Una volta chi prendeva il posto in FIAT era sicuro di arrivare alla pensione. Oggi in nessuna industria europea e/o americana dell'auto c'e' piu' la sicurezza del posto di lavoro. Basti pensare che neppure nel gruppo VW si e' piu' sicuri del posto di lavoro. E' infatti di pochi giorni fa la notizia che la AUDI avrebbe chiuso per un certo tempo la catenadi montaggio dove si produce l'AUDI A3. Allora sorge spontanea la domanda: ma non e' che, anche a causa della globalizzazione, oramai c'e' una sovraproduzione nel mondo dell'automobile?
Insomma le aziende produttrici di auto (sopratutto le occidentali) non hanno sbagliato a fare i loro conti pensando che la loro crescita fosse indeterminata nel tempo?
Contestualmente a questo si ridimesionera' allora la produzione di automobili a fronte di un ridimensionamento del mercato dell'auto, sopratutto per le aziende occidentali?
E' questo il nostro inesorabile destino di fronte al nuovo che avanza dall'oriente?
Per gli occidentali allora rimane solo la fetta di mercato delle poche vtture ma di alto lignaggio, vetture che pero' possono essere vendute con ampio margine di profitto?
Insomma le aziende occidentali sono inesorabilmente destinate ad un grande ridimensionamento?
Il mio parere in merito e' proprio questo: un generale ridimensionamento delle aziende occidentali per quello cheriguarda isegmenti d'auto A B e C.
Ma naturalmente: altre opinioni in merito sono gradite.
Regards,
The frog
(P.S. basti pensare che all'inizio degli anni "80 il mercato italiano aveva una quotadi oltre 2.400.000 vetture l'anno. Oggi dopo trent'anni siamo ancora vicinissimi a questa stessa quota, con in piu' una fortissima concorrenza orientale, concorrenza che prima non esisteva quasi per nulla).
Insomma le aziende produttrici di auto (sopratutto le occidentali) non hanno sbagliato a fare i loro conti pensando che la loro crescita fosse indeterminata nel tempo?
Contestualmente a questo si ridimesionera' allora la produzione di automobili a fronte di un ridimensionamento del mercato dell'auto, sopratutto per le aziende occidentali?
E' questo il nostro inesorabile destino di fronte al nuovo che avanza dall'oriente?
Per gli occidentali allora rimane solo la fetta di mercato delle poche vtture ma di alto lignaggio, vetture che pero' possono essere vendute con ampio margine di profitto?
Insomma le aziende occidentali sono inesorabilmente destinate ad un grande ridimensionamento?
Il mio parere in merito e' proprio questo: un generale ridimensionamento delle aziende occidentali per quello cheriguarda isegmenti d'auto A B e C.
Ma naturalmente: altre opinioni in merito sono gradite.
Regards,
The frog
(P.S. basti pensare che all'inizio degli anni "80 il mercato italiano aveva una quotadi oltre 2.400.000 vetture l'anno. Oggi dopo trent'anni siamo ancora vicinissimi a questa stessa quota, con in piu' una fortissima concorrenza orientale, concorrenza che prima non esisteva quasi per nulla).