2mila esuberi alla Opel e sì alla mitbestimmung, la cogestione sindacale. Il nostro piano, spiega, «soddisfa meglio di ogni altro tutti i criteri. Chiunque sappia far di conto, anche nel mondo politico, è in grado di verificarlo». Marchionne riconosce che il Lingotto «incontra attualmente in Germania ancora alcune riserve», ma precisa che «diversamente dai nostri concorrenti, il nostro piano è un bastione contro l'esodo di tecnologia automobilistica dalla Germania e dall'Italia. Le nostre cifre sono oneste e non nascondono costi, che alla fine ricadrebbero sulle spalle dei contribuenti tedeschi». In termini concreti Marchionne promette di mantenere almeno 23mila dei 25mila posti di lavoro Opel in Germania, poiché «nel caso più sfavorevole sarebbero al massimo 2mila posti di lavoro a essere colpiti da un'integrazione di Opel in un gruppo unitario libero da debiti con la Fiat». Marchionne aggiunge che il Lingotto rispetterà «tutte le norme sul diritto del lavoro esistenti in Germania, in particolare la legge aziendale e la mitbestimmung (che prevede una composizione paritetica di sindacalisti e rappresentanti dei datori di lavoro nel Consiglio di sorveglianza di un'azienda, ndr)». Inoltre, «i 4 miliardi di obblighi pensionistici di Gm Europe sono calcolati nel nostro piano di finanziamento e a differenza degli altri competitori, Fiat dispone di un sufficiente ed elevato cash-flow, superiore a 3 miliardi di euro all'anno. Oltre a ciò, ci sono 1,5 miliardi di euro di sinergie con Gm Europe, compresa Opel, che ci consentiranno di restituire le garanzie statali (promesse dal governo tedesco, ndr) al massimo entro 5 anni». In un'altra intervista a Der Spiegel, ripresa dalla Stampa, Marchionne giudica negativamente l'offerta della concorrente Magna: «Se uno dei miei venisse da me con un piano simile il giorno dopo si ritroverebbe senza lavoro. Magna si comporta come se avesse scoperto la Russia, mentre probabilmente conosciamo meglio noi quel mercato. Il mercato automobilistico russo è crollato del 50% negli ultimi sei mesi e non può assorbire le scorte di Opel senza mettere a rischio l?industria locale». L'ad del Lingotto si rivolge anche ai sindacati tedeschi che non nascondono di preferire Magna: «Sperano che il suo piano non comporterà nessun taglio alla produzione, ma temo che si sbaglino. E purtroppo di grosso».
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Angela for president !!!! Se fosse qui le darei una pacca amichevole sul c..o ! :D :D :D
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...coraggioso... :!: e se poi le piacesse... :!: :?: :twisted:

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Eh eh eh eh eh, da quando le ho visto il fondo schiena in quella famosa foto, me ne sono innamorato ! 8) 8) 8) :oops: :oops: :oops:

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1050750.php
:shock: :shock: :shock:

...oh mamma mia... :D ma giusto perché è un primo ministro vero... :!: :?: :twisted:
 
Chrom ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Chrom ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Chrom ha scritto:
harada31 ha scritto:
E Sergione ora ci va giu duro...

«Opel, le tre offerte sono insufficienti»
Doccia fredda dal ministro Guttenberg. Ma per la «Bild» Merkel appoggerebbe Fiat. Marchionne: «Duemila esuberi»

...
MARCHIONNE: 2MILA ESUBERI ALLA OPEL - Dal quartier generale della Fiat l'ad Sergio Marchionne rilancia l'offerta Fiat, in un'intervista alla Bild am Sonntag: al massimo 2mila esuberi alla Opel e sì alla mitbestimmung, la cogestione sindacale. Il nostro piano, spiega, «soddisfa meglio di ogni altro tutti i criteri. Chiunque sappia far di conto, anche nel mondo politico, è in grado di verificarlo». Marchionne riconosce che il Lingotto «incontra attualmente in Germania ancora alcune riserve», ma precisa che «diversamente dai nostri concorrenti, il nostro piano è un bastione contro l'esodo di tecnologia automobilistica dalla Germania e dall'Italia. Le nostre cifre sono oneste e non nascondono costi, che alla fine ricadrebbero sulle spalle dei contribuenti tedeschi». In termini concreti Marchionne promette di mantenere almeno 23mila dei 25mila posti di lavoro Opel in Germania, poiché «nel caso più sfavorevole sarebbero al massimo 2mila posti di lavoro a essere colpiti da un'integrazione di Opel in un gruppo unitario libero da debiti con la Fiat». Marchionne aggiunge che il Lingotto rispetterà «tutte le norme sul diritto del lavoro esistenti in Germania, in particolare la legge aziendale e la mitbestimmung (che prevede una composizione paritetica di sindacalisti e rappresentanti dei datori di lavoro nel Consiglio di sorveglianza di un'azienda, ndr)». Inoltre, «i 4 miliardi di obblighi pensionistici di Gm Europe sono calcolati nel nostro piano di finanziamento e a differenza degli altri competitori, Fiat dispone di un sufficiente ed elevato cash-flow, superiore a 3 miliardi di euro all'anno. Oltre a ciò, ci sono 1,5 miliardi di euro di sinergie con Gm Europe, compresa Opel, che ci consentiranno di restituire le garanzie statali (promesse dal governo tedesco, ndr) al massimo entro 5 anni». In un'altra intervista a Der Spiegel, ripresa dalla Stampa, Marchionne giudica negativamente l'offerta della concorrente Magna: «Se uno dei miei venisse da me con un piano simile il giorno dopo si ritroverebbe senza lavoro. Magna si comporta come se avesse scoperto la Russia, mentre probabilmente conosciamo meglio noi quel mercato. Il mercato automobilistico russo è crollato del 50% negli ultimi sei mesi e non può assorbire le scorte di Opel senza mettere a rischio l?industria locale». L'ad del Lingotto si rivolge anche ai sindacati tedeschi che non nascondono di preferire Magna: «Sperano che il suo piano non comporterà nessun taglio alla produzione, ma temo che si sbaglino. E purtroppo di grosso».
[/i]
:shock:

:?

:D
Angela for president !!!! Se fosse qui le darei una pacca amichevole sul c..o ! :D :D :D
:shock: :shock: :shock:

...coraggioso... :!: e se poi le piacesse... :!: :?: :twisted:

:D :D :D
Eh eh eh eh eh, da quando le ho visto il fondo schiena in quella famosa foto, me ne sono innamorato ! 8) 8) 8) :oops: :oops: :oops:

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1050750.php
:shock: :shock: :shock:

...oh mamma mia... :D ma giusto perché è un primo ministro vero... :!: :?: :twisted:

Si si, dai, visto che comincio a farti paura, va bene lo ammetto, solamente perché è un primo ministro.

P.S. però se fai una zoomata, nonostante l'età, sta su ancora dignitosamente. 8) 8) 8) 8) :lol: :lol: :lol: :lol: :D :D :D :D

SCHERZOOOOOOO .... :lol:
 
Multy lo dico sempre che sei treeeemendo (in senso ironico..), l'affare Opel cmq sia sarà un successo! Mi sa che Marchionne piano piano arriva a dire: Prendere o lasciare! E qui viene poi il bello, a chi lasceranno?
 
sem1972 ha scritto:
Multy lo dico sempre che sei treeeemendo (in senso ironico..), l'affare Opel cmq sia sarà un successo! Mi sa che Marchionne piano piano arriva a dire: Prendere o lasciare! E qui viene poi il bello, a chi lasceranno?

Che la lascino pure a MAGNA; poi suggerirò a Marchionne di lanciare una OPA su MAGNA e così con una fava prendiamo 2 piccioni ! :twisted: :D 8) :D 8) :D 8) :D :lol: :lol: :lol:
 
MultiJet150 ha scritto:
sem1972 ha scritto:
Multy lo dico sempre che sei treeeemendo (in senso ironico..), l'affare Opel cmq sia sarà un successo! Mi sa che Marchionne piano piano arriva a dire: Prendere o lasciare! E qui viene poi il bello, a chi lasceranno?
Che la lascino pure a MAGNA; poi suggerirò a Marchionne di lanciare una OPA su MAGNA e così con una fava prendiamo 2 piccioni ! :twisted: :D 8) :D 8) :D 8) :D :lol: :lol: :lol:
...eh, questo mi sembra già più interessante... anche perché cominciano a infastidirmi... :hunf:
Questi tedeschi cominciano a stupire perfino me che li conosco come se fosse la mia gente... :rolleyes: e un pò lo sono anche... :D proprio così non li ho mai visti comportarsi... :shock:
 
Chrom ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
sem1972 ha scritto:
Multy lo dico sempre che sei treeeemendo (in senso ironico..), l'affare Opel cmq sia sarà un successo! Mi sa che Marchionne piano piano arriva a dire: Prendere o lasciare! E qui viene poi il bello, a chi lasceranno?
Che la lascino pure a MAGNA; poi suggerirò a Marchionne di lanciare una OPA su MAGNA e così con una fava prendiamo 2 piccioni ! :twisted: :D 8) :D 8) :D 8) :D :lol: :lol: :lol:
...eh, questo mi sembra già più interessante... anche perché cominciano a infastidirmi... :hunf:
Questi tedeschi cominciano a stupire perfino me che li conosco come se fosse la mia gente... :rolleyes: e un pò lo sono anche... :D proprio così non li ho mai visti comportarsi... :shock:

Forse diventano così quando vengono messi all'angolo. Sai, loro, non erano abituati. :D :twisted: :twisted: :twisted: :D
 
MultiJet150 ha scritto:
Chrom ha scritto:
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sem1972 ha scritto:
Multy lo dico sempre che sei treeeemendo (in senso ironico..), l'affare Opel cmq sia sarà un successo! Mi sa che Marchionne piano piano arriva a dire: Prendere o lasciare! E qui viene poi il bello, a chi lasceranno?
Che la lascino pure a MAGNA; poi suggerirò a Marchionne di lanciare una OPA su MAGNA e così con una fava prendiamo 2 piccioni ! :twisted: :D 8) :D 8) :D 8) :D :lol: :lol: :lol:
...eh, questo mi sembra già più interessante... anche perché cominciano a infastidirmi... :hunf:
Questi tedeschi cominciano a stupire perfino me che li conosco come se fosse la mia gente... :rolleyes: e un pò lo sono anche... :D proprio così non li ho mai visti comportarsi... :shock:
Forse diventano così quando vengono messi all'angolo. Sai, loro, non erano abituati. :D :twisted: :twisted: :twisted: :D
Macché "Multy", questi figli di una Volkswagen non si fermerebbero davanti a nulla... credimi, non li riconosco più... non li avremmo frequentati un pò troppo ultimamente... :!: :?: sai com'è, con l'Europa unita... si saranno unite anche altre cose... :twisted:
 
Chrom ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
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sem1972 ha scritto:
Multy lo dico sempre che sei treeeemendo (in senso ironico..), l'affare Opel cmq sia sarà un successo! Mi sa che Marchionne piano piano arriva a dire: Prendere o lasciare! E qui viene poi il bello, a chi lasceranno?
Che la lascino pure a MAGNA; poi suggerirò a Marchionne di lanciare una OPA su MAGNA e così con una fava prendiamo 2 piccioni ! :twisted: :D 8) :D 8) :D 8) :D :lol: :lol: :lol:
...eh, questo mi sembra già più interessante... anche perché cominciano a infastidirmi... :hunf:
Questi tedeschi cominciano a stupire perfino me che li conosco come se fosse la mia gente... :rolleyes: e un pò lo sono anche... :D proprio così non li ho mai visti comportarsi... :shock:
Forse diventano così quando vengono messi all'angolo. Sai, loro, non erano abituati. :D :twisted: :twisted: :twisted: :D
Macché "Multy", questi figli di una Volkswagen non si fermerebbero davanti a nulla... credimi, non li riconosco più... non li avremmo frequentati un pò troppo ultimamente... :!: :?: sai com'è, con l'Europa unita... si saranno unite anche altre cose... :twisted:

Si, però, dobbiamo fare salvo lo spirito dell'Europa unita.

Quindi, come gesto di buona volontà e per riconquistare la loro fiducia, propongo che mentre il ns. capo, Marchionne discute con Angela, Io e Te si vada a scambiare un segno di pace con le loro Frauen impiegate al palazzo di governo.

P.S. & N.B. non sono ammessi Stivaloni e Frustini, noi siamo Dolci, Romantici e molto Latini ! 8) 8) ;-) ;-)
 

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