Proprio per la precisione:
Trovato in rete qui:
http://www.bresciaoggi.it/stories/Economia/220511__marchionne_mirafiori_resta_al_100_di_fiat/
AUTO. Il Lingotto giovedì presenta i risultati del gruppo nel 2010 che secondo Fitch saranno migliori del previsto
Lo stabilimento torinese entro un anno e mezzo costruirà Suv per l'Alfa e anche per la Chrysler
23/01/2011
ROMA
Per Mirafiori si aprono nuovi orizzonti dopo il piano di rilancio sottoscritto con i sindacati ma senza la Fiom. La proprietà della fabbrica resta al 100% di Fiat e non sarà condivisa con Chrysler. Lo ha precisato l'ad di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne a Detroit alla stampa. Se la proprietà resterà italiana, la produzione a Mirafiori riguarderà sia modelli Fiat sia Chrysler, ha sottolineato Marchionne e in particolare in un anno e mezzo dovrebbe entrare in funzione la nuova piattaforma per costruire Suv di classe superiore per il marchio Jeep e Alfa Romeo.
Il design del nuovo suv Alfa Romeo potrebbe derivare dal concept Kamal che il gruppo Fiat aveva svelato nel 2003, rimanendo poi congelato e rientra nel segmento dei suv compatti che sta riscuotendo grande consenso di pubblico in tutti i mercati ma che negli Usa in particolare sta facendosi largo con i modelli proposti dalle concorrenti di Chrysler, Ford e Honda. Per il suv a marchio Jeep, condividerà alcuni elementi con il suv Alfa Romeo e soprattutto la piattaforma. In entrambi i casi la struttura base sarà quella che Fiat-Chrysler definisce compact c.
«Credo sia più che probabile che la maggior parte degli impianti, sia Chrysler sia Fiat», ha affermato Marchionne, «produca in futuro auto per entrambe. Ma la proprietà fisica e legale degli impianti rimarrà separata».
L'investimento Usa a Mirafiori potrebbe prendere forma indiretta, potrebbe essere semplicemente una scatola che acquista le vetture prodotte a Mirafiori e le smista ai due partner: uno degli schemi possibili è quello adottato da Fiat con Ford per la produzione della Ka in Polonia: lo stabilimento Fiat di Tychy sforna vetture per l'azienda Usa che le paga a prezzo prefissato e si impegna a rilevarne un certo numero.
Sul nuovo suv il Lingotto scommette per il pieno rilancio di Mirafiori. Su questa nuova proposta prevista in commercializzazione a fine 2012 e con un livello molto elevato di produzione, fino a 280mila unità, la newco Mirafiori impegnerà gli investimenti previsti, un miliardo di euro, e la razionalizzazione produttiva definita dal nuovo contratto. Marchionne ha promesso:«Fatemi migliorare il costo di utilizzo degli impianti e alzerò i salari». Finita a dicembre la produzione della Punto, Mirafiori continua a realizzare Musa, Idea e Mito fino a fine anno. Dal 2012 resterà solo la Mito in attesa del Suv.
Intanto, Fiat giovedì comunichedrà i risultati consolidati del quarto trimestre e dell'esercizio 2010. Per gli analisti di Fitch i conti saranno migliori del previsto sulla spinta della domanda nei Paesi emergenti e dell'impatto positivo degli incentivi in Europa. Già tirando le somme dei primi 9 mesi Fiat aveva mostrato più fiducia sui risultati 2010, rivedendo «significativamente al rialzo gli obiettivi».
Trovato in rete qui:
http://www.bresciaoggi.it/stories/Economia/220511__marchionne_mirafiori_resta_al_100_di_fiat/
AUTO. Il Lingotto giovedì presenta i risultati del gruppo nel 2010 che secondo Fitch saranno migliori del previsto
Lo stabilimento torinese entro un anno e mezzo costruirà Suv per l'Alfa e anche per la Chrysler
23/01/2011
ROMA
Per Mirafiori si aprono nuovi orizzonti dopo il piano di rilancio sottoscritto con i sindacati ma senza la Fiom. La proprietà della fabbrica resta al 100% di Fiat e non sarà condivisa con Chrysler. Lo ha precisato l'ad di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne a Detroit alla stampa. Se la proprietà resterà italiana, la produzione a Mirafiori riguarderà sia modelli Fiat sia Chrysler, ha sottolineato Marchionne e in particolare in un anno e mezzo dovrebbe entrare in funzione la nuova piattaforma per costruire Suv di classe superiore per il marchio Jeep e Alfa Romeo.
Il design del nuovo suv Alfa Romeo potrebbe derivare dal concept Kamal che il gruppo Fiat aveva svelato nel 2003, rimanendo poi congelato e rientra nel segmento dei suv compatti che sta riscuotendo grande consenso di pubblico in tutti i mercati ma che negli Usa in particolare sta facendosi largo con i modelli proposti dalle concorrenti di Chrysler, Ford e Honda. Per il suv a marchio Jeep, condividerà alcuni elementi con il suv Alfa Romeo e soprattutto la piattaforma. In entrambi i casi la struttura base sarà quella che Fiat-Chrysler definisce compact c.
«Credo sia più che probabile che la maggior parte degli impianti, sia Chrysler sia Fiat», ha affermato Marchionne, «produca in futuro auto per entrambe. Ma la proprietà fisica e legale degli impianti rimarrà separata».
L'investimento Usa a Mirafiori potrebbe prendere forma indiretta, potrebbe essere semplicemente una scatola che acquista le vetture prodotte a Mirafiori e le smista ai due partner: uno degli schemi possibili è quello adottato da Fiat con Ford per la produzione della Ka in Polonia: lo stabilimento Fiat di Tychy sforna vetture per l'azienda Usa che le paga a prezzo prefissato e si impegna a rilevarne un certo numero.
Sul nuovo suv il Lingotto scommette per il pieno rilancio di Mirafiori. Su questa nuova proposta prevista in commercializzazione a fine 2012 e con un livello molto elevato di produzione, fino a 280mila unità, la newco Mirafiori impegnerà gli investimenti previsti, un miliardo di euro, e la razionalizzazione produttiva definita dal nuovo contratto. Marchionne ha promesso:«Fatemi migliorare il costo di utilizzo degli impianti e alzerò i salari». Finita a dicembre la produzione della Punto, Mirafiori continua a realizzare Musa, Idea e Mito fino a fine anno. Dal 2012 resterà solo la Mito in attesa del Suv.
Intanto, Fiat giovedì comunichedrà i risultati consolidati del quarto trimestre e dell'esercizio 2010. Per gli analisti di Fitch i conti saranno migliori del previsto sulla spinta della domanda nei Paesi emergenti e dell'impatto positivo degli incentivi in Europa. Già tirando le somme dei primi 9 mesi Fiat aveva mostrato più fiducia sui risultati 2010, rivedendo «significativamente al rialzo gli obiettivi».